Amedeo Gagliardi. Ultimo aggiornamento 7 Maggio 2023

Lui è il ” SOVRINTENDENTE ” FABRIZIO MAGANI “. Nelle motivazioni del suo arresto, l’uomo, con precedenti giudiziari, coniugato con una nota docente universitaria insegnante a Venezia, risulta coinvolto nelle indagine per richiesta tangenti nella ricostruzione all’Aquila a danno dei terremotati. Appena fuori dagli arresti domiciliari, trasferito in Veneto nel bel mezzo della estorsione dell’Anfiteatro Berico, pressato dagli eventi, si inventò, senza documentarsi, che lì “non c’erano pre-esistenze romane”. Fra le tante sue distrazioni, il cosiddetto “Soprintendente”, manco si è attenuto alla Carta Archeologica del Veneto, volume III, 1992. p.50, n. 170 – Neppure una sbirciatina? L’acquedotto Romano dell’Anfiteatro delle Querini di Arcugnano , gli sfuggi? Sparito? Questo di lui dice il Conservatore : “Forse perché questo sign. Magani, nell’evidente intento di falsificare le prove per farmi condannare, oltre ad essersi svenduta la dignità, esponendo i suoi familiari a seri rischi, vista la sua propensione a delinquere, ha reiterato a Vicenza le medesime condotte da lui condotte all’Aquila così favorendo la continuazione associativamente a operazioni a delinquere che qui sono del tipico stampo mafioso. Nel merito, neppure si accorgeva che la vista paesaggistica protetta delle terrazze sul Santuario pagano nell’anfiteatro di Arcugnano delle Querini, era impedita dalle cosiddette “VILLE ABUSIVE EDIFICATE DALLA MANOVALANZA DEI MADONIA“. Presunti killer sacrificali di Falcone e Borsellino. Questo cosiddetto “Soprintendente che ben si guardò dal venire dare un occhiata ne a verificare carte datate in cui la sua Soprintendenza, da anni era inequivocabilmente, informata di quanto accadesse li dentro e da perfetto codardo istituzionale, si è adoperato a fare condannare me per aver pulito di sterpaglie le terrazze dell’anfiteatro occultando la storicità del luogo . Con lui siamo solo agli inizi ! Io nn mi chiamo Maurizio Tosi”

IL MURO A SECCO
Va da se che nel 2002 la parte madre, cioè la sommità dell’anfiteatro abusivamente edificata era stata separata dalla parte superstite amorosamente conservata dagli anziani volontari da un lungo da Una muraglia composta da blocchi sottratti e finiti accostato alla file di cedri del libano lunga ben di 60 metri, alta e spesso oltre tre metri. Essa è visibile anche dal drone di un ragazzino.

Ma guai a infrangere le regole degli uomini d’onore. Per intanto il 4 marzo 2023gli hanno “
suicidato” la figlia .

Questo signore invece è Piddu Madonia . L’impresario appaltatore delle ville abusive costruite presso la sommità delle Villa Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo e presunto killer delle stage Borsellino. Massimo riserbo ora da quando si è costituito Matteo Messina Denaro. Recenti dichiarazioni sottoscritte dai pentiti  scagionerebbero il Madonia dall’essere salito alla Cupola Veneta in autonomia. Bensì di essere stato invitato ad Arcugnano, a mandare le sue manovalanze a colonizzarne L’anfiteatro abusivamente. E a sua insaputa.
Questa invece è la testa del povero cavallino. Minacciosamente inviata a uno dei protagonisti di questa storia, tutta vicentina.

La vicenda del Santuario pagano dei Veneti Antichi presso l’altro cristianizzato Santuario di Monte Berico, l’ Anfiteatro Berico continua a mietere vittime. Due recenti per la precisione. Così salgono a 27 i cadaveri eccellenti nel regolamento di conti derivati da questi accadimenti. E non accennano a terminare. Una strage silenziosa paradossalmente preannunciata dal Conservatore.

L’ultimo, altro scomodo testimone deceduto appena dopo la morte della giovane figlia del “Sopraintendente” Magani è il giardiniere LUCIANO BEDIN detto “Celeste.” Conoscente del Generale Ettore Malosso ,datato amico del Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz . Da più di 50 anni Luciano Bedin si occupava di sfalciare le terrazze dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano. E’ il terzo giardiniere testimone superstite eliminato.Preceduto da Virgil Rusu per il cui omicidio, il vicesindaco di Arcugnano, non ha fatto un solo giorno di carcere. Si sentiva pedinato il”Celeste”. Dopo il suo ultimo check al cuore aveva raccomandato al Conservatore: “se crepassi , come Artaserse Boeche, Mauro Pretto o Virgil Rusu, Lorenzo Casonato, in caso di autopsia per favore nessun perito connesso a quelli delle Sanità di Brendola. Grazie“Parole pesanti come macigni. La verità sugli accadimenti dei due Santuari B erici, aveva audacemente manifestato, di dirla tutta- A Vicenza pur non sapendo di chi fidarsi per deporla. Per carità, verità uguale a quella già deposta prudentemente a mezzo atto di sostituta notorietà dai tanti anziani del luogo e sponsor, beffati ed offesi dalla presa in giro nel complotto ordito ai danni dell’onesto Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz.

MUSEO DEDICATO alla MAFIA SOPRA il SANTUARIO BERICO ?PERCHE’ NO!

Era il capoluogo del Santuario di Villa di Arcugnano, ex Orologio Cosmico . Soffocato dalla costruzioni abusive edificate sulla sommità dell’anfiteatro, ecco ciò che resta della veduta pesaggistica protetta dalla Villa, ex Santuario di Giano superiore , rifatta a quello stile di tempio classico voluto da Teofilo Montanari, omonimo del professore che denunziò il predatore dei testi di Galilleo Galilei , raccomandato dal senatore Marcello dell’Utri al Ministro del MIBC, involontariaemete preso dentro, Giancarlo Galan: «Gli devo tutto, non potevo dir di no al raccomandatomi dal senatore al siciliano, saccheggiatore seriale di biblioteche ed archivi istituzionali Massimo De Caro . Qualche anziano abitante locale :
1Dentro Villa Montanari oggi farebbero meglio fare IL MUSEO DELLA MAFIA
IL BOSS TANO BADALAMENTI E IL MUSEO DEDICATO ALLA MAFIA E NON ALLA LEGALITA’.

Nel tempo, questo significa isolamento e declassamento delle provincia di Vicenza dalle rotte turistiche. Malosso un conservatore corretto sempre preciso che ha sempre amorevolmente difeso il territorio innocente, condannato senza prove, in un processo contrario ai diritto di difesa dell’uomo così screditando tutti i sommi memorialisti vicentini e non solo. Condannato lui al posto del Sindaco di Arcugnano Paolo Pellizzari. Pellizzari è un Sindaco altrettanto noto per aver fatto dipingere audacemente in street-art, nel suo Comune di Arcugnano l’OCCHIO MASSONICO.

L’ Occhio MASSONICO FATTO DIPINGERE DAL SINDACO PAOLO PELLIZZARI NEL SUO COMUNE DI ARCUGNANO

LE BANCONOTE FARLOCCHE DEI SEQUESTRI CEDUTE A MADONIA

E’ IL SINDACO IL VERO COLPEVOLE concessionario degli abusi edilizi e dell’alienazione del patrimonio storico culturale Veneto a fini speculativi. E pensare che aveva allarmato la popolazione con un VIDEO da lui pagato, così diffamando pesantemente il conservatore fino a farlo condannare . Il primo cittadino era già assurto alla ribalta per aver autorizzato concessioni per ville abusive spianando la sommità dell’Anfiteatro Berico della Villa di Arcugnano Capoluogo e così per Vicenza, aprendo la porta al Sindacato Ebraico, cioè Cosa Nostra, nella persona dell’appaltatore siciliano Piddu Madonia che presso l’anfiteatro di Arcugnano, latitava, tranquillamente protetto da chi sapeva chi fosse quell’impresario che si era appena lasciato alle spalle le stragi Falcone & Borsellino e distribuiva a destra e a manca banconote dai numeri di serie marchiati, provenienti dai sequestri di persona di familiari imprenditori vicentini rapiti. Denaro facile che qualche imprenditore Vicentino, a sua insaputa gli aveva rifilato.

Dal libro “Operazione Pirati Barbareschi“La liberazione di Carlo Celadon .Quando Franco Malosso v R. fu infiltrato sotto copertura per porre fine alla tratta della vecchia imprenditoria ostaggio

Erano infatti banconote provenienti dal sequestro Gioielliere Orefice Bulgari Calissoni, rapiti. Dopo quello di Gianni Bulgari avvenuto quasi 10 anni prima – scattò il Follow Money attivato da Giovanni Falcone – Pagati 4 miliardi di cui banconote contrassegnate transitate presso la Banca RASINI di Luigi BERLUSCONI e in Banca Vaticana IOR Senza anestesia, l’Orecchio viene segato via al ragazzo che si trova col capo legato a quello della mamma.

