Servizio di Lago Franco

QUANDO FRANCO MOLOSSO v R. SVENTO’ il tentativo di sabotaggio nucleare che avrebbe condotto alla FINE DELL’EUROPA intera . Una spaventosa guerra nucleare dalle conseguenze imprevedibili. Fu sventato da un military brat. L’allora ragazzino :Franco Molosso v R.

IL TENTATIVO DI DROGATURA DEI TECNICI ADDETTI AI MISSILI NUCLEARI A FOLGARIA . Pochi sanno che durante la Guerra Fredda fra la Base di Tonezza dal Cimone e la Base Tuono presso Folgaria avvenne un caso di spionaggio e terrorismo internazionale senza precedenti. Un episodio noto agli addetti ai lavori col nome di “OPERATION TUONO” per un vantaggio di pochi stava per scatenarsi la terza guerra mondiale .

La Bomba Zar: la bomba all'idrogeno più potente dell'Urss

ETTORE MALOSSO TITO BROZ-TOTO’ RIINA I due nemici si trovano nuovamente a confrontarsi allorché i subalterni in servizio a una delle basi segrete comandate dal Generale Malosso, scoprono una spia italiana con il portafoglio gonfio di denaro. L’individuo è in possesso di false generalità. Veste l’uniforme di Ufficiale delle AM oltrepassato il controllo dei VAM della base .e i successivi accesi, quando è ormai inseguito e raggiunto, è a un passo dalla sala lancio dei missili nucleari. Scoperto, si fa farsi passare per un mitomane quando comandante Malosso ne dispone subito l’interrogatorio. Ma qualcosa non vince il generale. Accerterà così che si tratta di un parente trentino di Tito Broz .

Immagine tratta dal Film The Rock.

Così finge si credere a questa versione. Lo lasciò andare . ” Si tratta di un balordo” In realtà il gen. Malosso lo fa pedinare serratamente .In quella base segreta Tirolo italiano chi lo aveva ingaggiato per introdursi nelle postazione segreta missilistica nucleare sotterranea di Passo Coe , la base alleata Tuono a Folgaria. Quell’uomo poteva essere benissimo stato pagato direttamente da dei commercianti bellici senza scrupoli sempre alla ricerca di militari da corrompere.

ESCALATION NUCLEARE SFIORATA I risultati dei pedinamenti non tardarono ad arrivare. L’operazione è coperta. La tensione è al massimo. Non si sa più di chi fidarsi in questi casi e il generale Malosso vuole capire chi c’è dietro quell’uomo . Dalle indagini segretissime svolte, intercetta e registra le sue telefonate. C’è un serbo croato che parla di sfondo.Risale all’ingaggio dell’uomo. Trova la prova . Si tratta di agente istigatore dell’UDBA ( l’ex OZNA) – Insiste su quella voce. A chi appartiene ? Ha un semplice sospetto. Chiede conferma a un collega . Il dubbio comincia a farsi strada sulla identità di quella persona. Presso il mobilhome militare di un commilittone, un tecnico, il Naglia, con 2 registratori . comparammo la voce della persona di sfondo. Mio padre chiese la verifica confidando su mio orecchio musicale assoluto -Era la voce con l’inconfondibike pronuncia russa . Quella del maresciallo Tito . L’uomo era stato ingaggiato una rete di agenti , aveva reclutato una spia fra suoi parenti altoatesini. Ora si trattava solo di passare all’azione.

