ESCLUSIVA: STRAGE CIELO DRIVE – CONIUGI LA BIANCA. 30 Gennaio 2021 Servizio a cura Amedeo Gagliardi . Crediti estrapolati dal libro di Lago Franco : L’uomo K 326.
ROSENFRANZ: LA CIA DEFINITIVAMENTE ESCLUSA DAL SOSPETTO DI ESSERE STATA MANDANTE
Fu la prima super segreta operazione di intelligence condotta da Franco Malosso von Rosenfranz (sigla in codice K-626 ) da me ritrovata in più di una ricevuta presso il nutrito carteggio superstite all’incendio doloso dell’ archivio Mioni-Papadopoli-Wollemborg , dato alle fiamme con medesime modalità – rogo dei Georgofili e Sergiu Celibidache . L’archivio Mioni -Papadopoli-Wollemborg faceva parte delle pertinenze date a lei in uso dato dalle sorelle Mioni prima che le proprietà destinate a beneficenza, divenissero “Fondazione Mioni” presieduta da Marino Breganze (presidente dell’Accademia Olimpica e vicedirettore per il Cav. Gianni Zonin, consigliere del Teatro La Fenice, nella fusione fra BPV e BANCA NUOVA di Bernardo Mattarella a Palermo).

INCHIESTA USA -ITALIA SULLA STRAGE Si. Si trattò di una indagine complessa e lunghissima. Sembrava una strage senza senso questa di Cielo Drive.Inizialmente a lei caldeggiata ed approvata sotto l’egida di copertura dell’Intelligence militare del SIOS. Più volte sospesa fu costellata da un’incredibile sequenza di ostacoli rivelando sfaccettature imprevedibili, terminando diversi anni dopo solo grazie a un grado di identità sotto copertura militare del Malosso che giovanissimo riuscì a portare a compimento con successo l’impresa mantenersi lontano dai continui ostacoli, depistaggi, minacce, invii di piccioni e falchi morti ecc.


Durante indagine e tutte le sfaccettature che ne scaturivano, sul particolare veicolo Volvo dei due identici in uso all’agente K- 626, cioè Malosso venne piazzata auto bomba Se ne avvede pochi secondi prima di girare la chiave avendo notato che non c’era più una cartina posta nell’intercapedine di chiusura del bagagliaio . La carica viene disattivata dai militari ma un sottufficiale suo commilitone non venne risparmiato e fu assassinato. Si, il Serg.M. Gianni Conti . Era reo di avere indagato ed assistito lo scarico dell’eroina destinata alla drogatura degli Italiani (Operazione BlueMoon)._Non facemmo in tempo a farlo trasferire al Comando della Seconda Regione Aerea a Milano. L’omicidio è direttamente interconnesso con quello più recente del Col.Tedeschi. Gettato giù dalla finestra delle sua abitazione all’Arcella a Padova. Abitava di fianco alla casa del nostro presidente dell’anfiteatro Berico, anche lui pesantemente intimidito. Durante il suo processo contro Lei e il prof. Maurizio Tosi ?Si, durante il mio processo farsa. Tedeschi era titolare dell’Istituto di Tossicologia da lui fondato a Padova. Un precedente: gli acquisti di partite di Cocaina dentro il Tribunale di Roma effettuate con le stesse banconote contrassegnate, utilizzate dagli Amenduni per la liberazione di Carlo Celadon . In modalità analoghe, la stessa regia sembra condurre alla rapina al Centro di Medicina Legale a Milano . Nel 2017 il prof.Maurizio Tosi fu messo in guardia che in città a Vicenza ci fosse un Killer in attesa di ucciderlo. L’informazione ci fece dirigere verso un altra persona da proteggere. Disponemmo che al Parco Città a Vicenza fosse prudentemente sorvegliato anche il M.llo siciliano Saltallà del Nucleo Telecomunicazioni in servizio dell’aeroporto Dal Molin all’epoca delle importazion di Eroina . Fummo fortunati con l’arresto di Stefano Tummolo Altomare, che si aggirava attorno al pensionato del anziano maresciallo, testimone scomodo. Questo componente delle Banda della Magliana era il sequestratore del Giovanni Palombini , ostaggio che suoi complici tiravano fuori dal freezer e lo fotografavano con un quotidiano tra le mani per spillare più soldi durante i sequestri … Purtoppo anche il maresciallo c’ha lasciati …Era un ottimo sottufficiale.

Allora Franco, ci parli invece della strage dove morì la sua povera amica Sharon Tate. Fu una notizia terribile, devastante . Il peggio della barbarie umana. . Facevamo le settimana scolastica bianca insieme con i ragazzi americani. Praticavamo il nuoto . Lei era adorabile con noi bambini militay brat. Disinvolta, spigliata, affettuosa, diversa, attenta. Era un onore essere notati , aiutati da lei. Mettici che io non avevo una madre affatto presente . Passarti quegli anni gli anni , accettai l’incarico. La strage in cui essa aveva perso la sua vita , quelle orribili torture per sventrarne

