Sul punto, una intervista  resa da Franco Malosso von Rosenfranz:

Purtroppo dopo  la morte di  Guido Piovene  conte scrittore, memorialista,  poeta giornalista corrispondente in Germania dell’Ambrosiano  di  Arnaldo Mussolini, del mio mentore, il compositore vicentino del cinema tedesco   Bechstein Giuseppe Becce , di Aureliano Pertile e del successivo  depredamento  dei suoi oggetti , sull’anfiteatro di Arcugnano, intervenne l’Oblio.

Anche il Segreto di Stato posto per i fatti che vi ricorrono nella parte superiore, non giovarono al ricordo dello stesso.  Era rimasta  solo l’Accademico Olimpico Renato Cevese a difendere  la villa Montanari con il suo Palco Imperiale in  Anfiteatro dei Querini in Arcugnano.

Detti interventi  venivano regolarmente  ospitati nel Giornale di Vicenza  quando era direttore Luigi Bacialli.

Luigi  Bacialli era un attento, degno e democratico  direttore.  Forse uno dei migliori che il Giornale di Vicenza abbia mai avuto.

Ospitava sempre  il diritto di replica.

Ricordo che al padre spararono senza che lui facesse a tempo a  estrarre la pistola dal cruscotto del maggiolone. Erano i tempi in cui  mafia  e ndrangheta erano ancora in corsa per  piazzare  ognuno i  propri  candidati al governo italiano.

L’omicidio  avvenne dopo quello  del presidente dell’ENI Enrico   Mattei   il cui sospettato mandante era il vicepresidente  della Democrazia Cristiana di Bernardo Mattarella, il  delatore delle RSI, il padovano on. Graziano Verzotto in un momento detto: La colonizzazione mafiosa del Veneto,  dove  i mafiosi  espulsi dagli  Stati Uniti, dalla  Sicilia, venivano qui inviati al soggiorno coatto.

Quando ti avvicini alla censura che ha subito il povero Roman Polanski dopo l’omicidio di Sharon Tate. La mamma  Doris, Patty, Deborah, Roman  che disposero che il piccolo mai nato fosse sepolto con la mamma. Ma preferisco omettere il resto , la polemica assurda contro  Bacialli colpevole di aver pubblicato la verità su un fatto analogo. Un risveglio che può  far male  solo  ai cervelli dei babbei che intanto  nulla dicono circa le immagini  dei campi di sterminio o soprattutto circa le migliaia di bambini  che spariscono a cui sono venduti gli organi. La classica società ipocrita  del Commissario Pepe  a Vicenza  che il capace Bacialli si  era  permesso di svegliare .

ABUSI EDILIZI E VINCOLO PAESAGGISTICO E LA VICENDA

E’ nota la vicenda della ventenne di Olmo di Martellago (Venezia), uccisa al nono mese di gravidanza dal padre del bambino, che l’aveva messa incinta. Un delitto terribile, perché l’assassino insieme alla donna aveva ucciso anche il bambino nel grembo materno a pochi giorni dalla nascita.

Nell’articolo di cronaca che aveva raccontato il fatto, Luigi Bacialli del Gazzettino di Venezia aveva inserito in prima pagina la fotografia del piccolo Hevan prima della sepoltura, vestito con un abito bianco e azzurro: il bambino sembrava dormisse. Una foto indimenticabile, richiesta dalla famiglia della ragazza nel tentativo di scuotere l’opinione pubblica e convincerla che l’omicidio della giovane aveva in realtà spezzato due vite, e che il bambino non nato era da considerarsi persona a ogni effetto.

Le reazione dell’Ordine dei giornalisti e della Autorità garante della Privacy furono immediate, e sbagliate:   Il  povero Luigi Bacialli fu sanzionato con la “censura” per aver pubblicato una foto ritenuta “raccapricciante…

Quando  investigai  per il col. Paul Tate sul vero mandante della  strage dove aveva perso la vita la figlia a cui avevano quasi tentato di estrarre i bambino di 9 mesi che ella aveva in grembo, mi imbattei in immagini  ben più raccapriccianti.  La verità è che la gente  non ama sapere di queste pratiche. https://www.questotrentino.it/articolo/12705/la_foto_dello_scandalo.htm

Franco von Rosenfranz