Seguendo denaro proveniente dai sequestri degli imprenditori italiani, dai tempi del sequestro a Palermo ai danni di Luciano è figlio del conte Comasco Arturo Cassina, in seguito costretti a chiudere i battenti dell’omonima gestione di lavori pubblici a cui in tema di appalti subentrò Angelo Siino , uomo di Totò Rina, Giovanni Falcone, scoprì che la Banca Rasini diretta da Luigi Berlusconi , dove manovalanza rupuliva il denaro dei rapimenti, disponeva di un abile basista che segnalava per esempio gli spostamento dei correntisti, insomma in quale parte della Sardegna vacanzassero gli imprenditori da rapire e non solo quelli che ruotavano attorno ad Agrate Biranza ma apprtenenti alla Lombardia – Veneto intero. Per Capirci , quelli da rapire annotando il calcolo dello “spremibile” famiglia. Nel caso dei rapimenti pro gettati alla famiglia Bulgari la segnalazione proveniva da un accertatore della GDF che disponeva sia del tabulato telefonate della famiglia come, per il giro di affari, attraverso un porta valori infedele, con le tracciate di consegna dei loro gioielli.

Giova a dirlo che nè dal Ministero dell’Interno italiano nè dalla presidenza della Repubblica, mai una telefonata. Bettino Craxi presidente del Consiglio, anni dopo scapperà ad Hammamet dipingendo nella CIA , le menti dei sequestri e in mani pulite i loro esecutori italiani. Oscar Luigi Scalfaro era il suo ministro dell’Interno sfidato a duello da due aristocratici Ufficiali dell’ Aeronautica e il criminale di guerra DC Sandro Pertini  era il Capo dello Stato Italiano .

Alla fine il fenomeno italiano dei sequestri fu quello di una saga di imprenditori che si arricchì a dismisura divenendo, da quell’epoca, potentissima grazie al denaro dei rapiti, così affossando il gruppo di imprenditori da loro munto.

Nella foto Pellizzari mostra la stretta di mano con il Sindaco di Vicenza , altrettanto Pugliese , Francesco Rucco.

IL GEMELLAGGIO PUGLIESE DEL SINDACO PAOLO PELLIZZARI Denaro dei sequestri utilizzato per finanziare le ville abusive edificate dai Madonia in Anfiteatro Berico. Sempre lo stesso sindaco Paolo Pellizzari, che ha provocato la vicenda Anfiteatro, fra tutti i Comuni delle Puglia, la regione dove, nel 2016, prima che durante l’estorsione di 5 milioni di euro in anfiteatro, fu Sidney Rotalinti buttato giù dall’area archeologica di Castro, il giornalista d’inchiesta svizzero Sidney Rotalinti, parente del procuratore penale svizzero Plinio Rotalinti, era in comunicazione con i professori Maurizio Tosi e Sabastiano Tusa. Essi desideravo un colloquio con lui per minacce in analogie estorsive, pare uscite da analoghe persone durante gli accaditimenti di Pizza Connection . Ma dopo dei dissidi di altra natura con dei Corleonesi, Tusa resta vittima di un incidente aereo.

DOPO I SICULI , “LO STATO” A VICENZA ,TUTTO PUGLIESE E’!

Quasi a dare un avvertimento, durante il complotto sull’Anfiteatro Berico, come il suo vicino sindaco di Altavilla paese limitrofo ad Arcugnano ha gemellato con un sindaco, IN CARCERE PER MAFIA di un paese pugliese, lui gemellerà nientemeno che proprio con l’omertoso UGENTO. Epicentro della Terra dei Fuochi dove il sindaco pugliese ritenne di dichiarare che il movente dell’ assassinio dell’assessore Giuseppe Basile denunciante la finta fattura farlocca di smaltimento rifiuti tra Vicenza e Ugento fosse da ricercare nella sfera passionale delle coraggiosa vittima.

E’ a quel punto che pentito e membri delle Forze dell’Ordine n corrotti riempiono le caselle di posta delle abitazioni in UK del Malosso di vicende a a dir poco agghiaccianti. Ancora non ci è dato a sapere se il Procuratore della Repubblica, pugliese pure lui come il sindaco di Vicenza dr. Lino Giorgio Bruno, abbia disposto l’autopsia. Sia Basile che il Conservatore Franco Malosso, dal 2016 ricevevano gli stessi avvertimenti tipici di mafia pugliesi, terra da cui anche il magistrato, come il Sindaco di Vicenza provengono. A Basile venne recapitata la testa di cavallo mozzata. A Malosso sventrato un cerbiatto sotto il cartellone “Anfiteatri Berico” autorizzato con tutte le procedure ma poi fatto sparire . Pure con il povero cerbiatto .

LIVELLO DI PROTEZIONE ISTITUZIONALE MAFIOSA CHE PROTEGGE LEGALMENTE gli autori di questi crimini è la continuazione al nord del depistaggio borsellino . Nella foto il cerbiatto sventrato sotto il cartellone poi vandalizzato dell’Anfiteatro Berico. Malgrado le video-riprese che inquadrano gli autori immortalati a vandalizzare le gradinate, colti perciò in flagranza di reato, nessun procedimento a loro carico è in corso. La povera bestiola apparteneva all’ex Sindaco di Arcugnano avversario a Pellizzari il dr. Paolo Gozzi.

Il decesso del giardiniere Bedin è avvenuto dopo quello, il 3 marzo 2023 della figlia Livia 23 enne del soprintendente Magani del MIBAC a Padova. Era una rappresaglia ” prevista ” secondo il Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz da lui annunciata in tutte le sue conferenze, anche per iscritto! Quando pubblicamente disse: la prossime vittima sarà il Magani, seguito dal M.llo dei carabinieri ora in servizio a Vicenza, il Mansutti. Buona fortuna!

Per il conservatore, accademico musicale, dotato di orecchio musicale assoluto, che sta redigendo una perizia sulla capacità volontaria di agire di Matteo Messina Denaro, intervistatolo, non vi sono dubbi.

“SUICIDARE” CON UN PUNTATORE A FREQUENZE E’ POSSIBILE . La sua mente è una intelligenza che fa paura. Parla con competenza assoluta e del resto è dotato di un CV veterano sempre all’avanguardia che in questa materia non trova molti precedenti nelle attività forensi. Il sistema con cui si può condurre a compiere certe azioni, anche in situazioni in cui non si riesce più intendere nè volere, e anche al suicidio un qualsiasi soggetto, con l’impiego di frequenze , è figlio di MK Ultra. In breve, agendo sulle cellule cerebrali della vittima soggetto del trattamento previsto, esso agisce penetrando con successo i centri nervosi della sua psiche. Volendolo guarire, niente male colpirne le cellule cerebrali. Ma per altri scopi , come appunto era previsto nel protocollo difesa MKultra , Il vantaggio è che questo trattamento non è diagnosticabile. Non lascia traccia e può persuadere facilmente a commettere azioni, tra cui, indurre la vittima ad abbandonare la vita, sperare in un “suicidio liberatorio” pur di smettere di soffrire. A far da elemento persuasore, è l’intensità. Con questo trattamento possiamo suicidare specie pericolosi di parassiti, animali. Ugualmente , anche umani. Per chi è psicologicamente labile, fragile, ma logico che a seconda dell’intensità che ti uso, anche il classico tipo non soggetto a depressioni, dotato di una volontà di ferro, alla fine schiatta. Siamo tutti emotivamente sensibili alla vibrazione se esposti a una buona musica subliminale dice l’accademico musicale. Ugualmente, dalla stessa porta possiamo aprire ad altri suoni. Tecnologicamente, se io non ti investo con un classico suono positivo ma avvio attivando un fascio di onde dirigendole perversamente addosso a te, mediante un puntatore di radiazioni elettromagnetiche vibranti alla frequenza di 95 GHz , irrorate da una wifi o emesse mentre sto piazzato a una distanza da te, dalla tua finestra dalla tua camera da letto o dal tuo studiolo, comunque entro un un raggio di circa 600 metri io posso utilizzare e direzionarti il tipo di vibrazioni che ho scelto su te. Insomma, posso indurti a comportamenti subalterni coatti. Anche friggerti il cervello se esagero. Ma a quel punto lascerei traccia. Acusticamente sì, forse, potresti avvertire l’irrorazione. Come un sorta di raggio caldo che ti trapassa la fronte. Il mal di testa … Stranamente, dirai tu, li senti anche se ti stai tappando le orecchie. Avvertirai infatti che esse non cessano. Ciò è derivato dal fatto che su te, ho deciso di impiegare un agente attivo direzionale impostato a onde elettromagnetiche. Posso isolare, guarirti da cellule malate , come posso provocarti il cancro. Farti morire. Fin tanto che non ti allontani dalla mia sorgente sei preda di quello, magari delle mia tortura invisibile che io voglio dedicarti. Anche a orecchie tappate, sarai sorpreso che il disturbo prosegue, il suono permane. Per dispetto, perché mi va di farti impazzire, te lo aumento pure . Salvo che non ti allontani. Perché quello è l’unico modo per sottrarti all’irraggiamento che ti sto combinando. Se ti accorgi di ciò, ma considera che non mi becchi come una volta con un semplice radiogoniometro così tanto facilmente …Non è che puoi avere un pulmino dell’ ESCOPOST sotto casa a rilevare frequenze, sempre a tua disposizione dalla mattina alla sera . Perché se il mio scopo non è limitarmi a minacciarti ma è quello di sopprimerti lentamente senza rivelarmi, difficilmente hai scampo. A meno che io desideri solo darti un segnale evidente del mio potere limitandomi a terrorizzarti, per farti capire che la prossima vittima potresti essere tu E tu puoi serrare porte finestre , chiuderti in casa quanto vuoi ma se io non ti mollo, riesco a rintracciarti, questo può essere un problema. Solo io posso decidere. Magari per un poco di limitarmi nelle mia dimostrazione di potere. Magari dartene segnale servendomi di una cavia sacrificale presso di te. Così tu no sai quando come e fino a che punto io sto agendo sulle cellule cerebrali della cavia. O se sto distruggendo lentamente il suo sangue facendo impazzire le sue cellule, cioè sto producendole un cancro. E chi può condannarmi per questo? Se lo riveli a un magistrato amico, quello ti fa ricoverare . Così non puoi che prendere atto che la prossima vittima potresti essere tu. I tuoi cari. Per esempio un cane, un gatto, un criceto a cui io, volendo. potrei friggere pure il cervello senza, per questa azione, lasciare traccia della violenza che ti ho commesso. E non c’è prova, anzi direi , che nessun tribunale italiano, per ora, è stato attrezzato per determinare quel che io ti sto facendo. Quello che io ti ho attivato dedicandoti un simile criminale procedimento in corso. Nato nel 1976 da esperimenti effettuati da esperti tecnici missilistici tedeschi nel 1945, era stato approvato inizialmente ed ufficialmente (ADS) cioè per mera difesa. Ripeto, nessun tribunale, dispone di un perito specializzato in grado di dimostrare un simile omicidio. Tanto più che se io sospendo l’irrorazione manco la sorgente trovi più.