soffocandolo il piccolo Paul, che portava il nome del nonno, il figlioletto di Roman Polanski. Tutto ciò era coì raccapricciante e imperdonabile... Non sapevo ancora in che cosa mi sarei imbattuto . Lei, professore, accademico musicale che percorreva una meravigliosa carriera musicale, che sempre ha camminato insieme a quella di mamager di telecomunicaziono satellitari, di pacifista convinto, sebbene dotato di una scorta assai meno tale … Se potesse ritornare in dietro nella sua vita accetterebbe ancora quell’incarico ? Certamente . Ma come potevano convivere la carriera, le sue aspirazioni la sua creatività con la parte” K-626” ? Due personalità così diverse. Ti capitano delle cose nella vita che offendono quello che tu ami . E non creda che la creatività non serviva qui. Ero un ragazzo nella lista dei possibili ostaggi da rapire . Per farmi coraggio mi ripetevo che c’erano prede ben più ghiotte di me Ma era un pensiero poco consolante. Può immaginare ce cosa significhi per un ragazzo crescere con un simile incubo onnipresente? L”attesa logorava. Cooperare in tal senso per la salvezza di altri non cambiò molto il mio stile di vita . Fu solidarietà. Accettai. Non ci si poteva fidare di nessuno. In seguito poi compresi che rischiavi di essere barattato, cioè venduto, assieme a tecnologie che magari a causa di un’ embargo politico, agenti dei segreti stranieri al servizio dello stato “canaglia“, trovandosi senza assistenza tecnologica sofisticata, ricorressero a qualche corrispondente agente segreto italiano doppiogiochista. .E il caso mio anziano cugino manager in Oto Melara, Giuseppe Toniolo , il caso del suo tecnico, Davide Cervia, mi fecero da faro luminoso per evitare di rapportarmi assolutamente con più persone di contatto depositarie di segreti. Qualcosa, un ruolo che preferisco lasciare volentieri a Magistrati polizia ordinaria .
Quindi quante erano le persone di conferimento per contatto?
Una . Sempre e solo una. Essere in più sarebbe stato dilettantismo.
I luoghi di incontro?
I Traghetti.
Hanno qualche attinenza i luoghi italiani di incontri delle spie ? Il Glienicker Brücke tedesco ?
“I muro ” lo conoscevo bene. Il traghetto. di meno.
Il traghetto… Andrea Geardo Nappi il giornalista padovano sostenitore dell’anfiteatro, scomparso nel traghetto porta alla mente la vicenda. Iò traghetto era un luogo su cui esordirono i famosi biglietti nel rapimento Moro che riconduceva ad Antonio Chichiarelli, il collega di quella Banda delle Magliana specializzata in volatilizzare i denari da sequestri di persona il cui cassiere era Enrico Nicoletti assurto alle cronache per aver coinvolto il fratello del Presidente Italiano Nino Mattarella. Che cosa può dirci?
Ricordo però molto bene il muro a Berlino. l’indimenticabile ponte delle spie di Glienicke . Ne parlammo proprio col prof. Maurizio Tosi di recente , prima delle sua scomparsa. Dei traghetti … che vuole che le dica ? Qui siamo in Veneto. In cerca di lumi , sul traghetto ci andai solo una volta diretto vetso il dr. Falcone . Fu per una verifica finale che quella indagine mi era stata espressamente chiesta dal col. Paul Tate . Si trattava di accertare certi fatti sul conto di un magistrato. Dopo mesi e mesi , le informazioni raccolte si rivelarono un depistaggio. C cestinammo definitivamente le dicerie.
Da quel momento scoppiarono le polemiche e la stalking contro di lei. Si Furono gli anni più bui questi. Di indagini mai aperte . Dopo una dimostrazione di potere … l’omicidio di un nostro informatore, uno stradino, il povero Virgil Rusu, per il cui omicidio, il vicesindaco di Arcugnano Bedin no ha fatto un giorno di carcere , quello il prof. Maurizio Tosi, rifiutò ancora di esborsare i 5 milioni delle tangente istituzionale richiesti per volturare l’anfiteatro di Arcugnano che serve no dimenticare era divenuto una discarica occultata della ricca Mafia di finti smaltimenti dei colletti bianchi. Il recupero per farlo assurgere stavolta a teatro pubblico, era già costato agli sponsor locali un occhio delle testa. Ricordo che Tosi cominciò a divenire nervoso da quando in città aveva trovato accoglienza un noti spietato killer della Banda dei s sequestratori delle Magliana. Era certo che gli avessero mandato questo per “sistemare” lui e l’ecologista altrettanto informatore Mauro Pretto . Un altro cittadino di serie”B”.
Previsone azzeccata ! Da chi era pervenuta la notizia della possibile minaccia ritorsiva?
L’informazione gli era provenuta dal collega Sebastiano Tusa attraverso un Corleonese in contatto con il collega del prof. Sebastiano Tusa . A Vicenza cme già riferito , un tipo della banda Magliana sembrava vantarsi si essere in grado di fare certi servizi pericolosi offerti a politici locali . Fra i suoi clienti anche un avvocato e un Magistrato del Tribunale di Vicenza .
