Sembrerebbe di si Vicenza (Italia) 2021 : “PROCESSO EDILIZIO FARSA” per COPRIRE la DIFFAMAZIONE e l’ ESTORSIONE subita dall’AMBIENTALISTA Franco Malosso von Rosenfranz Conservatore del paesaggio in ANFITEATRO BERICO ?
PROSEGUE LA SVALUTAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE ITALIA
Il lento declino del paese italia non è solo industriale. Dalla fine dell’impero dei PC Olivetti , la Fiat in agonia senza più i giochi di prestigio di Sergio Marchionne, che riuscì a costruire l’alleanza con la Chrysler grazie ai soldi di Barack Obama mentre , la sua segreteria stava trattando per rilanciare la nuova aAlfa Romeo Giulietta proposta a bordo della Zattera inAnfiteatro Berico . Dove se non meglio di li sotto la vera casa di Giulietta .
ViCENZA. O PAGHI LA CUPOLA O CHIUDI. Un copione collaudato qui visto l’accaduto a Giuseppe Maltauro gettato giù dal suo palazzo dopo aver vuotato il sacco alla Magistratura Italiana .
Non ci paghi il pizzo? Non volete farvi proteggere dai nostri ? Non reagisci alla provocazioni? Ci penseranno i magistrati (mafiosi) sul nostro libro paga a condannarvi! Alcuni “giornalisti ” fiancheggiatori funzionali accettano di pubblicare scrivere che quel millenario, anfiteatro “è un falso ” Lo sostiene (senza uno straccio di un CTU )una parte di magistratura . Perfino una “distratta ” soprintendenza . Impossibile fare emergere la verità . Esattamente come accaduto per il video di Borsellino. Materiale audiovisivo ancora tutelato dal Segreto di Stato ed istruttorio. Insomma laddove non è possibile comprare e fare sparire servizi video, al Conservatore vengono oscurati quelli che mostrano ciò che per davvero è accaduto in Anfiteatrhttps://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/30/marcello-dellutri-e-saccheggio-dei-girolamini/484367/ E vabbeh… la banda dei fiancheggiatori funzionali istituzionali agisce così indisturbatamente che sott gli occhi di una magistratura distratta hanno falsificato perfino Google Map per raggiungere il loro scopo : la condanna al Conservatore superstite. La condanna di un innocente. Ennesima prosecuzione del depistaggio Borsellino. Qualche cittadino non credeva che un Conservatore come Malosso, diametralmente opposto alle strategie del beniamino di Marcello dell’ Utri, il Conservatore Massimo De Caro sia improvvisamente divento un abusivista per aver dato l’allarme :Un testo di Galileo Galilei con chiare descrizioni dell’anfiteatro di Arcugnano, fatto sparire dal Da Caro . Un giornalista. Andrea Gerardo Nappi assassinato sulle tracce del De Caro. Eppure la verità è sotto gli occhi perfino di un ragazzino munito di drone che di prende la briga di penetrare l’ex area sequestrata dall’alto . E nitidamente vede che , ad Arcugnano come a Bagheria , dove conservatrice è Principessa Aliata di Villafranca, come ad Arcugnano, dove conservatore è Franco Malosso v R. i Madonia qui latitanti, che per missione, avevano la stragi Falcone e Borsellino . Va da se che i cosidetti abusi incredibilmente addebitati al Conservatore per distrarre l’opinione pubblica dalla verità, non sono la manutenzione delle rive dell’anfiteatro ma sono le moderne ville cosidette del Madonia. Costruite all’interno dell’anfiteatro di Villa di Arcugnano Capoluogo . Così mentre langue sulla scrivania della magistrata Orietta Canova, l’inchiesta estorsiva sugli attentati subiti dall’equipe Tosi a sua volta assassinato, al posto dei veri abusivisti devastatori dell’anfiteatro, viene condannato intanto l’ assistente del Tosi, , un innocente, il Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz. La sentenza puzza da voler zittire una persona onesta La magistrata Canova eredita ora questa indagine lasciata ineseplorata dal presidente dr- Alberto Rizzo trasferito dal Ministro Nordio a Roma, una spaventosa scia di omicidi legati all’anfiteatro Berico. Data l’efferatezza con cui si sono mossi gli assassini, la prossima vittima potrebbe essere lo sfortunato maresciallo dei carabinieri Mansutti. Il sottufficiale che ebbe ordinato il compito del depistaggio degli abusi attribuendoli ai Rosenfranz – Tosi.
Comunque quel depistaggio funzionerà a perfezione . I GIUDICI , NEGATA L‘ESIBIZIONE DI PROVE. CONDANNANO a 3 ANNI DI CARCERE il Conservatore per un mai dimostrato abuso edilizio e “contraffazione” !
Qual’è la colpa del nobiluomo veneziano, decennale denunziatore del sistematico saccheggio storico sul patrimonio archeologico del Veneto iniziato da Massimo De Caro sotto l’egida del Ministro dei Beni culturali ?
- NON PIEGARSI AI 5 MILIONI DI TANGENTE Istituzionale. 2) AVERE FEDELMENTE RIVELATO quanto riportato dai SOMMI MEMORIALISTI (30) sull’esistenza dell’anfiteatro Querini. – Colonna di Arcugnano divenuto discarica occultata di ricchissima eco-mafia istituzionale. in grado di corrompere e cucire bocche molto importanti. La mafia che finanziano i cittadini pagando la TARI.
Se il Giudice PALAMARA sta svelando la mercatopoli della Giustizia italiana, in Veneto, ai danni dell’ambientalista, viene coperta e portata avanti con l’aiuto di rappresentanti istituzionali in una vergognosa ESTORSIONE , in prospettiva fiinalizzata ad ottenere grassi contributi che i membri dello staff del prof. Maurizio Tosi, hanno sempre rifiutato per non pesare sulla collettività durante il recupero del teatro. La scia conduce a quelli finiti sotto lente di ingrandimento della procura di Reggio Calabria . Viceversa qui CONTINUA INDISTURBATA . Durante il PROCESSO al nostro “il LIBERO GRASSI” VENEZIANO ATTENTATI ed OMICIDI decapitano lo staff del suo responsabile, il prof. Maurizio Tosi .