FRA TRENTO E VICENZA LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI, I SABOTAGGI Un ventenne pianista parlante quattro lingue giunto secondo al campionato di scherma dell’esercito Austro-Ungarico nell’armata di Francesco Giuseppe. Questo era Tito . O almeno uno dei sette Tito conosciuti. Il maresciallo contattò l’antagonista: “Lascia in pace il mio uomo. Non era lì da voi per fare danni. Non è a noi o ai russi che devi fare attenzione sai. E’ chi hai vicino che devi temere. Una incursione amica. Un sabotaggio magari da attribuire a noi e nel corso delle quale potrebbe partire un missile. Noi siamo più preoccupati di te se parte un tuo missile da li. E ai tuoi tecnici che devi fare attenzione. Insomma nella loro solitudine nel loro isolamento. Privati di relazioni con l’esterno. Ci sono agenti in procinto di approcciarli per renderli manipolabili . Con l’utilizzo della vostra eroina di stato, droga del consenso”. Il generale Malosso allora replicò: ” Sei stato un compagno di scorribande di Stalin quando lui rapinava le banche, come faccio a prendere per buono questo scambio di informazioni, fidarmi di Te? ” In più …qualche anno fa mi rubasti un velivolo a Lonate Pozzolo ” E Tito : “Non mi credi? Sai chi fu a fornirci quelle informazioni ? Te lo sei mai chiesto ? Ti dirò di più”.. [informazione classificata PSC, “Personnel Security Clearance” ancora oggi di impossibile rivelazione (RR) rif. NORMATIVA di RIFERIMENTO:Legge 124/2007 art. 42 e successive modificheDPCM 5/2015 artt. 19-21DPCM 7/ 2009 ]. Apriti cielo ! E a quel punto Tito alzò il tiro. Spiegò cosa ci fosse in atto. Indicò pure la strada che compiva eroina nel Triveneto e quella del consenso destinata ai tecnici addetti ai missili nucleari della base . .

Stanislav Petrov, il tenente colonnello dell’ex esercito dell’Unione Sovietica, che salvò il mondo dalla distruzione nel 1983. I Il suo in ordine cronologico fu il secondo caso i cui il mondo fu vicino alla sua distruzione n nucleare

LA DROGATURA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA Era in atto il progetto di drogatura americano sulla popolazione Italiana. Gli interessi in gioco altissimi. “Le prossime vittime da prendere all’amo saranno i tuoi specialisti ai missili. ” Rivelò Tito.

History In Orbit - Sharon Tate Astride a Nike Missile, For Stars and  Stripes, 1960 | Facebook
Una giovanissima Shron Tate a Vicenza a cavallo di un missile nucleare .

OPERAZIONE BLUEMOON cioè DROGATURA POPOLAZIONE ITALIANA Come poteva fermare un progetto simile. Partito da passo Coe, chiese lgenerale Malosso interpellò allora un vecchio amico e collega alleato a Vicenza-Verona , il t.col. CIA:US ARMY Paul Tate papà di Sharon Tate e lui: “Quel che dice Tito è vero “: –Si chiama Operazione Blumoon Fai attenzione. Ci sono almeno due giovanissimi vostri ufficiali medici coinvolti. Non fidarti di nessuno“. Il generale Malosso compì indagini discrete ma non arrivò a niente. Neppure se in abiti borghesi trovò qualcuno a disposto a rivelare. Ma la notizia di Tito e cioè che la droga potesse circolare nella base era certa . E non era quella che veniva da Trento.

Con le ciaspole da Malga Zonta sul Monte Maggio - Trentino - Provincia di  Trento
Una delle basi comandate dal Generale Malosso. Dop la guerra, fu formato alla base di Fort Bliss in Texas dove fu denzificato con altri 1000 tecnici W. von Braun. Ritenuto una delle menti più brillanti tra gli specialisti più ricercati per i progetti di sviluppo seguita da esperti della tecnologia missilistica che provenivano dalla esperienze del V2  ( Il generale in convalescenza fi uamico e Hanna Reitsch assistente di von Braun) di altre armi, apparecchiature elettroniche, tecnologie

