A cura dell’Uffici Stampa dell’Anfiteatro Berico .

Ecco come si presentava l’elegante l’ingresso dell’Anfiteatro Querini Colonna Dalle Ore Marzotto – Grimani gen, Grimaldi. Era gestito e conservato dai fratelli Maltarello armatori fluviali e conservatori dell’architetto padovano Andrea Palladio. Nella sola Vicenza e provincia erano 5 i teatri da loro conservati . In primis il suo teatro cittadino , l’ Olimpico, il grande l’Anfiteatro a acquatico , all’aperto di Arcugnano, il teatro Mattarello di Arzignano, quello degli Anti Donà in Via S. Francesco vecchio la sala musica di villa Jacopo Cabianca a Longa di Schiavon. Quella del loro palazzo Maltarello -Giustiniani -Zorzi -Accademia Musicale Baggio, oggi Istituto di Fondazione Musicale Religiosa, grazie alla ristrutturazione elargita bancariamente, per volontà del Sindaco di Vicenza Achille Variati, attraverso il dr. Paolo Scaroni ritornata sotto l’influenza  Rothschild .

Dall’alto a basso , se ne distinguono gli accessi. Quello centrale e i 2 , quelli di sinistra che conducevano al Buso della Grasa . L’ex medio bacino dove, nelle lavorazione della seta, venivano gettati i residui della lanuginosa dal bacco da seta proveniente dai Morari (Gelsi BIanchi . . Scendevano da qui i carri i bozzoli dei filati destinati ai Marzotto, Riva , Dal Molin, Dalle Ore . Capra , Rossi .

COME ERANO FATTI ED AVVENIVA LA LAVORAZIONE DEL BACCO DA SETA Per maggiore e migliore descrizione si suggerisce a una visita ben dettagliata alla poco lontana villa Saraceno del Palladio di Agugliaro(proprietà Landmark Trust di cui è onorario Re Carlo d’Inghilterra ).

“La storia di Villa Saraceno è intimamente legata al mondo della seta e alla gelsibachicoltura: il suo proprietario, Biagio Saraceno, a metà del Cinquecento fu un attivo commerciante di seta e la villa fu, oltre che sede di rappresentanza per i suoi affari, anche luogo di allevamento dei bachi.

Dalle ricerche in corso al Palladio Museum di Vicenza – partner attivo in questo progetto – emerge come tutta la provincia di Vicenza, a partire da quel periodo, fosse un centro eccellente di produzione della seta, che veniva poi venduta sui mercati di tutta Europa. La stessa attività continuò ad essere parte integrante dell’economia di molte famiglie del Vicentino fino agli inizi del secolo scorso.”

Fonte Vicenza Today.

Villa Saraceno