LIVIA MAGANI ERA L SUO NOME. VITTIMA DI UN PADRE che è entrato in un gioco più grande di lui . Chi era il padre della povera ragazza che viveva con la mamma nel quartiere di Città Giardino, presso la Caserma dei Carabinieri, Circolo di Presidio presso l’area dell’ex teatro dello Zairo, oggi Prato della Valle.?

Il suo nome Fabrizio Magani. Sovrintendente arrestato perché coinvolto in una associazione a delinquere per i fatti speculativi nel terremoto all’Aquila,

CON LA BARBA MA COMUNQUE FACILMENTE RICONOSCIBILE , POSTO DOPO LA CONCESSIONE DI LIBERTA’ PROVVISORIA A FARE ANCORA IL “SOPRINTENDENTE” A VENEZIA DICE AI GIORNALISTI “DIRO’ PIU’ SI CHE NO”.

dopo l’arresto nella vicenda quella dove una associazione a delinquere si spartiva le tangenti per la ricostruzione del terremoto all’Aquila .

ED ECCO CHE IN ANFITEATRO BERICO, MAGANI COMPIE IL DEBUGGIN SU TUTTI I SOMMI MEMORIALISTI . Appena fuori dai domiciliari fu prontamente trasferito a Vicenza – Giusto il tempo per dire, visibilmente pressato, senza uno straccio di prova a conforto e coì diffamando, forte della sua veste istituzionale declassando uno dei cinque più gradi archeologi al mondo Maurizio Tosi e il suo staff e il collega Sebastiano Tusa di Archeologia Marittima .

L’INCENDIO DOLOSO DELL’ARCHIVIO SORELLE MIONI PAPADOPOLI WOLLEMBORG CHE CONTENEVA MOLTI IMPORTANTI DOCUMENTI

Nelle dichiarazione mendace del Magani, “non c’erano pre-esistenze storico romane nell’anfiteatro di Arcugnano” scrive . . Praticamente come un cieco, lui non è stato mai informato dal sindaco di archeo-ritrovamenti. Non sa che da vent’ anni lì opera lo staff del professor Maurizio Tosi. Nessuno gli ha detto dell’incendio doloso dell’archivio delle sorelle Mioni Papadopoli Wollemborg , lui non aveva visto scippi , furti, violazione paesaggistiche sul parco terrazzato Querini. Insomma , manco aveva letto i testi di che luogo era…. Fra gli innumerevoli documenti che provano la storicità gli è sfuggita e manco ha letto la Carta Archeologica del Veneto, Volume III, 1992. p.50, n. 170Torri sopra ex lago Fontega : “Resti di un pavimento di una Villa Romana del tardo Impero , 3°_4° secolo D.C.”.

A questo punto sono due le cose. O qualcuno in buona fede, come Galan con Massino De Caro ha messo lì il Magani senza pensare che la Soprintendenza in Veneto acquisiva un idiota al posto di un cosiddetto Soprintendete dirigente, o lui fa parte delle banda , cioè della stessa associazione a delinquere caratterizzata dalle tipiche modalità estorsive che utilizza la mafia.

E’ evidente che questo individuo non si sia mai voluto documentare e che malgrado tentennando, nelle organizzazione dedita agli omicidi, fosse li per dire solo questa idiozia che gli costerà cara. Vero che per un poco resistette alle pressioni delle banda . Non riuscirono a farglielo dire subito. Lui stesso sapeva che se istituzionalmente avesse compiuto davvero una pubblica indagine come da codice, cosa che si guardò bene dal fare, anche sommaria, quanto meno avrebbero accertato che se non storica, la violazione a causa delle cosiddette ville abusive del Madonia era paesaggistica. Ma lui Magani non lo fece .

Certo, lì sopra c’era la mafia . Quella che conta… La temeraria, mendace dichiarazione che gli hanno fatto dire, screditò 20 anni di ricerche del prof. Maurizio Tosi e di tutto lo staff oltre che aver azzerato la credibilità di tutti i sommi memorialisti vicentini e non solo .

Quando ci sono in gioco facili carriere istituzionali che fanno gola a più fazioni , apparentemente anche dello stesso partito , nella competizione, sei subito accerchiato, e serve ricordare con attenzione il vecchi detto latino Do ut des.

FRANCESCHINI E LA FATALE CONFERENZA IN SALA MUSICA MALTARELLO Nella foto Fabrizio Magani, dopo l’arresto, posto in libertà provvisoria per la divisone delle tangenti all’ Aquila. Probabilmente un processo che nello scandalo, per volontà di prescriverlo, non si terrà mai .

DIFFERENZA FRA PAGARE A UN PROCESSO E PAGARE CON LA VITA. Ma si sa i processi sono una cosa, si possono aggiustare mentre le minacce , le intimidazioni e infine le rappresaglie, peggio, se ai propri familiari, sono un altro aspetto difficilmente difendibile. Ne sapeva qualcosa il Conservatore a cui, sempre nella vicenda Anfiteatro , anni prima , scomparve il proprio figlioletto . Magani, sposato forse queste vicende passate, non le sa o gioca con la morte , o è costretto a recitare una parte . Qui nella foto è reduce dall’arresto per la vicenda dei terremotati all’Aquila. Lo precede davanti l‘on. Franceschini accompagnato dal sindaco e presidente delle Provincia di Vicenza, Achille Variati in quei giorni inseguito dalle critiche dei risparmiatori per essersi mostrato propenso a investire denaro nella banca dell’amico Gianni Zonin. Dopo il Botto Banca Etruria e il crack alla Banca Popolare Vicentina segue lo strano suicidio del Commercialista Procopi “sparatosi ” con un colpo di pistola, anche se per la moglie non è suicidio, e nemmeno in questo caso vennero fatte le indagini.

