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Ultimo aggiornamento 31 Maggio 2023 Per approfondire : https://anfiteatroberico.com/despar

IL “SOPRINTENDENTE VENEZIANO ” MAGANI ” Guai a infrangere le regole degli “uomini d’onore”. Pare che mentre fosse indagato per associazione e delinquere qualcuno dopo averlo sostituito alla dr.sa Gaudino lo abbia messo dire sciocchezze sull’Anfiteatro Berico di Arcugnano Capoluogo. Per intanto il 4 marzo 2023 mentre lui che fin dalla prima scandalosa menzogna su commissione , tentennava , la Cupola gli ha “suicidato” la figlia .”

Ne muoiono ormai uno al mese” dice il conservatore “: Entrare nelle Mafia anche solo in concorso esterno, come fiancheggiatori funzionali, fare una bella vita si può. Ma servono nervi saldi. Niente errori pls. Da questo tipi di organizzazioni, volerne poi, uscirne, vivi è ‘  impossibile.”

K” come KILLER scatenati in azione nell’ asse Bagheria (PA) -Arcugnano(VI) e dintorni. Una Halloween costante per Vicenza e dintorni dove quasi 30 anni fa dopo che l’avvocato vicentino Lorenzo Pellizzari forte di una lista di oltre 100 imprenditoria vicentini che riciclavano i soldi dei rapimenti di imprenditor ( Petro Berto e Celadon) i e loro familiari altrettanto vicentini, allarmò pubblicamente , mentre contestualmente avveniva l’arresto in città del n. 2 dei killer siciliani: il Madonia e un altro mafioso che bordo dell’auto Torri di Quartesolo veniva trovatp in possesso di 500 santini di S. Rosalia dedicati a personalità vicentine a iniziare alla mafia

VICENZA : ASSASSINI LIBERI DI UCCIDERE IN CIRCOLAZIONE . Utilizzano una sorta di Taser per irradiazione leucemico . Sono killer ministeriali . Partono da Roma ma scambiano volentieri favori e volti alla maniera già con succeso collaudata tra Italia, Belgio , Austria dal vicentino Francis Turatello. Sono muniti di ogni tipo di lasciapassare tra cui:

Tesserini della Polizia,

-Tesserin di appartenenza ai Servizi Segreti.

– ROS

-documenti con identità false ecc.

Fra loro talvolta collabora una donna.

Se siete portatori di segreti , fate attenzione Stunt- man, soggetti ben addestrati ,capaci di scaraventare giù persone dai palazzi, di avvalenare e contaminare. In grado di immobilizzarvi,di sgozzarvi, provocare infarti nelle vittime . Di sparare come primo avvertimento . Davanti a una magistratura vicentina penetrata dall amafia da un trentennio, l’omertà è una logica conseguenza. La gente che ha paura allorchè scoppiò il tentativo di definire una patacca l’anfiteatro . Non solo, nel complotto intentato con vittima il datato Conservatore dei luoghi Malossiano un fiancheggiatore funxionale di mafia arrivò perfino a definire ” cialtroni ” i più importanti memorialisti veneti . Ecco perché la gente del luogo, fra cui il narratore Luciano Parolin ha tempestato di missive l’equipe del prof. Maurizio Tosi . L’unico che con mirabile coraggio si intrattennne ascoltando la popolazione dell’area Berica, vittima di prescrizioni, archiviazioni , omicidi, intimidazioni.

Sono soggetti autorizzati ad accedere ai dati del cervellone ministeriale. Sono espertissimi di tecniche adatte a “suicidare le vittime “. Anche con il revolver regolarmente denunciato . E’ il caso del commercialista Procopi durante il crack BPV – Banca Nuova Palermo . Salve siamo qui per le indagini circa l’ ammanco della cocaina. Salgono, quindi lo buttano di sotto (Omicidio col. Tedeschi a l’Arcella ). Ne sa qualcosa, avendo visto e fotografato i killer, all’uscita della casa del col. Tedeschi , Otello Gobbin. Perito del Tribunale di Padova. Un cognato che mentre andava dai Carabinieri a denunziare, si sarebbe tolto la vita. P rima svenandosi , poi auto-sgozzandosi . Gobbin imprenditore elettronico è anche ‘ presidente dell’Anfiteatro Berico. Sono killer addestrati a “fucilare ” annegarle, provocare loro infarti o irraggiandole a leocemie fulminanti indotte . Insieme a loro segue un carrozzone fra Periti di Tribunali pronti a chiudere subito come ” suicidi ” quella che è una saga omicida. Hanno accessi dati agli archivi delle scientifica . Hakkerano dati . Son queste le operazioni pianificate di una squadra dei servizi segreti su cui indagando attivamente, si imbattè anche Giovanni Falcone nel sottile filo, che connette l’asse Bagheria- Arcugnano, cioè durante i mesi che lo separarono dalla pianificazione ordinata della sua morte . Su di loro prima di lui , aveva indagato l’allora giudice Veneziano Felice Casson. Marginalmente Carlo Nordio. Giudice perfettamente al corrente delle doppia identità di di Franco Molosso alias agente K- 627 mentre fra Arcugnano e Longare aveva allestito una centrale operativa di intercettazione e pure mobile con una panda SIP -TELECOM ( poi malauguratamente , con un pretesto, sequestratagli Padova e condotta al Garage Roma per ordine di un pplizotto triestino , ex dipendente Telecom tratto in sospetto dall’auto Telecom troppo caricata di apparecchiature )

OMICIDI A BASE DI L’IRRADIAMENTO LEOCEMICO INDOTTO . Non serve fare tanto clamore per eliminare qualcuno, Con questa nuova arma silenziosa on ti salvi .Non serve più neppure stanziare denaro per comprarsi un compiacente perito di Tribunale. Difficilissimo scovane tracce in autopsia. Molto difficile curarsi o scampare a questo temutissimo micropotente irradiamento. (TBI irradiaziamento corporeo totale ).  Anche per il politico super-scortato e divenuto scomodo, quello che sgarra. Ai familiari tuttavia può pur sempre rimanere un bel funerale. Non serve neppure tirarlo fuori dalla sua automobilona blù, picchiarlo, colpirlo in maniera eclatantemente come fu per la strage toccata all’on. Moro. Le cause ? Essere divenuti portatori di segreti, ricatti, condiviso bottini di tangenti, estorsioni . Furono queste le ultime parole che rivelò il prof. Maurizio Tosi mentre a Vicenza veniva preso un killer delle banda dellel Magliana. Due giorni dopo. fu assassinato.

Sono da ricondurre a questo sistema per eliminare scomodi e ormai consumati colleghi a rischio di divenire pericolosi avversari, i decessi dell’av. Ghedini, ( dello studio legale che si concentrò a difese i 2 killer stragisti , ( Abel e Furlan )che veramente erano 3… oggi liberi, quelli dei frati confessori del on. Bisaglia uccisi nel percorso detto di ” Percorso Guido Piovene” quello che dal Santuario di Diana e Apollo, poi delle Madonna di Monte Berico, conduce al al vicino Santuario Berico dell’Anfiteatro di villa di Arcunani Capoluogo . L’av. Ghedini era fratello di Francesca, L’archeologa che recentemente ha come perso memoria di aver compiuto una ricognizione in Anfiteatro Berico. Moriranno con questo irradiamento anche l”on. Berlusconi, gli storici Philippe Daverio, il prof. Luciano Parolin. Uno degli agenti di scorta di Antoci , i teste al processo BPV Adriano Caoduro preceduto dal “suicidato” Procopi”.

Celebri vittime testimonial di queste morti silenziose usata su fieri battitori liberi sono anche come Philip Daverio

Daverio era lo studioso che si confidò su quel che gli avevano predisposto dopo la sua ricognizione villa Este- Adriana , la villa che in provincia di Roma, prende spunto dall’Anfiteatro Berico a Emanuele Pertile. Fra la lista degli scomodi da eliminare troviamo le strane morti del col. Luciano Tedeschi a Padova. I killer lo getteranno giù dalla finestra come testimoniato dal presidente dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano Otello Gobbin. Domenico Biscardi, Luc Montagner. Ci sono anche scambi di favori . Jörg Haider. Sui testimoni del suo “incidente stradale”. l’iradiamento leocemico indotto TBI funziona benissimo . Serve solo portarsi a breve distanza dalla vittima saperlo a azionare . In Anfiteatro Berico la prima ad essere stata irraggiata è una sponsor sostenitrice del teatro .La stilista padovana Gabriella contessa Bovio . Stesso utilizzo sulla scorta di Giusepe Antoci amico di Sebastiano Tusa , i responsabile di Archeologia Marittiima entrato in disaccordo con i Corleonesi e deceduto nel volo Ethiopia-air Lines. Era i più grande amico e collega del prof Maurizio Tosi Provocare un ‘infarto come fu per il vecchio metodo usato per eliminare Lucky Luciano e poi Joe Adonis è presistoria .

FOTOGRAFATI I KILLER CHE ESCONO DOPO L’OMICIDIO TEDESCHI I killer fotografati a Padova da Otello Gobbin ( cognato dell’arch. Benedetto Vettore sgozzatosi per suicidarsi ), presidente dell’Anfiteatro Berico. e intimidito pesantemente durante il processo . sembrano quasi sempre gli stessi .

Come per l’avvocato Ghedini, Matteo Denaro Messina e l’acrobatico Cavaliere Berlusconi, questi audaci spericolati killer

su cui indagava Giovanni Falcone, si presentano a volte gentili , raffinati , complimentosi , adulatori. comunque dotati di qualsiasi travestimento e lasciapassare ministeriale. Sono sempre in viaggio di trasferta tra Roma, Milano, Padova, Brendola, Desenzano, Innsbruck- Klagenfurt. A Bologna, in Sicilia… Anche da li però qualcuno informa Tosi delle loro attenzioni e così a non farsi sorprendere In città c’è già un killer delle Magliana che potrebbe eseguire il compito . Alla fine però il prof. Tosi i ventennale classificatore dell’anfiteatro Berico sarà finito con una puntura di adrenalina. Stessa morte viene riservata al Giudice siciliano a Vicenza il dr. Luigi Rende.

TERRORISMO ESTORSIONI : IL GIUDICE LUIGI RENDE Scomodo teste vantato dagli estorsori dell’anfiteatro Berico e citato nelle interviste a video del 2017 su cui risponde alla “iena” il conservatore, quando gli estorsori chiedevano 5 milioni di euro protezione. Cioè per non ricevere inventate “rogne” contro di loro Aggiustare eventuale inchieste, processi ecc. .

Rende, un fratello appassionato di cultura e teatri in Sicilia, fu denunciato e trasferito per estorsione assurgendo alla ribalta quando durante la perquisizione nel suo ufficio in tribunale e a Vicenza, nel suo agriturismo presso Arcugnano -Longare dove ci sono le due abitazioni in uso a Piddu Madonia, emersero ingenti somme di banconote tracciate da Giovanni Falcone . Presumibilmente proveniente dai sequestri dei vicentini , tra cui, quelli di Pietro Berto e Carlo Celadon, come allarmato all’epoca dall’avvocato Lorenzo Pellizzari finito magicamente nelle mani di altri imprenditori e politici vicentini poi assurti alla ribalta e ancora oggi occupanti posti di potere. Oltre al denaro dei rapiti e da rapine, c’erano armi impiegate nelle rapine agli orafi della Riviera Euganeo Berica. Pistole recanti matricola abrasa. L’allora comandante provinciale dei CC locale riferì che “era consuetudine che gli orafi vicentini si facessero le rapine fra loro”.

Berlusconi e Matteo Denaro Messina . Le stragi . (Da Mariano Rumor- morto assassinato anche lui , ad oggi. ) Entrambi erano attesi al confronto finale, dai Magistrati di Firenze a cui sotto la lente di ingrandimento di quegli anni rimangono testimoni solo i fratelli Graviano e il senatore Marcello Dell’Utri con 100 milioni ereditati . Se sono tutti suoi… certamente una bella sommetta che permette di di comprarsi di tutto.

SANTUARIO ANFITEATRO BERICO Lui, il ” SOVRINTENDENTE ” FABRIZIO MAGANI “. Da poco la di lui figlia di 23 anni gli è stata ” suicidata”. Nelle motivazioni del suo arresto, l’uomo, con precedenti penali giudiziari, coniugato con una nota docente universitaria insegnante a Venezia, risulta coinvolto a danno dei terremotati, nelle indagine per richiesta tangenti nella ricostruzione all’Aquila. Appena fuori dagli arresti domiciliari, trasferito in Veneto nel bel mezzo della estorsione dell’Anfiteatro Berico, pressato dagli eventi, si inventò, “senza documentarsi,“che in Villa di Arcugnano Anfiteatro “non c’erano pre-esistenze romane”. Fra le tante sue distrazioni, il cosiddetto “Soprintendente”, manco si è attenuto alla Carta Archeologica del Veneto, volume III, 1992. p.50, n. 170 – Neppure una sbirciatina? L’acquedotto Romano dell’Anfiteatro delle Querini di Arcugnano , gli sfuggi? O vincoli pure? Spariti?

I Molosso . alias agente K 627 : Contro i suo ex partner siculi, nella sgradita provocazione processuale”anfiteatro ” organizzata a mio danno e della conclusione di indagini del prof. Maurizio Tosi dal sindaco Paolo Pellizzari e la sua banda, parlando…. Nei piano delle banda avrei dovuto andare apertamente contro il Magani, coil prof. Maurizio Tosi ridicolizzare l’operato a Pompei e qui dell’ on, Dario Franceschini, contro il capo dello Stato Sergio Mattarella e Bertolaso? Nell’assurda e paradossale vicenda dei fatti dell’Aquila, contro i fratelli Bertolaso : Guido (protezione Civile )e Antonio ( gen. dei Servizi Segreti) che ricordo con la madre, da bambini, più grandi di me. ….

Silvio Rizzato Ettore Malosso Giorgio Bertolaso

Insomma per difendermi avrei dovuto esecrare perfino contro i figli di un generale che in qualità di gregario, proteggeva, così salvandogli la vita, il velivolo di mio padre in guerra, Se non ci fosse stato lui, magari io manco sarei nato Indipendentemente dalle scelte e condotte dei Bertolaso io mai e poi mai potrò schierarmi contro questa famiglia. In questo giochetto fra politicanti in cerca di potere , Tosi fece solo finta di aderire . E ciò gli costò la vita il giorno prima di entrare i lista testi per deporre a mio favore sul complotto processuale che a causa del Segreto di Stato mi vede vittima .

Il Conservatore Molosso suona un pianoforte delle Fabbrica Reale di Famiglia.

Questo di lui dice il Conservatore dei Luoghi : “Forse perché questo sign. Magani, nell’evidente intento di falsificare le prove per farmi condannare, al posto del Sindaco , il reale concessionario delle ville abusive edificate nella sommità dell’anfitetatro. Abusi da lui autorizzatie edificati alle manovalanze del Madonia Costui oltre ad essersi svenduta la dignità, esponendo i suoi familiari a seri rischi. Vista la sua propensione ad essere impiegato per delinquere dalla banda , ha reiterato a Vicenza le medesime condotte da lui dimostrate all’Aquila così favorendo la continuazione associativamente a operazioni a delinquere che qui sono del tipico stampo mafioso. Nel merito, neppure si accorgeva che la veduta paesaggistica protetta delle terrazze sul Santuario pagano nell’anfiteatro di Arcugnano delle Querini, è stata violata ed a tutt’oggi impedita nella sua interezza dalle cosiddette “VILLE ABUSIVAMENTE EDIFICATE DALLA MANOVALANZA DEI MADONIA“. Presunti killer sacrificali di Falcone e Borsellino. Questo “Soprintendente che ben si guardò dal venirci a trovare per verificare ns. datati esposti in cui la sua Soprintendenza, da anni è inequivocabilmente, perfettamente al corrente di quanto accadesse li dentro e se informata non fu delle indagini del prof. Tosi , è affare de ben informato sindaco del Comune di Arcugnano . NoN certo nostro . Quindi da perfetto codardo istituzionale, complice i 30 anni di Segreto di Stato a cui ero vincolato nella impedenza a rivelare per possibile presenza in loco di agenti undercover, lui provocando, si è adoperato in associazione con la banda a fare condannare me al posto dei reali concessionari delle ville abusive .

LE TANGENTI E IL SOPRINTENDENTE MAGANI . Si lascia andare dal riserbo il Conservatore dei Luoghi: Fra me e lui lui siamo solo agli inizi ! Io non mi chiamo prof. Maurizio Tosi . Magani è un un soggetto funzionale di comodo. Più volte impiegato dalla Cupola per fare oltrepassare i veti imposti dai predecessori. A giudicare dagli accadimenti e nelle missive di solidarietà che ricevemmo c’è chi, lo protegge e lui lo sa bene. Lo spostano dove serve . Insomma e lo sa impiegare bene .

MIBAC IL CONTINUO “SCAMBIAMENTO” AI VERTICI DI MAGANI- TINE ‘

E così che quando il soprintendente dr. Tinè blocca evidenti e compromettenti possibili opere illecite , allora quest’ultimo viene temporaneamente spostato . Al suo posto subentra Magani che magicamente concede il nulla osta . Quindi ritorna il dr Tinè. Questo è il giochino che gli fanno fare . Alla faccia del patrimonio culturale italiano da difendere. Con lui siamo solo agli inizi .” Nessuno di loro ha avuto il fegato di accertare che fui proprio io anche scrivere al ex ministro Galan del MIBAC che stava accadendo in Anfiteatro di Arcugnano 20 anni prima

IL MURO A SECCO DEI BLOCCHI SOTTRATTI ALL’ ANFITEATRO DEI MADONIA NEL 2.002
Denunce inutilmente esposte al sottuffciiale che regge la Stazione dei Carabinieri di Brendola . Idem per furti e vandalismi da parte di soggetti colti in flagranza dalle nostre telecamere. Carabinieri o dei procuratori inerti? O entrambi?

LA STAZIONE DEI CARABINIERI DI BRENDOLA (VI)

ENORME OMISSIONE GEOLOGICA FONDAMENTALE IN ANFITEATRO . per la difesa dell’equipe Tosi e del Conservatore. . Va da se che nel 2002 la parte madre, cioè la sommità dell’anfiteatro abusivamente cementificata a ville con piscina, in cambio di gassi oneri versati al Sindaco fu separata dalla parte superstite amorosamente conservata dagli anziani volontari da una muraglia composta da blocchi sottratti al centro e per arginare il dilavamento franoso generato scoperchiando l’antico pozzo permanente facente prte dell’acquesotto Romano certificato dal prof. Maurizio Tosi dentro il teatro delle Querini . Blocchi finiti accostati alla file di cedri del libano lunga ben di 60 metri, alta e spesso oltre tre metri. Essa è visibile anche dal drone di un ragazzino. Incredibilmente grazie a arti giornalistiche e depistaggi, a pagare a subire le accuse, diffamato pesantemente fu il Conservatore dei luoghi .

Questo signore invece è Piddu Madonia . L’impresario con le sue manovalanze, appaltatore delle ville abusive costruite presso la sommità delle Villa Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo . Concessioni ottenute pagando profumati oneri al sindaco Paolo Pellizzari cugino dello omonimo studio legale , l’av. Lorenzo Pellizzari che per primo allarmò, fornendo la lista di imprenditori vicentini arricchitisi in quanto finanziati dal denaro tracciato estorto a altri imprenditori veneti nei loro sequestri di persona Celadon,il conte Marco Aurelio Pasti, Isoli , Livio Bernardi, e a Vicenza Pietro Berto: entrambi mai più ritrovati . Madonia è stato diffuso ai media essere il presunto killer n.2 d del Sindacato Ebraico (Cosa nostra) relativamente la strage Borsellino. E vabbeh… Dopo e prima dell’arresto di Matteo Messina Denaro.Recenti dichiarazioni sottoscritte dai pentiti  scagionerebbero il Madonia dall’essere salito alla Cupola Veneta in autonomia. Bensì di essere stato invitato da Bagheria ad Arcugnano, a mandare le sue manovalanze per edificare abusivamente la sommità delle terrazze dell’ l’anfiteatro . Insomma indotto a costruire dalle figure istituzionali coinvolte in quello che dopo i 1945 è chiamato l’epicentro del “Regno del Sud Veneto” -Kingdom of the South  (periodo di continuità legittima del Regno d’Italia tra il settembre 1943 e il giugno 1944 ) ” triangolo delle Bermude Siciliano – Veneto” di Vicenza -Arcugnano -Longare – S. Michele delle Badesse – Abano . Dove i più importanti capi della manovalanza Siculo mafiosa e istituzionale hanno colonizzato trovando accogliente rifugio .
Questa invece è la testa del povero cavallino. Minacciosamente inviata a uno dei protagonisti di questa storia, tutta vicentina.

La vicenda del Santuario pagano dei Veneti Antichi presso l’altro cristianizzato Santuario di Monte Berico. Entrambi continuano a mietere vittime. Due recenti per la precisione. Grazie alla inerzia dei magistrati preposti, nel terrorismo, salgono così 30 i cadaveri eccellenti nel regolamento di conti derivati da questi accadimenti. E non accennano a terminare.

Vittorio Mangano , il sicario pluriomicida convivente di Silvio Berlusconi. Accompagnato dalla Sicilia ad ad Arcore dall’on.Marcello Dell’Uri Dopo la strana morte a Villa Giulini del Marchese libertino Casati Stampa fu fu il primo a insediarsi col cavaliere nel luogo . Amico di Luigu Berluscono direttore dlele banca cassaforte della Mafia, la Rasini, contribuì alla formazione dei figli del Cavaliere . A lui si deve i rapimento del Molosso, da ragazzino, di Carlo Celadon oltre che alla scomparsa di Pietro Berto e Livio Bernardi . Riscatti pagati, Rapiti in Veneto e mai più ritornati.

MORTI AMMAZZATI DA AMBO LE PARTI

Giorgio Pozza vicino di casa dell’Anfiteatro di Arcugnano affida ai social un commento poco signorile contro la presenza dell’Anfiteatro. Il Molosso scoperto il commento, lo incontrerà chiedendo spiegazioni . Dopo pochi giorni muore. Lascia 2 figli.

SUICIDIO” In 20 cm di acqua nelle acque dell’ex grande Lago di Vicenza che un tempo lambivano anche il bacino dell’anfiteatro, sarebbe annegato anche Lorenzo Casonato. Il centralinista del mento del Santo durante il sequestro che comportò l’arresto del col.Conforti dei CC implicato nelle trattativa Stato mafia per ridurre le pene alla manovalanza mafiosa che si prestano a commettere stragi di Stato. Chi lo annega sarebbe certamente denunciabile …Ma, e qui viene il bello : non per specializzazione in omicidi su commissione . Solo per omissione di soccorso .

Emanuela Pertile . Figlia del Giudice e nipote dell’ultima presidente Orchestra Reale e Fabbrica Rosenfranz dei Maltarello, i tenore di Toscanini Aureliano Pertile. Gli sono stati sottratti tutte le reliquie del padre che potevano divenire museali i Anfiteatro Berico e Vera Casa di Giulietta . Procura di Vicenza inerte anche nel suo caso. Erano oggetti da destinare a Patrimonio Nazionale.

Philippe Daverio a Emanuela Pertile a Paola Franco . Quest’ultima cita nomi e cognomi di personaggi legati a un complotto .Quello legato al debugging dell’Anfiteatro Berico organizzato dal giovanissimo vicesindaco di Vicenza voluto da Achille Variat: Jacopo Bulgarini . Era lei che in primis, una volta ripulito lo fece fotografare. Visitata da uomini definitisi come provenienti da Roma qualificatisi come appartenenti ai Servizi Segreti di Piazza Dante 25, dovette consegnarne loro le immagini del teatro .

Poi l’irradiamento tocca al celebre ricercatore vicentino, il prof. Luciano Parolin. Memoria storica di Vicenza. Una vera e propria istituzione. Prima di morire, confida: con i miei reportage su fb ho urtato poter forti toccando temi scottanti . Sono stato avvertito e minacciato. La sua morte arriverà lenta . Aveva in cantiere una ricerca sul prof. Mario Andreis . 2000 pubblicazioni reagalate alla sua città ingrata tant’è che l’accademico Olmpico affiderà il resto alla sua Patria d’elezione nel ex Impero presso i Musei viennesi. Voglio capire chi recentemente, ha avuto la sfrontatezza di togliere da wikipedia Deustschland e non solo, il suo nome rivela Parolin.

Rimangono le ricerche del prof. Parolin sull’Anfiteatro Berico e sulla Fabbrica-Orchestra Reale Maltarello dei Rosenfranz. La sua morte è di poco preceduta da quella di Otello Gobbin. responsabile dell’Archivio -Museale e della enorme Biblioteca oltre che delle Kino-Bibliothek donata da Bechstein Giovanni Becce, ora in parte conservata in ‘Anfiteatro Berico – Otello, un cognato, l’architetto Benedetto Vettore, sgozzato fatto passare pe suicidio da un perito che ne ha diagnosticata la morte a tempo record, è un illustre perito del Tribunale di Padova . Già testimone dell’omicidio dell’ex tenete . col. dell’Aeronautica Luciano Tedeschi. Come per l’imprenditore vicentino Giuseppe Maltauro, Tedeschi termina la sua vita buttato giù da un balcone e sfracellato in strada.

Le stesse facce che involarono Giuseppe Maltauro poco dopo che aveva spontanemente confessato a un giudice vicentino come finziona i soistema ? Erano quesi le 7 della mattina quando Otello Gobbin richiamato da urla, posa l’attenzione su un paio di persone che stanno buttano già in strada l’ex Ufficiale delle Aeronautica Luciano Tedeschi . Quindi, fotografa tutti i volti di quelli che escono dalla sua casa, Consegnerà le foto al prof. Maurizio Tosi che per sicurezza due giorni prima di essere a sua volta assassinato, le deposita ai russi presumibilmente tramite rete ” Burlinova”. Per sua stessa ammissione, suoi fidati storici partner. assieme al carteggio delle decine di missive spese a sostegno da corvi e testimoni indignati nella vicenda Anfiteatro.

PERITI ED AUTOPSIE TRUCCATE Nelle farmacologia Non serve arrivare a Poggiolini, De Lorenzo. Spirito & Carbone e al clan Marsigliesi con Federico Umberto Amato in testa . Che il Ministero delle Sanità Italiano a partire da Max Mugnani sia stato il deposito di armi ed esplosivi per stragi . Non n è un mistero visto che è riferito da Maurizio Abbatino, della banda della Magliana .

Basta ascoltare le narrative inascoltate della famiglia del col. Lucano Tedeschi . Intanto : A fare l’autopsia del colonnello gettato giù dalla finestra, è il collega del col. Tedeschi: Montisci. Quello che con Tedeschi aveva le chiavi delle cassaforte da cui sparì anni prima la coca. Lo stesso professor Montisci è infatti indagato dalla Procura di Padova per autopsie e analisi ritenute false, anche per favorire imprenditori con il vizio della cocaina. Accuse recenti, respinte con forza dall’interessato, che però spingono la famiglia Tedeschi a invocare nuove indagini. 

PADOVA E BRENDOLA? NON SONO IMMUNI nel clamore , fra le indignazioni circa le omissioni eseguite dai carabinieri di Brendola in ANFITEATRO BERICO al prof – Maurizio Tosi giungono letterine chiarificatrici compilate da gole profonde e parlano di loro e di Killer pronti a uccidere il prof. Tosi (ne sarà acchiappato uno al Parco Città di Vicenza. Si ratta di quello delle Magliana che per setorcere altro denaro alla famiglia Soffiantini . Estraeva dal condelatore il cadavere dell’imprenditore con un nuovo giornale in mano) . Da tempo l’equipe Tosi , alla classificazione di storicità dei luoghi, per sopravvivere alle estorsioni , intimidazioni, minaccie , calunnie, diffamazioni , oltraggi, vandalismi, è costretta a dedicarsi alla cronaca e viene così imbeccata su alcune analogie che ha una rapina di 1000 chili di cocacaina a Milano ad opera di 4 bene informate persone hanno fatto irruzione, anche qui nell’istituto di medicina legale, quelle del carico di cocaina dentro il Tribunale di Roma pagate dal cancelliere che paga col denaro tracciato pagato dagli Amenduni nel sequestro di Carlo Celadon .