Comunque in seguito a una brillante e professionale operazione eseguita dell’organico delle GDF di Vicenza finì in carcere mentre si aggirava sospettosamente attorno alla casa di riposo per anziani dove c’era in soggiorno un mio ex maresciallo di presidio telecomunicazioni
SPECIALIZZATO IN SEQUESTRI E OMICIDI NELLA BANDA DELLA MAGLIANA FILIALE DI VICENZA DUNQUE La Banda delle Magliana assurta alla ribalta nell’inchiesta Mafia Capitale era specializzata a ottenere piste preferenziali di investimento del denaro dei sequestrati. Grazie a legami politici istituzionali, essi sanno dove riciclare subito il denaro. Una volta avevano fretta di utilizzare quel canale . Erano i tempo in cui il dr. Giovanni Falcone progettava il Follow Money. Con la sua banda spararono a Antonella Montefoschi, che aveva resistito energicamente opponendosi al suo rapimento . Morì dopo tre giorni di agonia a soli 22 anni. lo stesso mese sequestrarono Valerio Ciocchetti annegandone il cadavere con dei pesi alle caviglie. Poi fu il turno di Giovanni Palombini. Sequestrato, ucciso e congelato. Per estorcere altri soldi ogni tanto lo tiravano fuori dal freezer fotografandolo con un quotidiano tra le mani per farlo sembrare vivo.
Sono comunque tutti e tanti i fatti ancora ancora coperti da segreto istruttorio. Ci sono magistrati , coinvolti. complicità e in parte su certe vicende è apposto il Segreto di Stato.
In località Fimon, nelle acque del Grande Lago di Arcugnano, il lago che ancora oggi bagna l’Anfiteatro Berico chi in 20 cmq di acqua chi ha “sistemato” la vicnda su cui ha trovato la morte Lorenzo Casonato, il centralinista all’epoca del del sequestro del mento del Santo ?
Anche il mento sono arrivati a sequestrare (ride) . Questi discendenti dei pirati Barbareschi sono incorreggibili ! Nel loro DNA c’è rabbia per anni di schiavitù e importazione coatta nel suolo italiano. Altrimenti non si spiegherebbe tanta sciattoneria nel malconservare ciò che l’Italia possiede in più cospetto di altri popoli. All’epoca per le sorelle Mioni difendevo le loro campagne dalla lobby dei rifiuti comunali che qui volevano scaricare nei letto del loro ex lago .
E che accadde ad Arcugnano ?
Che questi trovarono di meglio scaricando un poco più in là. .Nelle terre di un certo Argenta dentro il letto del bacino della Fontega , quello dell”anfiteatro delle Querini in Arcugnano Capoluogo. Purtroppo il business prevale sul recupero del benessere e della cultura qui. La gente non crede nel nel turismo , nell’arte, nella bellezza. Spesso sono arrabbiati con la natura . Li ha fatti brutti ? Ebbene , se ne vendicano cosi . Hanno fame Alla prospettiva di incolto improduttivo offrono i loro campi ai trafficanti di rifiuti comunali o pericolosi . Un poco di terra sopra e gli rende molto di più .
Le sorelle Mioni … anch l’ultima, povera donna , morta misteriosamente , senza una autopisia. Mi volevano bene e mi mettevano a disposizione ogni cosa perché ero a loro simpatico. Ma con i rapimenti dei latifondisti , il Conte Marco Aurelio Pasti, Lante delle Rovere, il sequestro delle ragazzine tedesche dagli Orsini, l’omicidio Orsini anch’esse cominciarono a essere in apprensione dopo quello che era accaduto nell’altra villa Papadopoli dove avevano tentato il sequestro di Clara Agnelli, principessa von Fürstenberg comprendendo che c’erano le mire e piani regia politica italiana dietro tutto questo. Ricordo che dall’archivio nelle pertinenze Papadopoli delle sorelle si poteva godere di una magnifico tramonto su quello che era stato il Grande Lago di Longara o detto di (Arcugnano) Vicenza . Con il loro aiuto e i loro sacrifici riuscivamo a mantenere intatta la bellezza di quei luoghi da destinare agli anziani. Quando l’ultima sorella morì io ero in America. Soffrii molto. Poi arrivò la mafia. Bruciarono la biblioteca ...
E circa il mento di S. Antonio insomma …
Ricordo solo che costò parecchio al Gen. Conforti la trattativa Stato Mafia finalizzata alla restituzione del mento per ottenere condizioni migliori di detenzione o riduzione delle pene inflitte .
Che ne pensa dell”omissione di soccorso al centralinista in quello stesso lago che bagnava fin sotto l’anfiteatro controllato da lei ? Che vuole che le dica . In Veneto da anni ci sono senz’altro dei medici legali esperti a stilare autopsie molto particolari . Tanta gente che “omette soccorso”. Un maresciallo dei carabinieri depositario ormai di troppi segreti che omette più di tutti .
TORNIAMO A SHARON TATE Per questa strada, per cercare ragioni che potessero dare una conclusione alla dolorosa vicenda che viveva il papà delle povera Sharon, anni dopo, mi trovai catapultato spettatore dell’eredità del progetto Bluemoon.

