In senso generale, la figura del Conservatore è ben specificata. Si occupa di mantenere, valorizzare, proteggere, preservare lo stato dei luoghi.  Salvaguardarne soprattutto l’aspetto, la consistenza, possibilmente intesi come dei  fattori raggiunti di massima  espressione di bellezza  nell’equilibrio con l’armonia  e funzione del “Genius Loci”. Cioè del paesaggio originale naturale,  Impegnandosi così  di preservare il bene da quella fine, troppo spesso l’ineluttabile, smembramento che  incombe su  originali opere degne di menzione, a rischio di comparsa. Mai più un altro Teodosio distruttore dei 700. 000 volumi della Biblioteca Reale di Alessandra! Non tutte le pergamene furono distrutte dai roghi e l’attività di rintraccio di quelle saccheggiate e così risparmiate, proseguì attraverso ricompense. Essa trova numerose conferma durante tutto il il regno dei Molossi. Dai loro diadochi  e così fra i membri di linea reale nel loro ordine di successione dinastica soppressa ma continuata per segreta rinascita in linea ordinata di successione di detto ufficio ereditato oltre che dal Regno ufficialmente decaduto in quanto assoggettato, prima, durante e dopo , con la cristianizzazione che imponeva l’ordine di distruggere o usurpare il passato nel tramonto dell’Impero Romano. Poteva essere stato questo l’allarme che a partire da più di 2000 anni fa persuase i saggi a riconoscere e preservare e premiare questo ordine dinastico. Dal 2002 con il riconoscimento della più nota protettrice della figura dei Conservatori , Ipazia di Alessandria , rientra così nelle funzioni del Conservatore dei Luoghi, il compito  di  segnalare a  Enti preposti i territori a rischio di estinzione,  la loro parziale  scomparsa,  la cancellazione della loro storia  in relazione al patrimonio culturale, DNA di un popolo  anche laddove  politiche al comando, a causa di inerzia,  pressioni o terrorismo sui responsabili, su proprietari,  impongono l’alienazione coatta dei beni stessi.

Villa Vespa: la villa abbandonata con la moto nel soggiorno - Urbex

IL DEGRADO.  Per quando concerne l’Italia il disinteresse per i luoghi storici nell’ italiano è  massivo.   Quando muore un personaggio storico  nell’80% dei casi la sua  dimora  viene spesso saccheggiata e non è raro ritrovare opere considerate perdute nelle bancarelle o fra collezionisti privati . Compito dei Conservatori del Luoghi è quello di vigilare, inventariare, registrare informare notiziare da chi, come perché e dove quella tale opera si trova. Possibilmente fotocopiarla, riprodurla . in casi estremi, anche affidarne a a un diverso Stato la sua conservazione. altri suoi compiti sono quello di prevenire che non solo vandali comuni, ma soprattutto lestofanti, malandrini della  politica  istituzionalmente protetti,  attraverso  qualsivoglia titolo anche mediante  distorta interpretazione di leggi e regolamenti,  intervengano, devastando, questi  beni  magari con la scusa di preservarli.  Altresì minando la reputazione di personaggi  posti a  difesa di  preziose testimonianze del passato  traendo  così indebiti vantaggi  nella   vandalismo territoriale degli stessi.

Ipazia, filosofa, matematica e astronoma di Alessandria d’Egitto.
Viene ricordata per essere stata la più tristemente celebre delle vittime di religione pagana perseguitate e uccise dai cristiani a partire dal IIIIV secolo.Olio su tela di Charles William Mitchell1885, Laing Art Gallery (Newcastle). Da Wikipedia enciclopedia libera .

I CONSERVATORI DEI LUOGHI OGGI.

Purtroppo nella lista dei paesi che tendono per fin politico speculativi a cancellare pezzi del proprio Patrimonio DNA l’italia . Nel merito:

I PROVENTI DEL FINTO SMALTIMENTO DI RIFIUTI  TARI  POSTI A FINANZIARE MAFIA   E DISINFORMARE . FALSA CULTURA  FIGLIA DI TANGENTI . il denaro sopra tutto.

Uno dei tanti esempi di malcostume degli Italiani. La villa, fra le tante, la villa di la San Pietro Intrigogna (VI)

LE CAUSE  DI QUESTO MALE . SOPRATUTTO ITALIANO                                                                                                                                                 Vengono da lontano. Dal 10 luglio 1943 si ha il ritorno della Mafia nel Governo Italiano, unica interlocutrice capace di salvare una popolazione che nelle piazze   urlava: “Si Duce , Guerra Guerra”.Il loro leder dichiarava guerra a tutti. Perfino ai cugini d’ America. Senza l’intervento dei “liberatori” le città italiane per rappresaglia ai lutti di guerra comminati da quelle dichiarazioni di guerra, avrebbero fatto la fine di Dresda o Hiroshima e Nagasaki. A sua volta in italia per effetto del contenuto di cui articolo 16( secretato in Italia ma consultabile nel Regno Unito ) il Presidente del Consiglio, dal 1946 può esercitare solo sub- condizionatamente sotto l’egida del protettorato del Regno Unito.

