Chi è sfuggito a qualche  attentato è pericoloso. Sa di poter ancora sopravvivere

Franco von Rosenfranz

1- 6- 2019 DURANTE IL PROCESSO, L’ATTENTATO AL NS. CONSERVATORE. Franco Malosso von Rosenfranz , congedata la scorta il giorno prima, in bicicletta faceva spola tra l’ascoltare chiarimenti da Arnaldo La Barbera , di Angelo Siino n, il Ministero dei Lavori Pubblici del Sindacato ebraico ( Cosa Nostra)-un tecnico locale, un Ufficio Comunale, quando in agguato, il SUV dopo averlo investito, passatogli sopra con le ruote, innesta la retromarcia per finirlo . Lui però riprende i sensi, ha la clavicola spezzata ma con un ultimo sforzo, dolorante , riesce a trascinarsi rotolando al lato destro della strada, così ponendosi così in una posizione in cui è temporaneamente fuori pericolo . Il SUV allora di ferma ma il killer Lui non è armato e questa volta qualcuno sapeva che quel giorno era senza scorta. Quando sopraggiungono dei passanti, il conducente killer fugge. L’attentato, è il settimo, secondo in zona solo a quello subito a metà degli anni ’90 in Riviera Euganeo Berica quando il nobiluomo si apprestava a dotare di un sistema di rilevazione satellitare la Riviera oggetto di scarichi indiscriminato di rifiuti tossici.

Essere un giornalista per lui significa essere dentro la storia: dal letto dell’ospedale detta al registratore l’articolo da inviare. Franco Alessandro Molosso Maltarello von Rosenfranz si è sempre  vissuto tutta la sua a vita. in modo avventuroso. 

L’ANONIMA SEQUESTRI Era l’epoca che toccava ai politici DC fare da mediatori ai numerosi sequestri di persona a scopo di riscatto. Una branch di famiglia di Franco Molosso von Rosenfranz era in quei tempi specializzata attraverso una grande fonderia di pressofusione a produrre e rifornire di guard -rail a intere reti autostradali . Un settore dove il pizzo è prassi.

IL PADRINO DI MATTEO DENARO MESSINA, TOTO’ RIINA A CASA DI MARIANO RUMOR A TONEZZA (VI) Per il fanciullo Franco, un sequestri di persona breve sventato ma a continuo rischio che si ripeta, non c’è pace. E’ qualcosa che non si può dire, Che no si può raccontare ai coetanei. Finirebbe isolato . Coì non c’è pace per lui. Manco sottoterra nelle base segrete come la Tuono, a Folgaria dove il padre che ne teme il rapimento lo tiene con se . La base al suo interno contiene missili nucleari di 20 volte superiori per potenza distruttiva di Hiroshima -Nagasaky. E’ una delle basi del nord est difese dal padre Il gen. Ettore Malosso Un pilota che su se stesso molto bene ha conosciuto gli effetti di una guerra al Pervitin. La cioccolata drogata somministrato ai piloti militari dell’asse, allo scopo di manipolarne i comportamento e renderli più combattivi. Per candidarsi a disintossicarlo in Casa di Cura Villa Margherita sorta sulla scarpata nord ovest dell’anfiteatro di Arcugnano (Monte Giove) si spese con successo il prof. Nordera e Franco crebbe come military brat all’ombra degli ammonimenti del padre avverso a ogni forma di drogatura ..

OPERAZIONE BLUEMOON ANCHE SUI TECNICI DELLA BASE NUCLEARE. Un episodio che pochi sanno. In piena operazione di drogatura degli Italiani Bluemoon, allorché il padre scopre un piano di drogatura per approcciare e manipolare i tecnici addetti ai missili , a partire da Mariano Rumor che presso la sua abitazione doveva tenersi uno scomodo inquilino, Totò Rina nessuno osa prendersi la responsabilità di fronteggiare tale progetto di drogatura.

Uno dei missili a testata nucleare della base segreta sotterranea Tuono . L’obiettivo era approciare con l’eroina i tecnici isolati della base. Quindi creare un incidente nucleare di modeste dimensioni che tuttavia contribuisse a avviare consistenti forniture belliche.

