PREMESSA :
LUCKY LUCIANO COMMERCIANTE DI ELETTRODOMESTICI
A Vicenza, nel dopoguerra circola voce di uno strano frequentatore di star Italiane che ha per amata compagna una ballerina del Corpo di Ballo delle Scala selezionato per il tenore Vicentino di Toscanini, Aureliano Pertile e per un altro Vicentino dr. Bechstein Giuseppe Becce.
CONTRABBANDIERE UFFICIALE
Si dice che attraverso il magazzino militare del contingente americano della caserma Ederle Vicenza lui sia capace di importare qualsiasi tipo di tanto agognato nuovo modello di frigorifero Made in US. Questa sua capacità lo fa idolo delle mogli di quegli ufficiali legati ai rispettosi dazi dell’epoca Il suo nome è Salvatore Lucania, alias di Lucky Luciano.
RE DEL PROIBIZIONISMO
Un ” importatore “di elettrodomestici che dal meccanismo intelligente del giochetto proibizionista imparò vizi, virtù, contraddizioni di presidenti eletti dalla ipocrisia e dalla viltà dei loro elettori. Fu l”uomo d’onore “che seppe continuare a offrire, una bandiera e lavoro, evasioni a tante famiglie di seconda generazione scappate in USA dall’esproprio garibaldino generando il sacco del sud Italia. Al feudale rovescio della medaglia della ipocrisia di facciata, all’operato di don Sturzo attivato per fermare la folle guerra Fascista, Luciano fornì evasione con l’oppio, alcool, femmine, sigarette, pugilato, cibo, aggregazione musicale e teatrale da oltreoceano.
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LUCKY LUCIANO CONSULENTE DEL PRECURSORE DELLA BASE “SPECTRE”
Fu Amico Di Lauretta Masiero, Johnny Dorelli. Innamorato della sua ballerina della Scala, volle conoscerne il suo estimatore principale, Giuseppe Becce a cui di devono le narrative di certe vicende su Luciano. Fu consulente di Ian Fleming e riuscì a limare gli attriti tante famiglie che gestivano “il dopolavoro d’evasione ” negli Stati Uniti e nel Mondo. Giuseppe Becce, insegnante della Madre di Franco von Rosenfranz e a sua volta di lui mentore (a quel tempo Franco era un bambino affascinato di quelle vere sotterraneee segreta ” Basi Spectre ” comandate dal Padre) . Fu su raccomandazione di Lucky Luciano a Fleming che il regista Terence Young , grande estimatore degli italiani Vittorio De Sica, Walter Chiari, Amedeo Nazzari, Virna Lisi, Vittorio Gassman ma che solitamente si legava preferibilmente con attori noti come Rita Hayworth, William Holden e Kim Novak , permise alla cantante non più giovane Lotte Lenya come Becce, anni prima di lui , sbarcata anche lei. Berlino di affidarle una parte . Nel carrozzone Hoolyvoddiano quella parte non le rendeva giustizia alla sua carriera artistica . Ma lotte accetto e fu Rosa Klebb, , disprezzata agente della Spectre nel film 007, dalla Russia con amore (1963). Celebre la scena in cui lei tenta di uccidere James Bond con una lama che fa uscire a scatto dalla suola di una scarpa. Di Lotte Lenya. che si rifà a Roma , a Cesare componendo la canzone che altro non è che il proverbio italiano : Chi di spada Ferisce, di spada perisce. Il vero nome di Lotte, artista Viennese e figlia di girovaghi del Circo, un poco come la Livornese Edit Piiaff, Karoline Wilhelmine Charlotte Blamauer .