Sempre in questi giorni Variati è bersaglio di polemiche, delazioni di collaboratori di giustizia che puntano il dito anche su lui. Il compito di affossare denunce nascoste alla vista pubblica sarò dovuto all’opera del suo giovanissimo vicesindaco Bulgarini , nominato a fare da assessore alla cultura, che gli cammina di fianco . Al Bulgarini, e a quello che sa ben fare, si arriva scavando quando il giovinetto si vanta di avere iniziato una diffamazione tv e stampa ai danni del Conservatore e sul Santuario – Anfiteatro vicentino . La giornata del ministro Franceschini a Vicenza, prevede una visita e conferenza in sala musica Maltarello, a Palazzo Baggio – Maltarello – Zorzi -Giustiziani . Il palazzo che per ordinanza del Variati, era ritornato come Istituto religioso di cultura sotto l’influsso Rothschild attraverso la direzione del dr. Paolo Scaroni . In quel giorno si consumò ed è prova provata, la trappola preparata per fare saltare il ministro della Soprintendenza on. Dario Franceschini, a cui finse solamente di farne parte, per capire chi c’era dietro il prof. Maurizio Tosi , ventennale classificatore del Santuario -anfiteatro Berico. Sulla scia della sua passata adesione ad essersi prestato in operazione coperta a operare per la liberazione del sequestrato Carlo Celadon maldestramente, i congiurati presumibilmente pensarono che l’uomo K-626, alias del Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz, si sarebbe prestato a recitare per un’ altra volta anche in questa vicenda anfiteatro, una parte attorea finalizzata a ridicolizzare e compromettere la figura del ministro Franceschini che aveva nominato responsabili tedeschi autonomi, fuori dalle parti a dirige i Georgofili

FRANCESCHIN E LE BOMBE ALLA CULTURA NELLE STRAGI e nelle trattative Stato Mafia per togliere il regime duro 416 Bis voluto da Falcone allo scopo, dopo le critiche aspre a Pompei e le scelte di aver nominato dei responsabili tedeschi, tra cui Elke Schmidt, alla direzione dei Georgofili a ricordare le stragi di Stato, il tedesco non fu benvisto ecc.

Dopo la Bomba ai Georgofili la commemorazione di Schmid.

di comprometterlo nell’ambita direzione del MIBAC. Tosi fece solo finta di prestarsi all’operazione di debuggin visibilmente organizzata ai danni del Franceschini . il conservatore dell’anfiteatro Berico, Franco Malosso v R che mai sarebbe andato contro a Guido Bertolaso altrettanto presente ai fatti di ricostruzione ai terremotati dell’Aquila, oltre che capo delle Protezione Civile e figlio del gregario del padre gen. Giorgio Bertolaso, il pilota compaesano, amico per la pelle e gregario che in volo durante rischiose missioni di guerra, guardava le spalle salvando la vita al generale Ettore Malosso, padre del Conservatore . Tosi così comprese chi c’era dietro la macchinazione e gli obiettivi. La notte prima di entrare in lista testi nel processo Anfiteatro Berico, fu ucciso con la complicità di un infedele collaboratore .

E circa l’avvocato Ghedini? La causa dell’improvviso decesso dell’ avv Ghedini sempre la stessa. Improvvisa, inattesa o fulminate. La stessa dinamica che ha mietuto le vite di uno dei due giovani poliziotti legati alla vicenda Antoci : troppi segreti ... Leucemia Indotta o no , è molto difficile da provare concordano magistrato e periti. Per l’altro poliziotto sempre legato alla vicenda del Parco dei Nebrodi difeso dal Conservatore dr. Antoci , la diagnosi è l’infarto .

UCCIDERE PROVOCANDO INFARTO INDOTTO. Un’ arma disponibile che ha oltre 50 anni di età. Serve dire che le morti di infarto indotto hanno accompagnato all’obitorio anche Lucky Luciano e il suo luogotenente Joe Adonis, quello che nell’Anfiteatro Berico di Arcugnano, vedeva bene un nuovo Cantagiro sullo stile di Recoaro Sanremo Festival . Lucky Luciano era considerato l’eroe indiscusso delle liberazione dalla follia della guerra fascista. Uno dei venti più ricchi , ma soprattutto eminenti influencer internazionali . Con la collaborazione di Joseph Kennedy e Winston Churchill al prezzo di un solo morto sacrificale, Attentato al Normandie al Porto di NY, riuscì a persuadere gli Stati Uniti ad entrare in guerra contro la Germania per la seconda volta laddove, viceversa, Winston Churchill nelle prima guerra mondiale aveva fatto una strage persuasiva . Nel 1943 poi riuscì a fare abbreviare l’ inutile conflitto, quasi fratricida scatenato da Mussolini contro gli Stati Uniti e molti altri paesi.

Intanto tra il santuario di Monte Berico

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e l’Anfiteatro Berico

proseguo a elencare la spaventosa scia di omicidi che li lega a Vicenza e che fa invidia al film In nome delle rosa

Entrambi vicinissimi, i due santuari. Cioè il Tempio di Apollo e Diana, Dea della natura, dal 1500 legato all’ apparizione della Madonna , l’altro, salendo appena sul territorio collinare di Arcugnano, fondato dei veneti antichi, dopo il Dio Ogno (Agno), dedicato a Giano. Il filo d’Arianna che li separa è Monte Giove che è la Scarpata nord ovest del colossale anfiteatro Berico che recinge il lago del Dio Fons, attuale Fontega il lago più antico e misterioso del nord Italia.

L’ insolito decesso “al polonio ” dell’avvocato di Berlusconi dr. Niccolo Ghedini può essersi generato quando il suo Studio Difensivo riuscì a ridurre a circa trent’ anni le condanne ai sicari stragisti, Abel e Furlan, ingaggiati a Verona per uccidere a martellate i frati confessori dell’ on. Bisaglia

Nel 1969 la strage di Cielo Drive compiuta ai danni delle figlia e del nipotino semi sventrato a Sharon Tate, poco tempo prima , studentessa a Vicenza figlia del col. col CIA- US ARMY in servizio a Verona e moglie del regista di Rosemay’s babi del Pianista . l’Affare Deyfuse .

CHI TOCCA l’ANFITEATRO MUORE ? 2006 Sgozzato e svenato come un vitello, moriva così dissanguato l’architetto cognato del presidente della Associazione che gestisce l’anfiteatro. Un perito nominato a tempo record dal Tribunale, che sembra essere arrivato quasi contestualmente all’omicidio, ne diagnostica “il suicidio” . Il corpo presenta numerose ecchimosi e lesioni. Segno che l’uomo ha lottato a lungo prima di essere sgozzato e pure svenato. Di propositi a suicidarsi dell’architetto non vi era traccia. Stava infatti andando a denunciare ai Carabinieri qualcosa. Viceversa l’ecologista Mauro Pretto, riparava le rive disastrate dell’anfiteatro. Decise di confidarsi con alcuni testimoni prima di riferire a un carabiniere presso Arcugnano. Quando Joe Adonis puntava a scalzare il Festival di Sanremo per manutentore dell’anfiteatro, andato all’appuntamento con la morte, di Madonia e ai danni del Killer di Arcore, Vittorio Mangano

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INCOMBE UNA MALEDIZIONE SULLE VILLE COSTRUITE ABUSIVAMENTE NEL PARCO TERRAZZATO DI GIULIA QUERINI ? Muore l’ antiquario artigiano Rodolfo Peretti.

Prima con Napoleone e poi con la riforma agraria del latifondo molte nobili famiglie furono costrette a fare cassa. L’ antico Borgo dell’Anfiteatro delle Querini di Arcugnano Capoluogo fu frazionato e venduto a un mezzadro. In quegli atti fu smembrata anche la stalla cioè quella che era stato il ricovero dei buoi delle Commanderia del Cavalieri Templari e che aveva in seguito ospitato la stalla dei cavalli dei visitatori, sopravvissuta fino al tardo 1800 grazie all’interessamento del cav. Maltarello curatore anche dell’altro teatro degli Anti Donà in via Vescovato -Palazzo Porto. Infine essa divenne il laboratorio di un abile artigiano restauratore degli arredi.

Nel corpo dell’artigiano vengono trovati sintomi di cromo esavalente? L’esame cito tossico del suo sangue ante mortem presentava insoliti allarmanti valori. Ictus, fulminanti paralisi , tumori ecc. Stessa sorte per quegli abitanti colpiti dallo sversamento di liquidi altamente tossici gettati dentro la falda acquifera. Quella che si trova presso l’osservatorio astronomico degli alpini di Arcugnano.

Fortunosamente l’edificazione delle ville abusive che ha interrotto la millenaria canalizzazione sotterranea verso la parte superstite di anfiteatro salvò dalla pericolosa contaminazione i tecnici al lavoro. Queste fondamenta sono oggi oggetto di richieste Comunali da parte di nuovi ignari inquilini . E sia lì che al Genio civile il mistero continua: Sono spariti i calcoli statici e i nuovi residenti sentono provenire dal terreno sottostante, sopra il quale dormono, dei secchi colpi e i tipici scricchiolii di una struttura che pare sul punto di cedere. E’ lì sotto di loro che fu interrotta la secolare canalizzazione . Tutto denunciato inutilmente a un magistrato vicentino nel 2002 il quale non dispose alcun controllo su quelle case costruite da manovalanza dei Madonia .