SIMBOLOGIA NELLA MAFIA

UNA  ARISTOCRAZIA STAGNANTE IN AGONIA  SVUOTATA DEL SUO DENARO  Quello che la guerra aveva risparmiato è anche  il caso  della Maria Giuseppina Cordopatrio storica correntista della Banca Rasini diretta da Luigi Berlusconi, la  nota  banca del riciclo,  cassaforte della Mafia  dei proventi  dei sequestri di  persona su cui trafficanti hanno i conti nella OPERAZIONE DROGATURA DEGLI ITALIANI . A controllare l’esuberate cavaliere, ad Arcore, dalla Sicilia fu inserito il sicario Vittorio Mangano. Un vero esperto in sequestri di persona. Diverrà l’accompagnatore dei figli del futuro presidente italiano. Per molti imprenditori che non rientrano nelle grazie della squadra del Cavaliere a Milano e in Lombardia è l’inizio di un incubo.

LA GRANDE FUGA MENTRE SI GOZZOVIGLIA SOPRA. LOBI TAGLIATI SOTTO

E’ dall’interno  di questa banca che  tra il 1970 e gli anni ’90, venivano segnalati ai veri o finti o corruttibili finanzieri i conti svizzeri cifrati dove oltre frontiera Svizzera l’imprenditore lumbard di turno veniva indirizzato a occultare il suo tesoretto utile al suo rilascio in caso di rapimento Sempre dalla Banca Rasini venivano segnalati agli addetti dell’ all’anonima manovalanza che , incentivata, materialmente si occupava di reclutare squadre di soggetti da ndrangheda e mafia disponibili a fare da carcerieri a sequestrati, la lista settimanale degli  spostamenti degli imprenditori. Se non erano rapiti a Milano, venivano attesi in Sardegna. Gente in grado di pagare. Soprattutto lombardi. Il denaro prelevato per il riscatto dal conto correte del rapito, cambiava solo un vicino numero di conto corrente. Quello di un nuovo imprenditore affiliato al sistema. Non di rado finivano sul conto del politico incaricato di coprire la tresca. Una sistematica operatività che vagamente ricorda il modus operanti mostrato dal film Garage Olimpo in cui   imprenditori, nobiluomini, donne, intellettuali, contrari al Regime, venivano drogati, sequestrati , quindi derubati di tutto. I militari dotati di autorità ufficiale Governativa , organizzavano persino la vendita dei bimbi tolti alle loro mamme, rapiti se non venduti come o organi . Infine i derubati venivano lanciati vivi nel “mare della Plata.

O PAGHI O MIGRI Gli italiani sopravvissuti ai bombardamenti, a differenza degli argentini, sono però ricchi. Così cresce l‘industria dei sequestri che arricchisce altri industriali. Correntisti più o meno consapevoli. Nella sola Milano si rapiscono fino a trenta imprenditori a settimana. Per qualcuno si opta per l’uccisone. Idem per chi ancora oggi non paga la protezione come libero Grassi. Un altro bersaglio, questo, che rimane in Italia, omicidio annunciato, mentre gli imprenditori di Assindustria lo avevano accusano di farsi pubblicità e di distruggere le industrie con il suo rifiuto a pagare il pizzo. Molti se la cavano pagando, senza discussioni. Pagando ed ottenendo una protezione migliore di quella dei funzionari dello Stato Italiano. E’ il caso del generale dei Carabinieri Delfino che vende l’ostaggio da spremere, il Soffiantini, tornato a casa con entrambe le orecchie tagliate. Altri brevemente sequestrati, racimolano il denaro, poi scappano lasciando dietro ville, capannoni abbandonati e… tanta disoccupazione. Pochi denunciano. Hanno paura! Tony Berger si costruisce un fortino nelle sua barca. Gli sarà espugnato anche quello . Ma in famiglia . Mentre la massa viene indottrinata coattivamente al gioco dal calcio, sul Milan e verso programmi spazzatura o la nuova fortissima malavita arruola facendo studiare a fare i politici nel comparto statale ogni parente disponibile. Assurgeranno così a questi incarichi i loro magistrati divenuti famosi dietro incredibili sentenze che uomini onesti non commentano. Però scappano . Altri, superano farlocchi concorsi a pagamento o raccomandazione del malavitosi di turno. Diverranno poliziotti , funzionari. Apparentemente, il controllo del paese, una volta tanto, non sarà più composto da ricchi . Comicamente, un grande Totò ritrae magistralmente la trasformazione dell’ex bel Paese mentre Alberto Sordi con i suoi film mostra ironicamente le mentalità dei nuovi inquilini dei palazzi .

Dal 1970 L’AGONIA DEI VILLE PALAZZI PARCHI ABBANDONATI NEL GRANDE ESODO Chi resta rischia. Il Papa invoca la liberazione degli ostaggio del Caffè Palombini mentre la sua banca vaticana IOR ricicla i soldi dei rapiti e la sera un autista n.1 delle Mafia lo accompagna in abiti travisati in tour che si prostituiscono del disagio che è stato generato per svilire la popolazione e i ragazzini . (Rapimento Emauela Orlandi tomba De Pedis Re dei rapimenti, dentro la suntuosa tomba nella basilica romana di S. Apollinare )  .