Nel corso di quelle indagini persi assassinato un mio commilitone il Serg. Magg. Gianni Conti. Ufficialmente annegato nella piscina Ufficiali dell’ aeroporto Dal Molin una sera mentre con i membri del Club Nord Atlantico era dato un party. Lui con le sue gambe mai sarebbe entrato nella piscina del Circolo Ufficiali. Neppure nei giorni e poi come nel periodo in cui la piscina era stata eccezionalmente aperta anche ai sottufficiali. Era un bel ragazzo ricco di sentimenti ed umanità oltre che un tecnico capace di riparare elicotteri e velivoli componenti elettrici . Umile, capace, solare generoso e soprattutto onesto. Non faceva uso di droghe. Tecnico capacissimo. No, non del calibro di Davide Cervia, rapito, alla cui famiglia fu offerto un miliardo di lire per lasciare perdere la vicenda. Gianni fu figlio di Dio Minore circondato da criminali ed approfittatori senza scrupoli.

GIANNI CONTI
Purtroppo a soli 23 anni Gianni ebbe la sfortuna di imbattersi in giri più grandi di lui divenendo così quello che in tedesco si traduce con una sola specifica parola “Geheimnisträger” che in lingua italiana equivale a un “Portatore di pesanti segreti “. Mancava pochissimo al momento del suo trasferimento alla Prima Regione Aerea a Milano. Già un anno prima il gen. Giorgio Bertolaso e poi il gen. Riccardo Fodale erano stati da me interessati al caso così caldeggiando il suo trasferimento dal Dal Molin a Piazzale Novelli. Mancava pochissimo a quel giorno . Non fece a tempo. I killer entrarono in azione una settimana prima. Nessun protocollo di indagini fu attivato.
OSTACOLI LEGATI AL SEGRETO DI STATO
Contrariamente alle testimonianze relative all’annegamento, l’autopsia ne attestò la morte a causa di percosse subite. Erano quelli gli anni in cui un ufficiale medico, poco dopo quel fatto, lasciava l’Aeronautica divenendo medico legale e un altro ufficiale medico A. M. il dr. Luciano Tedeschi, cominciava a maturare l’idea di fondare un centro di ricerca tossicologica a Padova. Intanto sul decesso del sottufficiale Conti per la povera madre non fu mai possibile avere giustizia a causa delle tendina posta da uomini che col Segreto di Stato che scoraggia chiunque si appresti a violare il vincolo di riservatezza. Pena pesantissimi anni carcerazione che sconsigliano qualsiasi militare dal fare qualsiasi approfondimento .
Con il Col. Tedeschi successivamente volato giù dal quarto piano del suo appartamento si è palesata ragione su un mio personale veduta nel sistema di indagini che non può partire sempre da un riferimento relativo cosidetto “certo”. Nel corso dell’indagine del T. col. Paul Tate, io quella volta fui assegnato a prestarmi a un particolare servizio presso un presidio di trasmissioni di voli AM isolato posto sulle montagne vicentine. Lo co-gestivo con un bravo sottufficiale, il M.llo Saltallà . Li eravamo sempre a corto di organico. Un a campagnola mi portava il rancio. Altri contatti umani non ne avevo. Ma il luogo e il tempo ,per riflettere in quella solitudine , un vero “privlegio” come sostenuto dal mio mentore il Conte poeta e narratore Guido Piovene, quello non mancava. Cosi’ poco prima dell’assassinio del serg. Conti, mi imbattei su una aero NATO preso al volo da un certo Ronald Stark. Costui, inseguito dal mandato di cattura lasciando clandestinamente l’aeroporto dal Molin ci permise di accertare che egli poteva disporre su almeno 10 identità diverse . Tutto è possibile fare , per carità.
. Entrando in una base militare è d’obbligo essere identificati. I rapporti radio e possibili messaggi da interpretare in codice, pure . Controllammo il registro delle persone entrate ed uscite dall’aeroporto in quel giorno. Il nostro sospettato doveva pur esser entrato con un qualche nome . Non servì neppure recarci dal” Bagnara” (sottufficiale dei CC del Dal Molin qui in servizio di Polizia Militare) per accertare chi avesse e come fosse entrato. O sotto quale falsa identità egli fosse penetrato . O chi avesse favorito quell’accesso in Aeroporto. E il registro consultato nel Corpo di Guardia parlava chiaro. In quelle indagini tuttavia fui sorpreso che per identificare realmente chi davvero lui fosse il mio comandante, per conferma, si basava alle sole sue impronte digitali fornite dal rapporto delle scientifica. Come fossero state frutto di un analisi di archivio “certa” l’appartenenza alle reali impronte digitali del soggetto. E così escludendo che da un archivio fossero state inserite o sostituite fin dall’inizio, delle impronte non sue. In seguito venuti a sapere dell’altra vicenda, quella accaduto del Ten. Col. Tedeschi , in una caso che nessuno vuole risolvere, il tempo mi ha dato ragione. Anche sul fatto che a raccogliere dati fingendosi scemi e disinformati , male no fa. Ma anche a pensar male e diffidare di tutti, a volte serve.
CIELO DRIVE CONCLUSIONE DI INDAGINE. CIA DEFINITIVAMENTE ESCLUSA Ciò malgrado Franco Malosso von Rosenfranz decise di proseguire dando nuovi impulsi all’indagine, così inseguendo testimonianze per mezzo mondo come uno schiacciasassi, esplorando dettagli che nessuno aveva controllato, Spogliatosi della regia del SIOS, il dossier di conclusioni di indagine fu avocato al dr. Graziano Gori, alla DIGOS Bologna. Dopo molte interruzioni l’indagine nel suo rapporto conclusivo permise di far luce sulla vera natura di quegli omicidi escludendo ogni responsabilità della CIA. Motivo principale di quell’inchiesta, per buona pace anche del dolore del Ten.Col. Paul Tate, l’ufficiale che diede personale impulso all’ interrogazione.
LE STRAGI – L’OPERAZIONE DROGATURA
In quella strage Sharon, moglie del regista Roman Polanski, fu barbaramente uccisa. Poco dopo toccò ai contabili proprietari di supermercati a Los Angeles, i La Bianca legati al Sindacato Kosher. Attraverso Frank Carbo. Il Ten. Col. Tate era collega del Generale Ettore Malosso.

Toccò alla mamma di Sharon, pulire le tracce di sangue della figlia. E anche essere destinataria di una causa di risrcimento danni ” da insanguinamento ” che vergnosamente l’italiano padrone d casa gli mosse. Decisamente certi Italiani non si smentiscono mai Neppure in queste occasioni . Nell’indagine da lei svolte fu accertato esaurientemente la reale causa, il contesto, il movente che nella drogatura (che a quell’epoca si chiamava operazione Bluemoon) armò la mano delle ragazzine aguzzine, autrici della raccapricciante strage. La droga e lo sa bene chi la usa, si sa. Fa brutti scherzi .

Ero un ragazzo. Accettai l’incarico del Col. Tate e indirettamente per l’intelligence perché in molti di noi giovanissimi di allora era ancora vivo il ricordo dell’olocausto subito dalla popolazione germanica sfollata. Parenti imprigionati nei Gulag. Fra le due Germanie, famiglie intere separate. Vicende terribili di profughi raccontate da quei protagonisti, mamme e nonne che a bordo di un carro trainato da uno sfinito cavallo nella tormenta con povere cose, abbandonate le loro case, tutto quello che essi avevano, decimati e sfiniti dal gelo di quel’ inverno freddo da far paura spesso incamminati in una lunga carovana verso un destino incerto, incalzati dal fischio che significava morte sparato dai Katiuscia.