Apriti cielo! Che storicamente sia stata la sede delle Sanità L’amico di Montisci, il Ras della Sanità capace di aver zittito chiunque gli sbarra la strada nella campagna di vaccinazione COVI19, il Brendolano (VI) Domenico Mantoan incappa in una perizia falsificata . Quindi denunziato per turbativa d’asta . L’uomo già coinvolto nel disastro colposo della Molteni sarà intercettato con il col . siciliano che nell’AISE Padovana ha preso il posto del col. Splendore , la cui figlia Olga, si propose in valido aiuto il Conservatore dal peso dei ricatti nella gravosa estorsione Anfiteatro Berico. Gli impianti disposti a intercettare hanno ricostruito le conversazioni fra il Mantoan è il resp. Servizi Segreti dei Servizi Segreti AISE , il col. Massimo Stellato, a Padova, a sua volta subentrato dall’altrettanto col. Imondi, anche lui, ufficiale siciliano promosso dopo la strage dove fu anch’egli pesantemente coinvolto nel rapimento . Quello del sequestro di Aldo Moro .

Il t. col AM dr. Luciano Tedeschi

I VOLTI DEI KILLER veduti e fotografati dal presidente dell’Anfiteatro , il Perito del Tribunale di Padova Otello Gobbin che sostiene che i perito inviato dal tribunale di Padova a constatare il decesso del cognato, l’architetto vettore che lavorava per la azienda a cui il Conservatore aveva venduto la sua mercedes mod. USA blindata e sparita misteriosamente dalla carrozzeria di un imprenditore siciliano dove era stata consegnata. che non aveva nessuna intenzione di suicidarsi, e che anzi stava recandosi dai Carabinieri per denunciare quanto saputo quanto accadesse in alcuni comuni Il cadavere è pieno di lividi ed escoriazioni . Ha le vene dei polsi recisi potesse essere g cognato precedentemente morto sgozzato e la cui famiglia sarà pesantemente intimidita .

VERBALIZZAZIONI PESANTI COME MACIGNI In un Comune a poca strada da Arcugnano, muoiono il figlio prima il padre poi . Uno è di un importantissimo confidente per l’intelligence militare di K-626 ( che è anche Conservatore dei Luoghi , cugino di uno dei due ) . Uno dei 2 è compare di Piddu Madonia , braccio destro di Toto Riina . Con lui il prof. Maurizio Tosi, vuol vederci chiaro. A lui ci arriva in quanto il suo staff di recupero e classificazione dell’Anfiteatro Berico , contestualmente alla estorsione, viene innondato di missive di ben infiormati corvi . Fatto che avviene nel 2016 quando l’anfiteatro assurge assurto alla ribalta dalle comunicazioni stampa del Sindaco, del presidente dell’Anfiteatro di Arcugnano, dr. prof. Filippo Albertin e che il Sindaco si affretta a smentire pagando un video in cui capovolge le sue responsabilità e per coprire le concessione delle sue costruzioni abusive depista su Conservatore. . Che sono di almeno un corvo che sa molte cose contro siciliani e ancora coperta dal Segreto di Stato è un dato certo. Non è l’unico collaboratore di Giustizia a verbalizzare che a invitare a Vicenza- Arcugnano -Campedello Borgo Casale il trio è stato il sindaco di Arcugnano dr. Paolo Pellizzari e che salire fin li da latitante ,a spendere il denaro del sequestro Celadon in latitanza dopo le stragi Falcone e Borsellino ecc , nonchè’ di prestarsi alle costruzioni abusive che hanno tagliato in 2 l’anfiteatro di Arcugnano. Abusi edilizi concessi dal sindaco di Arcugnano, forte della sua veste. Quando non fu idea di Piddu Madonia , ma proprio lui, il sindaco che anzi distraendo la Soprintendenza grazie alla collaborazione di suoi tecnici .

DISASTRO AMBIENTALE . PAOLO PELLIZZARI , RISCHIA 20 ANNI DI CARCERE se non insabbia la vicenda E questo reato non è prescrivibile . A quell’epoca il sindaco di Arcugnano era assessore alle risorse idrauliche e all’ambiente stante alla narrativa dei pentiti corruppe le analisi dei tecnici dell’ARPAV invitandoli a falsificare i test mentre erano in corso sversamenti tossici . E’ coinvolto con il denaro dei sequestri di persona degli imprenditori veneti, di estorsioni e delle stragi. Comprese quelle di Falcone e Borsellino. In passato si dice coinvolto con la scomparsa di una mercedes blindata da una vicina carrozzeria intestata al Conservatore .

Per i familiari del col. Ljuciano Tedeschi nell’omicidio del loro congiunto ed ex ex commilittone del Conservatore, c’è ne abbastanza per invocare la riapertura delle indagini e chiedere che sia apposta una lente di ingrandimento sui soggetti coinvolti. Ma i sabotaggi continuano anche se le idee di chi ha procurato i Killer per il volo fatto a fare a Tedeschi , pian piano , se c’è il coraggio di indagare potrebbero prendere un volto .

IL TERRORISMO SULL’ANZIANO PRESIDENTE DELL’ANFITEATRO

I familiari del Gobbin , vicini di casa , hanno già perso un loro familiare , l‘architetto Vettore di “Cosecon “.. Era ‘ un uomo al corrente di pesanti segreti . In procinto di recarsi dai Carabinieri, sequestrato, tramortito, i suo corpo è segnato da numerosi lividi . Infine sgozzato come una bestia. Infine per farlo sembrare “suicidato”, gli tagliano le vene. Mai visto un perito essere sulla scena del delitto , così presto commenta il presidente e a sua volta perito Otello Gobbin . Gobbin, presidente dell’Anfiteatro Berico è anche lui perito elettronico, per il Tribunale di Padova . Nelle intimidazione, ai familiari del Gobbin, l’intimidazione prevede che i familiari dello stesso mantengano un comportamento omertoso . Otello Gobbin o chi per lui dovrebbe negare la sua carica e collaborazione in Anfiteatro di Arcugnano. A effettuare l’opera suonando i campanello dei Gobbin è il solito legale del Pellizzari che sembra si sia spacciato per investigatore. Terrorizzando la famiglia Gobbin estorcerà ai suoi familiari una confessione mendace ai familiari.

PIANO DIABOLICO Lui è lo stesso avvocato assoldato dal Pellizzari che lui ha impiegato per formare l’accusa contro il Conservatore. A lui il sindaco affianca la sua consulente: Si tratta della responsabile tecnica Katia Zoncato che ha diffuso contraffazioni su Google Map per meglio incriminale il Conserervatore vittima del depistaggio del finto e ignaro Sindaco di Arcugnano . Alla banda il piano va di lusso. Le perizie sull’anfiteatro non sono state stranamente ammesse nel processo di cui è stato fatto vittima il Conservatore Franco von Rosenfranz . Neppure il CTU. L’esame che avrebbe fatto definitiva chiarezza . Complice il Vincolo di Segretezza a cui è legato, per il rischio che tra Bagheria e Arcugnano ( i paesi da cui i latitanti pianificarono le stragi Falcone e Borsellino (indagini in corso di svolgimento dalla Procura di Firenze con i fratelli Graviano) siano compromessi agenti colà operativi Il conservatore sarò condannato al posto del Sindaco. Non basta! A proporsi di assistere il conservatore fu lo studio dell’av.Trivellato Ottenuti in visone dei documenti, la collega dell av. Trivellato ammise spontaneamente che il collega ssociato lavorava per i Sindaco accusatore. Circostanza che si è palesata anche nel 2023 per ammissione del Pellizzari .

Proprietà Piovene . Il Conservatore Molosso ripreso con il capace ricercatore storico Luigi Pellini e signora.

LA MAFIA TRA PADOVA VICENZA VERONA E TREVISO Per capire quanto la mafia sia una mentalità radicata negli italiani, prima ancora di una organizzazione criminale, basta osservare quel che accadrà a questo ricercatore storico per passione fra i tanti incarichi prende le difese nelle vicenda Anfiteatro Berico di cui è anche presidente . Associazioni culturali tra cui la “Sereè ” gli chiedono di dimettersi da altri incarichi ed inchieste se lui vuole restare nel loro CDA . Al suo diniego, lo esutorano. Il calvario di questo testimone non finisce li. Sarà colpito da Ictcus . In n una una patologia che gli toglie la possibilità di esprimersi. Quindi i suoi familiari, saranno pesantemente intimiditi . Questa è l’aria che si respira al quartiere Arcella di Padova da quando un giovanissimo Massimo Carlotto, investigava sulla diffusione di eroina di Stato dell’Operazione di drogatura delle popolazione ” Bluemoon” . Carlotto si trovò al centro di un omicidio … Ma questa è un’altra storia.

CHI HA FORNITO I KILLER CHE HANNO UCCISO IL COL. TEDESCHI? Otello oltre a essere presidente dell’Anfiteatro Berico è un appassionato di Astrofisica nelle squadra dell’Equipe del prof. Maurizio Tosi a cui consegna in un disegno l’identikit di almeno 2 dei tre killer. Era lui che aveva condotto dal prof. Tosi il prof. Giuliano Romano . E’ l’unico decesso naturale, per vecchiaia quello di questo astrofisico di fama mondiale, scopritore di corpi celesti. Il vuoto sarà ripreso dal prof. Gaspani di Brera che tuttavia alle prime avvisaglie intimidatorie si eclissa. Saranno costretti a mentire sotto pesanti pressioni anche i familiari del Gobbin . Isolato dall’ambiente culturale padovano dal terrorismo speso attorno, quindi minacciato, perde l’uso della parola. Dopo 2 anni muore mentre i vicini , di casa cioè i familiari del col. AM Tedeschi , circa la ingente scomparsa della cocaina dall’istituto di medicina legale attribuita al padre fanno presente che il colpo che presenta identiche analogie con quello effettuato a Milano chiedono indagini sul collega Montisci che per una perizia farlocca coinvolto con il Rais delle Sanità Veneta il vicentino Domenico Mantoan Brendola. A quel punto una manina alla Procura di Padova , a più riprese si occupa di fare scomparire preziosi elementi di prova a cominciare dalle carte giudiziarie , faldoni dell’indagine sul colpo della droga di Stato . Alessandro Giuliano capo della squadra mobile e figlio di Boris, l’eroico poliziotto ucciso dalla mafia nel 1979 a Palermo), aveva firmato un rapporto su quattro precedenti furti di cocaina, scoperti tra il 2000 e il 2003. La solita manina del tribunale di Padova però fa scomparire pure le informative allegate alla relazione di Giuliano.

E’ il quadro di quella spaventosa strage silenziosa preannunciata dal Conservatore dei luoghi Franco Malosso von Rosenfranz.

Fa i più intimi fa quelli venuti a contatto con l‘Equipe Tosi , l’ultimo, altro scomodo testimone deceduto appena dopo la morte della giovane figlia del “Sopraintendente” Magani è il giardiniere LUCIANO BEDIN detto “Celeste.” In Anfiteatro Berico dI Arcugnano, operava principalmente la sue prestazioni presso i Castello di Villa Margherita a Monte Giove ma anche per il Generale Ettore Malosso . Datato amico del Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz , da più di 50 anni Luciano Bedin si occupava di sfalciare le terrazze dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano. Era il terzo giardiniere, testimone superstite ora eliminato.Preceduto da Virgil Rusu per il cui omicidio, il vicesindaco di Arcugnano, non ha fatto un solo giorno di carcere. Si sentiva pedinato il”Celeste”. Dopo il suo ultimo check al cuore aveva raccomandato al Conservatore: “se crepassi , come Artaserse Boeche, Mauro Pretto o Virgil Rusu, Lorenzo Casonato, in caso di autopsia per favore, non mi tocchi nessun perito connesso a quelli delle Sanità di Brendola. “Parole pesanti come macigni. La verità sugli accadimenti dei due Santuari Berici, aveva audacemente manifestato, di dirla tutta a Vicenza pur non sapendo di chi fidarsi per deporla. Per carità, verità uguale a quella già deposta prudentemente a mezzo atto di sostituta notorietà dai tanti anziani del luogo e sponsor, nel recupero dell’anfiteatro, beffati ed offesi dalla presa in giro nel complotto ordito ai danni del Conservatore Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz.

MUSEO DEDICATO alla MAFIA SOPRA il SANTUARIO BERICO ?PERCHE’ NO!

Nelle foto di archivio , sono visibili le costruzoni abusive che coprono la sommità del teatro . Il capoluogo di Villa di Arche Agno, cioè antico Dio Ogno o Agno , odierna “Arcugnano” nel suo Santuario poi riedificato :villa Teofilo Montanari era , ò’ex Orologio Cosmico dei Veneti Antichi . Pur rimanendo colossale struttura, ecco ciò che resta oggi . Soffocato dalla costruzioni abusive edificate s ecco quel che eresta della veduta pesaggistica protetta dalla Villa, ex Santuario di Giano superiore , rifatta a quello stile di tempio classico voluto da Teofilo Montanari, omonimo del professore che denunziò il predatore dei testi di Galileo Galilei , Massimo De Caro, raccomandato dal senatore del Berslusconi, il Marcello dell’Utri al Ministro del MIBC,  (involontariaemete) preso dentro, Giancarlo Galan: «Gli devo tutto, non potevo dire di no al raccomandatomi dal senatore al siciliano”, il saccheggiatore seriale di biblioteche ed archivi istituzionali Massimo De Caro . Qualche anziano abitante locale :
UN PRIVATO ACQUISTANDO VILLA MONTANARI SU CUI INIZIAVA L’ANFITEATRO , CHIEDEREBBE ALLA SOPRINTENDENZA DI FARE UN MUSEO DELLE MAFIA CON VISITE GUIDATE NEL GIARDINO DELLA VILLA
1 Qualcuno dentro i resti delle Villa Montanari oggi vorrebbe inserire IL MUSEO DELLA MAFIA
IL BOSS TANO BADALAMENTI . IL MUSEO DEDICATO ALLA MAFIA E ALLA ILLEGALITA’.

Nel tempo, questo significa isolamento e declassamento delle provincia di Vicenza dalle rotte turistiche. Malosso un conservatore corretto , preciso che ha sempre amorevolmente difeso e rispettato il territorio . I suo è un caso eclatante dopo quello di Enzo Tortora . Il caso Tortora è connesso in qualche modo a lui. Sequestrato da ragazzino sarà rilasciato per ordine del vicentino Francis Turatello vittima di Pasquale Barra che li mangia il cuore . In comune hanno connessioni con gli stessi personaggi. Al posto del reale abusivisti identificati nella manovalanza dei costruttori e presunti Killer degli uomini di Falcone e del Giudice Borsellino, aveva anzi denuncia,o anche nella persona del -ministro Galan la devastazione e dilavamenti vari, sottrazione di blocchi dell’anfiteatro , insomma quanto 20 anni prima accadeva nelle sommità del teatro . Orbene, in un processo contrario ai diritti di difesa dell’uomo la lezione per non aver omertosamente rifiutato di convivere anche con una estorsione, sarà condannato senza prove così screditando tutti i sommi memorialisti vicentini e non solo. Condannato lui al posto del Sindaco di Arcugnano, Paolo Pellizzari Il soggetto concessionario delle autorizzaioni abusive alla manovalaza dei Madonia . Pellizzari è un Sindaco altrettanto noto per aver fatto dipingere audacemente in street-art, nel suo Comune di Arcugnano l’OCCHIO MASSONICO.

L’ Occhio MASSONICO FATTO DIPINGERE DAL SINDACO PAOLO PELLIZZARI NEL SUO COMUNE DI ARCUGNANO

DOVEVAMO INDOSSARE LA COPPOLA . Secondo gli estorsori, questi erano i segnali di ravvedimento che dovevamo dare ai Giudici , prima del dibattimento e per dare dare una prima idea di sottomissione dichiarando pure di avere fiducia nella Giustizia.

L”avvocato vicentino Lorenzo Pellizzari detentore della Lista degli imprenditori vicentini che beneficiarono delle banconote tracciate dai sequestri di persona nei rapimenti Celadon, oltre che del Conte Marco Aurelio Pasti, di Marco Isoli e tanti altri. Denaro rifilato e speso anche presso l’Anfiteatro Berico, al ristorante ai Celibi e al Bar Al Canarino nelle vicina Longare, in ex Riviera Marittima Berica Vicentina dall’impresario edile oltre che dentro il Tribunale diRoma, anche da Piddu Madonia. E’ lo zio del Sindaco di Arcugnano, cioè dell’autore della pesante provocazione- diffamazione calunniosa sul Conservatore dell’Anfiteatro Berico : Franco Molosso von Rosenfranz

OLTRE 30 ANNI DI RICHIESTE ESTORSIVE , ATTENTATI INTIMIDAZIONI SISTEMATICAMENTE OCCULTATE DA MAGISTRATI DELLE PROCURA DELLE REPUBBLICA VICENTINA . Iniziate dal sicario Vittorio Mangano convivente del Cavaliere ad Arcore con l’incendio doloso dell’archivio in Arcugnano della Biblioteca sorelle Mioni- Papadopoli-Wollemborg perfino falsamente attribuito a Matteo Messina Denaro. Nelle immagini, Gianni Zonin e Berlusconi tirati in ballo da numerosi messaggi intimidatori scritti dagli estorsori all’indirizzo dei professori e così rispettivamente, il ventennale classificatore del anfiteatro teatro, veronese guru dell’archeologia mondiale il Maurizio Tosi , assassinato la sera prima del suo inserimento in lista testi (ucciso a distanza di 2 mesi dall’uccisione e fucilate dell’operatore che riparava le terrazze dell’anfiteatro, l’ecologista Mauro Pretto ) e Franco Malosso von Rosenfranz , conservatore dei luoghi.

MALTAURO : A VICENZA O PAGARE IL PIZZO O NIENTE LAVORI Estorsione contestualmente sostenuta da almeno 2 giovani giornalisti vicentini incaricati dalla Cupola di depistare le vicende in caso si mancato versamento delle tranche delle tangenti imposte agli studiosi. Ai due giornalisti a cui, nel caso fosse trapelato qualcosa era stata garantita la “prescrizione giudiziaria “. Entrambi risultano facevano parte di una organizzazione incaricata dalla Cupola citata dall’Imprenditore f di zittire grido di allarme di studiosi, quindi di denigrare, diffondere alla stampa dati falsificati con disinvoltura perfino alla americana GOOGLE MAP . Nel recupero del millenario ‘anfiteatro berico e per conseguenza diretta , tutti i sommi memorialisti vicentini pur di continuare le costruzioni di ville abusive iniziate dalle manovalanze dei costruttori Madonia, presunti killer delle stragi Falcone & borsellino nelle sommità dell’anfiteatro di Arcugnano .

KILLER SEMPRE IN AZIONE SENZA ORARI .LE VEDOVE : ” Per pagare il pizzo, dovevamo prendere istruzioni per le tranche dal suo commercialista BPV – BANCA NUOVA Palermo il dr. Giampietro Procopi a Bassano che però trovammo già morto ammazzato [Franco von Rosenfranz ndr] . Nella ultima foto sopra, qui senza la coppola indossata durante la inaugurazione sul delta del fiume dove è stato costruito l‘ecomostro abusivo di Borgo Berga dal gruppo Maltauro : Ho pagato per poter lavorare. riferisce Enrico Maltauro .

“Questo sistema è il risultato di 20 anni di Berlusconi”. 

Viene fatto oggetto di infinte minacce, anche condanne penali chi si oppose a questa logica che ha origini radicate . Qui nelle foto sopra, senza la coppola dell’avvocato Lorenzo Pellizzari. Un tempo fu proprio lui a dare l’allarme mafia a Vicenza e così tracciando una lista di nomi e cognomi imprenditori vicentini che riciclavano nelle proprie aziende, mazzette tracciate anche dal sequestro Celadon. Al prelievo di Madonia da Arcugnano-Longare la copia di quella lista di nomi trovata dal lavoro degli agenti della locale Questura vicentina ha accompagnato Madonia prelevato e condotto a Roma da noti uomini di fiducia dei Servizi Segreti .

SULL’ANFITEATRO NON SI PUO PARLARE . VIGE IL SEGRETO DI STATO Gli stessi uomini dei servizi che prelevano il Madonia per portarlo a Roma assieme allo voluminoso carteggio sono quelli che notiziano che la sommità dell’Anfiteatro è coperta dal Segreto di Stato. Particolare non da poco in quanto impedisce al Conservatore, almeno prima che scadano i 30 anni di poter deporre gli accadimenti che hanno modificato la vicenda l’Anfiteatro Berico .

CAUSA LEGAME AL VINCOLO DI SEGRETEZZA AL PROCESSO IL MOLOSSO E’ INDIFENDIBILE. Ma avrebbero potuto parlare l le perizie, gli abitanti ecc. Il conservatore nel rischio (e fu dimostrato fino a 2009) che vi fossero ancora agenti sotto copertura in azione, anche in ragione di quello che tutti sanno è acccaduto come viceversa nel caso clamoroso di cu i è stato vittima il giornalista Julian Assage rimasto orfano del prof. Tosi , durante il l suo processo accusatorio si avvalse delle facoltà di non parlare. Chi giudica sembra ignorare che cosa sia stato l’anfiteatro durane la strage Borsellino . Non attende la fine del vincolo di segretezza. Respinge le perizie, non vuole il CTU e condanna il Conservatore al posto del Sindaco. Oggi ci troviamo con una condanna ch ha corso veloce e non ha tenuto conto di prescrizioni, non ammissioni di perizie CTU, prove. Sommi memorialisti diffamati . Del nuovo processo . Sopratutto dell’impossibilità di un eroico “imputato” a poter esporre i fatti con ordine.

Insomma , Enrico Maltauro insegna . Per non essere diffamati e codfannati, dovevamo versare anche 5 milioni di euro richiesti a protezione. Ringraziamento dei vicentini per aver regalato lor la manutenzione dell’anfiteatro in modo da renderlo fruibile a tutti .

5 MILIONI IN FONDO CHE SONO? CON UN ANFITEATRO SIMILE LI RECUPERATI SIN SOLI 2 EVENTI ” E comunque se protetti da noi , li recuperate in tre serate ” ci dissero. Nel frattempo io e il prof- Maurizi Tosi avremmo dovuto raggranellare denaro dagli sponsor degli sponsor , da impresari e da anziani nostalgici e simpatizzanti di Arcugnano -Ovviamente rifiutammo

BANCONOTE TRACCIATE DEI SEQUESTRI CEDUTE A MADONIA

E’ IL SINDACO IL VERO COLPEVOLE concessionario degli abusi edilizi e dell’alienazione del patrimonio storico culturale Veneto a fini speculativi. E pensare che aveva allarmato la popolazione con un VIDEO da lui pagato, così diffamando pesantemente il conservatore fino a farlo condannare . Il primo cittadino era già assurto alla ribalta per aver autorizzato concessioni per ville abusive spianando la sommità dell’Anfiteatro Berico della Villa di Arcugnano Capoluogo e così per Vicenza, aprendo la porta al Sindacato Ebraico, cioè Cosa Nostra, nella persona dell’appaltatore siciliano Piddu Madonia che presso l’anfiteatro di Arcugnano, latitava, tranquillamente protetto da chi sapeva chi fosse quell’impresario che si era appena lasciato alle spalle le stragi Falcone & Borsellino e distribuiva a destra e a manca banconote dai numeri di serie marchiati, provenienti dai sequestri di persona di familiari imprenditori vicentini rapiti. Denaro facile che qualche imprenditore Vicentino, a sua insaputa gli aveva rifilato.

Dal libro “Operazione Pirati Barbareschi“La liberazione di Carlo Celadon .Quando Franco Malosso v R. dopo essere stato rapito da ragazzino accettò di essere infiltrato sotto copertura per porre fine alla tratta della vecchia imprenditoria ostaggio dei ” nuovi rricchi “

Erano infatti banconote provenienti dal sequestro Gioielliere Orefice Bulgari Calissoni, rapiti. Dopo quello di Gianni Bulgari avvenuto quasi 10 anni prima – scattò il Follow Money attivato da Giovanni Falcone – Pagati 4 miliardi di cui banconote contrassegnate transitate presso la Banca RASINI di Luigi BERLUSCONI e in Banca Vaticana IOR Senza anestesia, l’Orecchio viene segato via al ragazzo che si trova col capo legato a quello della mamma.

Seguendo denaro proveniente dai sequestri degli imprenditori italiani, dai tempi del sequestro a Palermo ai danni di Luciano è figlio del conte Comasco Arturo Cassina, in seguito costretti a chiudere i battenti dell’omonima gestione di lavori pubblici a cui in tema di appalti subentrò Angelo Siino, il” ministro dei Lavori Pubblici “di Totò Rina e anche l’autista di rally in targa Florio che la sera e non in pubblico (come hanno scritto certi giornalisti )erroneamente non disdegnava portare in giro Papa Woytila, il papa che invocava la liberazione degli ostaggi mentre la sua Banca IOR difesa dagli ex agenti segreti italiani come deposto dal col.AM Walter Bazzanella. Agent che i reclutati in Vaticano, riciclava il denaro dei rapimenti . Sulla consapevolezza di Woytila è stato scritto molto . A noi pice pensare che lui non lo sapesse che qualità di denaro gli rifilavano Luigi Berlusconi e Franck Coppola dalla Banca Rasini.

GIOVANNI FALCONE E LA BANCA DI LUIGI BERLUSCONI CHE INCORRAGGIA I SEQUESTRI DI PERSONA DEGLI IMPRENDITORI LOMBARDO VENETI Giovanni Falcone, e dopo il magistrato Paolo Borsellino firmarono la loro condanna in quanto seguendo il denaro, erano comparsi i nomi dei beneficiari dei sequestrei di persona titolare di fortune accumulate da tale attività. Anche che era la Banca Rasini diretta da Luigi Berlusconi , che dall’Olanda e dal Sud America pagava la manovalanza dei rapimenti . Insomma ripuliva il denaro tracciato dei rapimenti. Al suo interno disponeva di un abile basista che segnalava per esempio gli spostamento dei correntisti, calcolava i loro patrimoni . Insomma in quale parte della Sardegna vacanzassero gli imprenditori da rapire e non solo quelli che ruotavano attorno ad Agrate Brianza ma anche quelli appartenenti alla intera Lombardia – Veneto ecc. . Per Capirci ,quelli da rapire annotando il calcolo dello “spremibile” famiglia.

RAPIMENTO BULGARI E l’AMPUTAZIONE DELL’ORECCHIO Nel caso dei rapimenti progettati alla famiglia Bulgari la segnalazione proveniva da un accertatore della GDF che disponeva sia del tabulato telefonate della famiglia come, per il giro di affari, attraverso un porta valori infedele, con le tracciate di consegna dei loro gioielli.

Giova a dirlo che nè dal Ministero dell’Interno italiano nè dalla presidenza della Repubblica, mai una telefonata di solidarietà . Fin da ragazzi, eravamo dei numeri da spremere con i rapimenti. Bettino Craxi presidente del Consiglio, anni dopo scapperà ad Hammamet dipingendo nella CIA , le menti copertura dei sequestri e in mani pulite i loro esecutori italiani. Oscar Luigi Scalfaro era il suo ministro dell’Interno sfidato a duello da due aristocratici Ufficiali dell’ Aeronautica e il criminale di guerra DC Sandro Pertini era il Capo dello Stato Italiano . Serve dire di più?

CHI SALE E CHI SCENDE Alla fine il fenomeno italiano dei sequestri fu quello di una saga di imprenditori che si arricchì a dismisura divenendo, da quell’epoca, potentissima grazie al denaro di quelli rapiti, così affossando il gruppo di imprenditori da loro munto.

Nella foto il siindaco di Arcugnano Pellizzari mostra la stretta di mano con il Sindaco di Vicenza , altrettanto Pugliese , Francesco Rucco.

IL GEMELLAGGIO PUGLIESE DEL SINDACO PAOLO PELLIZZARI Denaro dei sequestri utilizzato per finanziare le ville abusive edificate dai Madonia in Anfiteatro Berico. Sempre lo stesso sindaco Paolo Pellizzari, che ha provocato la vicenda Anfiteatro, fra tutti i Comuni delle Puglia, la regione dove, nel 2016, prima che durante l’estorsione di 5 milioni di euro in anfiteatro, fu Sidney Rotalinti buttato giù dall’area archeologica di Castro, il giornalista d’inchiesta svizzero Sidney Rotalinti, parente del procuratore penale svizzero Plinio Rotalinti, era in comunicazione con i professori Maurizio Tosi e Sabastiano Tusa.