OPERAZIONE BASE ALLEATA TUONO A bloccarlo impedendo con successo lo spaccio dell’eroina- droga del consenso ai tecnici , sarà un ragazzino. Franco, il figlio del Generale. Alla sua prima missione di una serie operazioni che finiranno più volte per stravolgeranno le aspirazioni delle sua vita: la musica e le telecomunicazioni.

UNO SCANDALO LOCKHEED TUTTO MADE IN VICENZA Con la realizzazione del tratto della autostradale Salerno Reggio Calabria e i seguito la detto PI-RU-BI ( Piccoli- Rumor Bisaglia ) autostrada A 21 Valdastico. Con essa arrivavano le prime richieste di tangenti da cui la famiglia non volendo concorre al sistema ne è sfiorata.

DAL SANTUARIO DI MONTE BERICO I regolamenti di conti nell’ambiente Rumoriano con gli omicidi dei fratelli Bisaglia, preceduti nel tratto di strada dall’omicidii dei suoi frati confessori di Monte Berico uccisi a martellate nel cranio in una stradina presso il tratto di strada che conduce dal Santuario di Monte Berico al Santuario dei Querini in Anfiteatro Berico tratto di strada. L’agguato e gli omicidi si inquadrano on quello di un prete di Trento ucciso per l’identica ragione. Erano stati preceduti gli attentati a l’on. Rumor ritenuto colpevole di non dividere correttamente il bottino delle tangenti di armamenti fra i fratelli di corrente politica così saltando di corrispondere alcune roialty ai siculo- americani . Lo stesso Mariano Rumor, raggiunto da un killer con cui aveva preso appuntamento nelle notte, morirà di probabile infarto indotto provocatogli ad Asiago, Patria nativa di Francis Turatello, i figlio di Frank Coppola legato alle vicende del compagno di partito DC di Giulio Andreotti di cui Coppola era prestanome .

I BISAGLIA E LA BANCA RASINI Mentre una squadra specializzata per questo tipo di interventi, annegava i Fratelli Bisaglia, a Milano sorgeva una Banca dove si riciclava tutto il denaro corrisposto dalle farmaceutiche delle droga fino al Cartello Colombiano a Nassau. Nella stessa Banca avevano conti diversi, ricchissimi e noti imprenditori milanesi . Qualcuno, all’interno di quella banca sapeva tutti sui loro conti. Dove abitassero, dove lavoravano , quando erano, dove e quando essi villeggiassero per la Sardegna. Quanto potessero pagare per la libertà del loro “Brambilla” e le pillole che i poveretto doveva prendere per non morire davvero.

L’INDUSTRIA DEI RAPIMENTI LA RIPULITURA DI VECCHIA ARISTOCRAZIA Qualcuno in quella banca sapeva esattamente a quanti zeri poteva ammontare il conto “tesoretto svizzero ” che poteva servire a liberare un congiunto qualora il giudice di turno avesse bloccato loro il conto. Fuori dalla porta di quella banca in attesa dei nomi da rapire settimanalmente erano da rapire. c’era una coda di rapitori pronti ad agire. Tra cui Poliziotti infedeli, candidati alla politica in attesa di assurgere finanziati da quel denaro . Magistrati e politici avidi di spenderselo .

IL SUO MERITO DEI SEQUESTRI DI PERSONA con l’operazione Pirati Barbareschi. E’ innegabile . Il denaro s tracciato sbolognato al killer di Falcone e Borsellino servirà per pagare le manovalanze che sventrano la sommità dell’Anfiteatro Berico.

DALLA CHIESA TERRANOVA LEVANTINO FALCONE BORSELLINO

RISCATTI DA LIBERAZIONE DI IMPRENDITORI RAPITI GIRATI AD ALTRI IMPRENDITORI Nelle cintura Milanese, in una settimana era di 30 sequestri di persona a settimana ufficialmente denunziati, anche se quelli non denunciati in cui la famiglia pagava senza denunciare, erano molti di più.

NUOVI IMPRENDITORI CHE DERUBAVANO VECCHI IMPRENDITORI Praticamente era lo stesso denaro che girava dentro la stessa banca passando dalla tasche delle famiglia del rapito a quelle di altri imprenditori . SEQUESTRI FACILI E BREVI La possibilità di cambiare facilmente quel denaro pagato per la liberazione del congiunto, le esigue pene commisurate ai carcerieri normalmente no superavano i 3 anni di detenzione . Il denaro estorto ai familiari era cambiato in un rapporto di 1 miliardo cambiato a 300 mila .