TITO- TOTO’ RINA -MARIANO RUMOR Alias Antelope Cobbler C’era una visita dell’Onorevole primo ministro Mariano Rumor in programma . A Passo Coe in una esercitazione, era previsto il ricovero del politico Italiano in un bunker delle base segreta . Quale migliore occasione per parlargliene. Ma all’ultimo momento il Generale dovette scontrarsi con un ospite molto particolare che soggiornava a Tonezza del Cimone ( Vicenza) presso la casa di Antenope Cobbler, il nome in codice utilizzato per indicare il conto bancario riconducibile al DC on. Mariano Rumor dove il politico DC intascava e divideva le tangenti,con i suoi compagni di merende “dimenticando” di corrispondere le provvigioni al Sindacato Ebraico (Cosa Nostra ). Ovvero, tangenti per gli appalti di armi, in particolare, Velivoli pretese alla US  Lockheed . Eredi del clima di quegli anni sono i fatti narrato con dovizia dal giornalista Marco Travaglio.

I fratelli Gaetano e Totò Riina, e Mariano Rumor presso la cui abitazione di Toneza dal Cimone ( Vicenza ) dimorava il boss in “esilio”Totò Riina .

Mariano Rumor con Aldo Moro nell’epoca delle Stragi e regolamenti di conti nello Stato Italiano
Rumor politico omosessuale DC e l’on. Bisaglia. Con parenti e collaboratori, frati confessori, anch’egli vittima della serie di quegli spaventosi omicidi , fra cui quelli presso uno dei due Santuari Berici

MARIANO RUMOR TOTO’ RIINA- OPERAZIONE BLUMOON

A controllore dei chiari patti espressi con il Democratico Cristiano on. Mariano Rumor, della omonima storica tipografia vicentina che tanti testi aveva stampato a bisnonni e zii del Molosso. Dalla Sicilia a Vicenza, era qui salito a Tonezza, un un giovane raccomandato fino allora poco conosciuto. Il suo nome era TOTO’ RIINA. Fra addetti ai lavori. ‘apprensione e la tensione per questo personaggio intoccabile era palpabile Riina, boss formatosi alla scuola del primario don Michele Navarra, introdottissimo medico fatto Sindaco al momento del rientro, in Italia come fu per gli altri 300 galeotti detenuti per Mafia nelle carceri US, siculo-americani, sbarcati con il liberatore degli italiano Lucky Lucano. Sindaci pressochè semianalfabeti ma capaci di tradurre dall’italiano all’inglese Lingua che era stata messa la bando da Mussolini. Espulsi dalla Sicilia a causa delle indagini – decreti del prefetto di Mussolini: il Cesare Mori. Fra quell’elenco ,rientrati tutti con le scuse del presidente Pertini , non figurava Navarra, capomafia di Corleone che era riuscito a restare in Sicilia ma che si sapeva che era ugualmente assurto alle cronache per aver iniettato il veleno mortale a un pastorello testimone dell’assassinio di Placido Rizzotto. Potete immaginare per un ragazzino che cosa poteva significare trovare a cena al circolo sottufficiali delle base questo Boss

A sua volta dicono che Riina fosse colui che abbia formato l’allora ragazzino, Matteo Messina Denaro. Uno che ne sa parecchio di esistenza di programmi derivati MK Ultra, di strategia delle bombe e che oggi, in cattività sostiene che “Putin e il suo paese, sono vittime ostaggio di pazzi (USA) “.