Per spillare altri soldi alla famiglia, dopo averlo già ammazzato lo estraggono dal congelatore col quotidiano in mano … facendolo sembrare ancora vivo. Molti , quelli che hanno i soldi che contano davvero, non se lo fanno dire due volte né si fanno infinocchiare da pseudo-giornalisti, telegiornali TV- stampa, fiancheggiatori funzionali per dire ai telespettatori : “va tutto bene”. Fuggono . Trasferiscono aziende all’estero lasciando dietro sol terra bruciata .

I latifondisti fuggono. Quelli ancora liberi alzano gli scudi lasciando case e cause irrisolte, palazzi. Si scappa dalla Sardegna, si scappa da quell’ ex comodo passato che anche il fascismo aveva protetto. Passano all’amministrazione gestita da uomini  dello Stato patrimoni inestimabili, aziende che conservano il marchio di fabbrica per compiere una infinità di bidoni. Celebre è il caso dell Cap. Luigi Concato con “EFIM” . Aziende che poi avviate a fallire . Abbandono dei luoghi che divengono sinistri .

I delta violato presso il Monticello delle Capra su cui sorge la villa Rotonda del Palladio

Un  altro tipo di esempio estremo,  recentemente   è accaduto con  il  patrimonio  immobiliare della  catena supermercati  DESPAR che dalla gestione di Matteo Denaro Messina, sequestrata , è divenuta Statale e che a due passi dalla villa Rotonda del Palladio, con grave rischio di vanificare tutta l’opera di inserimento di Vicenza a città protetta dall’UNESCO ha costruito una sua sede nel delta vicentino che fu il primo approdo fluviale su cui nasceva Vicenza al via della Riviera Berica .  LA DESPAR Nata  in Olanda  dove  il sequestrato  Freddy  Heinneken  terrorizzato dai rapitori  rinuncia e chiedere il rimborso del denaro  transitato  nella Banca Rasini di Luigi Berlusconi.  Dopo il sequestro Amonn la DESPAR passa a Matteo  Messina Denaro  a cui  sarà  sequestrata  è affidata ad altri uomini dello Stato. Chi, Quali ?  La vedova del  giudice Borsellino svenne  allorché  prese atto  che i beni  immobili, storici e  non, sequestrati a mafiosi ed inseriti nella Fondazione Falcone &  Borsellino,  ritornavano agli stessi attraverso i loro prestanome inseriti nella Fondazione.  Nello specifico, desolante e sotto gli occhi di tutti, è quello  che è avvenuto  per esempio ai territori  veronesi, ad Abano Terme, a Eraclea dopo  il sequestro del Conte Marco Aurelio Pasti mentre il  palazzo di un altro illustre sequestrato ucciso,  Graziano Lante Della Rovere a Roma passerà  alla  Fininvest di  Silvio Berlusconi, a  Bagheria e attraverso un sindaco compiacente di  Arcugnano, la manovalanza, tra il 1992 e il 2009,  si preparava a  spendere in fretta, prima  dell’avvento  Euro-Lira,  mazzette di denaro tracciato in giacenza alla Rasini pagato ai rapitori  dalla  Banca di Berlusconi in un  rapporto  di un milione di denaro consegnato tracciato a 300mila  di denaro ripulito  investendolo  su abusi edilizi  e contestualmente  a uccidere gli ultimi due  scomodi  magistrati  antimafia Falcone & Borsellino che come i 25 predecessori , erano arrivati lì. Tanto denaro genererà un potere enorme  che permette  ai nuovi  arricchiti perfino di  sbarazzarsi delle tombe monumentali  dei vicentini illustri per  inserirci quelle dei propri caduti di Mafia.

LA FINE DELL’ANTICO PATRIMONIO IMMOBILIARE ABBANDONATE NEL  GRANDE  ESODO . Svendute a prezzo affare, se acquistate. Chi ha il denaro e non importa come: comanda.! In questo clima di terrore tra il 1970 e il 1990 dal suolo italiano in precipitosa fuga, scappano lasciandosi  dietro situazioni immobiliari irrisolte, palazzi, tesori terreni, aristocratici,   inventori, fisici, tecnici,  scienziati, cervelli  scapparono.  Fra essi , rifonda a Parigi la sua CEAT il papà compositore e marito della pianista, della bellissima Carla Bruni. Giuseppe Becce Bechstein rientra a Berlino e  Giorgio Moroder, dopo il  rapimento  Amonn, a Bolzano,  i  cui supermercati DESPAR  passeranno  a Matteo Messina   Denaro.  Da  Vicenza  migra   stabilendosi   in  USA  Federico Faggin , nientemeno che inventore del microchips.  Se  anche il tenore  Caruso   infine dovette   piegarsi  alla tangente  l’obolo a protezione  alla  Mano Nera,   mentre  Pavarotti , forse fu l’unico che  pagò l’esorbitante importo di 25 miliardi  al senatore ministro  Del Turco finito poi in carcere a sua volta.  Altri  rimasti venendo truffati di tutto, rinunziano a chiedere  inutili lumi alla giustizia italiana, se evitano il loro sequestro, capitando sotto magistrati   coinvolti nelle truffe.  Studi legali italiani sono colmi di  fascicoli contenenti  atti  aventi oggetto beni storici italiani protagonisti  di cause  irrisolte  dove il bene nel frattempo per parcellazione  è  stato assorbito dai loro avvocati patrocinanti. A loro volta   deceduti  i cui  eredi  divenuti proprietari  di costosi e vasti beni,  spesso  non mantenuti, sperando solo  di disfarsi di essi mentre 300 galeotti per Mafia espulsi dalle carceri USA, dopo il Potestà, vengono messi a fare i primi sindaci italiani e da poveri semianalfabeti che sono nominano geometruncoli di paese sull’eredità di parchi tagliati a meta , ville storiche sventrate. teatri costruiti dentro . Per Palermo che a fine 1700 superava Parigi, sarà la fine. Al suo sacco, ai nuovi ricchi, al loro strapotere si oppongono inutilmente i professori Sebastiano Tusa e Maurizio Tosi. Il secondo dopo pesanti minacce, 1000 difficoltà e pesanti minacce, tenta di riportare alla luce l’Anfiteatro Berico.