Intanto muore l’ ex alpino  Silvano Moretto. Era stato un altro volontario esposto a lavori di manutenzione in anfiteatro . Più in su, tempo addietro presso l’Osservatorio Astronomico di Monte Cucco, che non è dentro ma sopra l’Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo, qualcuno lo aveva mandato a fare riparazioni come volontario su una canalizzazione inquinata in cui era stato sversato cromo esavalente. Residuo di conceria sversato sopra l’anfiteatro. Negli anni ’90 l’anfiteatro annovera a presenza dei ragazzi tedeschi nel gemellaggio con Pforzheim ... andò bene. La secolare canalizzazione sotterranea recante il pericoloso liquido era nel frattempo stata deviata dalle fondamenta delle costruzioni di ville abusive che sovrastano la sommità dell’anfiteatro di Arcugnano .

CHI TOCCA l’ANFITEATRO MUORE ? 2002, Dopo la distruzione della sommità del l’Anfiteatro Gerando Nappi, giornalista, scrittore, risponde all’appello degli amici dell’anfiteatro. Gerardo era anche direttore del Caffè Pedrocchi di Padova . Lo stesso storico caffè dove performers della Casa Reale Maltarello, venivano diretti dal fratello del fabbricante dei Rosenfranz , il bisnonno di Franco Malosso von Rosenfranz, Luigi jr. Per il futuro, nel teatro Gerardo coltiva un sogno segreto. Riparare il teatro dai danni inferti alle sue terrazze tra il 1997 e il 2002. Riaprirlo e dedicarlo a importanti eventi da cui possa uscire del denaro. Così introduce quello che potrebbe aspirare a divenire il nuovo presidente del teatro . Il futuro direttore è un appassionato lettore di libri. Possiede una enorme biblioteca privata che racchiude anche preziosi libri sulla gloriosa storia di Padova. Studi esoterici e il posizionamento astronomico dell’anfiteatro . E’ un perito elettronico documentatissimo anche sulla sua costruzione da parte di schiavi spartani del principe Cleonimo così come sostenuto per la modalità di inserimento dei blocchi, dall’arch. Giuseppe Dalla Massara. Sponsorizza così indirettamente le ricerche del prof. Maurizio Tosi ma si imbatte pure lui in un teatro i cui bacini “devono” rimanere la discarica occultata preferita dal finto smaltimento dei rifiuti comunali colà scaricati da mezzi che percorrono la via che fiancheggia il teatro. Gerardo sa che deve fare i conti con ogni tipo di minaccia. “Mettiti da parte perché lì dentro, il posto di direttore artistico è mio dice” . Omertà e impunità archiviazione sono ogni presenti nelle vicende legate al mondo che legalizza il finto smaltimento dei rifiuti . Ivano Marcolongo ex assessore al Verde di Montegrotto arrestato nell’aprile del 2015 è anche il vice comandante della stazione dei carabinieri di Montegrotto. Militari dell’arma che si prestano a occultare traffici. I rifiuti vengono monitorati dal Conservatore .

IL RILEVATORE NASCOSTO NELLE SPAZZATURA URBANA Dentro un sacchetto della spazzatura, egli posizionò un rivelatore satellitare. Mostrerà l’esatto percorso che fanno i rifiuti. Gli stessi che finiscono nel lago dell’anfiteatro. Intanto i cittadini versano la TARI…

Quando il lago è asciutto, nel suo letto i campi vengono coltivati a granoturco, così la gente mangia pane tossico. Stessa sorte i rifiuti pericolosi compiono davanti a noi e a Borgo Casale.

Poco dopo, il cognato del futuro presidente sarà ritrovato sgozzato e con i polsi tagliati . La famiglia precipita nel panico .

Nel 2009 con tre denunciati tra cui un Ufficiale della GDF poi assurto a Generale viene scoperto il sistema con cui Piddu Madonia comandava indisturbato malgrado fosse in carcere. A lui vengono attribuite tante responsabilità. Ma se il prof. Maurizio Tosi è convinto delle matrice siciliana, il Conservatore non lo è affatto, anzi , ma servirà attendere la deposizione di Matteo Messina Denaro; sembra che non sia giunto a Vicenza da solo il Madonia. Qualcuno ve lo ha invitato. Da quel momento comunque comincia un periodo relativamente tranquillo . Poco tempo dopo si verificano numerose scioccanti minacce e danneggiamenti alla propria auto, oltre ad altri episodi che il presidente non rivela alla famiglia per non generare panico .

OMICIDIO NAPPI

La calma è breve però. Nel 2014 è il turno di Andrea Gerardo Nappi che scompare misteriosamente in mare, inghiottito nel nulla, disperso in un traghetto. Doveva recarsi con il libro di Galileo dell’editore Colonnese, quello ritrovato superstite dal rogo, a Napoli. Presumibilmente parente dei principi Colonnese , un tempo i proprietari dell’anfiteatro di Arcugnano . Viceversa che ci faceva Gerardo in un traghetto diretto in Sicilia? Disse che era per incontrare un mediatore di un facoltoso collezionista disposto a pagare una somma davvero esorbitante per quel testo ritrovato. Che doveva essere però una trattativa segreta e che non poteva dire di più. I traghetti fin dal caso del sequestro Moro sono notoriamente una sorta di ponte di Glienicke. Luogo franco per passaggio in scambi ed incontri di spie e agenti segreti. Nel 2014 La prima fase di collaborazione con il nuovo sponsor, Gerardo era intenzionato a un reportage sull’Anfiteatro, a produrre eventi con esso. e alla gestione della associazione .La collaborazione con il prof. Maurizio Tosi era nata dopo che Andrea aveva ritrovato il libro di Galileo sull’anfiteatro Berico di Arcugnano.

IL DIARIO DI GALILEO A LONGARE Precedentemente il libro era ospitato dentro la Villa Montanari di Arcugnano Capoluogo. Sottratto dalla sua cassaforte, sventrata dopo essere stata trascinata giù nella media cavea, recuperato , fu amorevolmente conservato, inventariato e classificato nella biblioteca privata delle sorelle Luisa e Miresi Mioni (Archivio Mioni -Papadopoli -Wollemborg) di cui Franco Malosso von Rosenfranz era curatore. Autore della sottrazione dopo un rogo doloso, per il conservatore attribuito falsamente a un magistrato siciliano denunciato e trasferito per aver commesso una estorsione all’epoca delle rapine agli orafi in Riviera Euganeo Berica. Colpevolizzato per una vicenda di ritrovate armi a matricola abrasa, nascoste in Tribunale di Vicenza. Assieme in stile Georgofili a Matteo Denaro Messina , indicato come mittente del rogo  della biblioteca delle sorelle Mioni.

Risultava che il libro era stato ritrovato stranamente da  Massimo DeCaro un raccomandato speciale dal ministro del Mibac , Giancarlo Galan a sua volta entrambi raccomandati dal senatore di Silvio Berlusconi on. Marcello Dell’Utri.

Toccò quindi a Giorgio Pozza, un ex orafo appassionato abitante nei pressi dell’anfiteatro che spesso si era prodigato a segnalarne abusi . Si era messo a disposizione dell’equipe Tosi per scatti aero-fotogrammetrici. Una possibile minaccia per le concessioni abusive edilizie atte a realizzare le cosiddette Ville di Madonia volentieri autorizzate dal Sindaco di Arcugnano Paolo Pellizzari.

Poi col Tosi ci rivolgemmo a un agente dell’ex nucleo “I” e del Mossad , Vito Rambelli a cui avevano chiesto di intercedere presso il Sindacati Ebraico durante i lavori di recupero dell’anfiteatro. Soprattutto per capire se l’estorsione provenisse da loro. Rambelli si prese il tempo per indagare e smentì . Fu eliminato elettro- chimicamente come l’avv. Ghedini

Quando gli omicidi si fermano ricominciano le intimidazioni. Una delle figlie del nostro presidente, tra il 2019 e il 2020 ricevette una strana telefonata. Riferisce che le si presenta un legale . Avvisa il Conservatore su che sta accadendo. Il rischio è grande . Così decide di assecondare l’interlocutore che si qualifica come un legale autorizzato a fare indagini senza avere funzioni di PG. In quel terrorismo, al presidente viene nascosto la vista del tipo che è un avvocato . La figlia, infine dopo orchestrate pressioni, viene indotta clamorosamente a mentire su cose che non conosce cioè i rapporti scritti tra il presidente e noi. Così sottoscriverà false deposizioni. E qui entriamo nelle seconda fase della diffamazione indotta al Conservatore mentre la banda degli estorsori godendo di una totale inerzia si fa più spavalda di prima

OMICIDIO VIRGIL RUSU Quindi è la volta dell’informatore dipendente del Vicesindaco  di Arcugnano Virgil Rusu che muore mentre è al lavoro per lui. Annegato in un corso d’acqua. Il vicesindaco non farà mai un giorno di carcere per questo omicidio che precede quello sempre per annegamento di Lorenzo Casonato. Nel merito i collaboratori di giustizia hanno già redatto i loro rapporti ma gli assassini sono ancora in circolazione . E non solo ad Arcugnano dove la gente vive reclusa in casa per paura .