IL SACCO DI PALERMO E MILANO 2 Faceva gola ai costruttori edili quel denaro . Così, per essere sbiancato la normale prassi era investirlo in opere pubbliche di pregio .

FRANCIS TURATELLO A VICENZA Un giorno il vicentino Francis Turatello, a spasso per il Corso Palladio, a Vicenza , sua città d’origine dentro una negozio di ottica, approcciò il ragazzino Franco Malosso v R. E gli sussurrò : “Fai attenzione che qui qualcuno vorrebbe rapirti“. Proprio in quei giorni, il padre cercava un interlocutore superiore a lui per narrare quello che era accaduto al figlio , costretto a divenire un perfetto military brat modello a causa di questo rischio. Il generale per addestrarlo alla sua difesa oltre a un corso di sopravvivenza volto in condizioni estreme, lo mando precocemente ad agganciarsi a corso anti-sequestro tenuto presso una base Sarda ( poi conosciuta come Gladio) presso il poligono sperimentale su cui si addestrano le forze israeliane. E’ diretto da collega Gen. Giorgio Bertolaso. Non basta a poco , il figlio Franco gli sarà rapito per un giorno intero da un maggiore AM di cui Franco si fidava. L’ufficiale, con l’inganno lo aveva sequestrato in una palestra dismessa e aveva tirato di scherma con il ragazzo tutto un pomeriggio. Alla sera lo rilasciò. Fu un avvertimento. Una narrativa non troppo diversa da quella deposta dal collega, pure lui dell’Aeronautica militare e poi poi dei Servizi segreto Vaticani Valter Bazzanella . Al colonnello, tale divulgazione aveva fruttato una condanna di rivelazione di Segreti di Stato. Va da se che il Francis Turatelo, il giorno dopo , interpellato dal padre rispose: Generale, i Vicentini c’è lo mettono in mano il denaro affinché io li proteggo. Non serve neppure rapire sti conigli basa-banchi Quindi presso il Bar Remor, oggi Bar Castello , quello chiamò in nostra presenza un numero telefonico di Roma. : “sarebbe il caso che che al figlio del Generale non accadesse nulla, OK? ” . L’altro interlocutore prese atto con un altrettanto OK ? Chi rispondeva dall’altra parte del filo ? Turatello non ne fece mistero: Federico Umberto Amato, vice direttore degli Affari riservati a Roma. Ma mio padre inizialmente , pensando che la voce di Amato fosse contraffatta magari dall’imitatore Italiano, membro della P2 Alighiero Noschese, ne verificò il numero telefonico . Ebbene il numero era proprio quello del numero telefonico interno personale di Amato. La sera stessa mio padre riferì all’ l’ex collega, il Col. Paul Tate. E il col rispose: Lo so , quello, come Lucky Luciano era uno degli uomini più fidati di James Angleton, (capo del servizio segreto siculo-americano  ). Tate, tempo prima aveva chiesto a mio padre di indagare sui movimenti di Joe Adonis. Giunto in Italia , mentre il compare, Lucky Luciano, controllava le vendite di ellettrodomestici al Piex ala caserma Ederle . Adonis presso la Base in costruzione delle Fontega, aveva espresso interesse per recuperare l’anfiteatro delle Casa del Fascio di Arcugnano di Arcugnano ( Berico) già noto al Cines, qualora gli impianti della Giudecca fossero stati bombardati . Joe Adonis era stato condotto li da Rossano Brazzi, l’attore che grazie al legame con la figlia di Murray Humphreys a sua volta legato ai fratelli, e così rispettivamente : l’agente speciale dei Kennedy Vincenzo ed All Capone, registi del business monopolista degli alcolici US ( Proibizionismo ). Al tramonto delle recite per il cinema fascista, Capone aveva fatto così salvato la vita a Clara Calamai, altri noti attori e cantanti italiani e al Bechstein Giuseppe Becce, insegnante di Franco. Orbene Joe Adonis attendeva il via per cementizzare l’intero anfiteatro di Arcugnano che recinge la Fontega facendone qui qui un secondo Festival estivo come a Sanremo. Adonis , in passato aveva proposto alla figlia del col. Sharon Tate che già posava per  Stars and Stripes, ed aveva snobbato l’offerta di Adonis per aprire con lui quel Festival. E IL colonnello lo sospettava della assurda strage in cui era perita , sequestrata, torturata e semisventrata del proprio bimbo ch evava in grembo , la figlia.