Rontalinti referente del prof. Maurizio Tosi assssinato a Castro. Era l’unico giornalista d’inchiesta che aveva il coraggio di sfondare il muro di omissioni Mediaset .
Fausto Catteneo. onesto commissario agente undercover in Pizza Connection l’operazione che attribuiì a Berlusconi il gigantesco traffico di droga dopo l”operazione di drogatura degli italiani Bluemoon.” Entrato in cattiva luce con la Magistrata Carla Dal Ponte, a lui, pr infiltrarsi, nelle organizzazioni criminali istituzionali dedite all’acquisto di partite di di droga co le banconote treacciate da Falcne nel traffico di stupefacenti, il Molosso prestava le proprie prestigiose autovetture svizzere con targa diplomatica.

Essi desideravo un colloquio con lui per minacce in analogie estorsive, pare uscite da analoghe persone durante gli accadiimenti di Pizza Connection . Ma dopo dei dissidi di altra natura con dei Corleonesi, Tusa resta vittima di un incidente aereo.

ARCUGNANO.DOPO I SICULI , “LO STATO” A VICENZA ,TUTTO PUGLIESE E’!

Quasi a dare un avvertimento, durante il complotto sull’Anfiteatro Berico, come il suo vicino sindaco di Altavilla paese limitrofo ad Arcugnano ha gemellato con un sindaco, IN CARCERE PER MAFIA di un paese pugliese, lui gemellerà nientemeno che proprio con l’omertoso UGENTO. Epicentro della Terra dei Fuochi dove il sindaco pugliese ritenne di dichiarare che il movente dell’ assassinio dell’assessore Giuseppe Basile denunciante la finta fattura farlocca di smaltimento rifiuti tra Vicenza e Ugento fosse da ricercare nella sfera passionale delle coraggiosa vittima. E da un concessione edilizia di Altavilla a che la capoufficio tecnicoi di Arcugnano prelevò e diffondendo nei social le immagini contraffate di un fantomatico sbancamento sull’Anfiteatro di Arcugnano . Immagini atte a incriminare un innocente Conservatore de luoghi.

CASSETTE POSTALI PIENE SEGNO CHE IL DISAGIO E’ DIFFUSO E’ a quel punto che invitandolo a resistere al ricatto sugli investimenti dei Madonia da strage borsellino vige il segreto di Stato . Un reato per il conservatore estremamente pesante , spuntano solidali scrivendogli , pentiti , funzionari addetti alle assegnazione dei posti istituzionali membri delle Forze dell’Ordine non corrotti , riempiono le caselle di posta delle abitazioni in UK del Malosso di vicende a a dir poco agghiaccianti. Ancora non ci è dato a sapere se il Procuratore della Repubblica, pugliese pure lui come il sindaco di Vicenza dr. Lino Giorgio Bruno, abbia disposto l’autopsia. Sia il cap. Basile che il Conservatore Franco Malosso, dal 2016 ricevevano gli stessi avvertimenti tipici di mafia pugliesi, terra da cui anche il magistrato, come il Sindaco di Vicenza provengono. A Basile venne recapitata la testa di cavallo mozzata. A Malosso sventrato un cerbiatto sotto il cartellone “Anfiteatri Berico” autorizzato con tutte le procedure ma poi fatto sparire . Pure con il povero cerbiatto .

LIVELLO DI PROTEZIONE ISTITUZIONALE MAFIOSA CHE PROTEGGE LEGALMENTE gli autori di questi crimini è la continuazione al nord del depistaggio borsellino . Nella foto il cerbiatto sventrato sotto il cartellone poi vandalizzato dell’Anfiteatro Berico. Malgrado le video-riprese che inquadrano gli autori immortalati a vandalizzare le gradinate, colti perciò in flagranza di reato, nessun procedimento a loro carico è in corso. La povera bestiola apparteneva all’ex Sindaco di Arcugnano avversario a Pellizzari il dr. Paolo Gozzi.

Il decesso del giardiniere Bedin è avvenuto dopo quello, il 3 marzo 2023 della figlia Livia 23 enne del soprintendente Magani del MIBAC a Padova. Era una rappresaglia ” prevista ” secondo il Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz da lui annunciata in tutte le sue conferenze, anche per iscritto! Quando pubblicamente disse: la prossime vittima sarà il Magani, seguito dal M.llo dei carabinieri ora in servizio a Vicenza, il Mansutti. Buona fortuna!

LA PIOVRA AD ARCUGNANO . LA MAPPATURA MAFIOSA DI CUI SI SERVE IL SINDACO. Non si può dire che Paolo Pellizzari sia privo di parlantina . Eccolo che si fa immortalare mentre premia il n.llo Mansutti per le omissioni svolte ” che hanno portato alla condanna del Conservatore al posto del sindaco.

Chi è il non poi tanto misterioso superiore a Mansutti che dettava a lui le istruzioni per omettere e fare incriminare il povero conservatore ? E a sua volta con quale utenza telefonica era a sua volta collegato. E’ una risposta che serve chiedere alla signora Orietta Canova . Se è disposta a sciogliere la riserva sulle indagini in corso ancora non verbalizzate.

QUANDO LA MAFIA CONSOLIDA LE SUE RADICI . BRENDOLA – ARCUGNANO E qui sotto ecco la ” nuova stretta di mano per ” l’ottimo lavoro svolto per Pellizzari dai 2 : omissioni ripetute con altra consegna premio della targa anche al suo superiore del M.llo Mansutti, il m.llo. Battocchio . La consegna delle targa sarà per due volte approvata dal vicesindaco. Malgrado pregiudicato per omicidio, ancora svolge attività di Sindaco e di votante in Giunta presso il Comune di Arcugnano ( omicidio dell’informatore Virgil Risu) . Il suo nome è Gino Emilio Bedin. Complice nella fase iniziale dell’operazione di depistaggio dello spericolato “ignaro” Sindaco Pellizzari deciso a gicarsi il tutto e per tutto per non finire in carcere e che ha originato lo stato di accusa depistando sul Conservatore . I due erano consapevolmente complici nel complotto . Sua è la voce nella messa in scena organizzata ai danni del Conservatore.

Nella foto scansionata a video durane il consiglio, si vede che saggiamente si sono assentati dall’essere ripresi i consiglieri di minoranza avversi al Sindaco :

Simone Cuomo

Paolo Gozzi

la signora Loredana Zanella ,

Flavia Zolla figlia del ex sindaco. Pure lui Vittorio Zolla stante a dichiarazione di un autorevole pentito di Mafia , sarebbe stato avvelenato mediante irraggiamento che provoca una patologia tumorale, che non lascia troppe tracce in un autopsia . Ciò a sempre in seguito ai noti dissidi avvenuti col Sindaco Paolo Pellizzari. Alla signora Zolla Pellizzari chiede più volte coprire la verità. Di non parlare dell’anfiteatro e no concederlo operatori culturali .

CHI DICE LA VERITA’ CHI MENTE E CHI NE ESCE ORRIZZONTALE Viceversa essa, coraggiosamente manifestò pubblicamente. intenzione di raccontare tutta tutta la messa in scena di Pellizzari ai danni del Molosso in Procura . La signora, come la architetta Alessandra Brentani infatti ebbe fu testimone dei colloqui in cui il Conservatore in una riunione spiegava di non potercela più fare da solo . In quel colloquio era presnete anche tale consigliere Zanotto che non si è mai sognato di contraddire il suo sindaco ” fintosi ignaro ” e che così fa scoppiare il ” caso dell’anfiteatro abusivo” in cui l’unico mega abuso cioè le concessioni che no ha riferito al giudice cioè le cosiddette ville di Madonia erano opera sua . Ecco il video con la recita pagata per la TV dal Pellizzari .

Idem il dr. Paolo Gozzi precedente sindaco a cui sono stati ammazzati dei suoi cerbiatti per intimidazione . Doveva dire dire che non sapeva nulla circa la presenza delle operazioni di classificazione e manutenzione dell’Anfiteatro Berico. Circostanza difficilmente smentibile . Un noto imprenditore di Padova aveva avuto con lui e il Conservatore , in merito una riunione registrata.

Tutti testi mai sentiti dal dr. La Grasta .

Giovane magistrato giudicante il Conservatore Molossiano, il Magistrato da nessuno dei colleghi in Procura era stato erudito del passato del Molosso e dei luoghi e delle descrizioni dell’anfiteatro che si sprecano e di chi e come ne spesso la veduta. In senso che la sua presenza li , quando il sindaco autorizzava le manovalanze di Piddu Madonia agli abusi incassando denaro dal sequestro Celadon, era legata a una operazione undercover tra Arcugnano e Bagheria . Un operazione di intelligence coperta con altri colleghi . Neppure nessun collega gli deve aver narrato dei pregressi storici dell’anfiteatro e di certi passati accadimenti avvenuti nelle Procura Vicentina ecc. Anche questo giudice, come la signora Zolla, finito ” rimproverato” pubblicamente a mezzo stampa dal Pelizzari (assieme al Presidente Mattarella …) Colpevole di non avergli incorporato la causa civile nella condanna penale ( magistrato assolutamente non incolpabile perché connesse al sindaco un anno di tempo per allegarla ) E pure pressando ed assicurando per danno gravi un esitante responsabile tecnico. Alla fine il Sindaco la vantò solamente , in uno sproposito, e anche senza dettagliarla.

A un certo momento la consigliera Zolla divenuta ormai di opposizione ed esautorata dal Pellizzari dichiarò alla stampa di non poterne più e di volersi recare in Procura di Vicenza( Inerte) Siamo nel 2023 a 8 anni dalla invenzione del complotto ai danno del Conservatore in Anfiteatro Berico.

Malgrado quanto è emerso, Il Pellizzari fa ancora il sindaco . Dunque indegnamente, al posto suo la condanna al Molosso , questo sindaco è libero . In grado di inquinare ecc. . Per molto meno si commissiona un Comune . Arecugnano fa eccezzione ?

Palladio non sembra avere eredi . Ma altri memorialisti si. Ad Arcugnano si attende la presentazione completa, in lista per costituzione, di tutti gli eredi e non solo dei sommi memorialisti colpevoli nei secoli, come il conservatore oggi, di aver citato esistenza dell’anfiteatro . La stima definitiva dei danni di immagine , reputazione(il conservatore fu condannato a 2 anni e mezzo di carcere ) è ancora in fase di calcolo ma si aggira sui 12milioni di euro. Chi la paghera?

Il Comune di Arcugnano ? Non basta quel che c’è in cassa e servirebbe bloccare quel che arriva . il sindaco Pellizzari con la sua casa costruita con i fondi UE sul campo di mirtilli ? In un momento in cui gli immobili ad Arcugnano sembrano non valere più nulla e le giovani coppie non se la sentono di investire nel Antipodo Veneto Arcugnanense di Bagheria ? Chi risarcira?

MA COME MUORE STA GENTE?

Per il conservatore, accademico musicale, dotato di orecchio musicale assoluto, quando era chiamato dal giudice Giovanni Falcone a interpretare le voci di giocatori di carte al Bar Canarino di Longare e a piazzare cimici al ristorante ai Celibi di Arcugnano non vi sono dubbi.

“SUICIDARE” CON UN PUNTATORE A FREQUENZE E’ POSSIBILE . Lo chiedono in tanti . La sua mente è una intelligenza che fa paura. Parla con competenza assoluta e del resto è dotato di un CV veterano sempre all’avanguardia che in questa materia non trova molti precedenti nelle attività forensi. Il sistema con cui si può condurre a compiere certe azioni, anche in situazioni in cui non si riesce più intendere nè volere, e anche al suicidio un qualsiasi soggetto, con l’impiego di frequenze , è figlio di MK Ultra. In breve, agendo sulle cellule cerebrali della vittima soggetto del trattamento previsto, esso agisce penetrando con successo i centri nervosi della sua psiche. Volendolo guarire, niente male colpirne le cellule cerebrali. Ma per altri scopi , come appunto era previsto nel protocollo difesa MK Ultra , Il vantaggio è che questo trattamento non è diagnosticabile. Non lascia traccia e può persuadere facilmente a commettere azioni, tra cui, indurre la vittima ad abbandonare la vita, sperare in un “suicidio liberatorio” pur di smettere di soffrire. A far da elemento persuasore, è l’intensità. Con questo trattamento possiamo suicidare specie pericolosi di parassiti, animali. Ugualmente , anche umani. Per chi è psicologicamente labile, fragile, ma logico che a seconda dell’intensità che ti uso, anche il classico tipo non soggetto a depressioni, dotato di una volontà di ferro, alla fine schiatta. Siamo tutti emotivamente sensibili alla vibrazione se esposti a una buona musica subliminale dice l’accademico musicale. Ugualmente, dalla stessa porta possiamo aprire ad altri suoni. Tecnologicamente, se io non ti investo con un classico suono positivo ma avvio attivando un fascio di onde dirigendole perversamente addosso a te, mediante un puntatore di radiazioni elettromagnetiche vibranti alla frequenza di 95 GHz , irrorate da una wifi o emesse mentre sto piazzato a una distanza da te, dalla tua finestra dalla tua camera da letto o dal tuo studiolo, comunque entro un un raggio di circa 600 metri io posso utilizzare e direzionarti il tipo di vibrazioni che ho scelto su te. Insomma, posso indurti a comportamenti subalterni coatti. Anche friggerti il cervello se esagero. Ma a quel punto lascerei traccia. Acusticamente sì, forse, potresti avvertire l’irrorazione. Come un sorta di raggio caldo che ti trapassa la fronte. Il mal di testa … Stranamente, dirai tu, li senti anche se ti stai tappando le orecchie. Avvertirai infatti che esse non cessano. Ciò è derivato dal fatto che su te, ho deciso di impiegare un agente attivo direzionale impostato a onde elettromagnetiche. Posso isolare, guarirti da cellule malate , come posso provocarti il cancro. Farti morire. Fin tanto che non ti allontani dalla mia sorgente sei preda di quello, magari delle mia tortura invisibile che io voglio dedicarti. Anche a orecchie tappate, sarai sorpreso che il disturbo prosegue, il suono permane. Per dispetto, perché mi va di farti impazzire, te lo aumento pure . Salvo che non ti allontani. Perché quello è l’unico modo per sottrarti all’irraggiamento che ti sto combinando. Se ti accorgi di ciò, ma considera che non mi becchi come una volta con un semplice radiogoniometro così tanto facilmente …Non è che puoi avere un pulmino dell’ ESCOPOST sotto casa a rilevare frequenze, sempre a tua disposizione dalla mattina alla sera . Perché se il mio scopo non è limitarmi a minacciarti ma è quello di sopprimerti lentamente senza rivelarmi, difficilmente hai scampo. A meno che io desideri solo darti un segnale evidente del mio potere limitandomi a terrorizzarti, per farti capire che la prossima vittima potresti essere tu E tu puoi serrare porte finestre , chiuderti in casa quanto vuoi ma se io non ti mollo, riesco a rintracciarti, questo può essere un problema. Solo io posso decidere. Magari per un poco di limitarmi nelle mia dimostrazione di potere. Magari dartene segnale servendomi di una cavia sacrificale presso di te. Così tu no sai quando come e fino a che punto io sto agendo sulle cellule cerebrali della cavia. O se sto distruggendo lentamente il suo sangue facendo impazzire le sue cellule, cioè sto producendole un cancro. E chi può condannarmi per questo? Se lo riveli a un magistrato amico, quello ti fa ricoverare . Così non puoi che prendere atto che la prossima vittima potresti essere tu. I tuoi cari. Per esempio un cane, un gatto, un criceto a cui io, volendo. potrei friggere pure il cervello senza, per questa azione, lasciare traccia della violenza che ti ho commesso. E non c’è prova, anzi direi , che nessun tribunale italiano, per ora, è stato attrezzato per determinare quel che io ti sto facendo. Quello che io ti ho attivato dedicandoti un simile criminale procedimento in corso. Nato nel 1976 da esperimenti effettuati da esperti tecnici missilistici tedeschi nel 1945, era stato approvato inizialmente ed ufficialmente (ADS) cioè per mera difesa. Ripeto, nessun tribunale, dispone di un perito specializzato in grado di dimostrare un simile omicidio. Tanto più che se io sospendo l’irrorazione manco la sorgente trovi più.

PASSIAMO ORA AL ” SOVINTENDENTE ” MAGANI . QUELLO CHE SI PRESTO’ A DIRE CHE NON SAPEVA DI PREESISTENZE ROMANE IN ANFITEATRO LIVIA MAGANI ERA L SUO NOME. VITTIMA DI UN PADRE che è entrato in un gioco più grande di lui . Chi era il padre della povera ragazza che viveva con la mamma nel quartiere di Città Giardino, presso la Caserma dei Carabinieri, Circolo di Presidio vicino all’ex teatro dello Zairo, oggi Prato della Valle.?

Il suo nome Fabrizio Magani. Sovrintendente arrestato perché coinvolto in una associazione a delinquere per i fatti speculativi nel terremoto all’Aquila,

CON LA BARBA MA COMUNQUE FACILMENTE RICONOSCIBILE , POSTO DOPO LA CONCESSIONE DI LIBERTA’ PROVVISORIA A FARE ANCORA IL “SOPRINTENDENTE” A VENEZIA DICE AI GIORNALISTI “DIRO’ PIU’ SI CHE NO”.

dopo l’arresto nella vicenda quella dove una associazione a delinquere , secindo la stampa, l’inchiesta investiga sulla spartizione delle le tangenti per la ricostruzione del terremoto all’Aquila . C’è da pensare a un addio alla prescrizione se il soprintendente Magani non farà quello che gli ordina chi lo sposta da un incarico all’altro ? Su di lui Tosi ha scritto parecchio. Serve aspettare !

ED ECCO CHE IN ANFITEATRO BERICO, MAGANI COMPIE IL DEBUGGIN SU TUTTI I SOMMI MEMORIALISTI . Appena fuori dai domiciliari fu prontamente trasferito a Vicenza – Giusto il tempo per dire, visibilmente pressato, senza uno straccio di prova a conforto e coì diffamando, forte della sua veste istituzionale declassando uno dei cinque più gradi archeologi al mondo Maurizio Tosi e il suo staff e il collega Sebastiano Tusa di Archeologia Marittima .

L’INCENDIO DOLOSO DELL’ARCHIVIO SORELLE MIONI PAPADOPOLI WOLLEMBORG CHE CONTENEVA MOLTI IMPORTANTI DOCUMENTI

Nelle dichiarazione mendace del Magani, “non c’erano pre-esistenze storico romane nell’anfiteatro di Arcugnano” scrive . . Praticamente come un cieco, lui non è stato mai informato dal sindaco di archeo-ritrovamenti. Non sa che da vent’ anni lì opera lo staff del professor Maurizio Tosi. Nessuno gli ha detto dell’incendio doloso dell’archivio delle sorelle Mioni Papadopoli Wollemborg , lui non aveva visto scippi , furti, violazione paesaggistiche sul parco terrazzato Querini. Insomma , manco aveva letto i testi di che luogo era…. Fra gli innumerevoli documenti che provano la storicità gli è sfuggita e manco ha letto la Carta Archeologica del Veneto, Volume III, 1992. p.50, n. 170Torri sopra ex lago Fontega : “Resti di un pavimento di una Villa Romana del tardo Impero , 3°_4° secolo D.C.”.

A questo punto sono due le cose. O qualcuno in buona fede, come Galan con Massino De Caro ha messo lì il Magani senza pensare che la Soprintendenza in Veneto acquisiva un idiota al posto di un cosiddetto Soprintendete dirigente, o lui fa parte delle banda , cioè della stessa associazione a delinquere caratterizzata dalle tipiche modalità estorsive che utilizza la mafia.

E’ evidente che questo individuo non si sia mai voluto documentare e che malgrado tentennando, nelle organizzazione dedita agli omicidi, fosse li per dire solo questa idiozia che gli costerà cara. Vero che per un poco resistette alle pressioni delle banda . Non riuscirono a farglielo dire subito. Lui stesso sapeva che se istituzionalmente avesse compiuto davvero una pubblica indagine come da codice, cosa che si guardò bene dal fare, anche sommaria, quanto meno avrebbero accertato che se non storica, la violazione a causa delle cosiddette ville abusive del Madonia era paesaggistica. Ma lui Magani non lo fece .

Certo, lì sopra c’era la mafia . Quella che conta… La temeraria, mendace dichiarazione che gli hanno fatto dire, screditò 20 anni di ricerche del prof. Maurizio Tosi e di tutto lo staff oltre che aver azzerato la credibilità di tutti i sommi memorialisti vicentini e non solo .

Quando ci sono in gioco facili carriere istituzionali che fanno gola a più fazioni , apparentemente anche dello stesso partito , nella competizione, sei subito accerchiato, e serve ricordare con attenzione il vecchi detto latino Do ut des.

FRANCESCHINI E LA FATALE CONFERENZA IN SALA MUSICA MALTARELLO Nella foto con il sindaco di Vicenza Achille Variati, il suo vice, Jacopo Bulgarini , l’on.Franceschini, Fabrizio Magani, che dopo l’arresto per la divisone delle tangenti all’ Aquila. era stato posto in libertà provvisoria Probabilmente un processo che nello scandalo, per volontà di prescriverlo, non si terrà mai . Ma intanto la banda lo ha in pugno !

DIFFERENZA FRA PAGARE A UN PROCESSO E PAGARE CON LA VITA. Ma si sa i processi sono una cosa, si possono aggiustare mentre le minacce , le intimidazioni e infine le rappresaglie, peggio, se ai propri familiari, sono un altro aspetto difficilmente difendibile. Ne sapeva qualcosa il Conservatore a cui, sempre nella vicenda Anfiteatro , anni prima , scomparve il proprio figlioletto . Magani, sposato forse queste vicende passate, non le sa o gioca con la morte , o è costretto a recitare una parte . Qui nella foto è reduce dall’arresto per la vicenda dei terremotati all’Aquila. Lo precede davanti l‘on. Franceschini accompagnato dal sindaco e presidente delle Provincia di Vicenza, Achille Variati in quei giorni inseguito dalle critiche dei risparmiatori per essersi mostrato propenso a investire denaro nella banca dell’amico Gianni Zonin. Dopo il Botto Banca Etruria e il crack alla Banca Popolare Vicentina segue lo strano suicidio del Commercialista Procopi “sparatosi ” con un colpo di pistola, anche se per la moglie non è suicidio, e nemmeno in questo caso vennero fatte le indagini.

Sempre in questi giorni Variati è bersaglio di polemiche, delazioni di collaboratori di giustizia che puntano il dito anche su lui. Il compito di affossare denunce nascoste alla vista pubblica sarò dovuto all’opera del suo giovanissimo vicesindaco Bulgarini , nominato a fare da assessore alla cultura, che gli cammina di fianco . Al Bulgarini, e a quello che sa ben fare, si arriva scavando quando il giovinetto si vanta di avere iniziato una diffamazione tv e stampa ai danni del Conservatore e sul Santuario – Anfiteatro vicentino . La giornata del ministro Franceschini a Vicenza, prevede una visita e conferenza in sala musica Maltarello, a Palazzo Baggio – Maltarello – Zorzi -Giustiziani . Il palazzo che per ordinanza del Variati, era ritornato come Istituto religioso di cultura sotto l’influsso Rothschild attraverso la direzione del dr. Paolo Scaroni . In quel giorno si consumò ed è prova provata, la trappola preparata per fare saltare il ministro della Soprintendenza on. Dario Franceschini, a cui finse solamente di farne parte, per capire chi c’era dietro il prof. Maurizio Tosi , ventennale classificatore del Santuario -anfiteatro Berico. Sulla scia della sua passata adesione ad essersi prestato in operazione coperta a operare per la liberazione del sequestrato Carlo Celadon maldestramente, i congiurati presumibilmente pensarono che l’uomo K-626, alias del Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz, si sarebbe prestato a recitare per un’ altra volta anche in questa vicenda anfiteatro, una parte attorea finalizzata a ridicolizzare e compromettere la figura del ministro Franceschini che aveva nominato responsabili tedeschi autonomi, fuori dalle parti a dirige i Georgofili

FRANCESCHIN E LE BOMBE ALLA CULTURA NELLE STRAGI e nelle trattative Stato Mafia per togliere il regime duro 416 Bis voluto da Falcone allo scopo, dopo le critiche aspre a Pompei e le scelte di aver nominato dei responsabili tedeschi, tra cui Elke Schmidt, alla direzione dei Georgofili a ricordare le stragi di Stato, il tedesco non fu benvisto ecc.

La commemorazione di Schmid.dopo la Bomba ai Georgofili

di comprometterlo nell’ambita direzione del MIBAC. Tosi fece solo finta di prestarsi all’operazione di debuggin visibilmente organizzata ai danni del Franceschini . il conservatore dell’anfiteatro Berico, Franco Malosso v R che mai sarebbe andato contro a Guido Bertolaso altrettanto presente ai fatti di ricostruzione ai terremotati dell’Aquila, oltre che capo delle Protezione Civile e figlio del gregario del padre gen. Giorgio Bertolaso, il pilota compaesano, amico per la pelle e gregario che in volo durante rischiose missioni di guerra, guardava le spalle salvando la vita al generale Ettore Malosso, padre del Conservatore . Tosi così comprese chi c’era dietro la macchinazione e gli obiettivi. La notte prima di entrare in lista testi nel processo Anfiteatro Berico, fu ucciso con la complicità di un infedele collaboratore .

E circa l’avvocato Ghedini? La causa dell’improvviso decesso dell’ avv Ghedini sempre la stessa. Improvvisa, inattesa o fulminate. La stessa dinamica che ha mietuto le vite di uno dei due giovani poliziotti legati alla vicenda Antoci : troppi segreti ... Leucemia Indotta o no , è molto difficile da provare concordano magistrato e periti. Per l’altro poliziotto sempre legato alla vicenda del Parco dei Nebrodi difeso dal Conservatore dr. Antoci , la diagnosi è l’infarto .

UCCIDERE PROVOCANDO INFARTO INDOTTO. Un’ arma disponibile che ha oltre 50 anni di età. Serve dire che le morti di infarto indotto hanno accompagnato all’obitorio anche Lucky Luciano e il suo luogotenente Joe Adonis, quello che nell’Anfiteatro Berico di Arcugnano, vedeva bene un nuovo Cantagiro sullo stile di Recoaro Sanremo Festival . Lucky Luciano era considerato l’eroe indiscusso delle liberazione dalla follia della guerra fascista. Uno dei venti più ricchi , ma soprattutto eminenti influencer internazionali . Con la collaborazione di Joseph Kennedy e Winston Churchill al prezzo di un solo morto sacrificale, Attentato al Normandie al Porto di NY, riuscì a persuadere gli Stati Uniti ad entrare in guerra contro la Germania per la seconda volta laddove, viceversa, Winston Churchill nelle prima guerra mondiale aveva fatto una strage persuasiva . Nel 1943 poi riuscì a fare abbreviare l’ inutile conflitto, quasi fratricida scatenato da Mussolini contro gli Stati Uniti e molti altri paesi.

Intanto tra il santuario di Monte Berico

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e l’Anfiteatro Berico

proseguo a elencare la spaventosa scia di omicidi che li lega a Vicenza e che fa invidia al film In nome delle rosa

Entrambi vicinissimi, i due santuari. Cioè il Tempio di Apollo e Diana, Dea della natura, dal 1500 legato all’ apparizione della Madonna , l’altro, salendo appena sul territorio collinare di Arcugnano, fondato dei veneti antichi, dopo il Dio Ogno (Agno), dedicato a Giano. Il filo d’Arianna che li separa è Monte Giove che è la Scarpata nord ovest del colossale anfiteatro Berico che recinge il lago del Dio Fons, attuale Fontega il lago più antico e misterioso del nord Italia.