LE BANCONOTE CONTRASSEGNATE DEI SEQUESTRI DI PERSONA SPESE A TONEZZA del Cimone in provincia di Vicenza presso il bar delle base segreta a Passo Coe. Anche questo era un capitolo di Guerra fredda in corso , fatto di accadimenti molto simili a quelli a cui assistiamo oggi durate il conflitto US – e la ricchissima Russia. Durante l’operazione BlueMoon,. L’inquilino siculo, Totò Riina, a Tonezza ospite dell’on. Mariano Rumor , su pressione dell’on.Giulio Andreotti , sebbene segnalato, era una potenzialmente impossibile da arrestare da parte delle AG locali e ciò malgrado fosse già considerato pericoloso latitante . Sospettato fra l’altro, nel rientro dei mafiosi dagli USA , di avere fin da giovanissimo, sotto l’egida del presidente dell Repubblica Italiana Sandro Pertini che vantava suo protettore, reso parte ad azioni di epurazione mediante Lupara Bianca contro gli informatori siciliani dell’ex esautorato da Mussolini, il Prefetto di Ferro , Cesare Mori. Il funzionario si era reso colpevole delle espulsioni di molti “Siciliani d’Onore” verso gli Stati Uniti. Nel timore tuttavia che al di là della popolazione, con droghe del consenso potessero cascare nelle reta di drogatura i militari addetti al nucleare, su precisa soffiata del presidente Jugoslavo Tito, Broz, rivelatasi esatta, Riina, se è vero che non lo si poteva arrestare in virtù dell’accordo di Cassibile, almeno lo si poteva pedinare. Così il boss fu sempre seguito nei suoi spostamento dagli uomini sguinzagliati del generale Ettore Malosso. Ogni volta che Riina al bar ordinava anche un solo caffè , la sua banconota finiva subito dopo cambiata “per collezionismo ” sia dal Franco Malosso il ragazzino figlio del generale o direttamente nelle tasche dei segugi sguinzagliati dietro di lui.

Risultava pure che il giovane ricercato libero Totò Riina dall’inconfondibile accento il siciliano, nei pochi bar di Tonezza dal Cimone, si faceva mettere da parte un quotidiano Siciliano. Sebbene di aspetto taciturno, una volta a un valligiano locale, curiosamente spiegò : “quel Monte Cimone era dedicato a Cimone. A suo dire il generale Siculo -Spartano -Greco, perseguito da Pericle per avere intascato una  tangente da Re Alessandro I Molosso di Macedonia-Epiro. “. E sempre denaro “marcio” era il suo. Cioè quello che spendeva nei tre locali aperti esistenti nel paesello . Banconote che alla verifica risultavano con numero di serie impiegato per nei dissequestri di persona di imprenditori milanesi o loro familiari rapiti, residenti attorno alla cintura milanese di Agrate Brianza. Denaro incamerato dalla Banca Rasini di Luigi Berlusconi

Il viadotto autostradale Morandi dopo il crollo. I cadaveri venivano spesso sacrofagati nei raccordi in cemento.

Molti di quegli ostaggi , malgrado il riscatto pagato per la loro liberazione non furono mai mai più fu ritrovati.

ANFITEATRO BERICO CONCERTO COMMEMORATIVO DEDICATO A FALCONE BORSELLINO

Erano banconote uscite tutte dalla Banca Rasini diretta da Luigi Berlusconi dove Totò Rina come il vicentino Francis Turatello, a quell’epoca depositava ricchissimi proventi da bische, teatro di varietà, sequestri di persona. Altre banconote emesse dalla Banca d’Italia erano state veicolate da buste paga di militari in servizio alle basi segrete. Da questo particolare il generale riuscì a determinare che le forze politiche al potere non sarebbero mai intervenute .

LA DROGATURA DEGLI ITALIANI Con l‘operazione di drogatura degli italiani in pieno svolgimento in Italia e non solo a a quel punto il generale capì che non avrebbe potuto neppure contare sul proprio organico di carabinieri con compiti di polizia militare. Franco Malosso.

FRANCO MALOSSO OPERATION BASE SEGRETA TUONO

Un bel giorno il generale dovette fare i bilancio delle situazione da solo e affrontare la cruda realtà . Uscito dal Passo Coe innevato, fece fermare l’autista sul ciglio delle strada e scese a guardare i panorama per il versante che da verso la pianura vicentina . Fra se e se disse: “Mio Dio non posso permettere che un simile creato di tale bellezza vada distrutto !”