Queste vicende raccontate da quei protagonisti che erano riusciti a oltrepassare la morsa di ghiaccio colpivano la sensibilità del mio animo.
Incalzate dai Russi, una buona metà delle donne tedesche in fuga morirono di freddo, di stenti, di fame e di sevizie, spesso uccise con i loro bambini, con i loro cavalli nelle tormenta, violentate e umiliate, seviziate.
I loro mariti si fecero eroicamente massacrare fino all’ultimo uomo per rallentare l’accerchiamento e proteggere la fuga di quella popolazione civile. Parlo anche di quella Germania ben nota al mio classificatore archeologo il prof. Maurizio Tosi . Quella Germania che rimase chiusa. confinata dentro il muro fino al 1991. I Russi dell’epoca avevano un piano già pronto per entrare nelle Berlino occidentale e invadere l’Italia che era il confine tra est e ovest. Per molti nelle Forze Armate non era accettabile essere invasi nè sabotati come nel ‘43 in Sicilia. Qui lo “stay behind” trovò terreno fertile e ragioni da vendere. Per me approcciato da ragazzino e comunque mai impiegato all’ offesa, solamente addestrato alla difesa del territorio, ci fu un doppio motivo per dire di si. Non avrei avuto altra migliore scelta.
ERO IO PURE NELLA LISTA DEI RAGAZZINI DA RAPIRE . ACCETTAI
Ero nella lista dei ragazzini da rapire. Non avevo molta scelta . Quello fu l’ autobus in cui saltai su, quella era la mentalità dell’ epoca. Che mi piacesse o no. L’invasione dell’Italia non era frutto di fantasia della CIA. Per quanto ampie siano le ricerche e disponibili le fonti documentarie è impossibile ancora oggi ricostruire la storia di diciotto milioni di persone, di Russi stessi, che sono entrate nei Gulag e nei campi di lavoro forzato tra il 1934 e il 1952. Ancora oggi questa cifra è approssimativa.
APERTURA DEGLI ARCHIVI DOPO LA GUERRA FREDDA Fu al termine delle guerra fredda (1947 -1991) che Gorbaciov autorizzò per primo ad entrare nella Lubjanka il perito, quell’ archivio vivente che è Maurizio Quartieri,mio collega di tante ricerche storiche, assistente del prof. Maurizio Tosi. A quell’ epoca l’ expertize periziava ancora le opere della mia famiglia Malosso-Vecellio, di Arturo Toscanini, dei Piovene, di Marino Breganze, di Marcello dell’Utri e del suo datore di lavoro Gabriele Cagliari. Maurizio, uomo di grande generosità e sensibilità d’animo, fu il primo uomo che, con la sua capacità di saperne riconoscerne la storicità, aperto l’archivio della Lubjanka, , si interessò subito alle commoventi lettere del povero cine-operatore De Marchi che con la sua vicenda mi fece piangere.
E non solo. Come’è piccolo il mondo – Egli non solo trovò le lettere del cineasta De Marchi, cercò quelle testimonianze che mancavano al libro edito dall’editore vicentino Neri Pozza . Mostrarono che MaJakovskij non si fu mai suicidato, ma “fu suicidato” alla maniera che per esempio fu chiesto a Rommel di uccidersi.
ERA VERO CHE I RUSSI STAVANO PER INVADERCI ? NON FU INDOTTRINAMENTO COATTO IL SUO ? UN PACIFICO ALIBI QUELLO DI AVER ADERITO A UN PROGETTO DI DIFESA E CONTROSPIONAGGIO IN CASO DI INVASIONE?
No. E voglio aggiungere che li non scoprirà nulla che io non voglia mostrare .
Ci dica allora qualcosa della “Guerra fredda“. Trovate ormai tutto in n line , comunque piani militari segreti del patto di Varsavia, risalenti agli anni sessanta e resi pubblici nel 2005, prevedevano un attacco all’Italia attraverso la neutrale Austria con un bombardamento nucleare preventivo sulle città di Vienna, Monaco di Baviera, Innsbruck, Venezia, Padova, Vicenza. La neutralizzazione della base di Folgaria (Trento)Verona, Ghedi e Piacenza. Le truppe russe-ungheresi consistenti in 7 divisioni motorizzate, 3 divisioni corazzate, 38 lanciamissili, 214 aerei da combattimento, 121 caccia, 24 aerei da ricognizione e 25 bombardieri con armi atomiche prevedevano di occupare il Nord Italia, attraverso le linee di penetrazione di Tarvisio e della Val Camonica, raggiungendo Brescia e Bologna in 13 giorni di combattimenti attestandosi poi saldamente sull’Appennino tosco-emiliano.
Non le nascondo che fino al 2005 pensai di essere stato a difendere un Patria, forse minacciata da un nemico immaginario. Lavorare non per estirpare una ricca marcia fazione. Ma in realtà per favorire l’ascesa di una simile che prendeva subito il posto dell’altra. La prima cosa che al al telefono io chiesi all’indomani della declassificazione dei documeni russi desegretati da Gorbaciov e messi a disposizione di quel grande expertize di Gabriele Cagliari che era Maurizio Quartieri e fu: Ma I piani per invadere l’italia esistevano per davvero? Ovviamente sapevamo di dovere comunicare in codice e che il mio uomo era seguito a vista notte e giorno da una ragazza del KBG. Mi ci vollero perciò alcuni frenetici di minuti per desecretare il messaggio di risposta. Mi rispose : “Si Franco. Ed erano pronti .” Mi sentii sollevato di un grosso peso. Poi mi commossi al racconto delle scoperta delle lettere del cineasta Gino De Marchi.
CONCLUSIONE RAPPORTO SULLA REALE REGIA STRAGI MANSON
In un modo o nell’altro, dopo anni e grazie a persone come il collega del dr. Bechstein, (Giuseppe Becce) il dr. Franz ed Egon Hanfstaengl, e all’interessamento di Leni Riefenstahl,


di Marllene Dietrich le porte dell’impero dello show business mi si aprirono e le mie domande sebbene confinate all’ambiente militare, trovarono conclusione partendo da una pista lasciata dietro la fine di un salotto Hollywoodiano. Quello di Dorothy Di Frasso, “Lady palazzo Madama” . ..
Mi parli di Marlene Dietrich .
Era stata anche lei come me allieva violinista del mio mentore vicentino dr. Bechstein Giuseppe Becce. Anche lei come me figlia di un militare e “vittima di questa educazione”. Da lei a me importavano alcune conferme per un reportage dell’Associated Press. Le ottenni. Altro su lei, meglio lo può raccontare la di lei figlia , Maria Riva .