L’ insolito decesso “al polonio ” dell’avvocato di Berlusconi dr. Niccolo Ghedini può essersi generato quando il suo Studio Difensivo riuscì a ridurre a circa trent’ anni le condanne ai sicari stragisti, Abel e Furlan, ingaggiati a Verona per uccidere a martellate i frati confessori dell’ on. Bisaglia

Nel 1969 la strage di Cielo Drive compiuta ai danni delle figlia e del nipotino semi sventrato a Sharon Tate, poco tempo prima , studentessa a Vicenza figlia del col. col CIA- US ARMY in servizio a Verona e moglie del regista di Rosemay’s babi del Pianista . l’Affare Deyfuse .

CHI TOCCA l’ANFITEATRO MUORE ? 2006 Sgozzato e svenato come un vitello, moriva così dissanguato l’architetto cognato del presidente della Associazione che gestisce l’anfiteatro. Un perito nominato a tempo record dal Tribunale, che sembra essere arrivato quasi contestualmente all’omicidio, ne diagnostica “il suicidio” . Il corpo presenta numerose ecchimosi e lesioni. Segno che l’uomo ha lottato a lungo prima di essere sgozzato e pure svenato. Di propositi a suicidarsi dell’architetto non vi era traccia. Stava infatti andando a denunciare ai Carabinieri qualcosa. Viceversa l’ecologista Mauro Pretto, riparava le rive disastrate dell’anfiteatro. Decise di confidarsi con alcuni testimoni prima di riferire a un carabiniere presso Arcugnano. Quando Joe Adonis puntava a scalzare il Festival di Sanremo per manutentore dell’anfiteatro, andato all’appuntamento con la morte, di Madonia e ai danni del Killer di Arcore, Vittorio Mangano

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INCOMBE UNA MALEDIZIONE SULLE VILLE COSTRUITE ABUSIVAMENTE NEL PARCO TERRAZZATO DI GIULIA QUERINI ? Muore l’ antiquario artigiano Rodolfo Peretti.

Prima con Napoleone e poi con la riforma agraria del latifondo molte nobili famiglie furono costrette a fare cassa. L’ antico Borgo dell’Anfiteatro delle Querini di Arcugnano Capoluogo fu frazionato e venduto a un mezzadro. In quegli atti fu smembrata anche la stalla cioè quella che era stato il ricovero dei buoi delle Commanderia del Cavalieri Templari e che aveva in seguito ospitato la stalla dei cavalli dei visitatori, sopravvissuta fino al tardo 1800 grazie all’interessamento del cav. Maltarello curatore anche dell’altro teatro degli Anti Donà in via Vescovato -Palazzo Porto. Infine essa divenne il laboratorio di un abile artigiano restauratore degli arredi.

Nel corpo dell’artigiano vengono trovati sintomi di cromo esavalente? L’esame cito tossico del suo sangue ante mortem presentava insoliti allarmanti valori. Ictus, fulminanti paralisi , tumori ecc. Stessa sorte per quegli abitanti colpiti dallo sversamento di liquidi altamente tossici gettati dentro la falda acquifera. Quella che si trova presso l’osservatorio astronomico degli alpini di Arcugnano.

Fortunosamente l’edificazione delle ville abusive che ha interrotto la millenaria canalizzazione sotterranea verso la parte superstite di anfiteatro salvò dalla pericolosa contaminazione i tecnici al lavoro. Queste fondamenta sono oggi oggetto di richieste Comunali da parte di nuovi ignari inquilini . E sia lì che al Genio civile il mistero continua: Sono spariti i calcoli statici e i nuovi residenti sentono provenire dal terreno sottostante, sopra il quale dormono, dei secchi colpi e i tipici scricchiolii di una struttura che pare sul punto di cedere. E’ lì sotto di loro che fu interrotta la secolare canalizzazione . Tutto denunciato inutilmente a un magistrato vicentino nel 2002 il quale non dispose alcun controllo su quelle case costruite da manovalanza dei Madonia .

Intanto muore l’ ex alpino  Silvano Moretto. Era stato un altro volontario esposto a lavori di manutenzione in anfiteatro . Più in su, tempo addietro presso l’Osservatorio Astronomico di Monte Cucco, che non è dentro ma sopra l’Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo, qualcuno lo aveva mandato a fare riparazioni come volontario su una canalizzazione inquinata in cui era stato sversato cromo esavalente. Residuo di conceria sversato sopra l’anfiteatro. Negli anni ’90 l’anfiteatro annovera a presenza dei ragazzi tedeschi nel gemellaggio con Pforzheim ... andò bene. La secolare canalizzazione sotterranea recante il pericoloso liquido era nel frattempo stata deviata dalle fondamenta delle costruzioni di ville abusive che sovrastano la sommità dell’anfiteatro di Arcugnano .

CHI TOCCA l’ANFITEATRO MUORE ? 2002, Dopo la distruzione della sommità del l’Anfiteatro Gerando Nappi, giornalista, scrittore, risponde all’appello degli amici dell’anfiteatro. Gerardo era anche direttore del Caffè Pedrocchi di Padova . Lo stesso storico caffè dove performers della Casa Reale Maltarello, venivano diretti dal fratello del fabbricante dei Rosenfranz , il bisnonno di Franco Malosso von Rosenfranz, Luigi jr. Per il futuro, nel teatro Gerardo coltiva un sogno segreto. Riparare il teatro dai danni inferti alle sue terrazze tra il 1997 e il 2002. Riaprirlo e dedicarlo a importanti eventi da cui possa uscire del denaro. Così introduce quello che potrebbe aspirare a divenire il nuovo presidente del teatro . Il futuro direttore è un appassionato lettore di libri. Possiede una enorme biblioteca privata che racchiude anche preziosi libri sulla gloriosa storia di Padova. Studi esoterici e il posizionamento astronomico dell’anfiteatro . E’ un perito elettronico documentatissimo anche sulla sua costruzione da parte di schiavi spartani del principe Cleonimo così come sostenuto per la modalità di inserimento dei blocchi, dall’arch. Giuseppe Dalla Massara. Sponsorizza così indirettamente le ricerche del prof. Maurizio Tosi ma si imbatte pure lui in un teatro i cui bacini “devono” rimanere la discarica occultata preferita dal finto smaltimento dei rifiuti comunali colà scaricati da mezzi che percorrono la via che fiancheggia il teatro. Gerardo sa che deve fare i conti con ogni tipo di minaccia. “Mettiti da parte perché lì dentro, il posto di direttore artistico è mio dice” . Omertà e impunità archiviazione sono ogni presenti nelle vicende legate al mondo che legalizza il finto smaltimento dei rifiuti . Ivano Marcolongo ex assessore al Verde di Montegrotto arrestato nell’aprile del 2015 è anche il vice comandante della stazione dei carabinieri di Montegrotto. Militari dell’arma che si prestano a occultare traffici. I rifiuti vengono monitorati dal Conservatore .

IL RILEVATORE NASCOSTO NELLE SPAZZATURA URBANA Dentro un sacchetto della spazzatura, egli posizionò un rivelatore satellitare. Mostrerà l’esatto percorso che fanno i rifiuti. Gli stessi che finiscono nel lago dell’anfiteatro. Intanto i cittadini versano la TARI…

Quando il lago è asciutto, nel suo letto i campi vengono coltivati a granoturco, così la gente mangia pane tossico. Stessa sorte i rifiuti pericolosi compiono davanti a noi e a Borgo Casale.

Poco dopo, il cognato del futuro presidente sarà ritrovato sgozzato e con i polsi tagliati . La famiglia precipita nel panico .

Nel 2009 con tre denunciati tra cui un Ufficiale della GDF poi assurto a Generale viene scoperto il sistema con cui Piddu Madonia comandava indisturbato malgrado fosse in carcere. A lui vengono attribuite tante responsabilità. Ma se il prof. Maurizio Tosi è convinto delle matrice siciliana, il Conservatore non lo è affatto, anzi , ma servirà attendere la deposizione di Matteo Messina Denaro; sembra che non sia giunto a Vicenza da solo il Madonia. Qualcuno ve lo ha invitato. Da quel momento comunque comincia un periodo relativamente tranquillo . Poco tempo dopo si verificano numerose scioccanti minacce e danneggiamenti alla propria auto, oltre ad altri episodi che il presidente non rivela alla famiglia per non generare panico .

OMICIDIO NAPPI

La calma è breve però. Nel 2014 è il turno di Andrea Gerardo Nappi che scompare misteriosamente in mare, inghiottito nel nulla, disperso in un traghetto. Doveva recarsi con il libro di Galileo dell’editore Colonnese, quello ritrovato superstite dal rogo, a Napoli. Presumibilmente parente dei principi Colonnese , un tempo i proprietari dell’anfiteatro di Arcugnano . Viceversa che ci faceva Gerardo in un traghetto diretto in Sicilia? Disse che era per incontrare un mediatore di un facoltoso collezionista disposto a pagare una somma davvero esorbitante per quel testo ritrovato. Che doveva essere però una trattativa segreta e che non poteva dire di più. I traghetti fin dal caso del sequestro Moro sono notoriamente una sorta di ponte di Glienicke. Luogo franco per passaggio in scambi ed incontri di spie e agenti segreti. Nel 2014 La prima fase di collaborazione con il nuovo sponsor, Gerardo era intenzionato a un reportage sull’Anfiteatro, a produrre eventi con esso. e alla gestione della associazione .La collaborazione con il prof. Maurizio Tosi era nata dopo che Andrea aveva ritrovato il libro di Galileo sull’anfiteatro Berico di Arcugnano.

IL DIARIO DI GALILEO A LONGARE Precedentemente il libro era ospitato dentro la Villa Montanari di Arcugnano Capoluogo. Sottratto dalla sua cassaforte, sventrata dopo essere stata trascinata giù nella media cavea, recuperato , fu amorevolmente conservato, inventariato e classificato nella biblioteca privata delle sorelle Luisa e Miresi Mioni (Archivio Mioni -Papadopoli -Wollemborg) di cui Franco Malosso von Rosenfranz era curatore. Autore della sottrazione dopo un rogo doloso, per il conservatore attribuito falsamente a un magistrato siciliano denunciato e trasferito per aver commesso una estorsione all’epoca delle rapine agli orafi in Riviera Euganeo Berica. Colpevolizzato per una vicenda di ritrovate armi a matricola abrasa, nascoste in Tribunale di Vicenza. Assieme in stile Georgofili a Matteo Denaro Messina , indicato come mittente del rogo  della biblioteca delle sorelle Mioni.

Risultava che il libro era stato ritrovato stranamente da  Massimo DeCaro un raccomandato speciale dal ministro del Mibac , Giancarlo Galan a sua volta entrambi raccomandati dal senatore di Silvio Berlusconi on. Marcello Dell’Utri.

Toccò quindi a Giorgio Pozza, un ex orafo appassionato abitante nei pressi dell’anfiteatro che spesso si era prodigato a segnalarne abusi . Si era messo a disposizione dell’equipe Tosi per scatti aero-fotogrammetrici. Una possibile minaccia per le concessioni abusive edilizie atte a realizzare le cosiddette Ville di Madonia volentieri autorizzate dal Sindaco di Arcugnano Paolo Pellizzari.

Poi col Tosi ci rivolgemmo a un agente dell’ex nucleo “I” e del Mossad , Vito Rambelli a cui avevano chiesto di intercedere presso il Sindacati Ebraico durante i lavori di recupero dell’anfiteatro. Soprattutto per capire se l’estorsione provenisse da loro. Rambelli si prese il tempo per indagare e smentì . Fu eliminato elettro- chimicamente come l’avv. Ghedini

Quando gli omicidi si fermano ricominciano le intimidazioni. Una delle figlie del nostro presidente, tra il 2019 e il 2020 ricevette una strana telefonata. Riferisce che le si presenta un legale . Avvisa il Conservatore su che sta accadendo. Il rischio è grande . Così decide di assecondare l’interlocutore che si qualifica come un legale autorizzato a fare indagini senza avere funzioni di PG. In quel terrorismo, al presidente viene nascosto la vista del tipo che è un avvocato . La figlia, infine dopo orchestrate pressioni, viene indotta clamorosamente a mentire su cose che non conosce cioè i rapporti scritti tra il presidente e noi. Così sottoscriverà false deposizioni. E qui entriamo nelle seconda fase della diffamazione indotta al Conservatore mentre la banda degli estorsori godendo di una totale inerzia si fa più spavalda di prima

OMICIDIO VIRGIL RUSU Quindi è la volta dell’informatore dipendente del Vicesindaco  di Arcugnano Virgil Rusu che muore mentre è al lavoro per lui. Annegato in un corso d’acqua. Il vicesindaco non farà mai un giorno di carcere per questo omicidio che precede quello sempre per annegamento di Lorenzo Casonato. Nel merito i collaboratori di giustizia hanno già redatto i loro rapporti ma gli assassini sono ancora in circolazione . E non solo ad Arcugnano dove la gente vive reclusa in casa per paura .

Mauro Pretto muore ucciso a fucilate . Era stato in contatto con un agente del Mossad . Argomento: Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo. A Maurizio  Tosi aveva rivelato un piano malavitoso. Lavorava  per un’ azienda, la Gemmo Spa impianti elettrici. Nota azienda che  si aggiudica appalti con il Gruppo Maltauro spa . L’impresa edile vicentina che ha una partita IVA coinvolta negli attentati dinamitardi a Maurizio Costanzo-strage dei Georgofili e che ha visto un membro della famiglia volare fuori dalla finestra “suicidandosi dopo che aveva pensato di rivelare tutto a spontanee informazioni alla magistratura vicentina.

L’ OMERTA’ , IL TERRORE E LA SFIDUCIA NELLE ISTITUZIONI CORROTTE Ad Arcugnano, presso i possedimenti delle ricche latifondiste filantropiche sorelle Mioni e del loro archivio dato alle fiamme nel 1988 quando era curato da Franco Malosso von Rosenfranz, più in generale in Riviera, durante diverse rapine e dopo il caso del Magistrato in odore di mafia che proprio in Tribunale di Vicenza nascondeva armi con matricola abrasa pronte a sparare, l’ omertà e il terrore di parlare con magistrati meridionali, regna sovrana.

Parte dei testi recuperato da Villa Montanari in villa di Arcugnano Anfiteatro Capoluogo, dell’ archivio delle sorelle Mioni dopo l’incendio erano confluiti nulla biblioteca privata del prof. Schiavo pure incendiatasi (nelle foto).

La monezza torna in auge come business principale . Non giova alla facciata lo speronamento per pronta reazione del Conservatore delle Mioni che all’uscita del loro palazzo Rosso trovandosi di fianco non si lascia certo sorprendere. In un inseguimento a folle velocità nelle Riviera Berica, finito a pistolettate, lui ha la meglio . Due dei quattro rappresentanti delle criminalità organizzata proveniente da Milano 2 con precedenti per omicidio, sono neutralizzati. Vicenza ha il primato di avere il record di sequestri immobiliari per mafia. Inoltre proprio nel Tribunale Vicentino denunciato per estorsione ed associazione Mafiosa nascondeva armi con matricola limata, pronte all’uso. Questo atteggiamento di sfiducia verso i Giudici membri Istituzioni locali non cambia dopo gli svariati assalti al poco distante orafo Roberto Zancan, infine costretto a chiudere la fabbrica . Meno che meno durante il Caso Stacchio in cui scappa un altro mentre l’area che porta il nome dell’Anfiteatro Berico, https://ibb.co/rmHY186 piomba in omertà totale. Alla faccia della popolazione e di chi detta al giornalista che vi sono risultati tangibili. Va da se che in questo farwest Berico sembra che per spingere a fare indagini sulla morte dimenticata di Mauro Pretto di cui anche i muri sanno la verità, serva indire una fiaccolata. «Per l’assassino Igor il russo – dice Renzo Rizzi, portavoce del Coordinamento Protezionista Veneto – è stato mobilitato l’esercito che ha battuto intere campagne delle province dell’Emilia Romagna. Sull’omicidio di Zovencedo pare essere calato da subito il silenzio senza mobilitazione sul campo di uomini e mezzi: con la fiaccolata speriamo ritorni da parte di tutti l’attenzione su questo efferato delitto». Intanto nel cordoglio sembrano approfittare quelli del M5S . Arcugnanesi, il padre Roberto Dal Lago e figlio. Il primo è quello allontanatosi da Capo Ufficio Tecnico del Comune. Sotto ala sua egida fu distrutta la veduta paesaggistica protetta e e la sommità dell’anfiteatro di Arcugnano . Ora riciclatosi nelle politica è quello che spingendo a denunciare perfino un giovane siciliano, tempesta la Procura Vicentina di impropri accusandola di non intervenire efficacemente

Maurizio Tosi si rifiuta di rastrellaere per la Cupola 5 milioni e muore. Dal 1997 era il classificatore dell’anfiteatro Berico . Poco prima, venuto a contatto con l’identità degli estorsori che chiedono 5 milioni di euro, aveva rivelato i suoi timori . Note le sue preoccupazioni per la possibile uscita di Vicenza dall’UNESCO a causa dell’ “ecomostro di Borgo Berga che schiaccia villa la Rotonda”. Offeso dalla richiesta del pizzo ricambiando l’ingratitudine aveva preso a indagare sui dieci milioni che sarebbero stati destinati alla Giunta di Achille Variati pr rimuovere Borgo Berga.

OMICIDIO ILARDO il 10 maggio 1996 sarà assassinato il cugino del Piddu Madonia, il costruttore delle ville abusive anfiteatro. Alla fine di quell’anno arriva il prof. Maurizio Tosi su suggerimento del suo collega siciliano titolare di Archeologia Marittima Sebastiano Tusa che voleva includere l’anfiteatro nella via delle seta . In ballo sui 150 milioni stanziati qualcosa avrebbe dovrebbe beneficiare il comparto storico dell’anfiteatro. Mentre il suo amico Giuseppe Antoci Presidente del Parco Nebrodi sfugge a un attentato. Poi  in strane circostanze moriranno i due poliziotti della  scorta.

OMICIDIO LORENZO CASONATO Lorenzo Casonato, il centralinista del Santo viene ritrovato cadavere “annegato in 20 cm d’ acqua”. Per chi è responsabile dell’indagine tutto quello che si dà a sapere è che potrebbe scattare una risibile denuncia di “OMISSIONE DI SOCCORSO ” per i suoi accompagnatori . Ovviamente nessuno crede alla spiegazione con cui si fascicola il caso.

ANFITEATRO BERICO PHILIPPE DAVERIO E MANUELA PERTILE DECEDUTI Poi fu il turno di Emanuele Pertile, figlia del magistrato e nipote dell’ Aureliano, tenore di Toscanini, amministratore dei pianoforti Rosenfranz , la fabbrica dei miei nonni . Dopo essere stata spolpata di tutti i ricordi del nonno (fatti inutilmente denunciati alla procura) Emanuela appassionò Philippe d’Averio erudendolo su ciò che stava accadendo nella trasformazione della “tranquilla” Arcugnano paesello vicentino che fa 6000 abitanti forse comprese le galline e i polli d’allevamento perché sembra un deserto gran poco umanamente popolato . Al critico lei spiega della trasformazione di Arcugnano da luogo storico a discarica letamaio a modello Nuova puzzolentisssima Este. Una discarica autorizzata che emette fatture di smaltimento dichiarando così che i rifiuti affrontano i costosi cicli di smaltimento come i questo video di fan page però … meglio occultata di quella a cielo aperto in discussione presso Tivoli -villa Adriana. A Este è nata tutta l’ aristocrazia europea. Ma non c’ è più una reggenza inglese che può prendersi cura delle bellezze di questo paese? Ad Agugliaro, a villa Saraceno del Palladio hanno tagliato in due il parco delle villa d cui è onorario presid. il principe Carlo d’ Inghilterra . La A21 sotto l’asfalto è una discarica permanente , chi la denuncia , sindaci compresi , come per Rosà e Montegaldella , rischia se non sa proteggersi. Che altro vuole che le dica siculi premevano per il domino dell’anfiteatro e delle numerosi concessioni abusive del Sindaco Pellizzari . A quanto ne so Philippe Daverio comparve in una petizione . E che accadde? A lui e a Manuela ? Di li a poco , entrambi morirono. Come le ho detto, sistemare un avversario facendogli impazzire le cellule è molto più facile e più silenzioso che il killer tradizionale . Come quando dire che le TV possono condurre una guerra di sfoltimento molto migliore a comparazione quella scatenata da un esercito . Guardi che per maestri ho avuto Leni, Becce, Trenker … So quello che le rivelo per esperienza personale vissuta .

Ma qui gli interessi di trasformare l’anfiteatro di Arcugnano in una discarica più redditizia che fare teatro si scontrano con altri interessi immobiliari. C’è chi vuole il teatro per il suo partito, chi vista la posizione vuole costruirci sopra, chi nel letto del suo bacino che (fastidiosamente) compare e scompare ci vedeva bene continuare ad occultarci rifiuti urbani . Pensi il vicesindaco Bedin che per l’omicidio del nostro confidente stradino, non ha fatto manco un giorno di carcere,. Ebbene sopra la discarica ha avuto il coraggio di farci giocare dei bambini. spero per poco. C’è cromo esavalente sversato li sotto . Poi, per carità al creisnismo non c’è limite

LE STRANE MORTI DEGLI SPONSOR Gabriella stilista  finanziatrice dell’anfiteatro  convivente Padova con il Conte  Bovio. La donna  confida al conservatore che in quel periodo è bersaglio dell’estorsione mediatica : devo presentarti il centralinista del Santo  . Lorenzo Casonato era il centralinista  nel periodo che le trattative STATO MAFIA 2 con Felice Maniero costarono uno stop temporaneo alla carriera al colonnello Conforti. Ma Lorenzo Casonato anche lui  in stile Fratelli Bisaglia come un incidente accorso a un dipendente del Vicesindaco di Arcugnano di lì a poco  morirà in 20 cm di  quelle acqua  presso lo stesso   lago che un tempo bagnava l’anfiteatro di Arcugnano . Lei stessa di lì a poco muore di un improvviso male incurabile.

Si parla delle stessa banda di killer da anni specializzati in annegamenti. A morire per così dire ” annegato” ma in realtà per botte l’autopsia di parte non ammessa per SEGRETO DI STATO, nelle piscina Ufficiali dell’aeroporto Militare Tommaso Dal Molin era stato anche il serg. maggiore Gianni Conti, commilitone di Franco Malosso von Rosenfranz quando lui indagava per l’intelligence militare su un vasto traffico di droga che post operazione Bluemoon giungeva a drogare ribelli vicentini attraverso voli NATO.

“SUICIDIO PROCOPI ” 22 luglio 2016. E’ quindi il turno del commercialista Procopi della Popolare Vicentina-Banca Nuova indicato dalla banda degli estorsori istituzionali dell’anfiteatro come referente per modalità e sistemi con cui dovrebbe regolarsi il pagamento delle tangenti .Muore senza apparenti ragioni, sparandosi un colpo di pistola alla tempia.

Nel bilancio  sono omessi molti morti ammalatisi gravemente per lo sversamento dei rifiuti tossici. Tra la moglie di un liquidatore, anche quella di un Magistrato e chi per ironia del destino fa da prestanome nella speculazione edilizia che ha tolto la veduta paesaggistica dalla Villa in Anfiteatro ex Querini -Colonna di Arcugnano Capoluogo. Anche un noto musicologo concertatore morì. Altri si ammalarono irreversibilmente come per il doppio danno per distruzione ambientale indotta.

ARCUGNANO VAJONT 2 ?

DOPO UN PING PONG FRA I RESPONSABILI DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE AL GENIO CIVILE NON SI TROVA IL FASCICOLO DEI CORSI D’ACQUA CHE PERCORREVANO l’ANFITEATRO DI ARCUGNANO. DALLE FONDAMENTA DELLE VILLE ABUSIVE PROVENGONO STRANI SCHRICCHIOLII.

E se grazie alle fondamenta delle villette costruite abusivamente, il corso d’acqua avvelenato risparmiò fortunosamente il teatro, una volta deviato altrove e fino all’antistante OASI DI BORGO CASALE, le vittime sono ancora in attesa di un chiarimento targato ARPAV , CONSORZIO DI BONIFICA . Insomma i cittadini pagano inconsapevoli per mantenere questi omicidi affinché qualcuno non legga bene i valori di un test . Un test che eseguito da un laboratorio straniero magari offre ben diversi valori? Se hai letto fino a qui e hai un figlio forse devi cominciare a preoccuparti.

Malgrado tutto il processo farsa contro chi per primo diede l’allarme va avanti .

Abbiamo chiesto a Franco Malosso von Rosenfranz che ricordiamo è anche ex manager delle telecomunicazioni internazionali di azienda estera che affitta perfino mini satelliti (sebbene abbia ceduto il 100% delle sua aziende al gruppo inglese incaricato a svolgere analisi e azioni di telesorveglianza private a chi è in grado di pagare . Malosso è progettista di sofisticati impianti di riconoscimenti satellitari ipodermici del corpo (identità) e di calore quindi in grado di permettere operatore remoto di accertare il grado di entità di un incendio doloso per esempio in una pineta . Gira in Hunday la stessa che mostra le immagini protette, segretate, felici di un bambino quando ancora non era stato rapito.

La specifica domanda è :

Signor Malosso , non le posiamo chiedere nulla delle circostanze che hanno portato alla scomparsa del suo bambinello ma , si tolga per un attimo il nefisto

Incessante Reddito camicia passamontagna nefisto limite Alba Di base

nella vicenda ANFITEATRO DI ARCUGNANO Lei crede che ci saranno ancora degli altri strani decessi o omicidi?

Si ci saranno ancora nuove morti, purtroppo io ne sono convinto .

Considerate che io non sono un tecnico. Sono sempre e solo stato uno che ha investito proventi musicali finanziando contatti fra tecnici. Nel caso Anfiteatro di Arcugnano comunque risalire è facilissimo. Come ha dimostrato il successo sulla operazione Palamara ,

Libri, boom de Il Sistema di Luca Palamara

Oggi se ci si vuole davvero fare un’ idea propria è possibile informarsi con discrezione prima ancora che un magistrato lo disponga e sebben più limitatamente in forma ufficiale. L’Italia poi dal 1948 essendo un paese vinto, ha completamente perduto lo spazio aereo . E comunque sopra una certa quota contro un laser non è possibile intervenire. Poi in forma non ufficiale scoperchiare e se puoi pagare puoi contro-verificare e correlare qualsiasi conversazione da utenza a utenza. In ambientale come dal cielo per un enorme raggio di partenza . Per esempio puoi accertare da dove parte un Killer. Ma legalmente solo la magistratura se davvero lo può fare. lo può disporre. Nel caso che mi ha riguardato, cioè la decennale fastidiosa estorsione su me e il prof. Maurizio Tosi che è deflagrata durante il processo Anfiteatro, al settimo anno un magistrato sa che è lecito eliminare quei dati.

Potrebbe essere più preciso ? Di chi è la regia? Chi ha realmente manipolato le indagini durante tutta l’estorsione “istituzionale” ?

C’erano Cartelloni all’ingresso che avvisavano della sorveglianza. Io non ho mai smesso di farlo presente giorni prima anche a un agente di Polizia Municipale locale, quando lo invitai a vedere che cosa era successo dei blocchi del teatro, guardando verso la casa del Magistrato che occupa una delle ville abusive mi chiese:” Rosenfranz, ma lei sa che cosa è la Mafia? ”

Un magistrato lo può fare. Cioè può estrarre ed esaminare il tabulato delle conversazioni telefoniche intercorse e non solo…. Comunque dall’utenza del Maresciallo Mansutti, l’utenza dei Carabinieri di Brendola e quella di via Muggia a Vicenza usciranno certamente nei giorni che l’imbarazzato sottufficiale perquisì a tappeto. Per risalire a quegli ordini impartiti e alla identità dei soggetti coinvolti dall’altra parte delle cornetta si possono impiegare anche tecnologie meno sofisticate di quelle fatte installare dagli inglesi . Insomma un magistrato può ottenere un quadro completo su come fu progettata l’estorsione e le ritorsioni fino ai 2 omicidi. Questo tipo di congegni nell’area si rese necessario dopo le vane denunce relative ai numerosi accadimenti Detto ciò io neppure ADR posso rivelare nulla in quanto sarebbe una violazione della privacy. Al maresciallo fu ordinato di omettere alcune cose. E’ un aspetto che ho reso pubblico già in una intervista qualche anno fa. Nel merito invitai l’interlocutore a fare u passo avanti e raccontare la vicenda. Sono figlio di un Ufficiale e nei principi militari che mi sono stati impartiti , ricordo che in questi casi si faceva così .