Nessuna indagine militare nessuna forma di collaborazione interpellata era pensabile. Talvolta gli eredi del liberatore Lucky Luciano, col Max Mugnani che rientrato in quell’Italia che conta era responsabile farmaceutico alla Sanità post fascista , uno dei principali artefici delle Operazione di drogatura degli Italiani Blue Moon. Liberato per medesimo reato in USA era stato incaricato di trovare da nord a Sud allocchi che abboccassero allo stupefacente . Stupefacente che veniva reclamizzato per sedurre una bella ragazza. anche se eri un mostro. Ne era un convincente testimonial, uno come Ronald Stark che iniettando loro droga dalla sua base di un Hotel a Roma e Bologna , riusciva a prendere all’amo ragazze bellissime, renderle schive , facendole pure prostituire. Si vantava fra i tanti, perfino di avere preso all’amo fra mezza imprenditoria Italiana anche un giovanissimo re dei Motori , il Lamborghini. Era l’epoca dei Cantagiri a Valdagno e dei Festival Bar ad Asiago , nelle Patria Vicentina di Turatello, mentre Joe Adonis erede di Al Capone con artisti e cantanti milanesi e partenopei, voleva avviare un Cantagiro esclusivo di Cinema e Musica, presso la US base in costruzione in Anfiteatro Berico. A Tonezza saliva inoltre a prelevarsi stupefacente da avviare verso destinazione ignota top secret , fra poliziotti , vicequestori e strane altre facce, Lucky Lùciano che era risaputo poi risultava essere un fornitore di elettrodomestici americani di ultima generazione del Piex- Market Americano in Caserma Ederle a Vicenza. Ma bloccarli , per il Generale Malosso significava andare contro i Comandi Alleati .

IL MONDO INTERO NON AVREBBE MAI IMMAGINATO UN SIMILE PERICOLO NUCLEARE Così , con quella stessa tecnica di approccio il piano avversario poteva prevedere che la droga cambiasse puscher. E quale tipo di droga? Il generale sa bene che potrebbe essere utilizzata nè dai suoi avieri come dai suoi tecnici addetti ai missili. Peggio poi se sulle sue guardie. Per gli operatori delle basi segrete, chiusi sottoterra basi, si sa, il tempo non passa mai. La noia era sovrana. E uno spinello poteva nascondere quella droga del consenso paventata da Tito, in seguito operazione che trovò conferma delle sua esistenza dal collega US -ARMI CIA , T.col. Paul Tate. Tate aveva perso la figlia semi -sventrata del nipotino figlio del regista Roman Polanski, nel sequestro e strage ad opera dei satanisti così divenuti tali con un trattamento a base di MKUltra culminato con a strage di Cielo Drive in Hollyvood, dove il loro capo a compenso sarebbe divenuto “padrino”. A zittire Polanski, per renderlo ricattabile e zittirlo, il Sindacato Ebraico, cioè Cosa Nostra gli affrancò una minorenne.

The “Launch on Warning” Nuclear Strategy and Its Insider Critics | National  Security Archive
Isolato dal resto del mondo dentro ella base di Passo Coe, un addetto ai missili nucelari.

Forse , anche utilizzata in astinenza per i tecnici militari italiani della base. La stessa insidiosa droga del consenso che affossa la coscienza . Una droga raffinata in Belgio, dalle lobby del farmaco . Già nel 1937 utilizzata cn successo da Spirito e & Carbone che con la collaborazione del Dr. T. Morell, legato alle lobby del farmaco che riuscirono, verso la fine del 1937 risuscirono a prendere all’amo perfino Adolf Hitler . L’ allora tenete Malosso stesso durante le operazioni di guerra aerea fu inconsapevolmente drogato dalle tavolette del micidiale cioccolato Pervitin prodotto dalla Temmler. E fu grazie a un bravo medico vicentino , il luminare dr. Nordera che il generale riuscì a disintossicarsi a Villa Margherita. Una clinica innovativa sorta in in un ex castello di Monte dedicato al Dio Giove in Anfiteatro di Arcugnano ( dopo il 394 d.C. detto : Villa Margherita fino al suo montare che sale a partire dalla via Costa dei principi Colonna (Via Costa-Colonna ) e che è anche la scarpata nord ovest che si affaccia sul gigantesco Anfiteatro Marittimo Berico.