ADDIO ALLA FLUVIALITA’. IL GOVERNO ANDREOTTI VIAGGIA SU GOMMA

In famiglia, il Senatore investe in aziende di trasporti facendo felici i petrolieri americani. Malgrado l’italia sia tutta penisolare, alle grandi silenziose chiatte, si preferisce spedire merce con i camion. Agli italiani non crea disagio rimanere in attesa incolonnati in auto co picchi di inquinamento elevati . Chi cerca di continuare, incontra ostacoli di ogni tipo. Chiuse, privatizzazione illegale degli scivoli ecc. Visitatori di tutto il mondo trovano approdi fluviali occlusi da nuove edificazioni che compromettono tutta la bellezza delle ville . e si interrogano su questi accadimenti Eccoli spiegati .

SMALTIMENTO  RIFIUTI La tassa che finanzia la mafia dei rifiuti, che in realtà non vengono mai smaltiti e che occultato distruggono  mare, laghi, fiumi, falde perfino la tromba  dei teatri antichi  come  era accaduto per l’anfiteatro Berico di Arcugnano.

Come da rapporti dei volontari  EU BIO GUARD CORPS   fin tanto che non entrerà  efficacemente in vigore il sistema di vigilanza satellitare , alla cui omonima cittadina  cui discende  l’aristocrazia  Feudale e Sanguinea di mezza Europa. Este e dintorni,  sono continuamente   al centro  di svariate  controverse giudiziarie  oggi  sistematicamente  insabbiate  dal flusso di denaro e dalla tipica  corruzione italiana

Andrea Palladio, l'archistar del rinascimento – Il nuovo mondo di Galatea

Il Conservatore dei luoghi non va confuso con la figura del Curatore o con il Procuratore , con l’amministratore tipico del condomino, né con il comodante o il comodatario o con un enfiteuta. Semmai può essere un amministratore per la sua famiglia.  Nel merito, anche a causa dell’ordinamento repubblicano o monarchico, nel frazionamento di Contee , Feudi di beni nei territori dello Stato o nell’accorpamento di piccoli Pincipati, tra quelli riconosciuti e non, come nel caso di Seborga, anzichè Monaco, o il Principato di Andorra, La Repubblica di S. Marino ecc. di importanti tenute, non tutti i paesi regolano questa figura allo stesso modo. Talvolta nell’intero aspetto conservativo la figura del conservatore  può  rivestire  una posizione anche superiore dell’intestatario del territorio del fondo assegnatario anche in rapporto alle diverse  leggi  che variano a seconda del paese. Nel diritto italiano, se dotati di titolo, si può essere contestualmente Conservatori, Procuratori – procuratori speciali, Comodatari Comodanti, amministratori, curatori, amministratori, delegati. Spesso il conservatore è la figura preferita di riferimento. ideale  per mediare liti fra eredi di famiglie di cosiddetti aventi a diritto.  Conflittualità: l’ esercizio della sua attività  può  permette  quell’arbitrato che assicura che il bene storico paesaggistico  durante la eventuale diatriba  possa uscire nelle migliori condizioni. Mantenere le medesime funzioni  durane le liti.  Evitare che sia smembrato frazionato  suddiviso, in abbandono.  indipendentemente dai proprietari  che vi si avvicendano.  Protetto quindi  come seguito “da un buon padre di famiglia”. Celebre il caso dei Georgofili in cui il ministro Italiano on. Dario Franceschini fra i candidati, scelse e non solo qui,  come reggente, un cittadino di nazionalità tedesca. Dotato di  effettivi, provati titoli  e competenza, scelto pertanto al di  fuori dalle pressioni delle lobby nazionali.  L’esempio di Palmira  fece da riflessione laddove la legge conflittuando con le politiche avverse, in emergenza,  un’ operazione di salvataggio  e protezione non  possa essere  tempestivamente attivata e quando il  bene oggetto del possibile vandalismo, si trovi  esposto ai più sordi vandalismi.  Partendo  dal presupposto che ogni potere imposto forzatamente,  al comando di un popolo, imponendo il proprio status, complice la beata ignoranza, in cui , generalmente, una enorme parte di popolazione,  sorda a ogni  elevazione culturale,  non prova alcuna vergogna a identificarsi con essa. Il potere in questi scenari incontra un terreno fertile e  tende a cancellare  dal  DNA delle popolazione il  patrimonio culturale dello stesso imponendo il  suo nuovo modello. Spesso un modello di  importazione  individualista.  Parallelamente, generalmente, il  medesimo potere  si attiva per  riconvertire,  indottrinare coattivamente  verso la propria causa, quella percentuale di popolazione  che altrimenti  genererebbe pericolosi  fanatismi avversi   in modelli di  ricerca  di personaggi  o di gloriose,  felici  epoche di riferimento.   Perù . Sendero Luminoso, di  Abimael Guzmán, contrariamente  a quello che si pensa e cioè che    fosse il  pensiero  maoista  quello ritenuto dominante,  annoverava  adepti   che tenevano in grande considerazione  la storia antichissima del paese.  Esempi di questi interventi si riscontrano durante gli accadimenti legati a Colpi di Stato,  durante i  cambi di Regime, nei passaggi fra Monarchie, Emirati, Repubbliche, Democrazia. 