Un cane ucciso con un proiettile calibro 22 sparato dall’area boschiva sottostante

Per accadimenti intendo anche pedinamenti che subimmo da parte di una signora verso una direttrice di Banca Austriaca . Quindi il tentativo di sequestro della qui allora abitante Emma L. Seymour pedinata dalla stessa signora poi messa alle strette da due agenti del M16 . Costei dicendo che se ero ancora vivo lo dovevo a lei, si affrettò a dire che lei era anche una prestanome di beni immobili di un Magistrato. La Seymour ovviamente fu fatta rimpatriare immediatamente e per sicurezza pure attraverso la Svizzera. La stessa pedinatrice risultò autrice di svariate missive fatte inviare a mia firma ad autorità, sedi USSLL ecc.

Obiettivamente con tutto questo sangue versato , chi è il magistrato che se la sente di scoprire il filo d’Arianna ? Al di là che irritualmente manco in istruttoria me lo fu chiesto, non è un problema mio. Io non mi sono avvalso delle facoltà di parlare pertanto rispettando il Segreto di Stato non incorro certo in quello che è accaduto a Nicola Borzi (Sole 24ore e Francesco Bonazzi (Verità) . Le vicende subite portano alla strage di Paolo Borsellino che scoprì l’inghippo. Ci possono essere ancora agenti sotto copertura al di là che io comunque più che essere stato invitato a soprassedere con le denunce da distruzione-inquinamento, altro non so.

Nessuna divulgazione quindi ? No. E comunque dovrebbe essere autorizzata solo dal Capo dello Stato che è anche il capo della Magistratura in Italia . E comunque io non sono un agenzia per scrutazione di trascrizioni da telecomunicazioni . Ho altro da fare che calarmi nei regolamento di conti delle mafiette italiche o sulle trame di ometti perennemente in conflitto con la loro natura. Erano giorni in cui l’estorsione raggiunse livelli massimi che istituzionalmente si espletarono primitivamente dettati con pressione fatte da un soggetto istituzionale a mezzo stampa, poi attraverso l’ordine di un superiore del m.llo Mansutti di compiere una perquisizione a tappeto in una parte di Anfiteatro . Dopo ciò seguì il lungo inutile sequestro dell’area. Quella superstite affidata al prof. Maurizio Tosi con le dovute attenzioni a non perquisire quella superiore abitata da un magistrato. Cioè esclusivamente dentro cioè la parte abusiva costruita a ville . Sequestro inutile perché ancora una volta non vedemmo alcun tecnico .

INSOMMA CHI POTREBBE ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA ? Un probabile bersaglio vuole dire? L’ ex maresciallo di Brendola (Arcugnano) quello è divenuto involontariamente il soggetto più a rischio . Nel suo tabulato telefonico e non solo c’è il modo di risalire alla regia dell’estorsione . Attualmente è un pericoloso portatore di segreti che può confermare gli accadimenti . ADR In tedesco un volta tanto , questa figura sta in una parola sola ed è pure più corta: : Si chiama “Geheimnisträger” colui che Porta con se dei segreti . Credo che il dr. Rizzi , Presidente del Tribunale di Vicenza ve lo possa confermare questa traduzione . Questo sottufficiale poi ha moglie e prole. Detto da uno che ha subito la scomparsa del proprio figlioletto, io posso solo sperare che sappia difendersi . Perché questi hanno dimostrato che possono colpire chiunque e dovunque . Senza clamore E di seguito a certe operazioni, non ci si può fidare di nessuno. Il vostro caso Falcone e Borsellino, fatti fuori da stessi colleghi, ce lo ha ben dimostrato

Quando l’estorsione divenne palesemente istituzionale, Il Mararesciallo Mansutti fu solo un sottufficiale che eseguì degli ordini. Rispettoso, attento , ma visibilmente imbarazzato durante tutta la minuziosa perquisizione che gli avevano incaricato di farci .

Lei ha un passato di esperto diplomatico . Fece a lui presente che non è possibile perquisire una stanza ...

Al contrario. Io ho ovviamente acconsentito che la giustizia facesse il suo lavoro . E che lo facesse bene. Il prof. Tosi era assente . Eravamo comunque avvisati. Anche dagli estorsori ai quali avevamo rifiutato di pagare la protezione.

Durante quasi tutto il tempo i Maresciallo ebbe un interlocutore che dall’altra parte della cornetta gli ordinava quel che si doveva prelevare e quel che si doveva omettere. Una lungo ben visibile muro a secco di blocchi sottratti alle terrazze del teatro delle Querini non può essere omesso . Non fu iniziativa del sottufficiale quello che è accaduto dentro quell’area privata in cui appariva bene segnalato e pure da me più di una volta sola e non solo a lui presente che dopo attentati, minacce e i continui accadimenti erano in funzione dispositivi di videoregistrazione anche ” out ” ed “in ” c. Apparecchiature che deviano a registrazione remota di dati audio e ogni comunicazione all’interno dell’area. Con tutto il terrorismo subito … . Inoltre era scritto ben in grande nel tabellone posto all’accesso dell’area . Comunque guardi , chi fa questo tipo di estorsione notoriamente se ne strafotte di lasciar tracce. Gran processi per estorsione arrivati alla fine in Italia lei quanti ne ha visti ? Mi auguro che il Maresciallo possa beneficiare dell’essersi limitato ad eseguire gli ordini e che né a lui né alla sua famiglia accada nulla.

Mi pare poi sia stata disposta la scorta alla magistrata TRENTI in seguito a presunte reali minacce di qualche Vicentino che non ha gradito come si è sviluppata la archiviazione del Crack BPV circa le somme finite su Banca Nuova Palermo o peggio nelle maniera che ci hanno mostrato i giornalisti di SOLE 24 ORE , VERITA’ Nicola NORZI E FRANCESCO BONAZZI la signora Elisa Mariani credo potrà avere la scorta pagatagli dello Stato. Può informarsi direttamente in Tribunale di queste cose .

La scorta? Suvvia Maestro, lei non è nato ieri . Sappiamo che basta un caffè, Una micropunturina. per un infartino .. . E si muore dimenticati senza lasciare tracce Qui ci sono una fila di cadaveri che si sono occupati dell’Anfiteatro … Inoltre di per se il processo Anfiteatro sembra essere meno prioritario di tanti processi i cui imputati languono magari in prigione. Come lei spiega che il suo processo di appello sia salito in cima alla pila di quelli in attesa?

Se anche lo sapessi non glielo direi. Comunque oggi e soprattutto grazie alle misure COVI19 si è costretti a parlare e a essere registrati. Le tecniche di indagine e la criminologia sono cambiate nello spazio di pochissimo tempo. Ogni azione lascia tracce del proprio operato. Impossibile sfuggire . Chi lo sa evita certo di lasciare tracce che rimangono per almeno 7 anni in un database che anche un ragazzetto oggi è in grado di varcare, interpretare e correlare e in quel caso vige la regola che chi sbaglia se sa che ha sbagliato evita di coinvolgere altri .

Allude al dr. Palamara al Montante che registrava tutti e lancia segnali dal carcere?

Ripeto: sono semplicemente cambiate le tecniche anche se qualcuno non se ne è accorto. Non scappa più niente . Giudichi lei .

Se poi la sua domanda è “politica”, ha ragione l’on. Berlusconi che predica da anni la separazione delle carriere fra PM e Giudice per evitare di svilire il concetto di giustizia.

Curioso come in Anfiteatro Berico il tunnel che conduceva alla sommità dell’ex Tempio di Giano superiore avesse un sottostrato, il sotto passaggio … .Morti millenari anche là? Un cimiterino Templare …

Ridendo…. Curioso: si , ma fino a prova contraria resta una semplice intreccio di fatalità .I resti di un cadavere ( i resti di una mano e il solo polso allacciato a un bracciale ) che potevano avere pressapoco 2500 anni fu rinvenuto nel 1997 nel sotto-strato della galleria che conduceva alla Casa del Fascio ( Villa Montanari) in Arcugnano Capoluogo.

Un appassionato di thriller e spionaggio ci troverebbe subito “assonanze” . come in Piazza Dante 25 , dove recentemente a fine dei segreti lavori l’ultimo muratore dell’Impresario Arnone casca dal tetto e muore ?

A beh , se la mettiamo così…. In questi settori costuma che chi ha avviato una regia normalmente fa un passo avanti Non è indicata la leggerezza per chi svolge certi lavori.

Ad Arcugnano il romeno annegato, informatore del prof. Maurizio Tosi o il Vicesindaco di Arcugnano giudicato in fretta dal Tribunale Vicentino che non ha fatto manco un giorno di carcere Che cosa può dirci ?

Non sono io che indago . Come ripeto io poco dopo il 2002 preso atto che su quelle operazioni vigeva il Segreto di Stato ha anche accettato il nuovo stato di fatto, pure disinteressandomene. Ecco perché mi ha stupito la macchinazione contro l’equipe Tosi e me . Non porterà nulla di buono continuare questa provocazione. Pensi che da quelle ville scappano tutti . Ora gli ultimi che hanno comperato, la notte avvertono strani schricchioili e tipici rumori di massi che sembrano percuotere le fondamenta . Ovvio che avendo distrutto una secolare serie di canali e pozzi permanenti , l’acqua, non trovando sfogo può provocare di tutto. Per ora ci sono ancora i blocchi sottratti all’anfiteatro dal 2002 che tengono su … Pensi che al Genio Civile sembrano spariti perfino i documenti dei calcoli del cemento delle fondamenta delle loro ville abusive costruite sulla sull’anfiteatro. Serve dire di più?

Potrebbe essere pericoloso per la gente? Se è divenuto l’anfiteatro delle “strane morti ” non è colpa mia. Ecco perché io contro ogni parere di sponsor critico, finanziatore dell’impresa resto sempre del parere che non sarebbe male sradicarlo da dove è sempre stato e come è stato per la stele di Axum e riporlo in UK presso tanti meglio conservati musei dove da secoli batte una gran parte di cuore italiano di persone che hanno trovato una esistenza migliore. Basti pensare al messinese John Florio (Shakespeare).

Continua su : I due Santuari Berici . La maledizione di Diana.

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ANFITEATRO BERICO

GENNAIO 22, 2023 / A650265796 / 0 COMMENTI / MODIFICA

Qui il video in cui  Pellizzari prova a calunniare  il Conservatore per farlo condannare al suo posto così  per coprendo il suo disastro ambientale. colposo (La concessione edilizia abusiva per costruire le cosidette  11 ville di Madonia  in sommita Anfiteatro Berico  su cui è stato investito il premio strage Borsellino.  La banda del sindaco incredibilmente è  ancora a piede libero seconda  da sinistra ce’è  Il  vicesindaco Gino Emilio Bedin condannato per l’omicidio di Virgil  Risu., informatore dell’equipe Tosi . L’agente di P.M.  Roberto Polato condannato per  possesso di sostanze stupefacenti. Aggiornato delle operazioni  teneva allo  oscuro il  Comune.  Fu coinvolto  nelle scomparsa  del figlioletto del conservatore .   Rapito a scopo di ricatto .   Il geom . Valter Vettore .  La responsabile dell’Ufficio tecnico .Katia Zoncato .  Costei vantava amicizia con Lorena Bressello coinvolta   nelle trattative DESPAR  sequestrate allo stragista  Matteo Denaro Messina . Un  oospite fisso presso  Longare ( Vi)   .  Consulente dell’accusa contro Franco Malosso von Rosenfranz . Con A. Pellizzari nell’intento criminale di  screditare e fare condannare il Conservatore  i  due delinquenti ,   vantando appoggio  Istituzionale e beffandosi della protesta degli associati falsificavano  GOOGLE MAP , diffondendo   forocomposizioni   di uno sbancamento .  In realtà erano   riprese dal Comune di Altavilla Vicentina .       Le immagini furono ripresi da almeno  5 giornalisti fiancheggiatori funzionali della  banda  .  Al posto del sindaco abusivista fu così condannatoFranco Malosso .  Per le indagini e il materiale prodotto a conforto,  gli omicidi e gli accadimenti  sono competenti carabinieri  di Brendola e  la  magistrata Antonietta Canova.       

Il prof. Maurizio Tosi classificatore del Teatro con il Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz

                                                                                                                                                                                        MOVENTE DEL SINDACO : Doppio. 1) Coprire ad ogni costo un disastro ambientale. sua cementificazione e deceduti per rifiuti urbani TARI solo fittiziamente smaltiti e provare a impossessarsi del Teatro a “0 ” costo . 2) nella congiura organizzata a Palazzo Maltarello Zorzi Giustinin, spodestare il Capo dello Stato e suo entourage per far posto a una sua cosca, e così screditando anche il trentennale Conservatore protettore del luogo. LE VILLE ABUSIVE DI MADONIA AUTORI & COMPLICI : SUL SINDACO DEPISTATORE già nel 2017 disse il Conservatore : Chieda scusa e la smetta di provocare ! Ha ricevuto quel denaro grondante di sangue concedendo gli abusi ai Madonia e nel silenzio dei magistrati lo coprono. Lui che è al soldo delle banda dei palazzinari Con lui , la responsabile tecnica Comunale, dei GIORNALISTI, un assessore, 2 soprintendenti ” distratti” forse terrorizzati insieme all ‘estorsore delle banda che ci chiedeva il denaro a protezione. Lui o almeno quello che di facciata appare (giacché fino ad oggi malgrado l’evidenza , sentendosi protetto fingensosi zelante non ha rivelato se la regia fisse sua o no . Lui il Sindaco Paolo Pellizzari. Chi pagherà lo sfregio storico , il discredito gettato sui memorialisti veneti Veneti? I Suoi infedeli impiegati ? Complici ? Sono loro i complottisti che non lo informano di quel che succede nel sti territorio e chi fanno firmare partite truccate tra cui la distruzione ambientale di un acquedotto romano’ E’ così che la mattina del 27 Ottobre 2016 organizzò l’accusa inventata al locale Conservatore del paesaggio (detto il Conte di Montecristo) . I documenti scorrono alle sue spalle mentre lui , il sindaco mente palesemente,. Si finge ignaro. Pagato un cameraman con denaro pubblico materialmente mostra al mondo che i magistrati a cui gira la simpatica patata bollente lo appoggiandolo, eviteranno di incriminarlo ( atto dovuto previsto dalla legge dice ). E’ cosi onesto che non fa nulla per bloccare la diffusione di false immagini GOOGLE MAP ed altri elementi diffusi dalla sua responsabile tecnica , Katia Zoncato, atti a inventare  discredito addosso al conservatore così colpevolizzando lui al suo posto. Quel clamore mediatico necessario per calunniare, depistare, infine al posto suo così riuscire nell’intento di fare Condannare Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz il CONSERVATORE del prof. Maurizio Tosi . nel frattempo , già fatto ammazzare. L’archeologo è fra i 5 massimi guru dell’archeologia mondiale oltre che responsabile ventennale della classificazione dell’Anfiteatro( assassinato per impedirne testimonianza ) mentre il Conservatore sebbene pesantemente provocato, per tutela e buon decoro istituzionale, oltre che vincolato al Segreto di Stato (come previsto dalla legge)non può avvalersi di parlare se non dopo i fatidici 30 anni. Ma non è tutto . Emerge la sfacciataggine dei congiurati. Certi di farla franca. SALVO LIMA CASO 2 . Allo scopo quello di dar forza alla loro estorsione, spodestare e ridicolizzare il successore di Galan ( Forza Italia) l’On. Franceschini , si firmavano definendosi falsamente, dice Malosso Maltarello, come Mattarelliani . Nel mazzo vantano anche un giudice siculo vicentino sospeso per Mafia . Alla fine, a mezzo stampa affermano che il ministro dei Beni culturali l’on. Franceschini è stato fregato da “Totò”. Volevano vendicare gli onori alla cultura destinati a Marcello Dell’Utri ? Singolare che un perito dell’equipe Tosi, che classifica l’anfiteatro sia Maurizio Quartieri l’unico che, contattato dal Giudice Zingarelli ebbe il coraggio di formare una lista dei beni storici trovati a Dell’Utri , mentre con il caso di massimo De Caro, oggi produttore di mascherine, resta i sospeso l’omicidio di Andrea Gerardo Nutti buttato già dal traghetto…

TOSI: ALL’ESTERO BIG INDISCUSSO DELL’ARCHEOLOGIA .QUI LO UCCIDONO Nel complotto non è ancora stato sentito il teste chiave. Inoltre Pesa nelle vicenda che Malosso, per anni fu ol bersaglio preferito di Vittorio Mangano. Il sicario di Arcore pluriomicida residente da Berlusconi Durante le intimidazioni per ottenere la “protezione ” cioè il pizzo venne ordinato di perquisire lo studio staccato del prof . Tosi in Anfiteatro. Lui riceve l’ordine di OCCULTARE materiali e documenti .

UN TESTE CHIAVE ANCORA VIVO. Malosso: Si tratta di un maresciallo dei carabinieri , il Mansutti . Durante l’estorsione a danno mio e del prof, Maurizio Tosi come per la diffamazione all’intero patrimonio storico Vicentino, al marescialllo, asciato a digiuno dei pregressi, fatti g fu ordinato di procedere alla perquisizione dello studio staccato del Tosi in Anfiteatro di Arcugnano . In particolare di omettere documenti fondamentali per la mia difesa . Cosa che il Mansutti adducendo a dimenticanza ha messo a segno per ben 2 volte , fino alla sua escussione durante il mio processo. Fondamentale eta rintracciare que 5% di blocchi prelevati alle terrazze del teatro nel 2002 e portati a fare da disperato muro di contenimento alla frana generata dalla manovalanza dei Madonia . Ne fecero una enorme murazza di blocchi sottratti posti a tenuta delle cosidette ville di Madonia . Finora sono già una ventina i morti connessi a questa vicenda Vicentino- Arcugnanese . Ed anche un primo giornalista è scomparso . Forse un poco troppo incurante dei rischi. scompars in mare con i libi sottratto dal Massimo de Caro, il librettomane che saccheggiava le biblioteche pubbliche e con essi omaggiava a Dell’Utri e Giancarlo Galan. Tre morti “annegati” che ricordano la fine dei fretelli Bisaglia . Uno dei morti ammazzati è Mauro Pretto . “Fucilato“. Inutile sperare indagini . A sollecitarle, ci provato l’ambientalista Rizzi con una fiaccolata ed il politico Zanoni,, parlandone ai media. Per i prossimi morti serve attendere . Io, prima che da questo complotto essa esca la verità ( ed è solo questione di tempo) ho suggerito l maresciallo Mansutti di spifferarla per primo, pur cautelendosi, giacchè ha famiglia . Spero che fuori dal giro lui si trovi un magistrato a cui il maresciallo Mansutti vuoti il sacco . Insomma uno e che non lo tradisca . Il suo predecessore , comandava la stazione dei CC giusto davanti a una delle abitazioni di Madonia, dove su richiesta di Giovanni Falcone la mia azienda piazzò le cimici . Era ancora giovane. Una brava persona il maresciallo Bertradino Naldo che era il suo nome . Disgraziatamente venne a conoscenza di segreti. Avvicinato alla stazione dei cc di via Muggia a Vicenza, gli procurai un appuntamento da Giovanni Falcone . Non fece a tempo. Spirò di quei male sordo ed improvviso che il polonio amplifica provocandoti l’indebolimento che porta alla morte non lascia tracce. Una morte che sopravviene ” accidentalmente”. Ricordo che il maresciallo Tito. un bel poco d anni prima che i sui successori , in transito, si prendessero Abu Abbas . Disse a mio padre: “è a quelli che ha intorno che deve fare attenzione Generale… Non a noi .. “Un altro portatore di segreti è Madonia Anche lui avrebbe molto da raccontare in cambio di una possibilità di vecchiaia magari libero …. Ma dovrebbero trasferirli moglie e figlia via da qui , in un posto sicuro e davvero sotto protezione, parlerà. .

VI SPIEGHIAMO IL COMPLOTTO come il millenario Anfiteatro Marittimo Berico QueriniColonna Marzotto – Dalle Ore, Grimani , gen. Grimaldi , nelle ex baia della Villa di Arcugnano Capoluogo è divenuto così un fake e con esso per coprire l’inciucio, la reputazione di Andrea Palladio , A. Fogazzaro R. , Cevese, Piovene , Galileo e tanti altri sommi memorialisti . Come Rosenfranz, tutti colpevoli per averne citata l’esistenza . Ora sono dei contraffattori. In Italia oggi, succede anche questo. Intanto Il nobiluomo impossibilitato a difendersi è già stato processato, condannato e messo a tacere a tempo record si è dimesso . Il suo posto è stato preso dalla Costumista Teatrale E. Vittoria Falcone.

VI SPIEGHIAMO IL COMPLOTTO CHE PROCEDE INDISTURBATO PER ANNI ovvero come il millenario Anfiteatro Marittimo Berico Querini-Colonna Marzotto – Dalle Ore, Grimani , gen. Grimaldi , nelle ex baia della Villa di Arcugnano Capoluogo è divenuto un fake e con esso per coprire l’inciucio, la reputazione di Andrea Palladio , A. Fogazzaro R. , Cevese, Piovene , Galileo e tanti altri sommi memorialisti . Come Rosenfranz, tutti colpevoli per averne citata l’esistenza . Ora sono dei contraffattori. In Italia oggi, succede anche questo. – Per approfondire il servizio di Amedeo Gagliardi

NEL COMUNE DI ARCUGNANO. CHIEDONO IL PIZZO PER EVITARE ROGNE? Sindaco e giunta verso il commissariamento antimafia [previsto da misure di cui all’art. 32] ? Nelle foto sopra, le immagini fra pregiudicati istituzionali in servizio al Comune di Arcugnano, fiancheggiatori funzionali del sindaco nel complotto ordito ai danni del Conservatore, durante la richiesta estorsiva dei 5 milioni di euro. Un incubo intimidatorio durato oltre 20 anni, ancora sembra proseguire attraverso ogni genere di coercizioni. 2016 all’irriducibile Sindaco, il Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz e il dirigente archeologico ai lavori, il prof. Maurizio Tosi si erano rivolti a lui solamente per invitarlo a ripulire i bacini dell’anfiteatro divenuto discarica di finti smaltimenti comunali. Come risposta, non bastasse l’incendio doloso dell’archivio Mioni -Papadopoli-Wollemborg, ai due fu imposto di piegarsi. Pagare e fare da apripista per tornaconto politico personale del sindaco . Tra omicidi , uccisioni sataniche di animali, tallonamenti, pedinamenti terroristici patiti anche da una dirigente bancaria quanto ai danni della cittadina Inglese Emma Seymour (fino tanto che essa lasciò casa sua in anfiteatro) . Gli studiosi, principali vittime della dell’estorsione : il guru dell’archeologia mondiale, prof. Maurizio Tosi, e il Conservatore, sopravvissuto all’estorsione e al tentato omicidio stradale (occultato dalle telecamere comunali del sindaco) Franco Malosso v. R : Per rintracciarci e riscuotere il pizzo, con pretesto di “comunicarci importi questioni riservate ” la banda non esitava a contattare neppure il medico del paese dr. Sante Menegollo. LA VICENDA : Tra il 1997 e il 2002 Franco Malosso-Rosenfranz e altri tecnici fra quelli ancora viventi, sopravvissuti e resistenti a ogni sorta di intimidazioni ed attentati, tra l’altro segnalavano l’improprio uso del nome Teatro Bericsu un cinema locale in vece dell’incantevole millenario Anfiteatro Berico “sulla cui bellezza dovevasi mantenere occultata una desolante discarica comunale abusiva “Arcugnanesi, pavani italiani, in generale convivono ben tollerando tanfo, sudiciume e i tumori originati da propri rifiuti, come una sorta di opportunità benefica, ma per favore, almeno lordino altrove non qui dentroNiente da fare , i rifiuti falsamente smaltiti qui. Coperti da un velo di terreno fatto dilavare e i loro bambini ignari inviatati a giocarci sopra. Sul fenomeno tutto italiano, “diplomaticamente” per ragion di quieto vivere si esprimeva il Conservatore dell’ l’equipe del prof. Tosi. I due si opponevano pure a scempi edilizi in Anfiteatro di Arcugnano quanto al medesimo occultamento dei rifiuti tossici anche sotto la A 21 presso la villa Palladiana Saraceno di cui è onorario il Principe Carlo d’Inghilterra. Inutilmente!

“Vi consigliamo di ripensarci. Abbiamo uomini e mezzi che vi possono convincere a cambiare opinione”I periti chiamati in causa per stimare la vicenda FAUCI BERLUSCONI MANGANO DELL’UTRI concordano: I due studiosi, sono vittima delle stesse identiche parole utilizzate da Dell’Utri su Garaffa Insomma avete già perso di vista il tuo figlioletto [non quello del prof. Tosi suicidato ndr] ora o pagate anche voi la protezione, cioè il pizzo o ti organizziamo una condanna. Piero Angela : L’ITALIA E’ UN PAESE MORTO SENZA FUTURO Non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita” ! Non bastante la totale omertà. gli scempi ! In anfiteatro di Arcugnano per anni le denunzie del Conservatore dell’equipe Tossi rivelarono inutili.

MAGISTRATI COMPLICI A SCREDITARE ACCADEMICI – SOMMI MEMORIALISTI VICENTINI ? Senza prove? ANFITEATRO QUERINI COLONNA : Ogni denunzia finiva prescritta, archiviata. Dal 2002, grazie dall’inerzia di alcuni magistrati della Procura? Qui l’equipe del prof. Tosi vive una sorta di vandalizzazione legale autorizzata avvallata dai magistrati che la banda vanta al suo servizio. Fu così che in Anfiteatro nel corso degli anni, la sottrazione dei suoi blocchi, danneggiamenti, intimidazioni, proseguono indisturbati. Non solo. Fra i due, il conservatore Rosenfranz viene inquisito e deriso dalle complicità estorsive. Quasi tutti i riscontri confermano la conoscenza del Sindaco del paesello . Un monito per chiunque fra i volonterosi auto finanziandosi tenti di rimettere amorevolmente quei blocchi al loro posto. Unica opzione alternativa : accettare un adeguamento delle struttura facendola passare per bel rifatto contemporaneo. E per questa strada essi vantano agire per il Ministro A. Alfano e i familiari del Gen. Subranni.

STALLO . A VICENZA IL PIZZO SI TRATTA IN TRIBUNALE . LA CAPITOLAZIONE DELLA GIUSTIZIA

Tribunale di Vicenza, interrogazione M5S: "Ecomostro costruito su terreni  inquinati" - Il Fatto Quotidiano
“L”ecomostro ” abusivo vicentino del Tribunale di Borgo Berga anch’esso sorto su terreno mai bonificato e protetto paesaggisticamente . “Mai un potere sulla città è cambiato con così tanta ferocia Peggio del Sacco di Palermo” [Maurizio Tosi ndr] Dalla memoria della gente appaiono ormai allontanati i nomi di magistrati come Buffa-Nazzari, il padre di Amedeo, di Arnaldo Pertile, compaesano delle benefattrici dell’anfiteatro sorelle Mioni e figlio di Aureliano celebre tenore di Arturo Toscanini .e nativo delle Riviera Euganeo Berica . Tutti legato all’Anfiteatro Querini, Colonna, Marzotto-Buffa , Gen Grimaldi Grimani .

Enrico Zanetti, Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze :Vergogna ! Tanto vale chiuderlo il Tribunale di Vicenza . Nella totale Inerzia della Procura Vicentina dentro il cui ambito sembra muoversi bene il sindaco Paolo Pellizzari e sempre sotto gli occhi dei magistrati prosegue imperterrita la sua ESTORSIONE ai danni del Franco Malosso von Rosenfranz.

MAGISTRATI DISTRATTI? Demolito il palco imperiale da villa Montanari le ville abusive del sindaco impediscono la veduta paesaggisticamente (protetta) sui resti delle terrazze dell’anfiteatro. Il colpevole di tutto questo? L’anfiteatro dei Querini Colonna risorto dopo la ripulitura delle monnezza abusiva. La condanna sfora il ridicolo.Leggi beffate !