Mauro Pretto muore ucciso a fucilate . Era stato in contatto con un agente del Mossad . Argomento: Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo. A Maurizio  Tosi aveva rivelato un piano malavitoso. Lavorava  per un’ azienda, la Gemmo Spa impianti elettrici. Nota azienda che  si aggiudica appalti con il Gruppo Maltauro spa . L’impresa edile vicentina che ha una partita IVA coinvolta negli attentati dinamitardi a Maurizio Costanzo-strage dei Georgofili e che ha visto un membro della famiglia volare fuori dalla finestra “suicidandosi dopo che aveva pensato di rivelare tutto a spontanee informazioni alla magistratura vicentina.

L’ OMERTA’ , IL TERRORE E LA SFIDUCIA NELLE ISTITUZIONI CORROTTE Ad Arcugnano, presso i possedimenti delle ricche latifondiste filantropiche sorelle Mioni e del loro archivio dato alle fiamme nel 1988 quando era curato da Franco Malosso von Rosenfranz, più in generale in Riviera, durante diverse rapine e dopo il caso del Magistrato in odore di mafia che proprio in Tribunale di Vicenza nascondeva armi con matricola abrasa pronte a sparare, l’ omertà e il terrore di parlare con magistrati meridionali, regna sovrana.

Parte dei testi recuperato da Villa Montanari in villa di Arcugnano Anfiteatro Capoluogo, dell’ archivio delle sorelle Mioni dopo l’incendio erano confluiti nulla biblioteca privata del prof. Schiavo pure incendiatasi (nelle foto).

La monezza torna in auge come business principale . Non giova alla facciata lo speronamento per pronta reazione del Conservatore delle Mioni che all’uscita del loro palazzo Rosso trovandosi di fianco non si lascia certo sorprendere. In un inseguimento a folle velocità nelle Riviera Berica, finito a pistolettate, lui ha la meglio . Due dei quattro rappresentanti delle criminalità organizzata proveniente da Milano 2 con precedenti per omicidio, sono neutralizzati. Vicenza ha il primato di avere il record di sequestri immobiliari per mafia. Inoltre proprio nel Tribunale Vicentino denunciato per estorsione ed associazione Mafiosa nascondeva armi con matricola limata, pronte all’uso. Questo atteggiamento di sfiducia verso i Giudici membri Istituzioni locali non cambia dopo gli svariati assalti al poco distante orafo Roberto Zancan, infine costretto a chiudere la fabbrica . Meno che meno durante il Caso Stacchio in cui scappa un altro mentre l’area che porta il nome dell’Anfiteatro Berico, https://ibb.co/rmHY186 piomba in omertà totale. Alla faccia della popolazione e di chi detta al giornalista che vi sono risultati tangibili. Va da se che in questo farwest Berico sembra che per spingere a fare indagini sulla morte dimenticata di Mauro Pretto di cui anche i muri sanno la verità, serva indire una fiaccolata. «Per l’assassino Igor il russo – dice Renzo Rizzi, portavoce del Coordinamento Protezionista Veneto – è stato mobilitato l’esercito che ha battuto intere campagne delle province dell’Emilia Romagna. Sull’omicidio di Zovencedo pare essere calato da subito il silenzio senza mobilitazione sul campo di uomini e mezzi: con la fiaccolata speriamo ritorni da parte di tutti l’attenzione su questo efferato delitto». Intanto nel cordoglio sembrano approfittare quelli del M5S . Arcugnanesi, il padre Roberto Dal Lago e figlio. Il primo è quello allontanatosi da Capo Ufficio Tecnico del Comune. Sotto ala sua egida fu distrutta la veduta paesaggistica protetta e e la sommità dell’anfiteatro di Arcugnano . Ora riciclatosi nelle politica è quello che spingendo a denunciare perfino un giovane siciliano, tempesta la Procura Vicentina di impropri accusandola di non intervenire efficacemente

Maurizio Tosi si rifiuta di rastrellaere per la Cupola 5 milioni e muore. Dal 1997 era il classificatore dell’anfiteatro Berico . Poco prima, venuto a contatto con l’identità degli estorsori che chiedono 5 milioni di euro, aveva rivelato i suoi timori . Note le sue preoccupazioni per la possibile uscita di Vicenza dall’UNESCO a causa dell’ “ecomostro di Borgo Berga che schiaccia villa la Rotonda”. Offeso dalla richiesta del pizzo ricambiando l’ingratitudine aveva preso a indagare sui dieci milioni che sarebbero stati destinati alla Giunta di Achille Variati pr rimuovere Borgo Berga.

OMICIDIO ILARDO il 10 maggio 1996 sarà assassinato il cugino del Piddu Madonia, il costruttore delle ville abusive anfiteatro. Alla fine di quell’anno arriva il prof. Maurizio Tosi su suggerimento del suo collega siciliano titolare di Archeologia Marittima Sebastiano Tusa che voleva includere l’anfiteatro nella via delle seta . In ballo sui 150 milioni stanziati qualcosa avrebbe dovrebbe beneficiare il comparto storico dell’anfiteatro. Mentre il suo amico Giuseppe Antoci Presidente del Parco Nebrodi sfugge a un attentato. Poi  in strane circostanze moriranno i due poliziotti della  scorta.

OMICIDIO LORENZO CASONATO Lorenzo Casonato, il centralinista del Santo viene ritrovato cadavere “annegato in 20 cm d’ acqua”. Per chi è responsabile dell’indagine tutto quello che si dà a sapere è che potrebbe scattare una risibile denuncia di “OMISSIONE DI SOCCORSO ” per i suoi accompagnatori . Ovviamente nessuno crede alla spiegazione con cui si fascicola il caso.

ANFITEATRO BERICO PHILIPPE DAVERIO E MANUELA PERTILE DECEDUTI Poi fu il turno di Emanuele Pertile, figlia del magistrato e nipote dell’ Aureliano, tenore di Toscanini, amministratore dei pianoforti Rosenfranz , la fabbrica dei miei nonni . Dopo essere stata spolpata di tutti i ricordi del nonno (fatti inutilmente denunciati alla procura) Emanuela appassionò Philippe d’Averio erudendolo su ciò che stava accadendo nella trasformazione della “tranquilla” Arcugnano paesello vicentino che fa 6000 abitanti forse comprese le galline e i polli d’allevamento perché sembra un deserto gran poco umanamente popolato . Al critico lei spiega della trasformazione di Arcugnano da luogo storico a discarica letamaio a modello Nuova puzzolentisssima Este. Una discarica autorizzata che emette fatture di smaltimento dichiarando così che i rifiuti affrontano i costosi cicli di smaltimento come i questo video di fan page però … meglio occultata di quella a cielo aperto in discussione presso Tivoli -villa Adriana. A Este è nata tutta l’ aristocrazia europea. Ma non c’ è più una reggenza inglese che può prendersi cura delle bellezze di questo paese? Ad Agugliaro, a villa Saraceno del Palladio hanno tagliato in due il parco delle villa d cui è onorario presid. il principe Carlo d’ Inghilterra . La A21 sotto l’asfalto è una discarica permanente , chi la denuncia , sindaci compresi , come per Rosà e Montegaldella , rischia se non sa proteggersi. Che altro vuole che le dica siculi premevano per il domino dell’anfiteatro e delle numerosi concessioni abusive del Sindaco Pellizzari . A quanto ne so Philippe Daverio comparve in una petizione . E che accadde? A lui e a Manuela ? Di li a poco , entrambi morirono. Come le ho detto, sistemare un avversario facendogli impazzire le cellule è molto più facile e più silenzioso che il killer tradizionale . Come quando dire che le TV possono condurre una guerra di sfoltimento molto migliore a comparazione quella scatenata da un esercito . Guardi che per maestri ho avuto Leni, Becce, Trenker … So quello che le rivelo per esperienza personale vissuta .

Ma qui gli interessi di trasformare l’anfiteatro di Arcugnano in una discarica più redditizia che fare teatro si scontrano con altri interessi immobiliari. C’è chi vuole il teatro per il suo partito, chi vista la posizione vuole costruirci sopra, chi nel letto del suo bacino che (fastidiosamente) compare e scompare ci vedeva bene continuare ad occultarci rifiuti urbani . Pensi il vicesindaco Bedin che per l’omicidio del nostro confidente stradino, non ha fatto manco un giorno di carcere,. Ebbene sopra la discarica ha avuto il coraggio di farci giocare dei bambini. spero per poco. C’è cromo esavalente sversato li sotto . Poi, per carità al creisnismo non c’è limite

LE STRANE MORTI DEGLI SPONSOR Gabriella stilista  finanziatrice dell’anfiteatro  convivente Padova con il Conte  Bovio. La donna  confida al conservatore che in quel periodo è bersaglio dell’estorsione mediatica : devo presentarti il centralinista del Santo  . Lorenzo Casonato era il centralinista  nel periodo che le trattative STATO MAFIA 2 con Felice Maniero costarono uno stop temporaneo alla carriera al colonnello Conforti. Ma Lorenzo Casonato anche lui  in stile Fratelli Bisaglia come un incidente accorso a un dipendente del Vicesindaco di Arcugnano di lì a poco  morirà in 20 cm di  quelle acqua  presso lo stesso   lago che un tempo bagnava l’anfiteatro di Arcugnano . Lei stessa di lì a poco muore di un improvviso male incurabile.