Villa del Musicista | Urbex + Video - Scatto per Scatto

L’ Italia  all’interno del suo  territorio contiene  più del  40% dell’ intero patrimonio storico-culturale  nel mondo. E’ stata  e continua ad essere la più colpita da questo tipo di vandalismo materiale e  verbale fatto di  influencer, spesso   organizzati  da politici  che sfruttano le potenzialità della rete per costruire il proprio consenso  utilizzando  Hater lancianti messaggi di odio.

Accadimenti  delicati, a tutt’oggi irrisolti  la storia ricorda che avvennero, al passaggio di Cavalieri Templari, a quelli Ospedalieri e quindi per l’operato di questi ultimi passati sotto tutela con i loro beni dallo Stato Pontifico ecc. Sotto  l’egida del on. Ministro italiano  Dario Franceschini, una unità nelle Unione Europea, si è  fortunatamente dotata al  principio. del rispetto culturale. E’ quella che meglio riassume lo spirito dei volontari del più anziano: EU Bio Guard Corps. alla quale si sono ispirati  successivamente anche i Caschi Blu delle Cultura Europea. Volontari non governativi che con i mezzi donati da simpatizzanti intervengono  supportando allarmanti eventi dolorosi , devastazioni  segnalati dai Conservatori dalle più remote regioni del continente.

In attivo,  l’Ordine dei Conservatori dei Luoghi  si è dotato di volontari  della EU BIO GUARD CORPS.   distinguendosi  per avere rinunciato ad accettazione di encomi o ricompense durante il conflitto Bosniaco come nelle CALAMITA’ NATURALI nella vigilanza  durante  la  sua ricostruzione nel terremoto all’Aquila .

BENI STORICAMENTE PROTETTI IN OSTAGGIO. INTERVENTI EU BIO GUARD L’Osservatorio Antimafia come l‘Antimafia ha bene allarmato su come i beni storici archeologici e paesaggisticamente protetti, al calo dell’interesse per i sequestri di persona e il riciclaggio di essi nel processo di  drogatura  sulla  popolazione, siano divenuti un mezzo di ricatto da distruggere o contrattazione atta a piegare lo Stato Per esempio nelle abolizione del 416 bis .

IL CASO DELLE  DUE DONNE CHE LOTTANO CONTRO IL SACCO DI  PALERMO  Emblematici  gli interventi  operati  a difesa nelle ripetute devastazione ambientali o di luoghi legato a interesse storco, quando le devastazioni sono ottenute con le tipiche modalità di stampo mafioso.

Gli accadimenti di Arcugnano, imbevuti in appaltati di mafia ed omissioni . Un tangibile esempio di resistenza al fenomeno mafioso diffuso in Italia si è verificato nel piccolo paese di Arcugnano della “Vicenza bene del Commissario Pepe “ collinare.

UN ALTRO IMPORTANTE CONTRIBUTO IN ZONA VICENTINA Inoltre i conservatori, si oppongono ai rifiuti non permettendo che i loro ex fondi irrigui poi divenuti fondi coltivabili, possano trasformarsi in un redditizio occultamento di rifiuti tossici. Generalmente morte e parassiti nei secoli dopo l’abbandono degli antichi portelli delle chiuse gestiti dai Cavalieri Templari, il prosciugamento di vasti territori padani poi divenuti coltivabili per esigenze di malaffare, il rogo dell’Archivio privato sorelle Mioni – Papadopoli- Wollemborg, hanno reso importante e documentato gli interventi di questi angeli, “cavalieri dell’ambiente”.

Franco Ettore Alessandro Molosso di Macedonia Maltarello von Rosenfranz, alla anagrafe Franco Molosso o Malosso, von Rosenfranz, è per successione ereditaria,  ultimo conservatore affidatario di luoghi legati a importanti proprietà vincolate alla storia d’Italia, dei suoi avi e dei paesi dei territori in cui per disposizione tacita ereditaria esercitante sugli stessi diritti dinastici. Risale al 1500 tale esercizio conservativo generalmente legato ai territori Estensi, ma anche ex Von Opel .