Diffamato, costretto con gli associati, a fare colletta e a svendere pezzi della donazione Bechstein per pagare il pizzo. Complice il vincolo al silenzio di un più pesante reato a cui il Conservatore è obbligato : quello violazione del Segreto di Stato. Al posto del Sindaco, neppure sfiorato dalla provocatoria indagine, i Tribunali Veneti di I° e II° (VE) condanneranno lui, senza ammissione nè di prove nè di perizie (CTU) . Sopratutto per non aver collaborato a destabilizzare il Capo dello Stato e contro l’on. Dario Franceschini [e on. Renzi ndr ]durante un redazionale denigratorio che gli era stato preparato nel corso di una visita a Palazzo Maltarello a Vicenza .

IL SINDACO PELLIZZARI INTENTA (con successo) UTILIZZO STRUMENTALE SUL CONSERVATORE ? Sfumato l’attacco mediatico mandato a monte dal Conservatore, permangono le disinvolte minacce degli estorsori rivolte per bocca e per iscritto ai danni dei membri dell’equipe Tosi: Se non stavamo zitti sarebbero intervenuti specifici Carabinieri e Agenti dei SERVIZI SEGRETI del ROS reclutati da Ennio Subranni il cui padre a quell’epoca (poi assolto) risultava condannato a 12 anni per associazione mafiosa nelle stragi Falcone- Borsellino nell’ambito della trattativa Stato -Mafia). Il prof. Tosi (conflittuando col Conservatore che viceversa riteneva trattarsi di Mafia Pugliese) finsero di abboccare alla provocazione degli emissari che vantavano di agire con Francesco Nicoletti ( riciclatore contabile dei sequestratori Banda Magliana) Antonino Mattarella. Tosi, collega del prof. Sebastiano Tusa (minacciato dai Corleonesi) era certo di essere nel mirino di un killer della Banda delle Magliana che in trasferta a Vicenza, offriva servizi a politici. L’ Anfiteatro, durante un ventennio era stato ripulito interamente a nostre spese, senza gravare sulla collettività, a lui, circa l’eventualità di sentirsi attaccato da Ennio, il figlio del Gen. Subranni non gli andava proprio giù , riferisce il conservatore. Ci inviavano messaggini whatsapp con il simbolo e del Ministro Alfano qui in compagnia di Danila Subranni . Insomma, per il sindaco dovevamo letteralmente ” SOCCOMBERE “. Il prof. Tosi, nipote di Giovanni Gentile (da non confondere con l’ex sindaco leghista inquisito con il suo vicesindaco a Verona per mafia ) insieme al Conservatore indisse una conferenza ( semi-boicottata ) in cui avvisò che Vicenza rischiava l’espulsione UNESCO per le ben ripetute constatate al Palladio, che fra l’altro , cita il grande teatro . Nuova ritorsione : 2016 dopo avvertimenti anche ad un pubblico Ufficiale, intervengono magistrati già VANTATI dalla banda come facenti parte dell’organizzazione criminale oltre che a operare per conto del Crack BPV a vantaggio del Cav. Gianni Zonin . Viene disposta una perquisizione pilotata. Il sottufficiale dei Carabinieri omettendo atti fondamentali ed occultando quelli del prof. Tosi verrà premiato dal Pellizzari . Il 2016 è l’anno in cui raggiungono il massimo picco, pesanti critiche contro il Capo dello Stato presidente Mattarella associandolo alla mafia a causa dei voti Corleonesi e dei Madonia che a detta di Giovanni Falcone, contribuirono alla elezione del padre. Intanto prosegue il Conservatore: Nella “fehida cioè da questo impasse dovevamo uscire solo pagando il pizzo nonché prestandoci a collaborare “politicamente ” cioè a far fuori personaggi istituzionalmente scomodi . Nella faida, la provocazione all’equipe Tosi è palese. Il Sindaco sarà definito come “FAZIOSO” dall’assessora E. Donazzan , mentre per l’assessora Flavia Zolla Il sindaco Paolo Pellizzari ha bisogno dell’appoggio dei cittadini per salvare se stesso e non certo il Comune. Per questo ha creato capri espiatori: io, il parroco, un’assessore regionale, un funzionario dello Stato creando fazioni ad arte, per mettere gli uni contro gli altri, facendo leva su fiducia e bisogno.Una vergogna.[ndr] La as. Zolla (come la resp, l’arch. interinale Comunale) arch. Alessandra Brentani è perfettamente a conoscenza delle operazioni in Anfiteatro ma sembra invitata proprio dal Pellizzari a facilitare le operazioni di apertura al pubblico del manufatto che mai lui ha informato la Soprintendenza, a dire che di quei resti dell’anfiteatro non si debba parlare mentre Il sindaco organizza una pubblica menzognera ed alquanto contraddittoria messa in scena : “come è mio dovere affido alla Procura Vicentina quanto sembra essere stato rilevato dai ns. tecnici del Comune ( i falsari sono loro dunque)? ... Quindi , pur subito dopo la strigliata sottintesa all’equipe del prof. Tosi, il Sindaco auspicando più volte che il Conservatore faccia valere le sue ragioni . IL COMPLOTTO Qualcosa non quadra! Il sindaco sembra far trasparire di essere sottoposto a minacce e guarda verso il Comune di Vicenza? Intanto conservatore ancora non si piega, finisce sotto processo lui per abuso. Lui al posto del sindaco! Cose d’Italia? I magistrati considereranno attendibile la memoria dell’accusatore delle banda. Un millantatore abituale già diffidato durante l’estorsione e ben “fotografato” dai sindacati . La banda che appare sfacciata, beffarda inossidabile va perfino oltre. La richiesta del pizzo, ingiustificata, diventerà LEGALIZZATA nel corso dell’udienza processuale. Un monito visibile a tutti quei cittadini che non si piegano alla logica dell tangente all’italiana ? Illusi tutti quelli che pensavano che l’inchiesta Mani Pulite condotta dal PM Di Pietro era stata sgominata . Ora è la Giustizia che si presta palesemente a fare da esattore alla mafia ?

ANFITEATRO BERICO: DURANTE IL RIFIUTO A PAGARE LA PROTEZIONE. PARTE IL BOICOTTAGGIO DEL SINDACO. Nel suo Comune
risulta implicita la storicità dei luoghi. Documentata per di più ricordata
dall’equipe Tosi . Ma lui, si adopererà per diffondere ed accostare l’immagine
di un anfiteatro a un fake . Disoccuperà 98 addetti mentre il
danno all’immagine dei memorialisti e al patrimonio artistico della città è
enorme ed impagabile. Per di più tecnici, divulgatori scientifici, turisti ,
visitatori, che chiamano il centralino del COMUNE DI ARCUGNANO, il sindaco sui
suoi abusi in anfiteatro da sempre ha omesso di informare la
SOPRINTENDENZA 
invita i suoi addetti a rispondere che l‘Anfiteatro
delle Querini è una bufala
. Poi scrive a fb , you tube. Ai direttori
intima di fare sparire dai social le prove che lo dimostrano complottista.

Spariscono così video dei più bei concerti del Maestro Rosenfranz . Al loro
posto , su You Tube gli amici delle musica classica leggono: ” VIDEO
PRIVATO”. Rosenfranz , figlio di quella icona musicale che era a
scuola virtuosa di  Celibidache (un altro Maestro  con il figlioletto a rischio rapimento, oltre che con casa e piano bruciati dalla Mafia così costretto a lasciare precipitosamente l’Italia  ndr)
il maestro aggiunge : passati di poco i vent’anni, AD non ne desideravo più.
Anzi prediligevo concertazioni  private. Un concerto va seguito dal
vivo [Celibidache [ndr] .    Godevo  volentieri  il privilegio dell’invisibilità  che ho dovuto perdere per difendermi .  Sempre nel 2016 a lui  ( non era manco il direttore dell’anfiteatro) fu arbitrariamente attribuito un comunicato stampa . Mi trovai in alcuni quotidiani italiani chiamato in causa a far da vettore, direzionale apripista ad un sindaco abusivista . E’troppo! Non c’è modo di tener  lontana sta gente! 

Sponsor, donatori, giornalisti, associati, sostenitori, studiosi riferiranno
di aver subito medesime continue vessazioni tipiche della modalità
terroristiche di stampo mafioso. Per il conservatore questo dovrebbe essere
bastante a escludere una qualsivoglia millantato coinvolgimento del Capo dello
Stato sulla estorsione viceversa attribuibile al Sindaco e i suoi complici .

QUANDO TOSI MINACCIA DI FAR SALTARE LA
CUPOLA 
LA DIFFAMAZIONE SI ESTENDE COSI’ SUL PATRIMONIO
VICENTINO.
                           

TITO LIVIO , STRABONE
PALLADIO , FOGAZZARO, CEVESE
PIOVENE, REMO SCHIAVO, LORENZ , ERANO TUTTI CONTRAFFATORI 
(abusivisti) secondo due Magistrati e il Sindaco ? Il sindaco originante provocatoria campagna diffamatoria ai danni del Conservatore dell’Equipe del prof. Tosi, schermendolo,   invita per più volte  il Rosenfranz a  “cantare  spero che il Conservatore esponga le sue ragioni”  Ma per lui, il Conservatore (presso l’anfiteatro su cui sono stati investiti proventi della Strage Borsellino)eventuali rivelazioni sono vincolante al Segreto di Stato . Indifendibile,
viene condannato per aver riportato fedelmente quanto descritto dai sommi
Memorialisti . A questo punto : Tutti contraffattori come lui. L’estorsione
legalizzata diviene un formidabile paradosso mentre le conferenze del prof Tosi
e del Conservatore ? ” Pseudoculturali” .
Gli Inglesi diventano . Una parte di Storia del Veneto e d’Italia: Azzerata. I danno all’immagine di Vicenza è enorme. E’ uno di quei reati in cui dovrebbe intervenire l’avvocatura dello Stato. 

IL CONSERVATORE  PROVOCATO STRUMENTALMENTE . E per uscire da questo impasse Prestarsi a coinvolgere nientemeno che il presidente on. Sergio Mattarella e il nuovo ministro dei Beni ambientali on . Dario Franceschini. Avevano già fatto gli articoli redazionali dei giornali con l’on Dario Franceschini successore del Galan ai Beni Ambientali , che doveva cascare in quella che doveva essergli confezionata (provvisoriamente) come una Bufala . Ci opponemmo !

Vicenza nel 2016, durante l’estorsione anfiteatro camuffata dal processo di cui è stato vittima e Franco M. von Rosenfraz , a finire sotto i mirino dei depistatori era  il prof. Maurizio Tosi. A eseguire la sentenza? Sarà un Killer della Banda della Magliana. Prima di essere inserito in lista testi, il prof. Tosi venne eliminato. Pure col monito rivolto ai colleghi successori di “fare sparire ” il suo voluminoso Dossier Anfiteatro. Due mesi dopo ( preceduto dall’Informatore Virgil Rusu per i cui omicidio il vice sindaco di Arcugnano non farà neppure un giorno di carcere) . Sarà quindi il turno ecologista Mauro Pretto, finito da una scarica di pallettoniLa sua colpa? Riparava le rive dell’anfoteatro dalle asportazioni e dai disastri denunziati inutilmente alla magistratura   compiuti dalla  manovalanza  Madonia  nel 2002. 

LA PROCURA VICENTINA E ABUSIVAMENTE SORTA SUL DELTA DEL MILLENARIO , PORTO FLUVIALE CITTADINO ? Altro che abuso del colossale millenario Anfiteatro del PORTO degli Angeli! Qualcosa non torna. Ripulire terrazze del teatro dal fango colà dilavato e mai indagato per inerzia di una Procura è reato? Mentre a Vicenza è proprio nella Procura abusivamente costruita il PORTO sicuro dove un Magistrato siciliano nascondeva le armi matricola abrasa. E’ il Tribunale Vicentino en esempio di legalità ? Armi Usate forse per intimidire i cittadini Euganeo- Berici dalle rapine ? La gente comune qui non se la sente più di denunciare nulla. L’eredità lasciata a Padova dal vice DC di Bernardo Mattarella, il responsabile DC padovano Graziano Verzotto. Con il boss Cristina, ritenuto il mandante dell’omicidio di Enrico Mattei . Nel Veneto le famiglie legate al banditismo furono sgominate solo quando esso era sotto l’Impero d’Austria con Radetzky . Sembrano i tempi del Bandito della banda Bedin.

E’ TERRORISMOITALIA NOSTRA- LEGAMBIENTE HANNO PAURA ? Nel 2002 i loro vertici direttivi , malgrado ben consapevolizzate delle situazione denunciata in Anfiteatro tacciono alle interrogazioni di associati mentre il Sindaco Paolo Pellizzari omette, disinformando Enti preposti , Magistrati, Forze dell’Ordine e Sopraintendenza, ARPAV .

Le buone ideee noi le appoggiamo sottintende Pellizzari senza specificare a chi è rivolto il suo NOI Intanto per ridare luce all’anfiteatro di Arcugnano, ricevere finanziamenti comunitari e cinesi, quel piccolo pizzo deve essere scucito” fra sponsor associatisi. Per gli estorsori : una quisquilia se si pensa ai finanziamenti pubblici a cui spartendo il bottino potrebbero beneficiare i due studiosi affiliandosi al Circolo Mafioso. Per l’equipe Tosi, e gli sponsor Il pizzo dovrà corrispondersi in comode rate su istruzioni del commercialista BPV e BANCA NUOVA di Bernardo Matarella dr. G. Procopi).

https://www.youtube.com/watch?v=q7qVzAXUcoQùùGESTIONE DELL’ ANFITEATRO BERICO QUERINI COLONNA DI ARCUGNANO Il 31 Dicembre del 2019 Franco Malosso von Rosenfranz si è dimesso . La gestione del Teatro e del Castello di Giulietta è passata alla costumista teatrale Emma Vittoria Falcone cugina del Magistrato Giovanni Falcone ucciso dalla Mafia.  La   18a  dopo :1   Antonio Barban Capra    Vincenzo Maltarello 1840 -18472    Colonnese  principe Almerigo, 1849 1850 3.   Dalle Ore nobile Ermengarda Maria Amelia  e Vincenzo Maltarello 1851 4.   Cav. Vincenzo Maltarello   1851 -1868  5.   Valmarana conte Angelo 1868 – 18996     Dalle Ore  Ermengarda  Querini 1900- 19277.    Contessa Ermengarda e Giulia Querini  gen. Grimaldi 1928-1930    8    Conte Marzotto Luigi, Ottorino e Alberto 1930 – 1931  9.   Querini Giulia Adriana  i  1931- 1939 10    Giuseppe Becce Aureliano Pertile  1939 194311   Aureliano Pertile   1943 – 194712.   Luisa Mioni 1947  1975 (Grande Lago Longara /Onoraria Fontega)13.   gen .Ettore Malosso 1976-1986 (  Conservatore dei Loghi )14    prof. acc. Franco Malosso  von Rosenfranz – 1986 – 1989  (Conservatore dei Loghi ed – Archivista)15.  Nadia Ludya von Thurn und Taxis  – Franco Ma. von Rosenfranz   199016.   prof.  acc.Franco Malosso von Rosenfranz 1990 (+2008 -2009 con  E. L. Seymour )   2010- 2015 16.  prof. Filippo Albertin 2015 -201617   Otello Gobbin 2016 – 2019 – acc. Franco M. von Rosenfranz  (2019 anche  Arch. Giuseppe Dalla Massara ) 18 .  Emma Falcone  al 2019

LE MINACCE Durante tutta l’estorsione e pure conclamata nello svolgimento del processo in corso veniva offerta perfino per iscritto la protezione del contabile dei Sequestri di Persona della Banda della Magliana ed Antonino Mattarella. Impropriamente la banda anche annoverava un magistrato arruolato nelle loro criminali imprese associative. Tuttavia secondo Il conservatore: le esternazioni del Sindaco Paolo Pellizzari contro il Capo dello Stato, fanno parte un comodo depistaggio escogitato dalla banda per dare più vigore terroristico all’estorsione condotta con le tipiche tecniche e modalità mafiose e rifacendosi a una indagine di Giovanni Falcone, poco dopo perito nelle strage in cui il Magistrato rivelò: ” all’elezione di Bernardo Mattarella Senior centravano anche i voti dei Corleonesi e dei Madonia. Da qui l’omicidio di Piersanti “. La Questura di Vicenza all’epoca aveva messo sotto scorta il Conservatore che tuttavia lui replica : Mentre eravamo al lavoro, potevano ucciderci lentamente tutti ( viceversa lo sversamento letale sopra l’anfiteatro uccise o colpì irreparabilmente alcuni residenti che ne vennero a contatto della fiumana di PFAS. Il cromo tetravalente killer sversato nelle falde che conducono giù in anfiteatro) . Ma non poteva essere stata un’azione concertata dalla manovalanza dei Madonia che viceversa , più in sotto e appena sopra noi gettavano un’enorme fondazione armata cementizia (sulla quale stanno indagando pure dei nuovi inquilini). Proprio quella ci salvò la vita! .

IL SINDACO PROVOCA IL CONSERVATORE: “L’ANFITEATRO ? UN FAKE “(nr)r  * Già l’ accanimento del Sindaco verso l’opera di ripulitura del teatro avviata dal Conservatore dell’Equipe del prof. Maurizio Tosi . Poi si è chiarita la sua” strategia “. Messo alle corde, lui , il sindaco fingeva di non saperne nulla malgrado anni di denunce ed esposti lo smentiscono . Dipendenti infedeli insomma? Ed in questa impresa provocatoria aggiungeva : almeno secondo quanto accertato dai tecnici del mio Ufficio Tecnico ( cioè da Katia Zoncato capo Ufficio tecnico del Pellizzari che con A. Pellizzari ha diffuso immagini di falsi sbancamenti contraffacendo Google Map inc. per meglio fare incolpare il silente Conservatore Curiosamente in un processo senza ammissione di prove ne di CTU ne perizie presentate dalla difesa , al ” Conservatore. mentre lo stesso, veniva più volte provocatoriamente invitato pubblicamente esplicitamente a *”parlare”rivelando così fatti e nomi della vicenda (riconducibile a riciclaggio di denaro speso in Veneto da imprenditori vicentini ) in fatti ancora coperti dal Segreto di Stato (Strage Borsellino) . A far da sfondo, da gestire dal Sindaco di Arcugnano, sarebbero rimaste solo briciole dei 60 milioni, elargiti dalle Fondazioni Mioni /marchese Roy e destinati alla città di Vicenza-Arcugnano. Denaro che però si è volatilizzato nella gestione del Cav. Gianni Zonin-dr. Bernardo Mattarella BPV- Banca Nuova.

VILLA DI ARCUGNANO ANFITEATRO CAPOLUOGO Ciò che resta dell’elegante Teatro delle Querini . Cerchiate 8 di 11 ville abusive che hanno devastato la veduta paesaggistica costruite dalla manovalanza dei Madonia; a firmare lo scempio, combinazione, fu proprio il Sindaco Paolo Pellizzari . Finalmente un bella “patata bollente ” per il nuovo Soprintendente Vincenzo Tinè, calabrese , 57 anni, il responsabile in Liguria nel periodo in cui dai cimiteri le bare galleggiavano in mare . Al centro di un pasticcio: un dossier riassuntivo di 20 anni di ricerche inviato anche in Westfalia firmato dal veronese prof. Maurizio Tosi. Lo studio di Arcugnano classifica anche verità nascoste sulla  VERA STORIA DI GIULIETTA ADOLESCENTE.   La vicenda arrangiata da Antonio  Avena  sembrava essere solo una leggenda ma diverrà richiamo a una storia vera:  la successiva di lei adozione presso un nota famiglia veronese romanzata dal messinese John Florio (Shakespeare)?  Il sovrintendente Tinè è stato inviato qui al posto di Fabrizio Magani,  il sovrintendente  che  malgrado la  letteratura e senza perizie  aveva riferito  di non avere constatato   storicità,   indagato per corruzione all’Aquila e subito trasferito a Padova. Nel cambio di sede che Tinè – che ha già incontrato il sindaco di Verona Federico Sboarina  nipote del a sua volta  zio  di un altro  sindaco inquisito  dal conterraneo  Giudice Papalia  che   – si  definisce ancora «un po’ sconcertante». Vedremo  se avrà il coraggio di  indagare  su ciò che  nelle sua Soprintendenza è stato occultato . Il silenzio è complice .  

ARCUGNANO: PER ALCUNI IL TOPONIMO DERIVEREBBE DA “ERCOLANO” MA CONTINUI ARCHEO-RITROVAMENTI … Afferma il Conservatore : Nel 2016 Il Sindaco fingendosi inconsapevole ingaggiate due comparse ( poi dichiaratesi da lui “malpagate” ) finanziò a un emittente locale un video “prova” pieno di calunnie . Nel video, attualmente al vaglio della magistratura, scorrono dietro le sue spalle i documenti che lo smentiscono .

MITOMANIA, DIABOLICITA’? Continua il Conservatore : Al video del Sindaco volto a disinformare l’opinione pubblica, seguirono COMMENTI davvero poco lusinghieri su me e l’equipe del prof. Tosi da 20 anni al lavoro in Anfiteatro .

L’ANFITEATRO BERICO  RAPPRESENTA IL SECONDO DEPISTAGGIO BORSELLINO Innocenti condannati al posto dei colpevoli, magistrati coinvolti. Berlusconi  da tempo chiedeva  una commissione d’inchiesta per accertare se ci sia all’Interno della magistratura  al loro interno un’associazione a delinquere.  Svolgemmo indagini: pr accertare chi  diffamasse l’anfiteatro Berico e  se vie   erano connessioni portassero  questi leoni da tastiera  ad un unica regia.  Molti di essi tisultavano generati da veri e falsi profili .  Conducevano tutti alla regia del Sindaco Pellizzari e  no solo…. Il servizio TV era destinata a depistare su me i suoi abusi edilizi , nell’ evidente tentativo di provocare in me reazione. ABUSI EDILIZI accorsi in Anfiteatro e sulle quali furono investiti proventi “premio” da Strage Borsellino la cui rivelazioni sono ancora soggette a pesante reato di violazione del Segreto di Stato per vicende legate a l‘assassinio del Cap. dei Carabinieri Basile per corruzione di

Tronco umano carbonizzato nel riferimento di Salvatore Borsellino

colleghi infedeli, e delle precedenti numerose e rumorose stragi di sangue compiute dimostrativamente usando il terrorismo stragista- bomba sul Magistrato Giovanni Falcone e ancor prima, per rappresaglia contro il Gen. Dalla Chiesa. Stragi compiute a monito verso qualsiasi magistrato investigasse da denaro estorto, proveniente da sequestri dei figli degli imprenditori brianzoli e veneti ( il Follow Money ora MoneyVal sottoposto a Commissione le cui risultanze in ricostruzione forniranno nei prossimi 2 anni l’esatto circolo del denaro avvenuto anche ed oltre 25 anni fa) . Dagli anni 90 Il sindaco autorizzò i suoi abusi edilizi in Anfiteatro (7 di 11 ville abusive) con intenzione di probabile tornaconto economico. Successivamente , manipolando addosso l’opinione pubblica mediante pesante diffamazione sul Conservatore dei Luoghi degli inglesi /Mioni -Papadopoli -Wollemborg Franco Malosso von Rosenfranz. Per effetto di ciò nel 2016 furono persi circa 100 posti di lavoro . In I° II° grado poi (senza ammissione di prove) forte delle sua veste di Sindaco, si vantò quindi di avere ottenuto ingiusta condanna al Conservatore. Tuttavia, chiunque, compreso un qualsiasi magistrato che non tema per la sua incolumità, pur non potendo entrare in questo colossale Anfiteatro, noleggi un drone, può accertare l’enorme murazza di blocchi prelevati indebitamente dal sito 20 anni prima. Particolare chiave volutamente omesso agli atti di indagine. nella narrativa dell’estorsore della banda come dal sottufficiale dei Carabinieri Nel 2002 , i I blocchi prelevati dalle terrazze del millenario anfiteatro erano colà stati spostati a fare da contenimento a quelle che la gente chiama “Le ville dei Madonia” costruite presso la sommità dell’area F1 devastata dalle autorizzazioni edilizie concesse proprio dal Sindaco Pellizzari e costruite da manovalanza riconducibile ai Madonia . Dopo 5 anni, messo successivamente alle strette , anzichè rispondere delle sue azioni il Sindaco ha infine più volte a mezzo stampa incolpato il presid. on. Mattarella per aver bloccato la sua ordinanza volta a impossessarsi dell’anfiteatro?

II° da sx nella foto: il suo vicesindaco Gino Emilio Bedin condannato per l’omicidio del testimone, l’informatore Virgil Risu. Coinvolto nella regia del Video prova del Pellizzari nelle conversazioni telefoniche . Col benestare del Sindaco Pellizzari , il Bedin Invitava ragazzini di Arcugnano, ignari del pericolo a giocare sulla discarica occultata presso il bacino inferiore dell’Anfiteatro (La ex Baia fonte Freya Stark ) .

III° da sx L‘agente di PM. Roberto Polato. Pregiudicato per possesso di sostanze stupefacenti incredibilmente prestava ancora servizio al Comune di Arcugnano. Gli atti in possesso del Conservatore lo mostrano perfettamente consapevole delle omissioni CIRCA I RIFIUTI OCCULTATI IN ANFITEATRO quanto degli avanzamenti lavori, che gli venivano enunciati in anfiteatro i seguito alle indagini dell’Equipe del prof. Maurizio Tosi. Incredibilmente era lui il pregiudicato in servizio al Comune che in fase di indagini preliminari tesseva così inquinandoli i rapporti con magistrati vicentini al fine di arrecare discredito alla reputazione del Conservatore, disinformando funzionari delle Soprintendenza, disinformati da quelli viceversa a conoscenza nel disegno criminoso volto a incolpare il Conservatore di abusi in Anfiteatro in realtà commessi proprio dal suo Sindaco

IV° da sx, nelle immagini di archivio  il responsabile tecnico interinale del Comune geom.Valter Vettore. Nell’organizzazione , agendo in concerto con l’agente Roberto Polato aveva il compito di :

1) legalizzare mediante ordinanza la rimozione, distruzione e smaltimento attraverso ordinanza “legale” di ogni traccia di reperti storici nell’anfiteatro terrazzato Querini. Montanari così come descritto dal Conte memorialista scrittore Guido Piovene .

2) Con il complice, l’agente di PM Roberto Polato disinformava la Magistrata di contatto, Forze dell’Ordine e SOPRINTENDENZA, così disattendendo quanto previsto dalla legge  di cui all’art. 175, lett. b, d.lgs. 42\2004   malgrado la presenza e le notizie di continui ritrovamenti e testimonianze di reperti storicamente datati in area paesaggisticamente protetta e pure periziati dall’equipe archeologica del Prof. Maurizio Tosi, colà continuatore parziale dell’opera dell’accademico del paesaggio , lo scomparso prof. Renato Cevese.

AL COMUNE DI ARCUGNANO POLIZZA ASSICURATIVE “PRO ESTORSIONE” Tuttavia se la veste istituzionale del Sindaco Pellizzari poteva garantire il successo della estorsione mediante omissioni alla magistrata inquirente, vi era rischio che in sede civile amministrativa il “il Malosso” potesse reagire al complotto rifacendosi civilmente per l’infedele operato del Geom. Vettore. A quel punto, il Sindaco Pellizzari su approvazione del Consiglio Comunale reperì a Milano un Compagnia di assicurazione disponibile, mediante pagamento di onerosa polizza a coprirlo per gravi danni di colpa accaduti durante l’estorsione .

VICENZA. Atti processuali 2018 -2019 . A QUANTO EMERSO LE TANGENTI DA PAGARE ALLA MAFIA SI DIBATTONO PUBBLICAMENTE IN TRIBUNALE ? Malgrado l’estorsione vantasse da sempre nomi di giudici collusi . I due , Tosi e Malosso non cedettero. Il noto archeologo prof. Maurizio Tosi e l’ informatore Mauro Pretto pagarono con la vita. Così il Sindaco trascinò il Tribunale il Conservatore contrario a versare il pizzo . Tuttavia in questa sede l’offerta di protezione subisce una brusca riduzione divenendo così plateale al punto che anche il Magistrato ne chiede spiegazione.