MOVENTE: LE SMANIE DI CHALES MANSON NELLE INDAGINI DI K626 ?
Le due stragi furono originate da sgarro di mafia. Il pianificatore delle stragi, Charles Manson chiedeva di essere messo alla prova. Sotto l’influsso delle droghe credendosi ormai inviato da Dio aspirava a divenire pure “padrino.”. .. come Sam Giancana? Proprio così. Peccato che lui non fosse italiano e neppure avesse mai fatti la gavetta del mafioso. Qualcosa a cui lui non avrebbe mai potuto assurgere. Da qui, il bisogno di fare qualcosa di eclatante che lo avrebbe inserito nell’organizzazione. Avute a disposizione le adepte giuste, si inasprì in entrambe le stragi. La prima punizione per regolare uno sgarro fu la più eclatante e sadica strage che segnò la fine di un’ epoca meravigliosa. Da qui i sospetto che ci fosse stata la CIA dietro. La seconda, con uccisione dei coniugi La Bianca, dovevano servire da monito. Ed anche qui si trattò di uno sgarro cioè di un regolamento di conti interno alla mafia.
UNA SILENZIOSA INDAGINE DURATA 20 ANNI ! L’inchiesta nata dagli indizi del Col. Tate, durò parecchi anni. Sospesa a più riprese anche con trasferimenti in U.S. Fatta di consultazioni , confronti, depistaggi, incappando in traffici di droga a bordo di velivoli militari NATO dentro l’aeroporto Tommaso Dal Molin. Un aeroporto i cui nome , i luoghi e quei fatti, si apprestano oggi a sparire per sempre dalla carta. Sebbene giunta a conclusione con notevole ritardo, identificai l’ambiente in cui era maturato il progetto delittuoso, il mandante e l’offeso. Consultare l’archivio dell’UCLA per avere una prove del 9. La pista che conduceva al mandante di quelle stragi era italo- americana. Nel frattempo, dopo tanti anni, il mio contatto nel SIOS era andato in pensione.
Malgrado si trattasse di una indagine coperta, segretissima nata all’ interno dell’intelligence militare per conto di un suo appartenente irritualmente il mio dossier fu inviato al dirigente di PS italiano, dr. Graziano Gori .
A sua volta mi risulta che poco dopo il dr Gori … Fu eliminato, si.
Da chi ? credo da uno stuntman molto esperto, probabilmente lo stesso impiegato per sistemare il Gen. dei CC Ciglieri e successivamente Rino Gaetano. Erano molto in voga all’epoca questo genere di “esperti” . A Gori, la valigetta col faldone gli fu certamente prelevata con le solite modalità che abbiamo visto utilizzare con Gen. Dalla Chiesa, con i Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma io avevo fotocopiato il faldone e in seguito consegnai le medesime copie di indagine superstiti al locale Vicequestore.
A quel punto ebbe delle noie da parte dei Gambino Sinatra?
Loro mi denunciarono per spionaggio militare alla Fontega. In famiglia avevano un carabiniere semplice che prestava servizio … Uno dei servizi deviati che chissà come mai a cui certi magistrati fa comodo credere lo prese sul serio. Ovviamente era inventata. E manco l’accusa fu istruita.
Un verbale dice che nell’abitazione le trovarono delle foto in cui lei appariva fotografato presso un missile nucleare Nike Herculess e a una bomba da fucile contro carro inerte da esercitazione per il Franchi SPASS 12 mod. del tipo con cui si esercitavano i servizi di sicurezza. Un fucile dalla potenza di fuoco, di un Bazooka che era in suo possesso e mi pare la sua pistola, d’ordinanza. ? Intervenne un colonnello. Il collega firmò il verbale che era tutto a posto [ndr di Lago Franco da K626 ]. Non ce n’era bisogno. Anche Sharon Tate era a cavallo di un missile. Non significava che fossimo spie.. Il fucile era regolarmente detenuto come il porto d’armi per pistola