Insomma, l’ex elegante Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo “non è mai esistito“. Questo stante alla Corte d’Appello, assurto recentemente alla cronaca come il tribunale delle “sentenze copia e incolla” presieduto da Ines Mariani e dalla magistrata Elisa Mariani. La giudice del “non dar luogo a procedere” sul Crac BPV a BANCA NUOVA. “Stessa condanna ti aspetterà in appello” caldeggia la banda . A questo punto viene da chiedersi a che servono i Tribunali? A produrre Finction?
TV TEDESCA SI AGGIUDICA IL DOCUMENTARIO MAFIA A VICENZA
Lo staff di una TV della Svizzera Tedesca, sebbene incredula, nel Schadenfreude si è proposta così di passare al setaccio tutta la vita del pluridecorato compositore vicentino-berlinese il dr. Bechstein-Giuseppe Becce mentore di Franco von Rosenfranz. Per i tedeschi un mito assurto ai massimi fasti. In Italia, dopo questa sentenza, l’ ex disertore condannato dagli italiani alla fucilazione nel 1915, il mentore di Franco von Rosenfranz, è divenuto anche “contraffattore” .
RIECCO GLI “ITALIANI MAFIA” ACCOLTELLATORI TRUFFATORI SERIALI ? Ebbene si, , Bechstein Becce, anche lui sarebbe dunque colpevole di aver girato scene di film nell’innominabile storico millenario anfiteatro? La consuetudine italiana prevede che il suo teatro dovesse assolutamente rimanere coperto dall’oblio dell’ignoranza , dalla monnezza e al fango.
ACCADEMIA OLIMPICA ITALIANA SOTTO OSSERVAZIONE. Dopo i testi sottratti dal pupillo di Massimo Dell’Utri , il Conservatore Massimo De Caro, la misteriosa scomparsa i mare del pr giornalista Andrea Gerardo Marjorie Wiki Deutschland ha temporaneamente cancellato l’accademico Olimpico prof. Mario Andreis. E’ un autore di oltre 2.000 importanti pubblicazioni. Alcune custodite presso la Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza. Sul prestigioso Istituto Olimpico Vicentino nato sotto l’egida di Andrea Palladio si sta posando la lente di ingrandimento di storici revisori tedeschi. Si profila un lungo studio. Vicenza potrebbe comunque cambiare facciata . Da città ricca di storia , divenire meta turistica sullo stile di Disneyland .Redazionali compilati da fiancheggiatori funzionali, riferiscono di un ‘ “Anfiteatro Fantasma” o “Falso o Patacca” (esattamente così definito da alcune giovani promettenti penne “giornalistiche” vicentine ). Con il prof. Mario Andreis qualcuno deve aver già cacciato dal web pure il nome dell’archeologo inglese Lawrence H. Barfield anche se nei suoi studi in Arcugnano, manco aveva parlato specificatamente dell’Anfiteatro.
A FINE COVID 19 CIAK SI GIRA PER DECAPITARE ALTRI “STORICI ILLUSTRI Se Dio deve essere altamente depresso per non riuscire a fare qualcosa dentro quel santuario – anfiteatro in cui il ricordo del paganesimo sopravvisse almeno fino al 1500 . Intanto , sulla terra toccherà agli altri “storici illustri” colpevoli di aver rivelato l’esistenza dell’Anfiteatro Berico tra cui Antonio Fogazzaro, Alberto Martini, Francesco Tomasini, Guido Piovene, e poi fino all’altro accademico olimpico, Renato Cevese . Il professore che circa 30 anni fa, attraverso svariate polemiche ospitate sul Giornale di Vicenza , deprecò non poco la sistematica distruzione dell’elegante vista sull’Anfiteatro che recinge la Fontega, un’area di notevole interesse paesaggistico che ha visto occluse le bellezze panoramiche a causa di ville abusivamente edificate e così pure annullato il punto di vista di belvedere, il suo palco imperiale ora non più accessibile al pubblico.
EFFETTO GLOBALIZZAZIONE ? In questa improvvisa rimozione delle memoria collettiva DNA Patrimonio del Popolo dei Veneti, viene da chiedersi quando toccherà a Palladio e a Tito Livio ? Per quanto incredibile agli occhi esperti di qualche tecnico, questa condanna è accaduta veramente . Fotografia dell’Italia che cambia? Grave crisi di identità culturale, ignoranza e nel saccheggio indisturbato che essa sta attraversando mentre i sui figli più illustri riparano all’estero.
“VIA DUNQUE QUEI NOMI DEI CONTRAFFATTORI DA SCUOLE E ISTITUTI”. A gran voce lo chiedono docenti, professori , addetti ai lavori di scuole italiane che hanno preso carta e panna e hanno scritto alla ministra ministra Siciliana delle Pubblica Istruzione Azzolina. Non si può formare ragazzi all’insegna di contraffatori ! Propiro da Arcugnano cominceranno le domande per sostituire le tabelle recanti i loro nomi sulle vie e piazze. Perché no ! E magari proponendo il nome della Magistrata a cui si deve l’avere scoperchiato le secolari falsità .
ARCUGNANO : E’ GIA’ INTITOLATO A MARIANO RUMOR IL PIAZZALE DI VILLA SALVIATI ORA SEDE DEL NUOVO MUNICIPIO
Con calma ma comunque entro la fine del 2021 seguiranno certamente interpellanze rivolte alla sostituzione le tabelle recanti i nomi dei contraffatori veneti magari con il nome della attenta Magistrata che ha snidati la tresca . Già da tempo la piazza del nuovo municipio è stata intitolata a (Antelope Cobbler) cioè Mariano Rumor. In Veneto ci sono decine di Scuole Intitolate a Palladio, Tito Livio, Guido Piovene , Renato Cevese. Servirà cambiare loro il nome per non passare da istituti intutolati a nomi di falsari.