Si parla delle stessa banda di killer da anni specializzati in annegamenti. A morire per così dire ” annegato” ma in realtà per botte l’autopsia di parte non ammessa per SEGRETO DI STATO, nelle piscina Ufficiali dell’aeroporto Militare Tommaso Dal Molin era stato anche il serg. maggiore Gianni Conti, commilitone di Franco Malosso von Rosenfranz quando lui indagava per l’intelligence militare su un vasto traffico di droga che post operazione Bluemoon giungeva a drogare ribelli vicentini attraverso voli NATO.

“SUICIDIO PROCOPI ” 22 luglio 2016. E’ quindi il turno del commercialista Procopi della Popolare Vicentina-Banca Nuova indicato dalla banda degli estorsori istituzionali dell’anfiteatro come referente per modalità e sistemi con cui dovrebbe regolarsi il pagamento delle tangenti .Muore senza apparenti ragioni, sparandosi un colpo di pistola alla tempia.

Nel bilancio  sono omessi molti morti ammalatisi gravemente per lo sversamento dei rifiuti tossici. Tra la moglie di un liquidatore, anche quella di un Magistrato e chi per ironia del destino fa da prestanome nella speculazione edilizia che ha tolto la veduta paesaggistica dalla Villa in Anfiteatro ex Querini -Colonna di Arcugnano Capoluogo. Anche un noto musicologo concertatore morì. Altri si ammalarono irreversibilmente come per il doppio danno per distruzione ambientale indotta.

ARCUGNANO VAJONT 2 ?

DOPO UN PING PONG FRA I RESPONSABILI DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE AL GENIO CIVILE NON SI TROVA IL FASCICOLO DEI CORSI D’ACQUA CHE PERCORREVANO l’ANFITEATRO DI ARCUGNANO. DALLE FONDAMENTA DELLE VILLE ABUSIVE PROVENGONO STRANI SCHRICCHIOLII.

E se grazie alle fondamenta delle villette costruite abusivamente, il corso d’acqua avvelenato risparmiò fortunosamente il teatro, una volta deviato altrove e fino all’antistante OASI DI BORGO CASALE, le vittime sono ancora in attesa di un chiarimento targato ARPAV , CONSORZIO DI BONIFICA . Insomma i cittadini pagano inconsapevoli per mantenere questi omicidi affinché qualcuno non legga bene i valori di un test . Un test che eseguito da un laboratorio straniero magari offre ben diversi valori? Se hai letto fino a qui e hai un figlio forse devi cominciare a preoccuparti.

Malgrado tutto il processo farsa contro chi per primo diede l’allarme va avanti .

Abbiamo chiesto a Franco Malosso von Rosenfranz che ricordiamo è anche ex manager delle telecomunicazioni internazionali di azienda estera che affitta perfino mini satelliti (sebbene abbia ceduto il 100% delle sua aziende al gruppo inglese incaricato a svolgere analisi e azioni di telesorveglianza private a chi è in grado di pagare . Malosso è progettista di sofisticati impianti di riconoscimenti satellitari ipodermici del corpo (identità) e di calore quindi in grado di permettere operatore remoto di accertare il grado di entità di un incendio doloso per esempio in una pineta . Gira in Hunday la stessa che mostra le immagini protette, segretate, felici di un bambino quando ancora non era stato rapito.

La specifica domanda è :

Signor Malosso , non le posiamo chiedere nulla delle circostanze che hanno portato alla scomparsa del suo bambinello ma , si tolga per un attimo il nefisto

Incessante Reddito camicia passamontagna nefisto limite Alba Di base

nella vicenda ANFITEATRO DI ARCUGNANO Lei crede che ci saranno ancora degli altri strani decessi o omicidi?

Si ci saranno ancora nuove morti, purtroppo io ne sono convinto .

Considerate che io non sono un tecnico. Sono sempre e solo stato uno che ha investito proventi musicali finanziando contatti fra tecnici. Nel caso Anfiteatro di Arcugnano comunque risalire è facilissimo. Come ha dimostrato il successo sulla operazione Palamara ,

Libri, boom de Il Sistema di Luca Palamara

Oggi se ci si vuole davvero fare un’ idea propria è possibile informarsi con discrezione prima ancora che un magistrato lo disponga e sebben più limitatamente in forma ufficiale. L’Italia poi dal 1948 essendo un paese vinto, ha completamente perduto lo spazio aereo . E comunque sopra una certa quota contro un laser non è possibile intervenire. Poi in forma non ufficiale scoperchiare e se puoi pagare puoi contro-verificare e correlare qualsiasi conversazione da utenza a utenza. In ambientale come dal cielo per un enorme raggio di partenza . Per esempio puoi accertare da dove parte un Killer. Ma legalmente solo la magistratura se davvero lo può fare. lo può disporre. Nel caso che mi ha riguardato, cioè la decennale fastidiosa estorsione su me e il prof. Maurizio Tosi che è deflagrata durante il processo Anfiteatro, al settimo anno un magistrato sa che è lecito eliminare quei dati.

Potrebbe essere più preciso ? Di chi è la regia? Chi ha realmente manipolato le indagini durante tutta l’estorsione “istituzionale” ?

C’erano Cartelloni all’ingresso che avvisavano della sorveglianza. Io non ho mai smesso di farlo presente giorni prima anche a un agente di Polizia Municipale locale, quando lo invitai a vedere che cosa era successo dei blocchi del teatro, guardando verso la casa del Magistrato che occupa una delle ville abusive mi chiese:” Rosenfranz, ma lei sa che cosa è la Mafia? ”

Un magistrato lo può fare. Cioè può estrarre ed esaminare il tabulato delle conversazioni telefoniche intercorse e non solo…. Comunque dall’utenza del Maresciallo Mansutti, l’utenza dei Carabinieri di Brendola e quella di via Muggia a Vicenza usciranno certamente nei giorni che l’imbarazzato sottufficiale perquisì a tappeto. Per risalire a quegli ordini impartiti e alla identità dei soggetti coinvolti dall’altra parte delle cornetta si possono impiegare anche tecnologie meno sofisticate di quelle fatte installare dagli inglesi . Insomma un magistrato può ottenere un quadro completo su come fu progettata l’estorsione e le ritorsioni fino ai 2 omicidi. Questo tipo di congegni nell’area si rese necessario dopo le vane denunce relative ai numerosi accadimenti Detto ciò io neppure ADR posso rivelare nulla in quanto sarebbe una violazione della privacy. Al maresciallo fu ordinato di omettere alcune cose. E’ un aspetto che ho reso pubblico già in una intervista qualche anno fa. Nel merito invitai l’interlocutore a fare u passo avanti e raccontare la vicenda. Sono figlio di un Ufficiale e nei principi militari che mi sono stati impartiti , ricordo che in questi casi si faceva così .

Un cane ucciso con un proiettile calibro 22 sparato dall’area boschiva sottostante

Per accadimenti intendo anche pedinamenti che subimmo da parte di una signora verso una direttrice di Banca Austriaca . Quindi il tentativo di sequestro della qui allora abitante Emma L. Seymour pedinata dalla stessa signora poi messa alle strette da due agenti del M16 . Costei dicendo che se ero ancora vivo lo dovevo a lei, si affrettò a dire che lei era anche una prestanome di beni immobili di un Magistrato. La Seymour ovviamente fu fatta rimpatriare immediatamente e per sicurezza pure attraverso la Svizzera. La stessa pedinatrice risultò autrice di svariate missive fatte inviare a mia firma ad autorità, sedi USSLL ecc.

Obiettivamente con tutto questo sangue versato , chi è il magistrato che se la sente di scoprire il filo d’Arianna ? Al di là che irritualmente manco in istruttoria me lo fu chiesto, non è un problema mio. Io non mi sono avvalso delle facoltà di parlare pertanto rispettando il Segreto di Stato non incorro certo in quello che è accaduto a Nicola Borzi (Sole 24ore e Francesco Bonazzi (Verità) . Le vicende subite portano alla strage di Paolo Borsellino che scoprì l’inghippo. Ci possono essere ancora agenti sotto copertura al di là che io comunque più che essere stato invitato a soprassedere con le denunce da distruzione-inquinamento, altro non so.