Andrea Palladio - Wikipedia

Presunto ritratto di Andrea Palladio

Mansione tramandata da padre in figlio, nel Veneto, allorché l’architetto Andrea Palladio, con  due dei suoi  figli assassinati, lui stesso  ormai morente a Venezia, nella sua consapevole impossibilita di potere assistere alla conclusione di  alcune sue opere, in particolare, il tetro Olimpico .  Pertanto, assistito amorevolmente, dai fratelli Maltarello e da suoi  due figli, incaricò i medesimi armatori fluviali, della Serenissima, esattori, possidenti terrieri ed  armaioli pontifici, già conservatori di teatri e di nobili sale musica pubbliche e private delle  città e provincia a vigilare con discrezione  priva di favoritismi di parte,  sulla  finitura  del suo Teatro Olimpico  che sarà realizzato dopo la di lui morte. Fatto riportato anche dal “Diario di Galileo Galilei” a Longare  (Archivio  sorelle Mioni Papadopoli-Wollemborg) . Tale incarico è stato sempre mantenuto attivo attraverso gli  avi consanguinei  dei Maltarello  (detti anche   Martarelo Mattarel  o Maltarel o  Martarello o Mattarello  )  talvolta incrociatisi con i medesimi proprietari  o ex proprietari,  o membri di Corte Reggente,  investiti d’autorità  o per  conferimenti  emessi sotto l’amministrazione dello Stato Pontificio, di territori riconducibili alla ex Casa Reale dell’Impero Asburgo-Lorena, per conto della famiglia discendente del Dio Greco Quirino, Querini o Quirini. Qui per rimuoverne la paganità si è preferito partire dal 1300 con mangiate di stoccafisso intitolate a Pietro Querini dimenticando se no cancellando la discendenza antichissima di questa famiglia di navigatori discendente da un mitologico Dio.

Santuario nella ex baia de grande l’Anfiteatro Berico . Al centro l’isoletta Quiriniana delle Ninfee di Romolo

Alla stessa maniera dei Maltarello compaiono i nomi diversamente citati dei Da Porto o Porto, come per i principi Colonna o Colonnese, Gaetani o Caitani, Giano o Jano, Janus, o Janusi, i venetissimi Piovene o nell’ex Sacro Romano  Impero Romano  per esempio  Von Richtofen , chiamati indifferentemente Von Richtoven

.Il Molosso, fin da ragazzino sarà l’unico Conservatore dei luoghi in territorio estense ad assolvere il suo compito spendendosi senza alcun contributo istituzionale erogato, con propri mezzi e con i sui volontari nei fondali, come quello del Bisatto, segnalate oltre un secolo prima.dal Da Schio, i cui eredi sono proprietari anche del versante scarpata sud Est sul l’anfiteatro acquatico, malgrado l’enorme mole di rifiuti gettata dentro, prodigandosi a mappare le numerose palle di trachite colà giacenti Comprese tra un diametro che va tra i 10 e i 30 cm . Erano quelle usate per distruggere i manufatti regolatori del deflusso dell’acqua a Longare, presso la allora baia del Santuario dell’Anfiteatro Berico, durante le tante battaglie che si erano combattute. Dopo Gastone Trevisol de CAI è l’unico Conservatore che si è interessato a compiere qualche raccolta archeologica o a verificare che sia stato conservato quello che era stato trovato e che il trovato no finisca nel mercato nero delle reliquie

Palazzo Porto in Piazza Castello a Vicenza - Fidelity Viaggi
Palazzo Porto o da Porto Breganze soprastante il teatro Anti Donà gestito dagli amministratori della ex Reale  Fabbrica Maltarello-Rosenfranz  spa che  oltre alle sedi dell’ex Impero a Vienna, Dresda, Berlino, Venezia e  nelle Americhe,  aveva nel Veneto, a Vicenza, la più grade  delle sedi di  produzione di semilavorati musicali e  di  pianoforti  già di  via S. Francesco Vecchio, in via S. Francesco in palazzo Giustiniani -Zorzi -Maltarello – Collegio Baggio– Accademia Musicale , oggi Istituto Fondazione di Storia Onlus e fuori mura Maltarello Pianoforti spa  in Corso Padova . 
Franco Molosso von Rosenfranz   distintosi per la conservatoria  dei luoghi cari a Guidi Piovene, tra cui lo storico millenario anfiteatro Berico  e la stupefacente dimora Piovene oggetto di preservazione del Conte Cesare Piovene Vergnano  (nelle foto). Nel 2016  mentre impediva   la continua lottizzazione delle antiche scarpate dell’anfiteatro  Querini – Principi Colonna.,  fu  bersaglio di un pesante  complotto.

GESTIONE DELL’ ANFITEATRO BERICO QUERINI COLONNA DI ARCUGNANO

Il 31 Dicembre del 2019 Franco Malosso von Rosenfranz si è dimesso. La gestione del Teatro e del Castello di Giulietta è passata alla costumista teatrale Emma Vittoria Falcone cugina del Magistrato  Giovanni Falcone ucciso dalla Mafia.  La   20 a  dopo :