Alpenvorland 1944 . L’allora tenente pilota Malosso , al centro, dietro altri ufficiali piloti .

Rammenta il gen. Malosso che nel clamore di far giustizia in fretta, a Norimberga, non si volle approfondire ne investigare circa i programma di drogatura subita ( da Hitler in testa) della popolazione civile e combattente tedesca . La drogatura che precedette l‘operazione Bluemoon . Così il ministro della igiene razziale del Reich, Leonardo Conti, un gerarca nazista scomodo durante la temporanea alleanza Russo-Anglo-Americana . Il dr. Leonardo Conti aveva anche accertato che erano stati i russi e non i tedeschi , gli autori della strage dei 22.000 ufficiali polacchi a KATYN ,accertata nel 1990 dai documenti ritrovato alla Lubjanka dal perito Maurizio Quartieri ( insieme al prof. Maurizo Tosi anche classificatore dell’Anfiteatro Berico) quando Gorbačëv e poi El’cin autorizzarono l’apertura di una parte riservata di quegli Archivi . Conti e il Sindaco DC di Napoli erano andati contro le lobby farmaceutiche nel progetto di drogatura dei soldati, dei piloti e sopratutto , a afine conflitto sul prelievo sull’oro del Reich, sottratto da uomini del generale Patton e in parte trafugato da Martin Bormann e verso le banche svizzere del padre di Helmut von Hummel. L’ufficiale del Reich a questo punto era divenuto un pericoloso Geheimnisträger (portatore di segreti) Così fu deciso il suo suo assassinio ( fu impiccato) mentre si trovava nelle sua cella in attesa di giudizio di Norimberga , cioè prima del ragionevole rischio di potersi barattare la vita dietro importanti informazioni .

CHE FARE ? IMPIEGHIAMO FRANCO ! Compiuto il giro di consultazioni , uscito dalla base di passo Coe, il Generale Malosso ordinò all’autista di fermare l’auto

A quel punto per non violare una operazione militare segreta, senza interromperla, giacché la priorità era impedire che la droga arrivasse sotto una qualsiasi forma , anche al bar, sorseggiando un caffè, al Malosso restò solo il coinvolgimento blando con la Questura di Vicenza sperando in una flagranza di reato. Verona e Vicenza difendono le sedi delle stragi e del traffico ideato per drogare gli italiani Questori , ispettori che tentavano di di ostacolare quel traffico, venivano subito trasferiti . E’ il caso del commissario Ennio Di Francesco, allontanato subito dalle indagini da carabinieri e poliziotti e agenti dei servizi segreti

Un degno coetaneo omologo serbo di Franco Malosso von Rsoenfranz , Momčilo Gavrić

E se quella missione fosse andata a male, in estrema ratio , sostiene Franco per fermare quel pericoloso traffico di droga del consenso, a dare un preciso avvertimento, se nessun magistrato vicentino avesse voluto assumersene la responsabilità, probabilmente si sarebbe ricorso ad ammazzare un magistrato, Il giudice vicentino Canilli già resosi odioso per l’assoluzione di Pertini e Morozin

Il suorRitratto di laurea scattato alla Queen Elizabeth’s Grammar School, Faversham nel Kent