MUSEO PALAZZO CHERICATI.DA ANNI OSPITA RITROVAMENTI DI FALSARI?Un area da sempre definita densa di ritrovamenti archeologi che risalgono all’età del Bronzo, e non solo di epoca romana . Nel lago bacino recintato dall’anfiteatro I vicentini pensavano di possedere ritrovamenti di imbarcazioni ecc. perfino più antichi rispetto per esempio alle imbarcazioni ( in fase di trattativa per esplorazione sottomarina dall’equipe del prof. Rosenfranz) del lago di Nemi bruciate dai partigiani. Quindi dopo il giudizio del Soprintendente a voi ogni conclusione.
RIMUOVERE ANCHE IL NOME DI GASTONE TREVISIOL MESCHINELLI LIOY , PALLADIO dalle tabelle . Nell’area del loro studio , il bacino più antico del nord Italia mostrarono ritrovamenti . A Loro posto semmai dovrebbero essere inseriti i nomi dei ,magistrati che a giudicare dalla sentenza commisurata a al prof. Franco Malosso von Rosenfranz sembrano poter affermare con certezza di aver scoperto l”inciucio” .
ITALIA PAESE SELVAGGIO E DI CONTRADDIZIONI
Per quanto paradossale il millenario Anfiteatro Berico di Arcugnano è l’unico giunto a noi composto ancora del 95 % di suoi blocchi originali . Vuoi che sia un primato dovuti alle tonnellate di monezza, che per più volte lo ha ricoperto, da irrispettosi scavi a monte che lo hanno preservato nei secoli. Di certo i tecnici concordano su un punto. Il TEATRO LA FENICE di cui è consigliere il cav . Gianni Zonin, E’ ORA UN BEL TEATRO RIFATTO CON FINTI MATERIALI CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON QUELLI DI QUALITA’ DELLA SUA EPOCA . IDEM I TEATRI ANTICHI CHE, IN SEGUITO ALLA VICENDA DELL’ANFITEATRO DI ARCUGNANO, ABBIAMO APPRESO ESSERE STATI RIFATTI ARRANGIANDOLI CON BLOCCHI ESTRATTI RECENTEMENTE . Stiamo parlando nientemeno del Colosseo. Del Teatro Romano di Verona, l’Arena . Mentre invece il “Querini” di Arcugnano (ex) Capoluogo, i suoi blocchi, li possiede ancora tutti . Cioè: la speculazione edilizia edificando altrove, fino a qualche decennio fa non lo aveva saccheggiato risparmiandolo. Ebbene si . Malgrado alcuni dei suoi blocchi per “miopia ” siano semplicemente stati spostati a far da muro a secco di tenuta a una serie di ville tra cui quella di un magistrato , il primato , il “Querini “lo conserva ancora. Questa sentenza fa scalpore Farà parlare per secoli. Ottenuta respingendo perizie, prendendo per buone le dichiarazioni dell’estorsore della banda . Dopo quanto messo a nudo dal giudice Palamara la vicenda Anfiteatro fa onore alla giurisprudenza Italiana?
MAFIA: PIAGA DI STATO ITALIANA. REINTRODOTTA DAL 10 LUGLIO 1943
Avevamo investito tutti i nostri risparmi li dentro . La richiesta dei 5 milioni pretesi a tangente era esagerata . No potevamo propio pagarla .Una vergogna riferisce il Conservatore. Ormai dalla mafia istituzionale, siamo abituati alla sistematica corruzione, richieste ricattatorie , estorsioni, agli appalti con materiali e progetti truccati rispetto ai computo metrici previsti in capitolato d’appalto. Incendi sui luoghi storici di natura dolosa, provocati con pompieri trattenuti. Uno sconcio italiano incontrollato in un paese in cui, purtroppo non si salva più nulla.
IN REALTA’ E’ IMPOSSIBILE ! CHE UN ANFITEATRO DI COSI’ ENORMI DIMENSIONI “SPARISCA” IMPROVVISAMENTE . Ma ad Arcugnano c’è l’Italia dei misteri. Quella delle manine esperte a a sottrarre i documenti del Generale Dalla Chiesa appena ammazzato, le note di Giovanni Falcone? L’agenda Rossa di Paolo Borsellino che subito sfilata dalle mani fumanti carbonizzate del giudice, fu segretata.
G. ANTOCI, S. TUSA, M.TOSI Sembra pure i telefonini di Emilio Todaro e l’assistente capo Tiziano Granata … I due che difesero coraggiosamente il presidente G. Antoci , diffamato quanto ammirato per il suo coraggio dal prof. Sebastiano Tusa, (deceduto sul volo Ethiopian Aerlines) collega del Prof. Maurizio Tosi, classificatore dell’Anfiteatro Berico che bloccò i fondi UE destinati al Parco Nebrodi . In realtà una operazione pioggia di denaro destinata a corrompere funzionari, Magistrati Poliziotti mentre nel servizio delle iene qualcuno in Antimafia, al confronto, non sembra raccontarla giusta.
ARCUGNANO E IL PARCO NEBRODI . STESSE ANALOGIE MASCHERAMENTO A ROSENFRANZ COME AD ANTOCI . E non solo . Nessuna indagine per l’attentato a Rosenfranz
Rosenfranz , durante l’intimidazione parte l’ordine di perquisire la sua abitazione ? Chi seguiva le fasi impartendo ordini al sottufficiale? Dovete chiederlo al sottufficiale che la fece, il Mllo. Mansutti . Nella sua utenza fino a 7 anni anche la centrale italiana ha l’obbligo di conservare tabulati che vi mostrano comunque, e legalmente, l’ identità e la voce di stava dall’altra parte dell’apparecchio e rivela come e in che modo ha ordinato e pilotato il sottufficiale che omise di verbalizzare una massa di 260 mc di blocchi del teatro scomparsi dallo stesso e posti a tenuta delle villa del Magistrato e altre cose… . Lo avevamo avvisato che per ragioni di sicurezza (date le minacce terroristiche – intimidatorie, inseguimento e gli omicidi) su tutte le chiamate dentro l’area privata ” in” e “out” era attivo il riconoscimento toni DTMF che trasmetteva archiviando all’estero in remoto alla agenzia di telecomunicazioni inglese incaricata dal Prof. Maurizio Tosi.