LA PROTEZIONE DA PAGARE MESSA A CONOSCENZA AL MAGISTRATO La nuova sfrontata richiesta estorsiva è di 560.000 euro. Nella Banda, il geom. Vettore, dovrebbe incaricarsi a motivarla favorendo il Sindaco. A quel punto il Malosso accusato senza il briciolo di una prova verificata (CTU) replicò a mezzo stampa propria disponibilità a un eventuale ripristino . A sostegno di operazioni di movimento terra comunque autorizzate al Conservatore con concessione edilizia trappola firmata dall’Ufficio Tecnico, l’accusa forni a prova, immagini mezzi di movimento terra . Nessuno indagò meglio . In quel periodo mezzi appaltatori stradali del Sindaco, per generosità del Conservatore, venivano ospitati in anfiteatro, . Tuttavia ADR del Magistrato il Geom. Vettore ne i sede penale ne in sede civile produsse a conforto per giustificare quella pretesa di denaro. Da qui la TANGENTE LEGALIZZATA diviene ESTORSIONE LEGALMENTE CONCLAMATALa scandalosa richiesta sarà in pretesa davanti un Giudice della Repubblica Italiana . Fu in questo contesto che il Conservatore malgrado minacciato di condanna in caso di mancato versamento del pizzo alla banda, fu condannato . Successivamente nell’intento di offrire una giustificazione credibile all’incredible, il Sindaco Paolo Pellizzari, scenderà a 260.000 auro . Poi a 200.000 euro . Quindi e sempre senza dimostrare alcunché , nuovamente attribuendo al Conservatore di aver addirittura costruito lui l’anfiteatro, la pretesa tangente ( ingiustificata diffusa a mezzo stampa ) scende a 100.000 euro. Il Molosso nuovamente provocato investito da un pioggia di infamità prefabbricate dal Sindaco sotto sua dettatura, ancora non si piega . Malgrado i magistrati Veneti lo condannino, fatto ancora più insolito: senza ammissione di prove ne perizie e consapevolezza . Si Auto sospenserà da ogni concertazione. A condanna ricevuta, rimane irremovibile e ride: O le scuse o si va avanti Vorrà dire che io passerò alla storia come contraffattore con compagni di merende i predecessori 😛alladio, Cevese Piovene, Strabone, Plinio ecc. ) Insomma siamo tutti contraffattori colpevoli di un medesimo disegno criminoso : Quello di aver riferito quanto da essi citato sull’esistenza di questo anfiteatro . Orbene i contraffattori siamo noi allora . La storia d’Italia la cultura . Non il sindaco .

Infine nelle foto, ultimi a destra la coppia A. Pellizzari / Katia Zoncato l’architetta è la resp. capo dell’Uff. tecnico del Comune Consulente tecnica del e del Legale del sindaco , il dr. Stern nel processo ordito ai danni del Conservatore al fine di screditarlo. Nell’immagine la Responsabile Tecnica è con A. Pellizzari . I due, allo scopo di aiutare il Sindaco nell’opera di depistaggio, rendere odioso il Conservatore e farlo condannare, diffondevano nei social fotomontaggi mostrando finti sbancamenti di una intera collina. Falsificazione accertata dalla società Google map. inc. Il Pellizzari, messo alle strette da utenti accortisi che si trattava di fake, ostentava sfacciatamente di essere un tecnico e che infine “ci avrebbe pensato la magistratura a rendere “giustizia” (punendo il conservatore ndr) ( Minaccia incredibilmente concretizzatasi con la condanna al al Conservatore e impedimento di verificare i luoghi con un professionale CTU ) .

La condanna inflitta al conservatore si è tramutata tuttavia in un imbarazzante “pasticcio all’Italiana “.Toccherà al nuovo soprintendente calabrese dr. Tinè a sbrogliarlo ?

PALLADIO ? ERA DUNQUE UN CONTRAFFATTORE ? Ebbene si . Per quanto possa sembrare paradossale da questo momento per effetto della condanna i sommi memorialisti Vicentini Strabone, Plinio, Palladio, Cevese, Piovene, Tomasini, Andreis , Giuseppe Becce, il prof. Maurizio Tosi ecc. sono divenuti contraffattori..Tutti colpevoli di avere citato l‘esistenza dell’anfiteatro.

IMMAGINI ORRIBILI parla ancora Il Conservatore del prof. Murizo Tosi: Nel terrorismo che subivamo , la responsabile tecnica del Sindaco per il Comune di Arcugnano signora Katia Zoncato non mancava di postare nei social pubblicazioni sataniste legate a sangue di bambini pugnalati [ durante la prima fase di distruzione ambientale-paesaggistica dell’anfiteatro Berico, al conservatore scomparve il figlioletto in tenera etàe immagini di sacrifici con animali. La funzione psicologica e terroristica rientra nelle tipiche modalità delle associazioni a delinquere di stampo mafioso .

ARCUGNANO- UGENTO Anfiteatro Berico e i suoi bacini dovevano rimanere discariche di rifiuti di Mafia, come a Ugento ll Comune nel quale i sindaco avanzava l’ipotesi che il generoso Peppino Basile fosse stato barbaramente ucciso per “vendetta amorosa” . Ora non solo i rifiuti cementano i due paesi . Il sindaco da poco gemellatosi con Arcugnano nel ping- pong dei reciproci rifiuti non proprio tanto occultati che a volte vanno sue tornano giù per il tacco Italico. Ma la cosa si complica .

VAJONT ? Al lavoro, il prof. Tosi stanco di vedersi scaricare i rifiuti nei bacini dell’Anfiteatro ordinò al Conservatore di inserisce un trasmettitore per monitorare lo zig e zag che compiono rifiuti dei cittadini mentre fanno su e giù tra Arcugnano e la Puglia mentre nuovi abitanti che hanno acquistato “Le ville di Madonia” chiedono al Genio Civile su quali scricchiolanti fondamenta sembra posare la loro villa costruita sul percorso millenario del Pozzo Permanente (PP) e a villa Adriana, Philippe D’Averio ha mostrato a Tivoli fotocopia per scenografia e contesti di storicità con L”Anfiteatro di Arcugnano.[Il Gianicolo Veneto rif. pg. 151 ed. 2019 / pg.160 ed. 2021 ] ? Arricchimento da monnezza che il Comune di Arcugnano incassava?Alla faccia delle raccolta differenziata, in realtà mai smaltita mentre il mondo è all’eco-collasso e si contano i morti .

2016. NON CI PAGHI LA TANGENTE A PROTEZIONE ? VI DISTRUGGIAMO LA REPUTAZIONE E VI OSTACOLEREMO CON OGNI MEZZO! Grazie a un escamotage, cioè un  Organizzato da lui organizzato e finanziato con il denaro pubblico, lui , il primo cittadino, Paolo Pellizzari , forte delle sua veste istituzionale di sindaco (senza ammissione di prove a difesa sia in I° e II° grado)otterrà da 2 giudici condanna al Conservatore, e in seguito esamineremo paradossalmente come… per quei reati che viceversa proprio lui che da sindaco di Arcugnano autorizzò: Opere abusive (in F1) da proventi pagati per l’omicidio del Cap . Basile, dalla la strage del Gen. Dalla Chiesa, e sopratutto della strage Borsellino eseguite da manovalanza riconducibile al killer n. 2 del SINDACATO EBRAICO EBRAICO (COSA NOSTRA ) Piddu Madonia ( presso l’anfiteatro di Arcugnano Piddu Madonia era intento a ristrutturarsi la la sua futura villa veneta). Il gravissimo reato di distruzione paesaggistico ambientale attribuibile alla firma del sindaco, poi sempre a sua firma, fasullamente sanato, è avvenuto nel 2002 . Fatto ancor più grave: la distruzione del secolare pozzo permanente dell’anfiteatro (citato dall’accademico Olimpico Renato Cevese ) per sovra-costruirvi ed incassare indebitamente oneri da ville abusive con piscina. Per il conservatore comunque l’attuale estorsione non è ricondurre al Sindacato Ebraico (Cosa Nostra) Essa è un comodo depistaggio mirato a infangare vertici istituzionali che non sono coinvolti .

O VERSATE 5 MILIONI A PROTEZIONE O VI FACCIAMO PASSARE PER ABUSIVISTI La colpa dei 2 tecnici Tosi e Rosenfranz ? Non aver ceduto alle offerte delle Mafia Pugliese e non aver versato i 5 milioni pretesi .

MANI PULITE VICENTINA Che sia in anfiteatro Berico o in Anfiteatro Flavio , normalmente chi riceve questo genere di minacce paga senza discutere troppo perché chi estorce vanta appoggi presso il tal magistrato, verso il tale un Pubblico Ufficiale incaricato a produrre ogni tipo di rogne legali oltre che a a coprire le indagini . E i sequestri si sa, producono danni quanto innumerevoli perdite …Nella squallida estorsione alla vicentina nella città del Commmissario Pepe stavolta , volgarità e ignoranza prevalgono sulla ragione. Più in generale Antonio Parbonetti ha dimostrato come nel Nord Italia la confisca di un’impresa legata alla criminalità organizzata faccia aumentare del 20 per cento il Pil del Comune che la ospita, dimostra anche come le imprese mafiose portino a due risultati: 1) la concorrenza sleale di tali imprese nei confronti degli imprenditori dello stesso settore e 2)l’impoverimento di intere zone. Nel caso di siti storico- paesaggisticamente potetti come la veduta dell’Anfiteatro Berico, utilizzato come discariche occultata nell’ipotesi di commissariamento del Comune per associazione Mafiosa con utilizzo dei tipici metodi mafiosi, scatta il sequestro dalle casse comunali . Qundi bisogna trovare i fondi per la bonifica. Da rifiuti urbani provenienti da Ugento in Puglia il ping pong che arricchisce a dismisura chi riceve la magica fattura di finto smaltimento pagata dalla cittadinanza , non trovano pace . Presso Ugento non hanno discarica e termo-valorizzatore per smaltite rifiuti speciali . Gli prenditori che utizzano acidi nelle lavorazione del pellame, pagano salatamente il costo di smaltimento fidandosi del Comune . Orbene quei liquidi sono finiti sversati nei canali dell’anfiteatro .

SANGUE E LIQUAME Paradossalmente la parte di anfiteatro dove erano al lavoro i tecnici, è stata salvata proprio dalle fondamenta gettate perpendicolarmente al flusso, dalla manovalanza legata ai Madonia . . E ciò a scapito degli abitanti limitrofi su cui i corso d’acqua assassini sono stati dirottati. In anfiteatro, a Este, sempre nella intera Riviera Euganeo Berica, nella Bassa Padana, nel Veneziano, in Polesine, fatti come questi parlano da soli ma sono nascosti da poliziotti che sequestrano ed oscurano le risultanze per conto di politici regolarmente eletti dal popolo .L’allarme è altissimo. Nessuna zona viene fatta salva da questa “terra dei fuochi” di corruzione triveneta””.Arcugnano, luogo ben conosciuto dal veterano Conservatore dei luoghi Franco Malosso von Rosenfranz , ci sono i soliti ingredienti che connotano tristemente il territorio Veneto facendolo divenire un mordi e fuggi . per il turista straniero aggredito senza tregua dal tanfo e dalle zanzare. Nel caso dell’anfiteatro , c’è voluto del tempo , ma i suoi sodali sono stati identificati tutti , Per ruolo e funzione. C’è [ così chiamato dalla banda ] “il chirichetto” messo a fare a guardia delle fuga di notizie nel Giornale di Vicenza. (A dire il vero ci sarebbero anche dei veri giornalisti di inchiesta quando essi non vengono minacciati ) . Il suo compito è quello di tentare di travisare sistematicamente le verità . Ovviamente senza rispettare principio del contraddittorio . C’è il funzionario della Soprintendenza ricattato dalle precedenti denunce che si presta a dire cavolate. . C’è l’immancabile maresciallino, incaricato si insabbiare o peggio di depistare, allontanando le indagini dai veri responsabili di un disastro ambientale senza precedenti, depistato sull’eroico e scomodo Conservatore . Nella banda degli estorsori che tirano le file arrotondando i salari dei preposti istituzionali c’è il Sindaco Pellizzari E u magistrato ? Non c’erto uno con la vocazione per obitorio che ebbero Falcone e Borsellino e altri 25 predecessori morti dopi il 10 luglio 1943. Scomode verità che si dimenticano di quanto il cammino della Giustizia sia lento . Ma inesorabile.

PALLADIO; CEVESE , PIOVENE : TUTTI CONTRAFFATORI ? Condannato col contributo dei magistrati archiviatori del Crack Banca Popolare Vicentina per “Contraffazione” su ricostruzione dell’ estorsore della banda, Rosenfranz, paradossalmente fu ritenuto colpevole di aver riferito circa l’anfiteatro quanto riportato dall’archietto Andrea Palladio a tutti i sommi memorialisti . Durante gli avvertimenti, con il prof. Tosi , minacciato, intimidito, perquisito, diffamato, ridicolizzato. condotto a giudizio ed infine fatto segno di grave attentato. E’ autore di incontestati 33 libri spariti” prudentemente “dai banchi della maggiore libreria Vicentina.

I DUSTUDIOSI RIFIUTARONO DI VERSARE LA TANGENTE ALLA CUPOLA : CONDANNATI DA MAFIA E TRIBUNALE che accoglie la tesi dell’accusatore (l’estorsore della banda cioè il Sindaco ).

VILLE ABUSIVE SULL’ ANFITEATRO: COSTRUITE CON IL PREMIO PAGATO PER LE SANGUINOSE STRAGI Gen. DALLA CHIESA , Cap. BASILE , BORSELLINO . LA FIRMA E’ DEL DEL SINDACO PAOLO PELLIZZARI ?

ARCUGNANO COME IL FAR WEST . Sotto il cartellone che segnalava l’ area privata l’accesso dell’anfiteatro un cerbiatto sventrato . Per esporlo in area privata manco bastava l’obolo nell’iter preteso dal Comune attraverso il proprio concessionario esclusivo.Dovevamo togliere i segnali dopo aver ripetutamente domandato assistenza all’agente di PM Roberto Polato che a suo dire informava un sindaco “sordo” . Cambiarne il fondo dei segnali mentre manco lui sapeva che colore approvare ! “Pena sarebbe intervenuto un Ufficiale (poi risultato estraneo ) e un sottufficiale dei Carabinieri” Ma erano queste delle quisquiglie rispetto ai 5 milioni richiesti a protezione.

LA PERQUISIZIONE . Malgrado le numerose denunce di tecnici ed esposti degli abitanti non a chi commise gli abusi edilizi, ma contro l’equipe Tosi colpevoli di aver ripulito le terrazze dal fango causato dai loro abusi. Racconta il Conservatore : Resistemmo ancora. La annunciata perquisizione arrivò- A tenere i rapporti con la magistratura era sempre il pregiudicato agente di PM servizio per il Comune di Arcugnano Roberto Polato. Una perquisizione costantemente “radiocomandata” in cui sottufficiale addetto al rinvenimento di atti sembrò costretto a fingere di dimenticarsi (anche in giudizio) di aver rinvenuto tutti i blocchi sottratti al teatro e portati nell’area di operazioni riconducibili alla manovalanza dei Madonia Nel merito, Il maresciallo veniva costantemente impegnato attraverso la sua utenza a eseguire ordini da un superiore. (Tabulato e conversazioni prese in maniera lecita sono disponibili per 7 annni negli archivi delle compagnie telefoniche. ) Gli ordini palesano affinché selezionasse quello che doveva apparire da quello che viceversa era da omettere. Nei piano degli estorsori , inizialmente dovevamo prestarci a danneggiare il ministro Franceschini succeduto a l Ministro Giancarlo Galan la cui segreteria era al corrente delle violazioni perpetrate dal s Sindaco. . Ovviamente respingemmo denaro . Durante le successive altrettante videoregistrazioni avvenute nel successivo sequestro, vandali colti in flagrante operavano tranquillamente rimozione di blocchi e scalinate e ADR beffandosi di denunce e dell’inerzia delle magistratura (deviata) e del sequestro ivi imposto. Ancora oggi al protocollo dei Carabinieri nessuna indagine è stata compiuta sulle continue sparizioni, demolizioni di blocchi . Quindi sotto la pressione costante del terrorismo di cui l’Anfiteatro è terra di investimento, depositarono ai piedi del cartellone un cerbiatto sadicamente torturato fino alla morte i cui urli echeggiavano in tutta la ex baia dell’anfiteatro. Tuttavia neppure allora pagammo. Le minacce intimidatorie si appalesarono quando eliminarono il prof. Tosi intimandoci subito dopo di far sparire il suo dossier ( posto in sicurezza in UK) . Quindi uccisero a fucilate l’ecologista informatore Mauro Pretto. Non parchi, spararono per avvertimento a un esercente Arcugnanese che che aveva manifestato simpatia per il recupero del teatro . Il giorno in cui il SUV investì passando sopra 2 volte al corpo del Conservatore (l’unico attentato in cui fu gravemente ferito ) fu richiesto al comando di PM di Longare Arcugnano di non cancellare il record contenete le registrazioni col passaggio delle auto durante nell’ora dell’attentato. Il comandante di PM , un professionista siciliano da poco in servizio ad Arcugnano allargò le braccia e manifestando l’idea di dimettersi per incompatibilità. (Data la gravità dell’attentato di stampo mafioso) invitò a rivolgersi , protestando carabinieri di competenza alla già nota per le mega- omissioni stazione di CC comandata dal sottufficiale M.llo Battocchio, raccomandando di conservare i record. Il M.llo Battocchio è Il sottufficiale comandante a sua volta del sottufficiale che ha esegui gli ordini di dimenticarsi di menzionare l‘enorme muraglia di blocchi storici sottratti all’anfiteatro .

INDAGINI ADDOMESTICATE? Risulta inoltre che negli anni scorsi come neppure allora la Soprintendenza conservi in protocollo in cui essa da Carabinieri come dal Comune essa sia mai stata informata degli avvenimenti determinanti per la difesa nel depistaggio al Conservatore . Una prova miliare pluri -denunciata e segnalata dall’equipe Tosi. Una prova difficile da spostare. Il sottufficiale Comanda un paio di stazioni dei Carabinieri. Quella di in Brendola nella nota divenuta “omertosa” Riviera Berica. Stazione dietro la quale, aapochi metri si celava quella che era la terza abitazione del killer n. 2 del Sindacato ebraico Piddu Madonia (stragista Borsellino) . Il sottufficiale minimizza sulle vicende anfiteatro. In presenza del subalterno dice : Sembra Disneyland ( il luogo dove per le cui ricerche e conclusioni hanno dato la vita l’archeologo prof. Maurizio di Tosi e l Mauro Pretto e tanti altri ) .

*Il sindaco Pellizzari “per difendere la sua figura istituzionale, a suo dire offesa” dalle analisi del Conservatore [Malosso Rosenfranz : “se un magistrato delle Repubblica Italiana disponibile a sfidare possibili ritorsioni disponesse giuste indagini in Anfiteatro Berico, accerterebbe subito quanto accertai io quando su ordine dfel pof. Maurizio Tosi semplicemente collocando un trasmettitore potei mappare il reale percorso dei rifiuti consegnati dei cittadini Arcugnanesi che in buona fede, pagandogli la TARI al Comune non immaginano che i sacchetti finivano nelle conca dell’antichissimo anfiteatro dop un ping -pong con Ugento “] Non sarebbe quindi responsabile lui di quei rifiuti che senza affrontare il costoso smaltimento pagato dai cittadini, ritorna al mittente occultato nelle nascosta conca e nei laghi del millenario Anfiteatro Berico. Al suo posto lo sarebbero dunque altre figure istituzionali che anzichè vigilare ne avrebbero favorito l’occultamento . Complicità ormai tipiche delle organizzazioni criminali mafiose operanti nel territorio vicentino di Arcugnano. Sempre il Sindaco attraverso uno capace studio legale a cui si rivolgono con successo imputati colpiti da clamorose imputazioni ( grossi truffatori operativi nelle provincia Vicentina), lo studio Legale Stern, noto anche per aver difeso vittoriosamente le Bestie di Satana. Lo studio legale di cui è titolare il sindaco di Asiago anche lui alle prese con una vicenda legata a discariche tossiche pericolose. Tuttavia come dimostrato da innumerevoli denunce, la discarica in Anfiteatro Berico Querini Colonna di Arcugnano, a differenza di quella che in Asiago sta preoccupando per disastro ambientale la popolazione sottostante a causa delle filtrazioni del percolato, è un deposito di monnezza urbana i cui residui conciari e farmaceutici locali ed ( assolutamente non attribuibili ai siciliani Madonia e agli Agizza su cui cui falsamente depistarono gli estorsori per formare terrorismo psicologico volto a distruggere carriere politiche a cui volevano affibbiare la regia ) .

TANGENTE ANFITEATRO BERICO. IL DEPISTAGGIO VERSO IL GIUDICE SICILIANO RENDE Riferisce Franco Malosso von Rosenfranz stanco ed esasperato per le continui tentativi del Sindaco di provare a servirsi di me per per i suoi fini, i suoi progetti, i suoi regolamenti politici . Secondo il prof. Parisi UniSapienza Roma ) oggi , in generale c’è un vero totalitarismo culturale a servizio del capitalismo. Questa è un aera in cui si vuole premere l’acceleratore per andare oltre in un disegno mafioso sanguinario . Un monito palpabile che intima : O accetti o sono guai , Io in anni pressioni di ogni tipo non ho mai voluto accettare compromessi. Monnezza qui ? Fate quel che vi pare ma sta massa di rifiuti che in realtà non affrontano i costi di smaltimento, evitate di non imboscarceli nella conca dell’anfiteatro ( il traffico fu seguito mediante un trasmettitore). Così si esprime ridendo il Conservatore sula Comunità Arcugnanese . E’ una sottospecie delle città del Commissario Pepe. un film che qualche produttore a fine covi 19 vorrebbe rifare . Vede , qui Moltissimi vicentini reggono bene la loro sporcizia. Vivere immersi nel tanfo . Lo considerano un elemento naturale come i tumori scatenanti . Chiedete a un commercialista svizzero dove in EU ungendo le persone giuste si può ancora pianificare una produzione inquinante … Un popolo abituato a convivere con il proprio disordinato sudiciume . Non hanno mai letto Strabone. … Di quando le acque scorrevano … Trovano normale non potere scoprirsi al sole a causa di parassiti, zanzare. Salutare bere il prosecco ai pesticidi. Scappata all’estero la creatività essi convivono benissimo con paggetti e scudieri addetti ai lavori dentro una enorme incontrollata pattumiera a cielo aperto cin addetti ai lavori che almeno così campano dividendosi il bottino e pagano il mutuo, la rata da pagare … A me importava solo che qui sta ricca mercanzia non fosse occultata. Insomma che non si allargassero troppo. con sti traffici di rifiuti e d edilizi davvero fantasiosi. Niente da fare . Denunciare è inutile. ? Magistrati conviventi col traffico? Distratti? Terrorizzati ? Mancanza di organico ? Distruggere poi una veduta storico paesaggistica . Ugualmente, ai vicentino non importa.. Ma qui almeno qui lasciate che la cultura abbia il suo spazio aperto a tutti .

LA COLPA E’ DI MATTARELLA, E I SICILIANI ? Per il Conservatore appare grottesca, puerile la messa in scena organizzata da questo Sindaco Italiano per provocarmi . Tante volte ingaggiava qualche influencer dettando le sue commedie e io mi sono trattenuto dal svergognarlo . Ma questa esternazione a cui durante l’estorsione abbiamo collezionato ogni genere di persuasioni occulte è difficile da non commentare. Forte delle sua veste istituzionale, giocando sul Se greto di Stato a cui io sono strettamente vincolato, apparendo convincente , ma in realtà è seduto in un castello di carta pronto a scoppiare, è riuscito in I° e con una sorta di copia ed incollla in II° grado a fare condannare me al posto suo e così, apparentemente a nascondere complicità e responsabilità . Retroscena comunali che abbondano . Vicende a cui io non mi sono mai prestato e ne mi presterò e così pure deporre su questi fatti giacché coperte da segreto di Stat o da cui non intendo svincolarmi che alla lunga ste sue giustificazioni  stanno danneggiando la reputazione socioculturale legata già al precario al turismo del paese. Perché poi dovrei fargli io da apripista a faccende che lui ha condiviso, lo sa bene solo lui. E così essere io utilizzato per aiutare lui a liberararsi dei suoi vecchi compagni di merende .Io non mi sono mai prestato a questi giochi politici

LE ARMI DELLE RAPINE IN RIVIERA BERICA NASCOSTE IN TRIBUNALE? Per dare più vigore all’estorsione, subimmo anche anche Il depistaggio verso registi che nel terrorismo stragista dovevano deviare verso il Giudice siciliano del Tribunale Vicentino Luigi Rende [già denunciato per una precedente estorsione e durante le rapine in Riviera  Euganeo Berica per possesso di armi a matricola abrasa nascoste in Tribunale ]  Il  magistrato   trasferito a Brescia. E proprio a  Brescia   entra in contatto  con il magistrato  Bonanno    il cui  figlio rapina con mitraglietta a bordo dell’auto del padre  magistrato.  .  Questa regia estorsiva  dimostratasi molto informata ed agguerrita  è certamente composta da disinibiti addetti ai lavori. Probabilmente gente in che assenza di  una dose di droga  infangherebbe anche la propria madre.

PRENDI I SOLDI E SCAPPA! Questi malandrini si vantavano di conoscere chi può spegnere le telecamere nel territorio e chi dal tribunale gli avrebbe fornito loro le armi . Campioni d infamità. Una estorsione alla luce del sole come tante ormai … Tranche di denaro dilazionate che la banda voleva fossero consegnate a emissari in attesa presso il piccolo aeroporto Thienese di Villaverla. Iniziammo delle indagini. Facemmo delle verifiche riservate a cui non fu possibile dar seguito perché purtroppo ostacolate fa una naturale, ovvia diffidenza del Cav . Gianni Zonin consigliere del teatro LA FENICE, di BPV e Banca Nuova Palermo di cui presidente Bernardo Mattarella dipintoci dagli estrsori come un “concorrente”. Così intanto per le ulteriori istruzioni sul versamento delle tranche dovevamo riferirci a G. Procopi, il suo commercialista [suicidatosi prima di essere sentito] . Insomma anche il cavalier Zonin doveva risultare il regista della estorsione . Per 5 milioni ? In questa continua opera di intimidazione volta a terrorizzarci . tenerci sulle spine per farci scucire più denaro, per dare più vigore all’estorsione, a queste continue provocazioni che nelle loro regia ingannarono anche i prof. Maurizio Tosi per quelle che dietro mie successive , approfondite, più accurate indagini dal 2018 considero dei depistaggiLa eventuale pressione estorsiva attribuibile di Piddu Madonia poi che dal 2009 dopo la strage Borsellino, risulta estranea , Inoltre risulta astretto al 416 bis. A chi serve depistare su lui come capro espiatorio ? Una mossa per scoraggiare clemenza dopo tanti anni di detenzione ?

I FARMACI RINVENUTI PRESSO I BACINI DELL’ANFITEATRO Per il conservatore si tratta di un altro depistaggio volto stavolta a far tacere bocche scomode . La clinica Villa Margherita sopra Monte Giove si affaccia sull’anfiteatro e i suoi bacini . Ovvio che sapere che hai una clinica che si affaccia sul lago del Do Fons, la Fontega, il più antico lago del nord Italia dove si lamentano morti per rifiuti tossici non fa bene alla salute di chi vi soggiorna. Ecco che allora davanti al visibile scempio occultato di rifiuti che fluoriescono da ogni parte della sua acqua, qualcuno prende carta e penna e scrive sui social che il Sindaco dovrebbe smetterla di raccontar balle in quanto è perfettamente consapevole delle situazione che solo lui ha generato (comunque bonificata meramente solo nell’area di competenza del Conservatore ). Da qual momento : Che strano ! Si ritrovano dentro anche residui di farmaci clinici ed altre tracce . Un altro depistaggio punitivo fatto ricondurre volutamente alla clinica fatto di residui gettati li dentro da una dipendente infedele?

La spavalda e coperta banda che nel suo taglieggiare vanta apertamente di avere giudici disponibili in Procura non esita a tentare di punire ed avvertire allo scopo di procurare problemi a chiunque gli taglia la strada .