1    Andrea Palladio- Fratelli Maltarello -Ascanio Massimo -Antonio Colonna

2   Galileo Galilei –  Antonio Vinciguerra-

2.   Antonio Barban Capra  e   Vincenzo Maltarello 1840 -1847

3   Colonnese  principe Almerigo, 1849 1850 

4   Dalle Ore nobile Ermengarda Maria Amelia  e Vincenzo Maltarello 1851 

5.   Cav. Vincenzo Maltarello   1851 -1868

6.   Valmarana conte Angelo 1868 – 1899

7     Dalle Ore  Ermengarda  Querini 1900- 1927

8.    Contessa Ermengarda e Giulia Querini  gen. Grimaldi 1928-1930

10   Conte Marzotto Luigi, Ottorino e Alberto 1930 – 1931 

10.   Querini Giulia Adriana  i  1931- 1939 

11    Giuseppe Becce Aureliano Pertile  1939 1943

12   Aureliano Pertile   1943 – 1947

13.   Luisa Mioni 1947  1975 (Grande Lago Longara /onoraria Fontega)

14.   gen .Ettore Malosso 1976-1986 (  Conservatore dei Loghi )

15    prof. acc. Franco Malosso  von Rosenfranz – 1986 – 1989  (Conservatore dei Loghi ed – Archivista)

15.  Nadia L. von Thurn und Taxis  – Franco Malosso .von Rosenfranz   1990

17.   prof.  accad..Franco Malosso von Rosenfranz 1990 (+2008 -2009 con  E. L. Seymour )   2010- 2015-  e dal 1997 prof. Maurizio Tosi  fino a febbraio 2017

18.  prof. Filippo Albertin 2015 -2016-Franc Malosso von Rosenfranz

19   Otello Gobbin 2016 – 2019 – acc. Franco M. von Rosenfranz  (2019 anche  Arch. Giuseppe Dalla Massara )

20 .  Emma Falcone  dal 2019

A sinistra nelle foto La contessina Piovene, Malosso con altri  sostenitori amanti delle buona cultura che si spendono per la difesa del patrimonio, DNA artistico Veneto .

La spettacolare villa Piovene a Lugo durante un ricevimento. I Piovene hanno lasciato testimonianza   nella storia  di Luoghi di Bellezza inestimabile che fanno grande un paese nel mondo. Fra i tanti personaggi illustri qui scelsero a propria dimora pernottando Edoardo e la Regina di Inghilterra.

Il conservatore Franco Molosso Maltarello  von Rosenfranz nel 2023 

Franco Malosso  von Rosenfraz  rimane Conservatore  di quei territori  che nel processo  di  trasformazione  da corsi d’acqua, a fondi, sono passati alla famiglia delle latifondiste sorelle Mioni ex Papadopoli *( e curatore archivio  Mioni-Papadopoli – Wollemborg ) per le proprietà ex Von Opel, ex Principi di Monaco, Real Casa Savoia, Giustinian o Giustiniani, Pietro di Jugoslavia , Thurn und Taxis o della Torre o Tasso, Reali di Casa D’Este o derivati da Lozzo d’Este, Obertenghi , Saxson, Hannover, Windsor ecc.

  • Lo stesso non diconsi per l’altra  villa Papadopoli e Fürstenberg  a Marocco .

Amedeo Gagliardi  3 – 6-2022

Il commento di Franco M. von Rosenfranz

E’ il caso di Este  e più i generale la devastazione sacrificale del suolo  italiano. Questa cittadella è sede di nascita di tutta l’aristocrazia d’Europa. Oggi è divenuta sede del vasto malaffare del mondo che col traffico delle finta fattura attestante l’avvenuto smaltimento dei rifiuti, mantiene dei livelli sociali elevati di vita grazie alla riscossione della TARI prelevata al cittadino ignaro.  In pratica pagando la TARI, paghi la mafia .

Chiediamo al Conservatore COME  SI MUOVE la  Mafia pugliese dei rifiuti in Veneto.

Tra il 2015 e il 2016   col Tosi, ripulendo la conca dell’Anfiteatro Berico  usata come discarica occultata dal Sindaco Paolo  Pellizzari, ricevemmo diverse minacce. Tosi era preoccupato 

Se si tenta di processarlo, il meccanismo giustizialista si inceppa. Un’ altra volta nelle storia, non certo cittadini di sangue blu ma poveri e di umili origini assurgono ad agiatezza. Proprio li, ad Este. Ed è giusto che il benessere sia distribuito nel mondo. Per contro però vivere in un letamaio chimico compromette durata e qualità di vita . Il terribile odore di marcio che aleggia tutto intorno a Este oggi non è quello del letamaio classico. Inchieste dietro inchieste non portano a nulla. Il malaffare è ricchissimo . Troppo forte . Ma allora in questo malaffare, o chiamiamolo in Italia col nome di mafia, se esso è l’unico organo interlocutore preposto a cambiare questo stato di cose, che ci importa che lo faccia lui? Purché cambino. Salvo essere ipocondriaci, a nessuno piace allungare la fila dei pazienti negli ospedali. Ripuliamo il mondo partendo da Este! Il business dei reali recuperi sarebbe un business da capogiro. Sotto il controllo satellitare che monitora il rifiuto e così dal suo prelievo a casa del cittadino fino al centro di smaltimento si assicurerebbe la bontà dell’ operazione . Che importa alla gente chi ne prende l’appalto. Mafia, cittadini, Istituzioni possono solo essere d’accordo su un punto : lo si faccia. Si risani l’equilibrio del territorio!