Con quei presupposti , per prudente volontà delle madre, Franco sarebbe dovuto rimanere in Italia solo lo stretto tempo per specializzarsi in questa Branch di acciaieria (sen. Vecellio) a Feltre questa azienda studiando in Germania durante le vacanze come fu per Gaetano Marzotto . Acquisire presto “una sana esperienza sia sul piano dei processi chimico produttivi poi migrare in Krupp. Non era quella l’unica azienda metallurgica amministrata da branch della sua Famiglia. Ve ne è un altra notissima che si fece su nei resti della fonderia dove si costruivano i telai della Reale Fabbrica Rosenfranz -Maltarello dei nonno di Franco e dove corde e legname trentino, qui a Vicenza , finemente trattato, andava a formare i pianoforti di Elena Bechstein a Berlino . Informazioni che purtroppo erano nelle disponibilità del figlio del funzionario che a Marsiglia appoggiava il Sindaco e coordinava gli avventurosi Spirito & Carbone .Cambiato lo scenario ora il , poliziotto, purtroppo era divenuto agente segreto, dirigente generale di pubblica sicurezza, direttore dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’interno.

Quando un biglietto fu trovato in tasca a un malavitoso che si era preso la briga di investigare al museo -Università di Bari e mettendo il nome da quel”ultimo del Molosso erede di Alessandro I . Due aziende in famiglia che potevano pagare . Quanto meno per essere lasciate in pace. Giacché i rapitori eran collegati con i funzionari delle banca milanese Rasini di Berlusconi . Appena un imprenditore, visti i tempi, depositava il suo tesoretto in Svizzera, a seconda delle spazzolata da dare, ad alleggerirlo intervenivano i finanzieri o i “protettori”. Spesso di arrivava al rapimento .Molti non venivano denuciati per evitare scandali E quello del macedone Molosso era un nome che. suonava bene . Da rapire .

CHI PUO’ SCAPPERA’ DAL BEL PAESE E POI DALLA SARDEGNA . Mentre le aziende chiudono, c’era poco da scherzare. In quel periodo. dopo il rapimento di Paul Ghetty, quello di Sabine e Suzanne Kronzucker che fecero levare le ancore dall’Italia anche al papa di Carla Bruni . L’industriale avava intuito che cosa stava succedendo Farouk.Heineken Sparì poi Emanuela Orlandi . Per i Rolf Shild si scomodò intercedendo con i politi ci DC il primo ministro Inglese Margaret Thatcher . E come dimenticare il Il sequestro e l’uccisone di Dorothy May De Rothschild e , tanti altri. Bastava questo contesto per mettere il piccolo Rosenfranz nella lista dei possibili ragazzi da rapire .

il nobile latifondista Marchese Roberto Orsini veniva ucciso con una fucilata in pieno volto. Avvenivano in quei tempi celebri quali quello del Cap. AM e collega di Ettore Malosso, Leone Concato, Paolo Bacialli padre del ex direttore del Giornale di Vicenza all’epoca delle Polemiche fra Cevese e i responsabili degli scempi edilizi che deturpavano la vista dell’ex Santuario pagano in anfiteatro Berico di Arcugnano antico possedimento di Vibia Sabina ,moglie dell’Iperatore Adriano . .Quelli di Marco , Isoli, Carlo Celadon . il rapimento in una stagione, quella dei sequestri brevi di persone, come quelle del nobile Lante Graziano Dalla Rovere iniziata con l’uccisone delle figlia del col. US CIA collega di Ettore Malosso, Sharon Tate allorché la famigli a, lasciata Verona e Vicenza rientra in US e la figlia sposa il regista Roman Polanski -Quest’ultimo fa un paio di torti alla mafia-italo americana . Omicidi solo apparentemente non connessi a un fenomeno, quello di arricchirsi a dismisura attraverso facili con i sequestri che in Italia e stava prendendo piede. Questo convinse il padre di Franco a sacrificarlo prestandolo lui stesso a un servizio di intelligence . Franco saltò allora sull’unico tram disponibile a offrire una sorta di protezione . Un tram chiamato Intelligence.

Fonte : Redazione Anfitetro Berico Autore Lago Franco : Estratto da “L’uomo K-626 “.