PRIMA MISSIONE PER IL PIU’ PICCOLO DETECTIVE AL MONDO. La missione fu portata avanti in varie fasi oltre che a compartimenti stagni per non allarmare la popolazione. anche segretandone gli aspetti concernenti la difesa militare. Ma non da militari. Fu possibile infine realizzarla con la collaborazione di due poliziotti della locale Questura di Vicenza, all’epoca in forza a Palazzo Folco in S. Marco , un tempo connesso al Parco delle Querini (Giulia ed Ermengarda le medesime proprietarie dell’Anfiteatro di Arcugnano). La missione di Franco Malosso ebbe successo e il traffico di eroina e droga del consenso fu interrotto. Per gli Jugoslavi come per i russi ciò fu motivo di ritrovata reciproca serenità.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Schermata-2021-06-07-alle-12.08.51-1024x640.png
Oggi palazzo Folco, ex Questura, rivive con le riprese del Film Mediaset.

I DETTAGLI DELLA OPERAZIONE RACCONTATI PER LA PRIMA VOLTA dal figlio del generale. Si era stabilito che l’eroina arrivava con volo militare NATO all’aeroporto vicentino Tommaso Dal Molin. Mancava però all’appello il fornitore. Il generale Malosso decise così di infiltrare il proprio figlio . Perfetto military brat cresciuto a Vicenza come lo erano stati Sharon Tate e le sue sorelle e da un altra parte del continente un altri musicista : Jim Morrison . E lo sarà anche per una seconda volta. Quando il vicentino Francis Turatello che nelle sua offerta di protezione volta a fargli rilasciare il figlio rapito, dopo che lo stesso gli fu sequestrato per ben 2 volte. La prima con l’ingannevole trappola da un funzionario di Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno puscher terminale di 2 spacciatori che voltando le spalle al Clan del vicentino Turatello, si erano messi a cooperare con un siciliano auto-definedosi legittimo erede del Generale Greco Tebano, tale Epanimonda. Quest’ultimo si era offerto per il rilascio breve del piccolo ” affinché egli versando l’obolo, non finisse smembrato alla maniera di Romolo come l’ Alessandro Molosso. La custodia del ragazzo era stata affidata al noto omosessuale pedofilo pederasta bancario che si era approfittato odiosamente delle fiducia dell’allora ragazzino Franco allorché egli si si recava a a depositare i suoi risparmi.

Piccole mancette pagategli quando a Natale e Pasqua lui consegnava fiori a domicilio. Sul sequestro intervenne Joe Adonis che sulle importazioni alla istallazioni military US , ostacolato da Totò Riina, doveva riprendere il posto di Lucky Luciano. Turatello per referente aveva nientemeno che Joe Adonis, i più grande distributore di Coca Cola e Gingeale che su rilascio di Franco ebbe a scontrarsi con il Dirigente Generale di Pubblica sicurezza, direttore dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’interno  Federico Umberto Amato figlio di uno che nella corottissima Marsiglia vantava rispettare passati accordi in essere fin da quando la sua famiglia, nel Cal dei Marsigliese operava con Spritito & Cabone . Su pressioni di Joe AdonisTuratello offrì al Generale la testa del bancario . I generale lasciò perdere. Tuttavia , dopo un ulteriore, successivo breve sequestro su Franco , speso a titolo dimostrativo avvenuto ad opera di un Maggiore dell’AM, decise di crescere il figlio come un perfetto Military Brat mandandolo ad addestrarsi in Sardegna .