Ancora una volta Arcugnano presenta le stesse similitudini con Bagheria e S. Agata nel Parco delle Nebrodi fra quelle ville costruite in una rotta, quella che i professori Tusa e Tosi ritenevano fosse un percorso protetto avente diritto di accesso ai milionari fondi cinesi stanziati alla Via della Seta . Purtroppo anche loro sono tragicamente cadaveri e la parte di anfiteatro superstite è sotto un decannale tentativo estorsivo e di esproprio istituzionale .
E’ “MASCARIAMENTO “ANALOGO A QUELLO SUBITO DA GIUSEPPE ANTOCI QUELLO SUBITO DA FRANCO MALOSSO VON ROSENFRANZ
Classificato da uno dei cinque più importanti archeologi al mondo, il prof. Maurizio Tosi.Un colossale anfiteatro presente da millenni per alcuni magistrati che mai lo hanno voluto vedere è operazione assai difficile da cancellare. Parla da solo. Non si tratta della solita sparizione di documenti dalle Procure . Sopratutto quando dal 2002, abita un loro collega magistrato su quelle ville abusive che si affacciano in anfiteatro edificate utilizzando i blocchi saccheggiati dal teatro la sua sommità è stato immobiliarmente investito il premio istituzionale percepito dai Killer della “Strage Paolo Borsellino 1992 ” .
SOS : LA LEGGE “ANTOCI “- VILLE IN ODORE DI MAFIA ? le ville abusive si svuotano , rivendute in fretta dai loro inquilini. Nel fuggi fuggi generale entra in azione il Sindaco di Arcugnano .
Quella parte della politica che fio a quel momento assieme alla mafia ad Arcugnano, a Vicenza, aveva convissuto si spaventa e reagisce. Serve qualcuno da provocare che possa fare da apripista per liberarci dai mafiosi. In questo il Conservatore di Ferro dovrebbe essere il candidato ideale . Incorruttibile, se attaccato, facilmente reagirà. Sarà lui a fare da apripista?
PARTE LA MACCHINA DEL FANGO SUL CONSERVATORE
Le reazioni del Conservatore non si fanno attendere. Accetta una intervista ma altresì annuncia : non sono affatto intenzionato a fare da “apripista” in una lite fra aggiudicatori istituzionali e regolamenti di conti con i loro giannizzeri . Non finisce mai questa “invenzione “di definire falso ciò che è vero senza un briciolo di prova. Regia occulta con utilizzo della mia persona a scopi di terzi. Per difendermi da calunnie e infamità dovrei attaccare un giudice che abita qui e una serie di abusi edilizi risalenti a 20 anni e che a mio avviso si sono ormai normalizzati ?
L’ANFITEATRO DI ARCUGNANO E’COPERTO DAL SEGRETO DI STATO E pure rischiando 25 anni di reclusione per rivelazione di fatti coperti dal SEGRETO DI STATO? No grazie . E ricambia al Sindaco la patata bollente. Tra l’altro è lo stesso sindaco il firmatario delle concessioni delle ville abusive che per sempre interruppero la veduta paesaggista dell’ elegante anfiteatro di Arcugnano. Serve attendere. Siamo solo agli inizi…
INFURIA LA POLEMICA: ITALIA PAESE SELVAGGIO E DI CONTRADDIZIONI
Per quanto paradossale il millenario Anfiteatro Berico di Arcugnano è l’unico giunto a noi composto ancora del 95 % di suoi blocchi originali . Vuoi che sia un primato dovuti alle tonnellate di monezza, più volte ricoperto da poco rispettosi scavi a monte che lo hanno preservato nei secoli. Di certo i tecnici concordano su un punto. Il TEATRO LA FENICE E’ ORA UN BEL TEATRO RIFATTO CON FINTI MATERIALI CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON QUELLI DI QUALITA’ DELLA SUA EPOCA . IDEM I TEATRI ANTICHI CHE, IN SEGUITO ALLA VICENDA DELL’ANFITEATRO DI ARCUGNANO, ABBIAMO APPRESO ESSERE STATI RIFATTI ARRANGIANDOLI CON BLOCCHI ESTRATTI DOPO . Stiamo parlando di Colosseo, Teatro Romano di Verona, Arena . Mentre invece il “Querini” di Arcugnano (ex) Capoluogo, dotato di stupefacente incomparabile vista verso i suoi blocchi, lo è. Cioè: la speculazione edilizia edificando altrove, fino a qualche decennio fa non lo aveva saccheggiato risparmiandolo. Malgrado alcuni dei suoi blocchi per “miopia ” siano semplicemente spostati, il primato lo conserva ancora. Questa sentenza fa scalpore . Ottenuta respingendo perizie, prendendo per buone le dichiarazioni dell’estorsore della banda . Dopo quanto messo a nudo dal giudice Palamara la vicenda Anfiteatro fa onore alla giurisprudenza Italiana?
MAFIA: PIAGA DI STATO ITALIANA. REINTRODOTTA DAL 10 LUGLIO 1943
Una vergogna riferisce il Conservatore. Ormai dalla mafia istituzionale, siamo abituati alla sistematica corruzione, richieste ricattatorie , estorsioni, agli appalti con materiali e progetti truccati rispetto ai computo metrici previsti in capitolato d’appalto. Incendi sui luoghi storici di natura dolosa, provocati con pompieri trattenuti. Uno sconcio italiano incontrollato da un paese divenuto una discarica a cielo aperto in cui, purtroppo non si salva più nulla.
SCHIAFFO SENZA PRECEDENTI AL DNA DELLA CULTURA VICENTINA
Il Querini rimane l’unico teatro con il 95% dei sui blocchi originali sopravvissuti fino a noi con un surround di eccellenza. Come riferivano Freya Stark e Margherita Maltarello: ” il teatro era un tempo raggiungibile agevolmente solo per via fluviale, penetrando dalla sua baia e la sua eccezionale acustica nota per le prove di orchestra del Liebestod dedicate al compositore tedesco Richard Wagner e a mio padre ” .