Lei però non ama la caccia e neppure le armi
Amo tutto quello che scorgo essere indifeso. A quell’epoca serviva sapersi difendersi sa . Non esistevano telecamere standard che oltre a te, o a tua insaputa, trasmettono ad un ‘altra cinquantina di server intruso che oltrepassa il tuo giardino .
I cinesi hanno messo in produzione molto bene i microchips del prof. Federico Faggin, così tanto bene che ora l’ America è circuito-dipendente dalla China … E vibra..
LE PISTE DI INDAGINI ITALIANE SUGGERITE A K626 DAL COL. TATE
Il Col. Paul Tate , devastato dal dolore, inizialmente arrivò a sospettare perfino del genero, il regista Roman Polanski altrettanto devastato dal disappunto e dalla terribile sofferenza. Se poi sei stato formato a non farti incantare dalle apparenze , non c’è Magistrato che ti può convincere . Cosa che deve aver dato parecchio fastidio al Giudice Bugliosi che lo sferzò diplomaticamente per via del suo lavoro. Ma voi provate a pensare il dolore di un padre . Sembrava poi una strage legata al film che il regista girava a Londra e che più avanti avrebbe mostrato altre 2 vittime: Eveline De Rothschild e la sua segretaria furlana. Scomparse, nei monti Sibillini presso Macerata. Presumibilmente strangolate e ritrovate sbranate da animali In realtà somiglianze e simbolismi che nulla centravano con la strage di Cielo Drive.
La Rothschild ,frequentava assiduamente il cardinal Marcinkus, potente esponente della banca vaticana dello Ior, poteva essere a conoscenza di segreti. E per questo eliminata insieme alla sua governante e confidente italiana. Un segreto che forse potrebbe avere a che fare proprio con il rapimento di Emanuela Orlandi? Che ne pensa?
Nulla so di questi approfondimenti se non che fossero fin dall’inizio estranei al movente della strage di quello che cercavo … La scomparsa del mio figlioletto solo per un certo periodo fu associata al calvario vissuto dalla mamma della povera Emanuela Orlandi.
A volte lei sembra fissarsi come il giudice Tognazzi in Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Gassman) Allora a volte … sarò tutti e due..
Quanto alla madre di Emanuela Orlandi , ci fu un momento che attraverso una personalità politica avremmo potuto correre insieme per ritrovare i ns. reciproci figli, ma poi non entrai in contatto con la povera mamma. Il dramma dei bambini che scompaiono nel nulla attraverso una rete di complicità inenarrabili si attesta ormai attorno agli 8.000 all’anno. Quanti ne penseresti di riuscire a proteggere tu? Se non fanno clamore perché figli di un Dio minore, chi se ne accorge? La gente è attratta dal morboso. Preferisce eccitarsi a seguire che accade fra le mutande di un pretonzolo e un ragazzino. In collegio Vescovile c’era tanta scelta . Mai visto un padre spirituale intrattenersi con un bambino “violentandolo ” o “manipolandolo” . Certo, a molti pedofili repressi piace frugare sul torbido. Io vedo tanta violenza attorno a noi e non mi permetto di curiosare su chicchessia. Se la gente si amasse di più non ci sarebbero più guerre ne violenze, ne frustrati ne repressi .
Lei è anche omosessuale ?
Malauguratamente no. Sa quante più opportunità ci sarebbero...
Quando ha sofferto per la scomparsa del suo bambino in tenera età maestro? Parliamo d’altro.
Sharon Tate la pista satanica e Polanski Quello che nelle persecusione e nel mobbing ha passato un genio delle sensibilità di Roman Polanski è inenarrabile. Chiunque lo accosti a simili deviazione è totalmente fuoristrada. A lui semmai va l’oscar per aver svegliato le coscienze con Rosemary’s baby. Successivamente la lente si pose sul Maggiore US Michael Aquino satanista professante il cui cognome evoca la mafia italiana, collaboratore del progetto MK Ultra dalla cui deviazione è nato il programma di microcippatura della popolazione grazie alla diffusione propagandistica di un virus influenzale spacciato come virus epidemico. Il militare fondatore della Chiesa di Satana aveva un omonimo nella ndrangheta calabrese vantante magistrati formati e avviati a esercitare in nord Italia per conto delle ndrangheta, ROCCO AQUINO. Ma il Maggiore era comunque un mandante troppo giovane per Charls Manson. Ritornai dal Sud Italia senza conferma. Lì c’entra piuttosto Villa Lambert ex Jacopo Cabianca che fu mecenate di mio bisnonno nella Reale Fabbrica.

Una sala musica della villa era stata progettata per ottimizzare i suoni in maniera acustica perfetta e disponeva anche di un pianoforte a coda Rosenfranz fabbricato da mio nonno appositamente per Jacopo Cabianca La villa Lambert che fu una villa festaiola per molti della mia generazione, anche fu anche la sede del Brandenburg, della Repubblica. Sociale italiana, della polizia segreta dell’Ovra e foresteria anche di ufficiali militari delle SS italiane. Poi con gran parte del suo contenuto vistato dal Gen. Ciglieri, la villa passo ai nuovi vincitori nella persona del US NATO Gen . Lambert .

ESECUZIONI SIMBOLICHE Lì avvenivano gli interrogatori e anche le esecuzioni per alto tradimento mediante macabro strangolamento dei traditori . Cioè mediante le corde di pianoforte come esattamente si facevano simbolicamente con le corde Bechstein e Rosenfranz . Significava che eri colpevole di avere tradito Patria, antichi amici e boicottato valori. Fu Elena Capito Bechstein a finanziare la campagna mediatica dell’astro nascente leader austriaco introducendolo nella alta società Berlinese.

Si può dire : vittime di una corda per meccaniche Renner -Svanda fornita dallo stesso ferramenta di corso Padova a Vicenza . Esse venivano montate attraverso caps in doppia tavola. Bechstein esattamente come Rosenfranz costruivano entrambi con la meccanica senza cinturini con corda simpatica Quella era la corda utilizzata . Vi è tutto un simbolismo vendicativo dietro questo tipo di esecuzioni. Ben conosciuto agli anziani veterani di guerra addetti ai lavori. Qualcosa che andava ben oltre a una esecuzione per fucilazione Una sorta risintonizzazione delle corde simpatiche, un feroce rito epurativo. Le corde o parti di corde possono risuonare alle loro frequenze fondamentali o armoniche quando, se ben accordate vengono suonate altre corde. In generale, le corde non suonate rispondono per simpatia alle altre corde che vengono suonate. Musica, vibrazioni del creato sono tutt’uno con noi. In una forse troppo eccessiva semplificazione di un argomento comunque complesso si può dire che quando due toni della stessa altezza danno la massima risonanza simpatica tutte le armoniche di entrambe le corde si sovrappongono. Tale è la musica e tale è l’ambiente che vibra in linea con noi. il significato è chiaro. Diverse combinazioni armoniche generano una risonanza simpatica (qui nella quinta, quarta e terza maggiore). L’esempio di una corda LA a 440 Hz detta accordata Rotschild/Rockfeller: farà risuonare una corda MI a 330 Hz. Ciò perché insieme condividono l’armonico di 1320 Hz (che è il terzo armonico di LA e a sua volta quarto armonico del Mi) . Quando questa armonia viene sovvertita l’eliminazione della corda “simpatica” spiegava una disarmonia utilizzata per questa barbarie e del Mi. Così ben più a nord fu soppresso Canaris , ritenuto colpevole di per aver tradito il suo paese per anni sebbene nell’intento di terminare una guerra . Così venivano eliminati quelli che erano stati incastrati dalle delazioni del doppiogiochista padovano Graziano Verzotto che non era ancora ricomparso nelle scena assurgendo al ruolo di vicepresidente di Bernardo Mattarella nella DC siciliana.
E’ la prima volta che lei parla di questo macabro rito ? Si
Il pilota del grande Enrico Mattei era stato addestrato da suo padre ? Così dicono. Epurato dalla Regia Aeronautica per essere stato nella RSI fece un poco di “Rattenlinien”, dei voli di linea per il sud America . Poi credo in Alitalia . Infine i 2 ex nemici si ritrovarono insieme.