OPERATION BASE TUONO Fu per Franco la sua prima missione di intelligence. segreta coperta. Si sapeva solo che il rifornimento dello stupefacente era affidato a un giovanissimo coetaneo minorenne di Tonezza dal Cimone. Dietro rivelazione dei nomi di chi la procurava e di come era stata progettata la catena di approcio e spaccio ai tecnici missilistici , il ragazzo puscher non passò alcun guaio e fu rilasciato. L’operazione generò un contraccolpo che si tradusse in una ssenza di stupefacente Sopratutto per i ragazzi presi all’amo , la mancanza generò crisi di astinenza e i prezzi andarono alle stelle. Oggi quanto accadde in quegli anni è rivelabile e chiunque può documentarsi liberamente.. In seguito ala richiesta di congedo anticipato del Generale Malosso , la organizzazione dedita alla importazione della eroina e delle droga (che venne dirottata principalmente per ottenere consenso sulle ragazzine) e al termine delle operazione Blue Moon , il traffico si riorganizzò. Le importazioni ricominciarono . Questa volta con cocaina purissima raffinata a Bruxelles e traghettata , occultata sempre a bordo di aerei militari NATO .La droga sbarcata a Vicenza , da qui veniva smistata. Dopo l’omicidio del commilitone di Franco Molosso , il sergente Maggiore Gianni Conti che era venuto a consocenza di tutti i dettagli delle operazioni durante controlli di Polizia Militare , i traffico fu prudentemente sospeso. Conti fu assassinato durante un festa presso i Circolo Ufficali Dal Molin di Vicenza . Quindi chiuso il cadavere in una grande tovaglia trasportato e gettato in una piscina. Così per farlo sembrare annegato. Data l’ostinazione della madre, Assunta Conti, che in seguito fonderà un comitato e le continue richieste espresse dell’ammiraglio Falco Accame, volte a togliere il Segreto di Stato sull’omicidio e quindi sui fiancheggiatori dei traffici, i narcotrafficanti cambiarono aerovia.

Per i trasporto di stupefacente dismessi i vili militari, per paura che l’omicidio facesse troppo clamore, furono preferiti i voli presidenziali Qui la cattura al ritorno dal G8 di una dei corrieri . con i sequestro di una partita di droga Il denaro proveniente dai sequestri di persona è stato quasi sempre riinvestito i spaccio di sostanze stupefacenti, verso Fininvest, Costruzioni. Nelle foto sotto la brillante operazione GDF arresta la accompagnatrice del presidente Silvio Berlusconi in volo co lui per il G8.

La “dama bianca” di Berlusconi. Aveva 24 chili di cocaina a bordo .

Da quel momento il rifornimento di stupefacente per la drogatura dei giovani Milanesi come riferito dal presidente del Consiglio superiore delle Forze armate e per il Ministero dei Trasporti e della Aviazione civile, , direttore generale dell’Aviazione Civile gen. Paolo Moci , la drogatura dei giovani Milanesi, per la Lombardia e dintorni passerà dall’elicottero di Silvio Berlusconi, parcheggiato al Pirelllone o a ogni suo scalo aereo fra soffiate e i rapporti dei pentiti e concorrenza, alla fine un blitz di audaci Pubblici Ufficiali delle Guardia di Finanza di Napoli ha posto un freno al traffico. Dopotutto anche nel proibizionismo , cioè senza vietare nè Warren Delano, contrabbandiere di droga americano che fece una grande fortuna contrabbandando oppio illegale nonno dell’U.S. President Franklin Delano Roosevelt. ne i fratelli Capone associati con J. Kenendy , avrebbero potuto fare quella montagna di soldi . A Silvio Berlusconi fondatore di Milano 2 sarà presto intitolato a lui l’Aeroporto diLinate .

Immagine sopra è tratta da Franco von Rosenfranz France Fans club; Franco Malosso von Rosenfranz che posa con con l’Accademico Olimpico, professore e zio Mario Andreis insegnante traduttore di tedesco antico, nonché autore di circa 2000 pubblicazioni che con la memoria di Antonio Fogazzaro parlano dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano , un tempo fra i possedimenti di Vibia Sabina, moglie dell’imperatore Adriano che a Tivoli replicherà per la consorte molti elementi del Santuario nell’ex baia dell’Anfiteatro .

OPERAZIONE BASE TUONO è un libro scritto da Franco Malosso von Rosenfranz nel 2023 .

Redazionale curato dall’Ufficio Stampa dell’Anfiteatro Berico . Riassunto dell’operazione curato da Lago Franco mediante intervista a Franco Alessandro Molosso Maltarello von Rosenfranz