L’ ANFITEATRO BERICO QUERINI COLONNA DI ARCUGNANO
2021 . Devastato 20 anni prima a causa del saccheggio dei suoi blocchi (per fortuna solo spostati di sede ). Sogno irrealizzato da un team di nostalgici che lo hanno affidato al conservatore Franco Malosso von Rosenfranz di altri simili luoghi in Germania, Regno Unito,, Francia, Austria . Nel 2015, sotto la sua egida, sfidando inimmaginabili balzelli, fu da lui amorevolmente nuovamente restaurato per essere riconsegnato alla cittadinanza. Dobbiamo qualcosa alla sua ostinazione se oggi il millenario anfiteatro Berico delle Querini Colonna in Arcugnano capoluogo è nuovamente fruibile. Viceversa , il premio è stato una condanna .
MA QUANTI “SMEMORATI “AL COMUNE DI VICENZA. Eppure, fra tecnici zittiti, minacciati, silenziati, una poco signorile irrispettosa macchina del fango improvvisata nel 2016 ha dimostrato di averne smarrito il ricordo. Parla a ruota libera i suo conservatore. O meglio parla fin dove può giacché sulla vicenda pesa il rischio di RIVELAZIONE DI SEGRETO DI STATO . E pensare che in una calda estate degli anni ’90 facendo le veci del Sindaco di Vicenza fu proprio lui, i. occasione ed introducendo il Gemmellaggio di Pforzheim a concertarci sopra con la band tedesca . Dal 2016, per effetto di una messa in scena, improvvisamente il millenario spettacolare anfiteatro non esiste più? Alla notizia delle condanna commisuratagli nei social si sono mobilitati circa 1.000 testimoni e tecnici disposti a parlare sfidando minacce ed omertà della locale mafia istituzionale.
INFAMANTI ACCUSE INVENTATE PER COPRIRE L’ ESTORSIONE SUBITA IN ANFITEATRO DA FRANCO MALOSSO ROSENFRANZ E MAURIZIO TOSI
VICENTOPOLI DELLE TANGENTI ISTITUZIONALI Il Conservatore del paesaggio Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz è vittima di infamanti accuse nel regolamento di conti per l’utilizzo del teatro fra diverse mafie istituzionali.
CHI E’ IL CONSERVATORE FRANCO MALOSSO VON ROSENFRANZ . Accademico musicale formatosi sotto la guida del compositore vicentino-berlinese del cinema tedesco Bechstein (Giuseppe Becce) è diplomatico, manager progettista di satelliti dedicati a riconoscimento ipodermico di persona e di calore (antincendio doloso ). Giornalista e Scrittore dalla memoria prodigiosa ha pubblicato 25 incontestati libri. Una vita, la sua, spesa sempre e solo in difesa del paesaggio collettivo nel paese .
CHE COSA CONTIENE LO SPAZIO ANFITEATRO OGGETTO DELL’ESTORSIONE UNA VASTA BIBLIOTECA PRIVATA LA CINETECA BECHSTEIN – GIUSEPPE BECCE. IL PICCOLO MUSEO LACUSTRE LA VERA CASA DI GIULIETTA ADOLESCENTE . UNA GALLERIA FOTOGRAFICA INTITOLATA A TUTTI I NOTI INTELLETTUALI E D AVIATORI CHE LO FREQUENTARONO . UN PERCORSO NEL SUO PARCO RICCO DI INDICAZIONI BOTANICHE
A casa di Giulietta in Anfiteatro Querini si deve a lui la conservazione della cineteca donata dal vicentino berlinese dr. Bechstein- Giuseppe Becce, il “Piccolo museo lacustre” della barche . Inoltre una vasta Biblioteca privata, ricca di documenti da fare invidia alla Bertoliana, salvata dal Conservatore dal rogo doloso dell’Archivio Sorelle Mioni-Papadopoli-Wollemborg,
oltre a tabelle descrittive per gli studi di agraria e botanica sulle piante mantenute gelosamente in vita nel parco di Giulia Querini in Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo.
Il Conservatore è il nipote del costruttore dei pianoforti Rosenfranz Reale Fabbrica Italiana di pianoforti di cui fu amministratore Antonio Fogazzaro e poi il tenore di Arturo Toscanini, Aureliano Pertile (moltissimo il materiale museale sottratto al Tenore e rintracciato da tante infaticabili serrate indagini di Franco von Rosenfranz ). Il bisnonno di Franco era il curatore di ben OTTO FRA TEATRI E SALE D’ASCOLTO in pertinenze nobiliari di cui quattro in Italia, nel Veneto.
Cessata la Maltarello-Rosenfranz, oggigiorno la tradizionale produzione di pianoforti Vicentina è mantenuta nell’eccellenza dal “doppio piano“ B O R G A T O, Un orgoglio vicentino basato su un progetto di L. van Beethoven che lo commissionò a Conrad Graf ed ispirato da musiche scritte per pianoforte a pedali composte da Mozart, Robert Schumann, Franz Liszt, Charles Valentin Alkan, Camille Saint-Saëns ecc. mentre per l’eccellenza dell’eredità acustica del suono per raffinati, primeggia nel mondo l’ azienda SONUS FABER.
Tra questi teatri vi era il Querini nella baia dell’anfiteatro di Arcugnano, ben descritta da Freya Stark. Dal 1938, persa la sua principale via di raggiungimento lacustre, sullo scenografico teatro intervenne l’oblio.
LA SENTENZA: “PSEUDOCULTURALI “LE CONFERENZE TOSI/ ROSENFRANZ!
2019 Oppostosi al pagamento delle tangente, oltre alla poco signorile ridicolizzazione l’insulto nel paradosso.
BENEVENUTI IN ITALIA! Nulla di strano. Al grande architetto Andrea Palladio furono eliminati due figli e forse anche lui stesso venne ucciso. Giovanni da Schio e Neri Pozza finirono imprigionati mentre Carlo Scarpa smisero di oltraggiarlo ed ostacolarlo solo da morto. La lista è lunga.
ESTORSIONE SFACCIATA . MAGISTRATURA DISTRATTA CHE NON RILEVA?
DOVETE COORDINARVI CON UN COMMERCIALISTA LEGATO AL TRIBUNALE VICENTINO!
Così l’estorsione contenente le tipiche modalità mafiose prosegue spavalda indisturbata perfino durante le fasi del processo tenute nel TRIBUNALE DI VICENZA. Nessuno si accorge che l’ordinanza di demolizione e smaltimento coinvolge il Chioso di Piovene e le statue superstiti dei Querini ? Distrazione ?