O… ed è il caso dl Regno unito. Se cerchiamo su Google : Inghilterra, in primis ci esce che il Regno Unito è il luogo di nascita di Shakespeare. Quello dei Beatles… La fama di Shakespeare ha travalicato. Si sarebbe imposta una verifica sulle sue origini messinesi come John Florio. Ma per quanto affascinante sia la storia di questo super inquisito, fra ” Caccia alle streghe” e “Sacra Inquisizione” si tratta di un letterato estremamente colto che al riparo dalle persecuzioni e delle trappole delle sua epoca, ha saputo ancora di più ingentilire la storia ostacolata dei due tragici innamorati narrata da Luigi Da Porto. Ha saputo farci sognare. Sulla stessa barca del Cavaliere del Cigno partita proprio dal Regno Unito è salito il Tristano di Richard Wagner . Infine Andrew Lloyd Webber. Si sono mossi da veri Lord . Che ci importa di investigare sulla origine del pensiero che ha alimentato questo sogno. Che ti trovi ad Arcugnano, a Vicenza, A Montecchio, a Brazzà, da Otellio Savorgnan, a Verona o dentro allo stupefacente Spettacolo in Piccadilly al Her Majety’s Theater dove tutto scorre. L’ Inghilterra intera lui la conosceva bene . Come e meglio oggi un Senegalese conosce e si sa muovere meglio di un Italiano per le strade d’Italia . Forse conosce meglio lui il libro di Guido Piovene “Viaggio in l’Italia” che gli italiani non leggono. lL Avventura terrestre di per se è uno zero . Apparentemente non vale nulla . Ma varrà molto di più se sapremo farla parlare col cielo. Il mondo con il suo solare Creato armonioso, a volte, può sembrare crudo, spietato. Ma esso rimane pur sempre un dono che gratifica assai chi si sforza di decodificarne il messaggi di Madre Natura . Nel corso di questa meravigliosa impresa terrestre, non si rimane possessori di esso colonizzandone i suoi spazi in un tempo limitato. Franco Malosso von Rosenfranz.

Bibliografia essenziale Veneta Fonti essenziali di riferimento 

Maurizio Tosi  2016 , dossier Anfiteatro Marittimo Berico di Arcugnano.

J. Flaming:  2) Morte di un archeologo italiano che conosceva tanti segreti del XX secolo.  https://thejohnfleming.wordpress.com/2021/05/06/an-italian-archaeologist-a-soviet-agent-and-the-weird-perils-of-auto-translate/

Adalbert Lorenz , Lascito  del cavaliere templare a Giulietta. Heilbroon 1307

La Casa Reale di Macedonia. Il Molosso. Andreis von Haselberg. Autore Mario Andreis  Edito: casa editrice Tipografia Pontificia Vescovile S. Giuseppe – G. Rumor – Vicenza 1930

Die alten heidnischen Kulturen Euganeo Berica”1989 di Franco Malosso Maltarello   von Rosenfranz .

John Fleming : 1) Morte di un archeologo italiano che conosceva tanti segreti del XX secolo.   https://thejohnfleming.wordpress.com/2017/03/01/the-death-of-an-italian-archaeologist-who-knew-so-many-20th-century-secrets/

Conte Franco e Giacomino Curioni : “Da villa Pasini Franceschini, un saggio sull’anfiteatro Querini Colonnese Grimani -Grimaldi -Dalle Ore- Marzotto-Buffa   generale Grimaldi-generale Malosso ad Arcugnano“. Stampato in proprio 1999. Riflessione ripreso,  in  lettura con accompagnamento  al  pianoforte (e archi ) da Giacomino Curioni  nel  Palco  Reale  dell’anfiteatri Berico di Arcugnano.

BREVE STORIA DELLA CIVILTA’ FLUVIALE VENETA di Anna Maria Ronchin. Edizioni : Edar postfazione di Renato De Paoli. 2016 . Vicenza Tipografia Esca .

Anna Maria Annette Ronchin : postfazione Renato De Paoli ; NEL TEMPO DELLA DEA ; Edar edition d’art Renato De Paoli ; 2016 Tipografia Esca Vicenza

Franco von Rosenfranz : “Die alten heidnischen Kulturen Euganeo Berica”1989 ed: RC Bologna .

Adele D’Alessandro Il collegio degli hieromnamones all’epoca di Alessandro il Molosso: il complesso equilibrio tra ethne e basileus nell’Epiro antico

Franco von Rosenfranz: Il Gianicolo Veneto di Arcugnano ed: 2021

Renato De Paoli VICENZA LA ROTONDA PALLADIO VISTA FLUVIALE BACCHIGLIONE VICENZA

CANOE SUL BACCHIGLIONE  incantevole visione.

Renato De Paoli Rotonda, Villa Capra di Palladio dal Bacchiglione

CANOE ALLA ROTONDA CIVILTA’ FLUVIALE R.De Paoli

DOMENICA 11 OTTOBRE 2009 VOGA TREPORTI VENEZIA VICENZA PER ACQUA

 

Il Gianicolo  Veneto di Arcugnano  ed.  2023  Franco von Rosenfranz

Vicenza  11/3/2022. A cura  del Centro Studi  redazione dei membri  dell’Associazione Ideapolis intitolata al  prof. Maurizio Tosi e degli  amici dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano della Provincia di Vicenza .