Appunto , in arte : Lotte Lenya. Va ricordato che dalla collaborazione del compositore col drammaturgo Bertolt Brecht, del quale condivideva la concezione politica e teatrale, nacquero, tra l’altro, Mahagonny e L’opera da tre soldi, che metteva in risalto le condizioni sociali ed economiche della Germania di quel periodo, e che Lotte Lenya interpretò magistralmente con la sua voce roca e sprezzante, ottenendo un grande successo personale. Fu la prima Jessie nel songspiel Mahagonny nel 1927 , la prima Jenny dei Pirati de L’opera da tre soldi, a Berlino nel 1928, la sguattera di un albergo di infimo ordine , cioè la vendetta di un anatroccolo – cigno che medita vendetta contro chi la sfrutta e la deride. La sua speranza p sta nell’arrivo della nave dei pirati che le faranno giustizia da tutti coloro che finora l’avevano sfruttata e derisa.
https://www.youtube.com/watch?v=iJKkqC8JVXk

Nella sua vita costellata di successi ma anche di violenza repressione, Luciano amava gli animali più degli uomini. Esattamente come Adolf Hitler che fu il suo antagonista da drogare per sconfiggere. Eppure entrambi rispettavano l’animale indifeso . Il Reíchskanzler, è vero vinse sul signoraggio bancario così nei pochi anni che il nazismo prosperò, facendo decollare l’economia tedesca. Ma la storia dimostra statisticamente che chi per conseguire una vittoria, cede alla violenza violenza riceve . La canzone di lotte declama questo proverbio che fu fatale anche a loro due :
LUCKY LUCIANO E I PRIMI SINDACI DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Dal 1937 grazie alle genialate di due suoi corrispondenti marsigliesi e con l’ausilio di mirate droghe del consenso, Lucky Luciano riuscì a drogare completamente Hitler contrastandone la sua guerra silenziosa contro una parte di quel suo Sindacato Ebraico ( Cosa Nostra) e non solo . Il 10 luglio del 1943 riprese con successo il controllo dell’Italia sbarcando col contingente americano alla testa di 290 suoi collaboratori che Luciano pretese uscissero dalla carceri US per farne i primi sindaci del neonato Regno del Sud e poi d’Italia e cos ,sostituendoli ai Podestà Fascisti . Nel merio l’autore ha potuto disporre di testimonianze esclusive fra cui quella di Hanna Reitsch . La Münchhauseniana , altra primatista che per ultima, raccolse le impressioni del dittatore atterrando in 15 metri nell’arteria che porta al Brandeburgo sotto il fuoco dei Russi .
LUCKY LUCIANO E IL PRESIDENTE US : ” QUALE DIFFERENZA FRA NOIDUE?”
La fine di Luciano. Negli anni 60 Frank Coppola non ha ancora tramutato in pellicola il film gentile sulla Mafia : Il Padrino dell ‘ex aviatore Italo-Amaricano compaesano di Luciano natio di Avellino Mario Puzo.




Ill nome Coppola lo ha cambiato per volersi fare strada da solo. Ma questo nome con i finanziamento del Torrione del Castello , Vicenza con orgoglio, porta sempre i nome di un altro Coppola: Antonio . Coppola è anche il prestigioso Studio Legale che ha difeso il Presidente Antonio Mattarella dalla accuse sul padre Bernardo. Per restare i tema di Mafia , Coppola era pure il nome di Frank “tre dita” i padre dello sventurato altro Vicentino Francis Turatello a cui Pasquale Barra dei Cutoliani che fecero arrestare Enzo Tortora, smembrarono il corpo mangianandone il cuore.