VICENTOPOLI OFFRE LA RATEIZZAZIONE DEL PIZZO
2016 La trattativa avanza e la mafia istituzionale schiera i suoi “funzionari” per indurre lo staff del prof. Maurizio Tosi a cedere e prestarsi a raccogliere dai finanziatori il versamento “dovuto” per la protezione che si sarebbe dovuta coordinare, presso lo studio di un commercialista molto noto in provincia.
VICENZA: ALLA MAFIA SICILIANA SUBENTRA LA SACRA CORONA UNITA?
Nel paragrafo che segue sono riportate alcune missive inviate ai tecnici da uno degli offerenti la protezione auto-delegatosi a intervenire per conto dei proprietari dell’anfiteatro. Scopo: esercitare pressioni sul Conservatore e sullo staff del Prof. Maurizio Tosi che provocato ora è stufo di subire
Non pagate ? i nostri uomini sono nella polizia e nella magistratura vicentina . Ci penseranno loro a darvi una lezione! “La nostra attività non è ben compresa… Per l’evidente necessità di evitare che l’ Autorità, da noi autorizzata, intervenisse bloccandoci i lavori “.
LA MAFIA PARE LIBERA DI AGIRE SPAVALDA ED INDISTURBATA A VICENZA
Dopo ogni denuncia di estorsione, nessun processo in seguito a prescrizione è mai arrivato a conclusione.
Insomma i vantaggi sarebbero una sorta di immunità giudiziaria, sentenze truccate, denaro da riciclare ? Tuttavia, da sinistra a destra il conservatore del teatro è un bersaglio che non si piega alle disinibite sfacciate e firmate minacce del malaffare e all’estorsione istituzionalizzata che certa di farla franca si fa beffe della decenza . In due parole se una estorsione deve proseguire in un Tribunale della Repubblica Italiana dice il “Conservatore di Ferro ” noto, per non essere tipo che le manda a dire attraverso terzi , vuol dire che è ora che prenda vigore la proposta dell ‘ideologo delle Lega sen. Miglio, cioè: La Mafia andrebbe sud-legalizzata,
«A differenza delle organizzazioni puramente criminali, o del terrorismo, la mafia ha come sua specificità un rapporto privilegiato con le élite dominanti e le istituzioni, che le permettono una presenza stabile nella struttura stessa dello Stato”. E che “La mafia è l’estensione logica e la degenerazione ultima di una onnicomprensiva cultura del clientelismo, del favoritismo, dell’appropriazione di risorse pubbliche per fini privati” |
L’ ANFITEATRO TRA VERO O FALSO IN STILE AMANDA LEAR
La manutenzione nell’anfiteatro sopravvive da decenni e senza mai aver pesato sulla collettività grazie al coraggio e ai contributi volontari di sponsor e dei suoi associati. Fra ben cinque mafie italiane in corsa fra loro per accaparrarsene la gestione, annovera perfino un intervento legato al vertice dei servizi segreti italiani.
DA UNA DIATRIBA FRA CANDIDATI SINDACI 2016 nel corso della sua riapertura il noto candidato a sindaco di Vicenza (Potere al Popolo) prof. FILIPPO ALBERTIN, pianista di fama, annuncia la riapertura a tutto il pubblico del millenario anfiteatro privato di cui lui è Presidente.
II comunicato innesca un botta e risposta fra il vicesindaco vicentino JACOPO BULGARINI e l’Equipe del prof. Maurizio Tosi che difenderà l’indipendenza del presidente prof.Filippo Albertin .. Le polemiche degenerano. Dirette TV, intere pagine di giornali si spendono tra Anfiteatro VERO/FALSO, in stile Amanda Lear. Molti poco studiosi, si bevono che sia un falso . Nel più totale oblio generale in cui da anni l’anfiteatro dorme, in un modo o nell’altro sono tanti i cittadini he davvero non san delle sua esistenza e che sorridono pensando che ci sia sotto una genialata per non pagare quella che diverrà una enorme campagna pubblicitaria in stile Amanda Lear . Fino al suo sequestro. Ma la vicenda non termina li.
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DURANTE l’ESTORSIONE : IL CORVO : per incriminare Rosenfranz spacceremo PER SBANCAMENTO il DILAVAMENTO proveniente dalla casa del Giudice . La notizia verrà effettivamente così spacciata ai giornali . Servirà per mal disporre la cittadinanza verso il Conservatore.
E’ “MASCARIAMENTO ” ! Nel 2016 improvvisamente qualcuno tempesta la Procura vicentina, giornali e social di immagini SATELLITARI provenienti da Google Map. Nessun magistrato ne rileva la falsità. L’ intento è spacciare metri cubi di DILAVAMENTO franoso (proveniente da uno sbancamento di ville costruito a monte dell’anfiteatro) che investono la parte di competenza dell’Equipe Tosi, facendo passare per uno SBANCAMENTO quello che è un dilavamento Nessuna perizia sarà mai ammessa a difesa di questa infamante accusa. Si va al processo per incriminare un innocente al posto degli autori delle messa inscena.
ENTRANO IN SCENA RUOLI ISTITUZIONALI MEDIATICI COINVOLTI A VARIO TITOLO NELLA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO.
Ben presto il Conservatore si rivela ribelle, “allergico alla tangente”, da dividere fra un magistrato, membri istituzionali del Comune di Arcugnano e altri potenziali estorsori.
FALSI CO-DIFFUSI DALLA CONSULENTE TECNICA RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI ARCUGNANO
A dar man forte per diffondere “clamore mediatico” e piegare la volontà dello studioso è l’architetta KATIA ZONCATO responsabile tecnica del Comune di Arcugnano e CONSULENTE TECNICA dell’avvocato d’accusa , Stern pagato dal sindaco il dr. Pellizzari per dimostrare alla cittadinanza che il “contraffatore” è l’ambientalista Franco Malosso von Rosenfranz.
Probabilmente il legale chiamato a reggere l’accusa per conto del Sindaco, facente parte di uno studio abituati a vincere ogni causa non è a conoscenza neppure che la consulente tecnica del sindaco è implicata per aver prestando la sua immagine nella diffusione di contraffazioni Satellitari (Google Map) necessarie al giovane Magistrato il dr. FILIPPO LAGRASTA per giudicare così incriminando il prof. Rosenfranz, destinatario e vittima della diabolica trama punitiva . Siamo solo agli inizi. 2 sono i magistrati che hanno chiesto e ottenuto il trasferimento .