Nessuna divulgazione quindi ? No. E comunque dovrebbe essere autorizzata solo dal Capo dello Stato che è anche il capo della Magistratura in Italia . E comunque io non sono un agenzia per scrutazione di trascrizioni da telecomunicazioni . Ho altro da fare che calarmi nei regolamento di conti delle mafiette italiche o sulle trame di ometti perennemente in conflitto con la loro natura. Erano giorni in cui l’estorsione raggiunse livelli massimi che istituzionalmente si espletarono primitivamente dettati con pressione fatte da un soggetto istituzionale a mezzo stampa, poi attraverso l’ordine di un superiore del m.llo Mansutti di compiere una perquisizione a tappeto in una parte di Anfiteatro . Dopo ciò seguì il lungo inutile sequestro dell’area. Quella superstite affidata al prof. Maurizio Tosi con le dovute attenzioni a non perquisire quella superiore abitata da un magistrato. Cioè esclusivamente dentro cioè la parte abusiva costruita a ville . Sequestro inutile perché ancora una volta non vedemmo alcun tecnico .

INSOMMA CHI POTREBBE ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA ? Un probabile bersaglio vuole dire? L’ ex maresciallo di Brendola (Arcugnano) quello è divenuto involontariamente il soggetto più a rischio . Nel suo tabulato telefonico e non solo c’è il modo di risalire alla regia dell’estorsione . Attualmente è un pericoloso portatore di segreti che può confermare gli accadimenti . ADR In tedesco un volta tanto , questa figura sta in una parola sola ed è pure più corta: : Si chiama “Geheimnisträger” colui che Porta con se dei segreti . Credo che il dr. Rizzi , Presidente del Tribunale di Vicenza ve lo possa confermare questa traduzione . Questo sottufficiale poi ha moglie e prole. Detto da uno che ha subito la scomparsa del proprio figlioletto, io posso solo sperare che sappia difendersi . Perché questi hanno dimostrato che possono colpire chiunque e dovunque . Senza clamore E di seguito a certe operazioni, non ci si può fidare di nessuno. Il vostro caso Falcone e Borsellino, fatti fuori da stessi colleghi, ce lo ha ben dimostrato

Quando l’estorsione divenne palesemente istituzionale, Il Mararesciallo Mansutti fu solo un sottufficiale che eseguì degli ordini. Rispettoso, attento , ma visibilmente imbarazzato durante tutta la minuziosa perquisizione che gli avevano incaricato di farci .

Lei ha un passato di esperto diplomatico . Fece a lui presente che non è possibile perquisire una stanza ...

Al contrario. Io ho ovviamente acconsentito che la giustizia facesse il suo lavoro . E che lo facesse bene. Il prof. Tosi era assente . Eravamo comunque avvisati. Anche dagli estorsori ai quali avevamo rifiutato di pagare la protezione.

Durante quasi tutto il tempo i Maresciallo ebbe un interlocutore che dall’altra parte della cornetta gli ordinava quel che si doveva prelevare e quel che si doveva omettere. Una lungo ben visibile muro a secco di blocchi sottratti alle terrazze del teatro delle Querini non può essere omesso . Non fu iniziativa del sottufficiale quello che è accaduto dentro quell’area privata in cui appariva bene segnalato e pure da me più di una volta sola e non solo a lui presente che dopo attentati, minacce e i continui accadimenti erano in funzione dispositivi di videoregistrazione anche ” out ” ed “in ” c. Apparecchiature che deviano a registrazione remota di dati audio e ogni comunicazione all’interno dell’area. Con tutto il terrorismo subito … . Inoltre era scritto ben in grande nel tabellone posto all’accesso dell’area . Comunque guardi , chi fa questo tipo di estorsione notoriamente se ne strafotte di lasciar tracce. Gran processi per estorsione arrivati alla fine in Italia lei quanti ne ha visti ? Mi auguro che il Maresciallo possa beneficiare dell’essersi limitato ad eseguire gli ordini e che né a lui né alla sua famiglia accada nulla.

Mi pare poi sia stata disposta la scorta alla magistrata TRENTI in seguito a presunte reali minacce di qualche Vicentino che non ha gradito come si è sviluppata la archiviazione del Crack BPV circa le somme finite su Banca Nuova Palermo o peggio nelle maniera che ci hanno mostrato i giornalisti di SOLE 24 ORE , VERITA’ Nicola NORZI E FRANCESCO BONAZZI la signora Elisa Mariani credo potrà avere la scorta pagatagli dello Stato. Può informarsi direttamente in Tribunale di queste cose .

La scorta? Suvvia Maestro, lei non è nato ieri . Sappiamo che basta un caffè, Una micropunturina. per un infartino .. . E si muore dimenticati senza lasciare tracce Qui ci sono una fila di cadaveri che si sono occupati dell’Anfiteatro … Inoltre di per se il processo Anfiteatro sembra essere meno prioritario di tanti processi i cui imputati languono magari in prigione. Come lei spiega che il suo processo di appello sia salito in cima alla pila di quelli in attesa?

Se anche lo sapessi non glielo direi. Comunque oggi e soprattutto grazie alle misure COVI19 si è costretti a parlare e a essere registrati. Le tecniche di indagine e la criminologia sono cambiate nello spazio di pochissimo tempo. Ogni azione lascia tracce del proprio operato. Impossibile sfuggire . Chi lo sa evita certo di lasciare tracce che rimangono per almeno 7 anni in un database che anche un ragazzetto oggi è in grado di varcare, interpretare e correlare e in quel caso vige la regola che chi sbaglia se sa che ha sbagliato evita di coinvolgere altri .

Allude al dr. Palamara al Montante che registrava tutti e lancia segnali dal carcere?

Ripeto: sono semplicemente cambiate le tecniche anche se qualcuno non se ne è accorto. Non scappa più niente . Giudichi lei .

Se poi la sua domanda è “politica”, ha ragione l’on. Berlusconi che predica da anni la separazione delle carriere fra PM e Giudice per evitare di svilire il concetto di giustizia.

Curioso come in Anfiteatro Berico il tunnel che conduceva alla sommità dell’ex Tempio di Giano superiore avesse un sottostrato, il sotto passaggio … .Morti millenari anche là? Un cimiterino Templare …

Ridendo…. Curioso: si , ma fino a prova contraria resta una semplice intreccio di fatalità .I resti di un cadavere ( i resti di una mano e il solo polso allacciato a un bracciale ) che potevano avere pressapoco 2500 anni fu rinvenuto nel 1997 nel sotto-strato della galleria che conduceva alla Casa del Fascio ( Villa Montanari) in Arcugnano Capoluogo.

Un appassionato di thriller e spionaggio ci troverebbe subito “assonanze” . come in Piazza Dante 25 , dove recentemente a fine dei segreti lavori l’ultimo muratore dell’Impresario Arnone casca dal tetto e muore ?

A beh , se la mettiamo così…. In questi settori costuma che chi ha avviato una regia normalmente fa un passo avanti Non è indicata la leggerezza per chi svolge certi lavori.

Ad Arcugnano il romeno annegato, informatore del prof. Maurizio Tosi o il Vicesindaco di Arcugnano giudicato in fretta dal Tribunale Vicentino che non ha fatto manco un giorno di carcere Che cosa può dirci ?

Non sono io che indago . Come ripeto io poco dopo il 2002 preso atto che su quelle operazioni vigeva il Segreto di Stato ha anche accettato il nuovo stato di fatto, pure disinteressandomene. Ecco perché mi ha stupito la macchinazione contro l’equipe Tosi e me . Non porterà nulla di buono continuare questa provocazione. Pensi che da quelle ville scappano tutti . Ora gli ultimi che hanno comperato, la notte avvertono strani schricchioili e tipici rumori di massi che sembrano percuotere le fondamenta . Ovvio che avendo distrutto una secolare serie di canali e pozzi permanenti , l’acqua, non trovando sfogo può provocare di tutto. Per ora ci sono ancora i blocchi sottratti all’anfiteatro dal 2002 che tengono su … Pensi che al Genio Civile sembrano spariti perfino i documenti dei calcoli del cemento delle fondamenta delle loro ville abusive costruite sulla sull’anfiteatro. Serve dire di più?

Potrebbe essere pericoloso per la gente? Se è divenuto l’anfiteatro delle “strane morti ” non è colpa mia. Ecco perché io contro ogni parere di sponsor critico, finanziatore dell’impresa resto sempre del parere che non sarebbe male sradicarlo da dove è sempre stato e come è stato per la stele di Axum e riporlo in UK presso tanti meglio conservati musei dove da secoli batte una gran parte di cuore italiano di persone che hanno trovato una esistenza migliore. Basti pensare al messinese John Florio (Shakespeare).

Continua su : I due Santuari Berici . La maledizione di Diana.