https://www.comune.vicenza.it/albo/notizie.php/177778
LACKY LUCIANO: LA FINE
Siamo agli albori degli gli anni della drogatura degli Italiani attraverso l’Operazione Bluemoon che per alcuni tecnici ed intellettuali oggi è il un nascente fantomatico virus che si chiamerà “COVI 19 ” . Dalle ingenuità, Luciano attinse solo due volte. La prima quando lo abbandonarono morente e un Poliziotto, mandato la o trovandolo casualmente , lo salvo . Aveva pensato a Hoolyvood terreno ben noto al suo padrino, Al Capone e al suo Fratello poliziotto speciale Vincenzo, americanizzatosi il nome in Richard Hart. all’epoca dei Kennedy durante il grande contrabbando ideato dal proibizionismo:. Il Ma il suo approdo nel mondo del cinema, gli fu fatale . Aveva confidato di voler un film chiedendosi quale fosse la differenza tra il so controllo sull’allevamento “e il presidente degli Stai Uniti. Quel film lui davvero poteva interamente Poteva finanziarlo. Nel corso dei colloqui, prese un appuntamento all’aeroporto di Napoli-Capodichino da cui non uscì vivo.
Al suo funerale a rendergli onore partecipò una folla enorme. In Giappone la fama del Liberatore d’Italia Lucky Luciano superò quella di Mussolini e i suoi trasvolatori Atlantici , tra cui Italo Balbo il cui ricordo e non solo è ancora presente in Giappone attraverso il Museo Imperiale ( esiste una unità delle Casa del Fascio ancora incredibilmente intatta Casa del Fascio presso la Concessione italiana di Tientsin (in cinese: 天津意租界S, Tiānjīn yì zūjiè )
Franco von Rosenfranz Prima edizione 8/1999
Qui un curioso brano dell’aurore tratto da suo libro ” Lucky Luciano Liberatore d’Italia“.
“Era peccato pensare così ” mi dicevano i religiosi. Ma a me le attenzioni della marchesa Anna Fallarino Casati Stampa non mi sono mai dispiaciute. Neppure essa mi ha mai molestato. Essere stato da lei prescelto attraverso la preside sicula che ci aveva messo in comunicazione fu un motivo di invidia per i mie compagni di collegio vescovile e anche dopo la scuola con il Casati. Ero goffo, impacciato, imbranato . MI vergognavo di alcune inaspettate… benedette erezioni che inspiegabilmente accadevano sempre e solo la mattina in chiesa. All’epoca ci spiegavano che l”Ufficio Collocamento Anime ci aveva fatto recapitare ai cosidetti genitori attraverso una cicogna e null’altro“. La Marchesa Anna Fallarino Casati Stampa proprietaria con il marito delle villa di Arcore che il presidente del Consiglio dicono abbia portato avanti nelle migliori tradizioni di lui, proveniva da Amoroso (BN) . Oltre che a raccontarmi tutt’altro che noiosamente la storia antica, sui Dori , Sannite e gli antichi Greci. Entrambe,mi insegnarono ad Amare. Imparai così a baciare una ragazza; Il piacere del valore nel calore di un abbraccio.
In una balera sul mare all’Isola del Giglio dovevo delegare Roffredo Caetani o al più vecchio esperto Orsini di accertarsi se mio padre si stava davvero baciando in bocca con una ragazza durante un ballo lento. Tanto era imbarazzante e scioccante per me guardarli. Eravamo cresciuti in questo modo e cioè che tutto quello che doveva essere naturale fosse da fare di nascosto. Quando dai Marzotto seppi che la marchesa e il marito erano morti ricordo che versai una lacrima. Tante cose mi dovevano ancora apparire chiare nella mia fanciullezza. Indipendentemente da tutto quello che i morbosi in assenza di seduzione possono estrarre dalla loro vita. giacché hanno confuso la perversione con la seduzione solo perché apparentemente esse corrono vicine. Viceversa l’amore, in ogni sua forma è ed è sempre stato e così sempre sarà l’opposto delle violenza. Inoltre esso, mediante l’attrazione, è il meccanismo propedeutico primordiale per riprodurre la specie. Diffidate di chi vorrebbe regolamentarlo. E’ un ipocrita che vive nella perversione. Negarlo è la vera ipocrisia . E’ di seguito a questa riflessione che ho deciso di innalzare un aspetto biografico delle figura di quel Liberatore caro gli italiani, appunto Lucky Luciano.