AMANDA LEAR , DAVID BOWIE – GIUSEPPE BECCE, LENI RIEFENSTSTAHL E L’ANFITEATRO BERICO

Nei social è stata fatta circolare la voce che a causa dell’amicizia di vecchia data che collega lei al dr. Bechstain Giuseppe Becce (dirigente delle Cinematografia Tedesca UFA e donatore del museo di musica d’atmosfera ” Kinothek,” a lui intitolato presso il complesso Monumentale dell’Anfiteatro Berico) .

Lei sarebbe L”Orson Wells delle situazione . Insomma lei potrebbe essere d’accordo con questo sindaco fingendo conflittualità per rilanciare gratis a piene pagine la pubblicizzazione in occasione della sua riapertura dell’ anfiteatro. Ponendolo così tra vero e falso alla stregua del giochetto che organizzarono il collega amico di tanti films con Leni Riefenstahl ( l’autrice di Fest der Völker“ e „Fest der Schönheit“ consideratu fra i 100 migliori film al mondo) . “David Bowe collega del Becce e Salvador Dali utilizzarono l’ambiguità di Amanda Lear così giocando sul suo sesso per far cassa.

Niente di più falso .Qui la morbosità non c’entra e io mi dissocio fermamente dagli ennesimi tentativi di provocazioni e delle altre sparate di questo Sindaco. L’unico sindaco che per parere quale Conservatore di lunga data del territorio Arcugnanese e non solo delle Mioni- Papadopoli – Wollemborg ecc e che difesi , e lo feci pure rapportandomi con un magistrato, dentro l’allora erede di quel Tribunale di Vicenza Tribunale un tempo a sua volta guidato dal Magistrati del Calibro del dr. Pertile da cui nasce il Tenore del Becce e del Toscanini, Aureliano , ultimo amministratore delle fabbrica di pianoforti Rosenfranz Maltarello di mio nonno e Antonio Fogazzaro del dr. Nazzari da cui esce l’attore Amedeo ( Cena delle Beffe) . Film musicato dal mio maestro Berlinese Vicentino Giuseppe Becce dopo il quale Guido Piovene presta la sua consulenza per la Sua Letere a una Novizia in Anfiteatro il film con Jean Paul Belmondo presso l’altro anfiteatro scomparso di Prato delle Valle a Padova Con il successivo sindaco dr. Gozzi, ebbi colloqui importanti insieme a un noto imprenditore gestore pubblico per l’apertura e la conversione del teatro/museo al pubblico dell’anfiteatro Ed anche e pure sotto la supervisone dell’arch . Sandra Brentani successi idee per ripulire la antica strada delle Gioturna (Scaranto Alto ) e l’accesso nfferiore del teatro presso la porta 1 . Riaprire a spese dell’equipe archeologica del prof. Maurizio Tosi .Poi in seguito all’inerzia circa le vicende del Calcio Finmarc convergenti all’agente di PM Roberto Polato in servizio al Comune di Arcugnano, pregiudicato per possesso di sostanze stupefacenti Testa di legno ? Costretto ricattato ? di magistrati ho compreso che è stato anche lui intimidito e non si può farne colpa perché vive isolato e ha una compagna a cui tiene.

Io non son mai stato compagno di merende del sindaco dr. Paolo Pellizzari . Fino ad oggi il can can che ha aizzato con la gente che mormora che siamo d’accordo mi ha creato notevole imbararazzo. Constestarlo ? . Dipendiamo da lui . E’ pur sempre il sindaco da cui dipendono permessi, licenze ecc. . Ogni volta che mi provoca, recitando la parte dello lo zelante sindaco giacchè secondo i tecnici del Comune e i giudici sarei io (e non lui ) l’abusivista edilizio …. per poi dire : IO SPERO CHE IL PRIVATO io ) FACCIA VALERE le sue ragioni . A queste provocazioni che offendono la mia reputazione e tutto l’amore che ho impiegato nel restituire donandola un opera, fin tanto che non ricomincia a dettare sui comunicati ai fiancheggiatori funzionali (influencer) mi sono troppe volte trattenuto . Limitato a intervenire se non propio quando l a diffamazione supera i limiti delle decenza . .Doppiamente imbarazzante per me è questa situazione essendo lui anche il nipote dell’avvocato (anche mio ) Lorenzo Pellizzari, legale dell’acciaieria di mio cugino parzialmente subentrata a quella dei pianoforti Rosenfranz -Maltarello amministrata da Antonio Fogazzaro. Fu proprio suo zio l’avvocato Pellizzari che in veste di presidente CCIAA primo allarmò pubblicamente rivelando la lista degli imprenditori Vicentini che riciclavano il denaro del ritenuto killer n. 2 del Sindacato Ebraico ( Cosa Nostra) il Madonia.

PARTE DEL DENARO DENARO DEL BARBARO RAPIMENTO CELADON SPESO DA ALTRI IMPRENDITORI VICENTINI A VICENZA ED IN ANFITEATRO Vi era certezza che il denaro estorto ai Celadon e ad altre famiglie di rampolli vicentini e non solo brianzoli sequestrati non fossero finiti riciclati solo attraverso le banche Svizzera per finire investiti in Milano 2 ma che fossero stati spesi e reinvestiti proprio da investimenti riconducibili ad altri imprenditori vicentini all’epoca in forte crisi economica nel vicentino . Su questa indagine in cui rientravano anche accertamenti di denaro che finanziarono la costruzione di blocchi abitativi costruiti sulla villa Amelia dei principi Colonna che si affaccia sempre nell’area di competenza del sindaco Pellizzari in Anfiteatro. Si questo troncone stava indagando Giovanni Falcone prima delle strage ch egli costò la vita. .In Anfitatro Berico questo aspetto fiscale era seguito da magistrati di Caltanissetta e ci lavorava anche un raggruppamento militare speciale delle GDF.

Da li parlare di qualcosa che tanto da vicino ha caratterizzato la mia infanzia e adolescenza. avrei preferito davvero fare a meno . Ora , nei limiti del possibile perché a certe vicende sono vincolato dal Segreto di Stato che intendo rispettare perciò coerente a questa scelta mi sono avvalso della facoltà di non rivelare nulla ai giudici . Non fui io a piazzare le trasmittenti ad Arcugnano e Longare presso la stazione dei Carabinieri dove dormiva Madonia per cui altro non c’è da dire . Limitatamente a questa vicenda e qualora questi magistrati volessero procedere , malgrado le provocazioni del Pellizzari dispongono di ogni elemento di prova sono stato costretto a ribattere perchè costui continua a provocare . Va in TV e usa termini tip : Malosso Soccombe ecc… Il Vantarsi di essere e dimostratamente un estorsore mafioso evidentemente produce. Non capisco oggi a che serve rovinare reputazione di altre persone, intere regioni. Memorialisti illustri . Turismo. il Madonia operava presso Vicenza . Questo nel tenore dei messaggi estorsivi , si palesava continuamente. Proventi tracciati dai sequestri di persona, ai danni di figli di industriali vicentini , brianzoli e da droga . [quando Madonia approvata la bomba destinata alla strage Borsellino operavano qui presso l’Impresa locale [omiss ] vedi di corrisponderci il dovuto se non volete avere noie giudiziarie ] . Asesso però i sono stufato di queste provocazioni . Che questo Sindaco si assuma la responsabilità della regia . Come essa , sotto gli occhi dei propri dipendenti comunali da lui è stata concertata . Il suo ” castello ” è di carta . Vittima dei suoi tecnici ? Se questa stategia gli è stata imposta o se è vittima di una macchinazione dei suoi tecnici , lo dica! .

Il Sindaco dopo la provocazione al conservatore chiese di andare in Tv e disse : _Li è tutto fasullo...Spero che il privato (cioè il Conservatore dell’anfiteatro Querini Colonna Marzotto) possa far valere le sue ragioni . A far perdere pazienza e reputazione al Conservatore incolpato di una impossibile ricostruzione per un uomo solo però il piano non riesce. Egli non rivelerà alcunché al suo processo ed intervistato sul punto aggiunge : In primis e nel rispetto di un mio paese d’origine, sono qui legato personalmente e indissolubilmente a operazioni coperte dal vincolo di Segretezza evidentemente poste a ragione di tutela e protezione di agenti operativi sotto copertura ecc. . L’Anfiteatro Berico è legato a denaro speso nelle strage Borsellino e pertanto ancora coperto dal SEGRETO DI STATO. Chi ha congegnato eda appoggiato tutto questa estorsione è comunque una persona che ha opera a metà strada all’ombra nello stato disponendo di canali di informazioni riservati. .

IL SINDACO PELLIZZARI : NON SONO ANCORA RIUSCITO A CONFISCARE L’ ANFITEATROLA COLPA ? E’ DI MATTARELLA . Corre il 2016 . L’anno in cui raggiungono il culmine i redazionali d’inchiesta diretti al Capo dell Stato on. Mattarella. Prima di essere assassinato Giovanni Falcone rivelò: “ I voti dei Corleonesi e dei Madonia furono determinanti per l’elezione di Bernardo Mattarella caldeggiata sopratutto dal ritorno dei liberatori italo-americani  . Orbene nell’ l’anfiteatro di Arcugnano, Piddu Madonia qui investì proventi ottenuti dopo la strage del Gen . C. A. Dalla Chiesa, dell’omicidio Capitano Basile, della strage Paolo Borsellino. Nel merito qui pesano anche le recenti rilevazioni di un pento di Mafia sui rapporti Berlusconi- Madonia . Quando il prof. Tosi fu minacciato dalla presenza in città di componente delle belve della Banda della Magliana omicida dei sequestrati ( in particolare famoso per l’ostaggio già soppresso che veniva estratto dal congelatore) che in caso si mancato versamento della tangente anfiteatro a decidere suo assassinio sarebbe sarebbero il fratello del Presidente Antonino Mattarella in affari con Nicoletti il contabile della Banda era il 2017 .  Dopo alcuni mesi di verifiche Io non volli  più credere a questa versione  montata  ad hoc  per danneggiare  i Mattarella . Fra l’altro l’assassino, di Mauro Pretto e prima di quello di Gerardo Nappi  proveniente da tutta  un altra organizzazione.    

Il sindaco in quella intervista smentito dai documenti che scorrono alle sue spalle viceversa si definisce falsamente ignaro dei ventennali lavori e costretto a intervenire quando risulta che per iscritto nel suo Comune il conservatore perennemente in sos per mancanza di organico e di aiuti, conclamando la storicità dei luoghi e le violazioni paesaggistiche (documentazione che un ordine superiore ai carabinieri impedì di portare a conoscenza alla magistratura inquirente manifestò nel 2002 come si evince al protocollo, data non certo sospetta ( 2002) che l’opera di recupero (Museo Bechstein, Vera Casa di Giulietta, Anfiteatro marittimo Querini Colonna fosse donata alla cittadinanza. Quindi che interesse ha un sindaco che riconosce la bellezza di un Anfiteatro a prendersi un qualcosa che è già suo ? E a squalificare tutti i sommi memorialisti attraverso la condanna al Rosenfranz affermando(senza consistenza e possibilità di dimostrare nell’impedimento dei magistrati perizie e prove dal arte dello Conservatore di prove) che esso è una ricostruzione? Qual’è il vero movente ? Che c’entra il presidente Mattarella ? E che c’entra suo padre con il figlio Sergio replica il Conservatore. Mio padre Ettore Malosso ha ammazzato almeno 17 inglesi . Anche e ammesso che siano stati omicidi volontari, che ‘c’entro io ? La figlia dell’asso della caccia Herman , Goering il n. 2 di Hitler lavorò nel “casinò di caccia” dei von Opel collaborando con i liberatori americani. L’elenco è lungo. Che c’entrano scelte di genitori dettate da una situazione di emergenza durante una amministrazione fascista che mandava gli italiani alla decimazione di massa aggredendo popolazioni deboli in una assurda Guerra ?

2016 -2017 Nel diffamare per provocare la pazienza di Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz l’obiettivo del sindaco si palesa chiaramente a qualsiasi investigatore : contribuire politicamente a gettare nel fango il ministro dei beni Culturali Dario Franceschini subentrato a Giancarlo Galan, l’ ex ministro predecessore dobitamente informato delle storicità dei luoghi e affibbiare falsamente al Capo dello Stato Sergio Mattarella la mancata confisca del teatro, .

In realtà un tentativo truffa del sindaco volto ad impossessarsene occultando continue azione terroristiche si stampo mafioso .

.Malgrado nel video, successivamente , perfino le comparse rivelarono di essere state da lui assoldate e “mal pagate” , si arrivò a sentenza in cui un magistrato definì “ pseudoculturali ” le conferenze degli studiosi prof. Maurizio Tosi, guru mondiale dell’archeologia, fra i 5 più noti al mondo e classificatore ventennale del suo recupero e del  Conservatore del paesaggio  Franco Malosso von Rosenfranz quindi con tuti i sommi memorialisti  tra cui Palladio Cevese, Guido Piovene colpevole di aver rivelato su esso. Vittima finale anche del mancato pagamento delle tangente dopo l’omicidio del prof. Maurizio Tosi e dell’Ecologista informatore Mauro Pretto, ucciso a fucilate .

Radiografia del sistema inquisitorio : Paragonate alle persecuzioni di cui in vita fu vittima Carlo Scarpa gli accadimenti di cui è vittima Franco von Rosenfranz eroico difensore del paesaggio devastato dai malviventi istituzionali ! Nella Banda, per ottenere la condanna al conservatore anche un funzionario delle Soprintendendenza già denunciato per corruzione per i fatti dell’Aquila .

Primo a sx Fabrizio Magani , il soprintendente che coadiuvato da una assistente nel suo rapporto da una NON perita, si prestò a occultare irrilevando le costruzioni abusive finanziate dalla mafia, la incancellabile violazione paesaggistica subita nell’anfiteatro e mai disponendo indagini malgrado, le continue segnalazioni (dell ‘accademico Prof. Renato Cevese , le denunce del Conservatore e i continui ritrovamenti di reperti archeologi dell’equipe Tosi , da un ventennio ritrovati, segnalati agli enti preposti .

A VICENZA : TURISMO CULTURALE VICENTINO IN GINOCCHIO . LE STRUTTURE ALBERGHIERE ALLA FRUTTA? Basta leggere i blog di commenti all’estero . Il Turista che non si dimentica le stagioni dei rapimento “AGIP – CELADON” .Poù in generale anche verso propri connazionali . Le figlie del Giornalista ZDF Kronzuker . Paura a dormire nelle città del Palladio vittima di una criminalità dilagante ? Siamo solo agli inizi del pastiche vicentino all’italiana nelle città del Commissario Pepe. . Nelle denigrazione anche il noto vicentino Berlinese dirigente dell’UFA. Basta leggere nella clamorosa sentenza contro Rosenfranz , le dichiarazioni di questo “disinformato ” Soprintendente. Il Magagni, piovuto a Vicenza durante il periodo di sua imputazione per corruzione ai fatti dell’Aquila e qui catapultato a viva forza per dar manforte alla banda degli estorsori nel fattaccio . Messo li frettolosamente a sostituire i predecessori che viceversa, sebbene disinformati dal sindaco occultatore ma comunque a conoscenza contribuirà ulteriormente a squalificare al mondo l’immagine della città di Vicenza. Tra una Procura di Borgo Berga che abusivamente da ombra alla Rotonda del Palaldio e un Anfiteatro di cui lui non sa nulla. La città delle vicenda narrata di Giulietta narrata da Luigi Da Porto e così ripresa a Verona da John Florio (Shakespeare) . Eppure c’è l’esistenza di un elegante anfiteatro, il più grande delle città, così come sempre citato sopratutto dai suoi sommi memorialisti , quello dell’ anfiteatro della Villa di Arcugnano Capoluogo tra cui Francesco Tomasini, Antonio Fogazzaro, Andea Palladio, Guido Piovene, Renato Cevese, Giuseppe Becce , Galileo Galilei , Antonio Fogazzaro, Mario Andreis ecc. che da sempre esattamente come il suo Conservatore Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz , riferirono sulla presenza dell’anfiteatro, (per questo, incredibilmente condannato per contraffazione) . Villa Adriana come L’anfiteatro Berico . Per contro, nessuna indagine da parte dei magistrati preposti per la trasformazione del suo lago, il più antico del nord Italia trasformato in una discarica abusiva fino all’oasi Borgo Casale . Impresa fatta occultare con dalla regia di politici locali. Alcuni di essi ancora in libertà quindi capaci di manipolare lo scandalo. Il Magani terminata la sua opera che ha offeso l’immagine del prof. Maurizio Tosi è stato ora sostituito dal dr. Vincenzo Tinè e viceversa . Indovinello : durante l’estorsione all’equipe Tosi, chi è la persona nelle istituzioni che ha deciso questi repentini avvicendamenti ? Una eredità ingombrante quella che si trova davanti l dr. Tinè Restiamo alla finestra! Ne vedremo di belle sorride mentre narra il conservatore.

l’ESTORSIONE : Non ci volete pagare i milioni a protezione ? OK. “Abbiamo in mano i Furlani i Marini e i “Mariani ” scrivono gli estorsori agli studosi e al Conservatore che non li vuole assolutamente incontrare ne vuole aderire al vantaggi della protezione offertagli. Viceversa precisa il Conservatore, ci mettemmo subito a fare indagini . Escluso il nome del Gen. SA (defunto) capo di Stato Maggiore AM Giuseppe Marini comandante di quelli idrovolanti del Reparto Alta Velocità che fono al 1934 facevano scalo nella Baia del Lago dell’Anfiteatro, escluso quello del Magistrato dr. Lionello Marini , che presso la sommità ne abita una delle ville abusive costruite dalla manovalanza riconducibile ai Madonia e che per il sottostante Conservatore non nutre motivi per vessarlo è evidente il vanto della banda punta verso magistrati Ines MarinStefano Furlani ed Elisa Mariani ( questi ultimi due già legati alle archiviazioni del crak BPV BANCA NUOVA nel cui gruppo, il Tosi e il Conservatore, al commercialista Giampietro Procopi erano invitati a rapportarsi per definire le modalità di versamento delle tranche relative all’estorsione. ) Come nel meccanismo spiegato dal ” sistema Palamara”? Coincidenza (il primo gli impedisce di entrare a estrarre prove in anfiteatro quando è sequestrato) ? Saranno principalmente questi due magistrati a condannare il Conservatore che senza ammissione di prove ne perizie, ne possibilità di rivelazione di segreti vincolati dal Segreto di Stato, impossibilitato a difendere se stesso e quei luoghi di storicità inconfutabile millenaria “soccombere” . L’annuncio con questa parola viene vantato nuovamente, provocatoriamente dal solito sindaco estorsore della banda . Effettivamente, al poso suo è i Malosso che soccombe . Sarà lui a subire la condanna per “abuso edilizio“ . Neppure con il collega del on, Mariano Rumor, il Ministro Emilio Colombo (che diede colpa dell’acquisto di stupefacente alla sua scorta GDF) si era arrivati a osare tanto. Emblematica è la consapevolezza che emerge dai componenti della banda soliti a vantarsi delle collaborazione di soggetti istituzionali e la conseguente ostentata impunità.

VICENZA :“ABBIAMO IN PUGNO UN PAIO DI MAGISTRATI LOCALI ” Il prof. Maurizio Tosi finse di collaborare con la banda e si fece erudire sul dopolavoreo degli stessi. Insomma bottino da pagare apparentemente elevato, preteso a protezione dai criminali è giustificato dal bonus a sua volta preteso dai magistrati? Una banda che proponendo a pagamento la classica “protezione” mafiosa si deputa a risolvere qualsiasi controversia avendo in pugno un paio di magistrati locali e anche giornalisti disponibili a fare da fiancheggiatori funzionali. Nelle vicenda processuale avente oggetto la offerte di protezione per l’equipe del prof. Maurizio Tosi in Anfiteatri Berico si fa riferimento tranquillamente perfino con SMS a un Giudice residente in una delle ville abusive in Anfiteatro. L’altro, un siciliano già denunziato per associazione mafiosa, estorsione, detenzione occultamento di di armi con matricola abrasa quando nascoste in Tribunale mentre avvenivano e continuano rapine compiute ai danni di orafi vicentini di Arcugnano e Riviera Berica proprio nel locale Tribunale, di cui è presidente il Tirolese dr. Rizzi . Una Procura assurta clamorosamente alla cronaca per i dipendenti infedeli che si sono avvicendati vendendo come servizio optional dati riservati e non solo . Del resto, da anni la banda è incurante di lasciare continue e ben documentate tracce vantando/offrendo a loro volta super-protezioni Istituzionali alle vittime. Ne sa qualcosa l’ex sindaco Paolo Gozzi. Le sue denunce di presunto dimostrabili ammanchi contro il pregiudicato agente di Polizia Munincipale di Arcugnano che sembrava occultare i ventennali studi in Anfiteatro ai sindaci, mai hanno avuto un seguito.

“PAGARE LA PROTEZIONE O SONO GUAI “Nelle minacce la banda che offre “pacchetti joint venture ” di impunità con la Magistratura se ne frega delle decenza. Gli inviti a versare un impossibile pizzo , sono precisi, circostanziati. Dimostra così essa di possedere notizie altamente riservate non disdegnando di avere per complice oltre ad Ufficiali ai vertici dei Carabinieri, la regia del Presidente delle Repubblica e del CSM, del di lui nipote presidente di Banca Nuova Bernardo Mattarella, del suo fratello Nino come referente per la Banda dei sequestratori di persone della Magliana dove dicono lui può reperire killer Corleonesi dei Madonia (per il Conservatore una millantazione atta a dare più vigore all’estorsione) mentre il Sindaco dr. Paolo Pellizzari di nuovo e per più volte pubblicamente dichiara che non può aprire l’anfiteatro alla cittadinanza e non può procedere a “regolarizzare gli abusi “in Anfiteatro a causa del presidente Mattarella . Le sue richieste sono beffarde e disinvolte come presentate da chi è certo che comunque vadano le cose, lui la farà franca. E’ questo lo scenario in cui SENZA AMMISSIONE DI PROVE, Rosenfranz effettivamente fu condannato . Ancora oggi minacce e millantazioni proseguono indisturbate . Perfino rivolte a “far sparire” documenti , analisi , campionature al professore veronese Maurizio Tosi ( continuatore parziale dell’accademico prof. Renato Cevese classificatore ventennale dell’Anfiteatro Berico dal 1997 fino al suo omicidio nel 2017 ) .

TERRORE ANCHE ALL’INTERNO DELLA SOPRINTENDENZA D VERONA? Altre prove ritrovamenti archeologici aggiuntesi alle altre più che bastanti sono stati riportati alla luce dopo il lungo sequestro nell’Anfiteatro che recinge la Fontega (perizie e prove invalidate o respinte dai GIudici perché dopo ben 2 domande di accesso per potere organizzare una difesa legale “NON SI POTEVA ACCEDERE AL TEATRO SEQUESTRATO. Serve dire di più per mostrare questa mostruosa presa in giro ?

IL PIZZO: BUSINESS CHE NON ESITA A CALUNNIARE. E AD UCCIDERE  Vicenza:  Chi dovrebbe rappresentare l’antimafia, difende la mafia? Sotto gli occhi di una magistratura inerte dominano strani omicidi -“suicidi”, alcuni effettivi nelle Forze dell’ Ordine con mani legate, indagini paralizzate. Palazzinari istituzionali coadiuvati da amministratori pubblici corrotti che si arricchiscono cementificando ville in aree di pertinenza di storiche ville venete, Ludico – Culturali – sportive di rispetto paesaggistico F1 (come in Anfiteatro Berico) saccheggiando intere vedute paesaggisticamente protette, sversando liquidi tossici nei secolari (PP) pozzi di irrigazione distrutti che da Arcugnano conducono a Este, Vo, PoianaNoventa. Uno strapotere delle lobbies nel Governo Italiano in terra di mafia . E’ MAFIA CHE NON GRADISCE INTERFERENZE STRANIERE ? Scempio che malgrado le multe di Strasburgo prosegue indisturbato diretto da una regia poco creativa composta da cui molti imprenditori veneti si dissociano da questi esempi delinquenziali che agiscono coperti, sfacciatamente certi di farla franca che si finanziano e corrompono intascando la tassa pagata dei rifiuti mai smaltiti degli industriali Padani occultandoli in siti storicilordando falde e scatenando epidemie che come nel caso COVI 19 hanno pesantemente indebolito la popolazione. Obiettivo: Intentare discredito inducendo a  tacere  e rendere ostaggio delle banda l’ultimo Conservatore del paesaggio sopravissuto alla strage (9 omicidi alcuni cammuffati da suicidi intorno a cui il terrorismo facendo leva psicologica non facilita indagini così che gli addetti ai lavori sperano solo in un trasferimento o di andare in pensione). Il nuovo salto di qualità della ricchissima  cupola mafiosa. Veneta . Siamo solo all’inizio di quello che credevamo un epilogo Per approfondire

Nelle foto la immagine a video in cui le comparse dichiarano all’intervistatore di essere state ingaggiate e mal pagate dal Sindaco per dar via alla sua messa inscena terminata con la condanna al conservatore. Un  video organizzato dal sindaco liberarsi di scomodi cadaveri nell’armadio?  
MAFIA VICENZA: INTERCETTAZIONI DELLE CONVERSAZIONI DEL SINDACO (REPRESSIONE PIAGA DELL’INTIMIDAZIONE ) Nel corso dell’estorsione, dopo le continue minacce, attentati, e numerosissimi accadimenti su cui appare manifesta l’inerzia di chi è preposto a indagare in Procura così ignorando le denunzie di ben 17 famiglie firmatarie nel disagio. Sono compresi la minaccia a vandalizzare le terrazze dell’anfiteatro ( poi avvenuta per essersi rifiutati aver versato l’obolo preteso ) i continui furti di materiale archeologico /antico ( I funzionari preposti alla soprintendenza che hanno famiglia si rifiutano di uscire ?) le pressioni e le minacce ricevute dal prof. Maurizio Tosi. Qui il video in cui il SINDACO del paesino dr. PELLIZZARI PROVA a organizzare il discredito mediatico così DIFFAMANDO IL CONSERVATORE . E’ evidente che nella provocazione diffamatoria che colpevolizzerebbe l’equipe di cui fa parte il Conservatore addirittura ridicolizzando tutti i sommi memorialisti Veneti colpevoli di aver riferito sull’Anfiteatro dei Querini, si intende dirottare l’interesse mediatico per favorire o per fare emergere il mantenimento degli abusi edilizi presenti da lui autorizzati . Su pressioni di chi? : LE ben 11 VILLE ABUSIVE . IL CONSERVATORE sottoposto all’azione Giudiziaria dei Magistrati gli stessi che gli hanno risparmiato il suo coinvolgimento, nell’estorsione sfacciatamente vantati come fiancheggiatori funzionali ” SOCCOMBE ” afferma al presentatore di TGWEB Polo Usinaia, Polo Pellizzari . Il Sindaco anche durante il procedimento penale da lui avviato sul Conservatore per distrarre dai reali accadimenti mantiene l’atteggiamento spavaldo di chi se ne frega o rimane certo di restare impunito di lasciar continue traccia delle proprie malefatte sentendosi protetto e noncurante di essere video-registrato. Malgrado gli avvisi , durante la messa in scena ripresa a video chiama al tel. vicesindaco Gino Emilio Bedin compiacendosi della riuscita della sua malefatta. Ci troviamo presso la PORTA 1 del teatro di via Fontega 50 . Oggi completamente sfigurata . E’ stesso punto delle riprese da cui con una carabina calibro 22 fu sparato al cane del Conservatore. Ecco il VIDEO IN CUI IL SINDACO PROVA A CALUNNIARE IL CONSERVATORE FINGENDO DI NON SAPERE NULLA dell’anfiteatro mentre viene smentito documenti protocollati All’interno le COMPARSE ammettono di essere state assoldate da lui . Approfittando della sua veste costituzionale, l’obiettivo del primo cittadino era quello diffamare e ridicolizzare il Conservatore e così l’intera squadra archeologica così da farli condannare un innocente per abusi edilizi che in realtà sono stati realizzati proprio da lui. . Il video risulta essere stato pagato con denaro pubblico.

Amedeo Gagliardi  17 Dicembre 2021:

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