A un certo punto e non senza passare da villa Lambert Ca Bianca e il Gen. Ciglieri, però le indagini sui traffici si spostarono su Ronald Stark (niente a che vedere con la cartografa spia Inglese Freya Stark). Costui aveva una raffineria subentrata alla Temmpler presso la sede delle Comunità Europea. La Temmler con Previtin era la droga che somministravano a mio padre in guerra per farlo stare sveglio , renderlo combattivo, forse annullare la coscienza negli ultimi disperati duelli aerei quando con un collega per non divenire bersaglio si inseriva velocemente fra un B52 e un altro mitragliando all’impazzata per fermare lo stillicidio e con il rischio che in un atterraggio di emergenza con quei contrassegni su velivolo qualsiasi partigiano lo avrebbe fulminato su colpo. Non c’erano più piloti a difendere le città martoriate da inutili bombardamenti . Anni dopo rinvenni la a scheda del suo ricovero a a Villa Margherita e capii che cosa gli avessero dato.
Oltre a Gori anche il Gen. Ciglieri, Jayne Mansfield, Fred Buscaglione, Rino Gaetano e perfino Haider sono stati eliminati da stuntman?
C’è quasi sempre un camionista che non c’entra niente. Buscaglione e la Mansfield no. Lei era attratta dal macabro solo per bisogno. Fu un incidente. Serve chiedere a uno stuntman come facessero …
La richiesta era atta a accertare chi ci fosse stato veramente dietro la stage di Cielo Drive. La scena del crimine con Sharon quasi sventrata a nove mesi di gravidanza era terribile! Ogni volta che entravo nel fornitissimo archivio dell’ UCLA e vedevo quelle orribili immagini mi ripetevo: Dio mio dammi il coraggio!

La pista era già iniziata dalle indagini private del Ten. Col. Tate, mentre lui assumeva sempre diversi travestimenti e una infinità di precauzioni sostenendo che, malgrado il progetto Bluemoon di drogatura della popolazione italiana fosse terminato, la droga arrivava all’aeroporto Dal Molin attraverso gli aerei della Nato e da qui un corriere fra i tanti altri la portava al ministro Colombo, collega nelle DC “Antelope Cobbler” (il ministro DC veneto Mariano Rumor). A un certo momento mentre iI politico vicentino ammodernava la propria casa a Tonezza, la droga cominciò a scendere verso Vicenza oltre che a fare la sua comparsa nelle basi segrete (Base Tuono e altre) . Co le tecniche di diffusione e scomparsa degli stupefacenti tra cui l’eroina, era alto il rischio era che potesse annebbiare i cervelli dei tecnici operatori ai missili nucleari comandati dal Gen. Ettore Malosso, mio padre. Naturale che davanti alla drogatura di un operatore… Passi a un autista di un autobus ma a un addetto a quei missili…
OPERAZIONE BLUEMOON
Quella di Tate a dire il vero non fu la prima missione. In collaborazione con personale della Questura di Vicenza la prima missione di indagine segreta del giovane Franco proprio quella di bloccare le forniture di drogaggio rivolte ai tecnici delle basi nucleari. E la la droga assunta da un dipendente poteva servire per uno scambio di informazioni. C’era un piano di agenti Russi. Un volta assistetti all’interrogatorio di una ” spia ” nella base di Tonezza. .Un italiano travisato da ufficiale era entrato in base Le sue mostrine non proprio cucite bene lo trassero in inganno . Da li le sue credenziali . Gli uomini dei Servizi saliti per interrogarlo chiesero di far finta di niente . Il fatto fu secretato . Ora si può parlarne. Ma immaginate per un ragazzino. Testimone e incaricato di una delicata missione fra quei militari . Si optò per farlo passare per un balordo. Ma non per i Servizi . Alla fine dell’inchiesta dei carabinieri, non fu mai perso di di vista.
I miei piccoli compagni di scuola giocavano con le figurine dei calciatori . Viceversa io ero sempre un ragazzino solo, immerso in un stato di tensione senza fine. Cambiavo sempre scuola luoghi, città Costretto ad affrontare addestramenti intensivi, corso di sopravvivenza .Realtà davvero più grandi per quell’età. Il rifornimento di droga ai militari venne bloccato. Tuttavia l’operazione di drogatura sui giovani ribelli italiani non cessò più .
Franco cresciuto nel Military Brat, fu fin da giovanissimo addestrato dall’ intelligence militare sotto esclusiva l’influenza del padre Generale. Viveva spesso sottoterra?
Certo! In Italia, a scuola ogni tanto qualche coetaneo spariva per rapimento. Mio padre mi fece “addestrare” in previsione che anche la Patria avrebbe chiamato. La Patria chiamò. Io ubbidii. Sottoterra cambiando basi militari, che paura potevi avere.
Basi missilistiche di Calvarina, Tonezza, Monte Venda , Folgaria, Sul Toraro… C’era anche da parte dei colleghi americani quella in Anfiteatro, la Fontega, West Star e la meravigliosa base sotterranea di Longare di cui ricordo distintamente il laghetto sotterraneo.

Quindi lei conosce doppiamente l’anfiteatro che recinge la Fontega di Arcugnano. Era uno dei pochi privilegiati?
Certamente lo sono . E’ spero un giorno la gente smetta di giocare alla guerra, che butti via le armi. Un mondo tutto amore e natura aperto a tutti.
Che lettura consiglierebbe a tal scopo?
Il piccolo Principe
Grazie
[dal libro di Lago Franco “L’Uomo K 626”]
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