SCANDALOSO
Per imputare il Conservatore di chissà quali nefandezze, si perché almeno per un paio di Magistrati del Tribunale di Vicenza che hanno accolto la tesi di accusa così impedendo qualsiasi raffronto, il reato contestato al Malosso pare consista nell’aver liberato dai rifiuti e dalle sterpaglie degli ex vigneti le vecchie terrazze investite dal dilavamento franoso causato dallo sbancamento dagli scavi per realizzare la casa del collega Magistrato. Scavi che hanno interrotto un pozzo permanente secolare e pure inquinato . Ragione che sta facendo spopolare le ville abusive costruite dentro la sommità delle sua collina .
FUGA DA ARCUGNANO ANFITEATRO CAPOLUOGO Fra i numerosi segnali di “VENDESI” qualcuna di esse ha visto anche 5 passaggi di proprietà in pochissimo tempo. Quale delle 2 situazioni è l’ILLECITO EDILIZIO” ? Cronologicamente per ragioni di sicurezza, dopo gli accadimenti ,tutta la attività avvenuta sull’anfiteatro di Arcugnano è stata microfilmata quotidianamente e per decenni dall’equipe Tosi. I record sono conservati nelle aziende incaricate alla sicurezza del Regno Unito. Riferisce il conservatore: Ma i Magistrati non li hanno voluti vedere mentre a un estorsore, hanno creduto . Nessun problema se essere buoni significa essere derisi. Il Giudice non ammette fotografie, prove indispensabili per capire la conformità dell’aspetto dei luoghi e verificare quanto riferito dall’estorsore di cui si sono serviti per incriminarmi ? Tranquilli . Fra poco ridiamo . Circa i rifiuti estratta , pure . Nessun problema . Saranno posti on- line prossimamente da un sito inglese. Per scrupolo anche via Telegram . E poi vedremo chi e come e che cosa davvero è successo li dentro e non solo .
INVITAI A PRESENTARE LE SCUSE
Qui sotto possiamo vedere l’autore dei diffusione dei falsi ai danni del Malosso : SI tratta di A. Pellizzari faceva ritrarre con la Capo Ufficio Tecnico Zoncato Katia. una responsabile tecnica comunale precendentemente in servizio a Scriveva: ecco come era prima il teatro. E giù a postare pubblicamente un bel falsone per calunniare ancor di più il conservatore, la storia, l’anfiteatro . Io sono Geometra, amo la natura( al conservatore, il giudice ha corrisposto colpevolezza di uno sbancamento di un aera boschiva che mai è stata classificata tale) Precisa lo “zelante” Geometra a chi gli fa notare che sta postando dei falsoni : Basta mi sono stufato ... ci penserà il Giudice (ben ingannato dal clamore mediatico del prodotto ) a condannnare.(Franco Malosso von Rosenfranz) che dice: No comment su quello che c’è sotto . Stiamo mostrando solo gli inizi di questa macchinazione. Per il resto serve che un magistrato ritenga legittimo quanto è avvenuto per noi. Nel m bel mezzo di un ecologista finito a fucilate, proteggersi autorizzando una sfilza di prove e varcando se necessario la privacy degli accusanti beccati sul fatto a diffondere calunnie. Da tempo l’equipe Tosi su allarme e terrorismo che fece scappare letteralmente proprietari e tecnici, aveva adottato ogni tecnica di difesa ambientale per proteggersi da questi insulti e mappare complicità dell’estorsione.
SOTTO GLI OCCHI DEI MAGISTRATI DEI MAGISTRATI I FALSI UTILIZZATI PER INCRIMINARE IL CONSERVATORE. i Avvisata dai detective circa i nuovi falsi, l’equipe Tosi interpella Google Map per la verifica delle immagini satellitari ed ecco la risposta dell’azienda:
20121 . Emerge che LE COSIDDETTE “PROVE CERTIFICATE” DEI MAGISTRATI ITALIANI SONO DEI FALSI ORGANIZZATI DALL’ ASSOCIAZIONE MAFIOSA INCARICATA ALL’ESTORSIONE ANFITEATRO DEI VENETI ANTICHI. TROPPO TARDI, IL CONSERVATORE, SENZA PROVE E’ GIA’ STATO CONDANNATO al posto dei veri devastatori del paesaggio.
IL CONSERVATORE NON HA MAI SBANCATO NULLA. Le sequenze (falsi )satellitari dello sbancamento sono state prelevate da una località molto simile che ricade sotto un altro l’Ufficio Tecnico di Altavilla Vicentina assurto di recente per essere divenuto una sorta di assegnatario , custode giudiziario dei numerosi beni sequestrati alla Mafia ecc. . Da qui, per incriminare il Conservatore e renderlo inviso alla cittadinanza si Arcugnano l’elaborato è stato foto-composto e diffuso dalla Pubblica Ufficiale per creare presupposti di incriminazione di un innocente.
Ride il conservatore, manager dei satelliti che aveva offerto all’accusa di chiudere un occhio, ovviamente dietro giuste scuse. In questo paese , che importanza ha una condanna ottenuta per “convincimento” senza ammissione di prove ? Li metterò on line a puntate . Sarà l’opinione pubblica a giudicare che cosa succcede nella giustizia a Vicenza e Venezia , i fatti nuovi… ecc contestualmente alla sentenza commisuratami che offende la dignità e la memoria anche dei miei collaboratori morti ammazzati e la regia di tutto questo complotto .
DAL COMPLOTTO SI DISSOCIA LA ASSESSORE ALLA CULTURA FLAVIA ZOLLA
La speculazione edilizia atta a cementare la Fontega si arricchisce sempre di più particolari dopo che l’ecologista ed informatore Mauro Pretto è eliminato a fucilate. Durante il processo, dalla banda si dissocia prendendo le distanze la responsabile alla cultura del sindaco.