“VOI AIUTATEMI A PROIBIRE CHE AI VIZI CI PENSO IO””
Celebre frase dell’uomo che aveva saputo mettere d’accordo il Crimine Organizzato e quello delle Politica : “Voi aiutatemi a proibire che ai vizi ci penso io” . In effetti non serviva consultare Freud per comprendere che quei bisogni umani repressi più o meno dal 394 d. C. con l’avvento del mono- Dio continuarono . Ma per divenire “vizi umani nascosti dagli ipocriti che popolano il mondo” Con Sam Giancana , autista della fazione Irlandese dei Kennedy, sulla cui incolumità vegliava però un altro Italiano : l’ Agente Segreto Speciale Capone, fratello di Al Capone .Lo stesso presidente che premiò Hanna Reitsch, e il Violinista progettista del primo allunaggio americano Wernher von Braun, il collega dell prof. Becce , Rossano Brazzi . Lucky era amico di Mayer Lansky, e Bugsy Siegel che con la proprietaria di Palazzo Madama a Roma, Dorothy De Frasso furono i fondatori di Las Vegas. Con Hitler, dove non volle o non potè agire la De Frasso, ci arrivò Luciano .
PERFETTAMENTE A SUO AGIO NELLA “CONIGLIERIA”
Si perché lui, “uomo d’onore” che dell’altrui difetto fece proprio vantaggio cioè di quello che lui chiamava l’allevamento dei babbei per tutta la vita lui si è beffò . Fra questi in i primis con quelli che faceva la voce grossa per poi darsela a gambe e così , delle debolezze di debosciati, dei regolamentati, dei giustizialisti, della ipocrisia dei bigotti e anzi utilizzando presidenti , capi di Stato politici e militari . Luciano divenne ricchissimo grazie all’altrui incoerenza. Grazie alla beata consapevolezza di consapevoli clown. In verità , a un parte di quel tornaconto avrebbe saputo rinunciare quando la Lauretta Masiero e Johnny Dorelli li presentarono l’appuntamento con l’amore”.
LA VITA E’ UN TERNO AL LOTTO A SECONDA DI COME E DOVE NASCI
Fedele e vicino fino alla morte alla sua amata ballerina della Scala, quel genio che era Lucky Luciano , diversamente che da Mozart “messo nel posto sbagliato ” cominciò a scrivere le memorie di un ragazzino cresciuto presso quello che era una sorta di Ghetto Ebraico .

LUCKY LUCIANO SCRISSE LA SUA VITA : SINATRA (THE VOICE) LA CANTO’
La sua famiglia aveva per vicini di casa i Sinatra, il cui padre Frank Sinatra, dovette riparare in America per un “Omicidio d’Onore”. I due diventarono entrambi amici e famosi. Frank Sinatra, bello da morire, non meno affascinante di Lucky Luciano, sposo Nancy Barbato che gli fu sempre fedele e non connessa direttamente al padre, Guardiaspalle del Contrabbandiere del proibizionismo Willie Moretti.

LUCKY LUCIANO COMPAESANO DI FRANK SINATRA
Franck però fece in tempo a clonare la sua arte, sui sui figli In particolare sulla bellissima figlia Nancy. A Lercara Friddi c’è perfino un Museo che ricorda i Sinatra .
Quattro anni dopo , una fredda mattina del 1962 quel liberatore degli Italiani capace di fare rigare dritto lavativi e presidenti mori in circostanze mai chiarite tuttavia approvate della “Sezione K “.
IL 25 APRILE . NELL’ L’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE, LA SUA FESTA
Nel lussuoso postribrolo che è Las Vegas nel deserto del Nevada, la città che nella sua costruzione, ha fantasticamente imitato riducendo e riassumendo all”essenziale tante capitali europee, tra cui Venezia, città Americana per eccellenza fondata da quella temibile Mafia che lui seppe accordare, è stato dedicato anche a lui un museo.

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