IGNORARE L’ESISTENZA DELL’ANFITEATRO E DEGLI SCARICHI PERICILOSI ERANO ORDINI SUPERIORI ?
Stanca di mettere una mano sopra l’area dell’anfiteatro quando qualcuno chiede se ci si poteva farci sopra una mostra ecc. essa era al corrente delle operazioni e conflittua con il Sindaco . Ovviamente in Procura di Vicenza nessuno sa nulla E nessun magistrato incarica approfondimenti di indagini di PG .Così il mio processo va avanti riporta il conservatore . Con lei facemmo pure una riunione con la arch. Sandra Brentani (Provincia di Vicenza). Le due donne non informavano il Sindaco ? Il vigile non informava il Sindaco, a segretaria non informava il sindaco ? Ride ancora il conservatore : In Comune l’atmosfera è un poco tesa ultimamente.
LA PROVOCAZIONE. I I MAGISTRATI ARCHIVIANO IL CRAC G. ZONIN (BPV) E CONDANNANO IL CONSERVATORE
La storia milionaria si tinge sempre più di giallo Franco von Rosenfranz, è penalizzato dagli stessi giudici Stefano Furlani poi Elisa Marian della Corte d’Appello di Venezia che contestualmente archiviano il Crac BPV .
CHI E’ LA GIUDICE ELISA MARIANI Archiviatrice del crac Zonin condannato poi a 6 anni di carcere per il Crak BPV BANCA NOVA, la donna è la presidente del Tribunale di Venezia, un tribunale al centro delle denunce per lo scandalo delle sentenza pre-compilate . E proprio alla Magistrata è stato sottoposto l’appello del Conservatore. Di fatto essa gli ha nuovamente impedito l’impossibilità di difendersi degnamente producendo perizie e prove a sua difesa e così viceversa avvallando la credibilità dell’ ESTORSORE DELLA BANDA . Con questa sentenza si favorisce omettendo apertamente un abuso edilizio compiuto da un magistrato collega colà inserito in quelle ville abusive. (circostanza comunque clamorosamente omessa dal verbale di un sottufficiale dei Carabinieri) La sentenza fa così passare per buone le falsificazioni satellitari. Ossia dei veri e propri falsiAvvallando l’ordinanza di distruzione di statue e parti superstiti pertinenze dell’ anfiteatro delle Querini Colonna. Insomma compiendo l’azzeramento di quanto è descritto dai sommi memorialisti che riportano l’esistenza dell’anfiteatro . Un vera e propria offesa alla storia .
SI VA VERSO IL REATO DI DISTRUZIONE DNA PATRIMONIO DI UN POPOLO. E qui in Anfiteatro ci sono seppelliti gli investimenti spesi in abusivismi edilizi spesi con i proventi pagati agli autori delle strage di Paolo Borsellino. Stiamo sollevando un largo coperchio . La mafia , quella feroce, quella che non ama il clamore, quella che conta si limiterà di stare a guardare ?
Una coincidenza? Il conservatore vittima dell’estorsione Rosenfranz, è il nipote del co-fondatore della Banca Popolare Vicentina Emanuele Lodi ( i cui avi co n per amico Palladio , conservano da generazione almeno 5 teatri nella sola Vicenza. Tra cui l’anfiteatro Berico). Alla guida delle stessa con polemiche e denunce mai finite, qualche anno fa viene scelto come suo presidente il vignaiolo Gianni Zonin. Era a capo di una gloriosa azienda tuttavia colpita da in difficoltà finanziarie. Fu il presidente che la condusse al Crac di BPV -Banca Nova di Bernardo Mattarella. In molti e fra questi anche i suoi figli compresi in una intervista ritengono che il padre non è stato il vero artefice .Chi dando l’allarme fu subito esclusa dalle previste indagine del crac milionario fu la Giudice PM Cecilia Carreri. Suo era palazzo (Giustiniani – Zorzi – Maltarello- Baggio) curisamente lo stesso palazzo da dove Jacopo Cabianca e i Maltarello con i Rosenfranz dettero vita alla Banca Popolare Vicentina e alla Fabbrica Reale di Pianoforti . Per il Conservatore, siamo i n presenza di ricattati e ricattatori istiituzionali . in questa vicenda doveva friggere sulla graticola il ministro Franceschini fino al capo dello Stato on. Mattarella in una trappola per lui preparata a Vicenza ( durante la sua visita al palazzo del bisnonno Giustiniani – Zorzi – Maltarello- Baggio) . Contro Franceschini ear stato organizzato il depistaggio che la regia estorsiva ha furbescamente orchestrato tentando di servirsi della vicenda anfiteatro. Alla richiesta di chiarimenti il commercialista Procopi fu “suicidato “.
PARTE LA “LEZIONE” CONTRO FRANCO MALOSSO VON ROSENFRANZ? I criminali che inquinano il Veneto invece, a causa dei tempi lunghi, è dimostrato che hanno beneficiato del meccanismo della prescrizione. Al contrario il processo contro Rosenfranz, sotto l’egida del Presidente del Tribunale di Vicenza il Magistrato Calabrese Cappelleri (che mai deve aver visitato l’anfiteatro delle Querini) si svolge a tempo di record. La vendetta estorsiva si compie? Dello stesso parere sono i risparmiatori delle BPV che ritengono che aver subito da membri istituzionali altrettanta estorsione .
PER l’on. GIORGIA MELONI (DI COMMISSIONI) : E’ ESTORSIONE
Alla commissione di indagine parlamentare che chiede al dr. Cappelleri lumi sui ritardi giudiziari che hanno permesso il crac Bruno Tabacci: una rete di protezione con complicità di diffuse invincibili cariche istituzionali ben più vasto degli illeciti attribuiti al il cav. Gianni Zonin [ndr ]. NeL Gruppo Banca Nuova . Bernardo Mattarella c’è l’ex capo Presidente della Corte d’Appello di Venezia nella Banca Nuova giudici e contemporaneamente durante o dopo membri del CDA controllato da BPV
Devastante, l’ estorsione proseguirà indisturbata sull’imputato durante il processo [continua per approfondire] . In questa palese provocazione siamo solo agli inizi dello scoperchiamento di un enorme filo d’Arianna
[Servizio di Amedeo Gagliardi]
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