12.000.000 DI ERURO DI DANNI STIMATI . Con la recente assoluzione del Conservatore, Franco Malosso von Rosenfranz, vittima del grave depistaggio “per non aver commesso alcun abuso “in processo connesso, è ancora al calcolo il contenzioso civile. Sopratutto anche l’aspetto penale, in quanto l’incredibile pesantissima condanna processuale inflittagli giova a dirlo, senza ammissione di prove,ne accertamento edilizio comparativo , ne CTU , nel primo processo costato 2 anni e 6 mesi inflitti ingiustamente al Conservatore. Persona integerrima completamente estraneo viceversa che dal Sindaco per i presunti abusi e rapporti compiuti e derivati dalla manovalanze del Clan dei Siciliani del fratelli Madonia , nel periodo in cui il luogo era soggetto a soggetto al Segreto di Stato.
IL SEGRETO DI STATO SULL’ ANFITEATRO DI VILLA DI ARCUGNANO CAPOLUOGO. Come da istruzioni impartire dai membri dei Servizi Segreti siciliani che giunti da Roma, si recarono alla locale Questura Vicentina dove, fra l’altro prestava servizio il padre del parente che fra Arcugnano-Longare_ Abano Terme favoriva la latitanza di PIDDU MADONIA: il Salvatore Galleria .
STRAGI FALCONE- BORSELLINO:PROGETTATE TRA BAGHERIA-ARCUGNANO Essi ad operazione, cioè a strage ormai ultimata degli scomodi magistrati Falcone & Borsellino . dopo avere sequestrato prime indagini di relazioni, tabulati telefonici, somme di denaro in parte già ripulite ed altri documenti in possesso degli investigatori dalla locale Questura di Vicenza si avocarono lo sviluppo delle indagini assieme al trasporto a Forte Braschi a Roma, dell’impresario edile Madonia, alias il sedicente medico facente parte dello stesso comparto di Sanità del d. ammazzato perché rifiutò cure al sicario di Arcore Vittorio Mangano, il dr. Giuseppe Russo, questa era l’identità del presunto killer stragista .
Dalla direzione dei Servizi Segreti anche a Franco Malosso, fu invitato a evitare di occuparsi di questa vicenda che ne frattempo era divenuta inquinamento ambientale diffuso nella zona. Accadde dopo un pesante attentato al Conservatore, una sparatoria ordita da 4 membri di un commando inviati in Riviera Euganeo -Berica a Vicenza dal sicario di Arcore del Cavalier Berlusconi, il pianificatore salito dalla Sicilia con il senatore Marcello Dell’Utri a Milano, leder di sequestri di persona: Vittorio Mangano. A questo mancato attentato seguì la scomparsa del figlioletto del Malosso di soli 2 anno di vita ( a cui seguì per troppo dolore, il suicidio della compagna del Malosso). Infine ad opera dell’avvocato del Berlusconi ne fu cancellata la paternità . Cosicché di fatto egli perse titolo di denunziarne la scomparsa.
Dai membri ai vertici dei Servizi Segreti gli richiesto di non occuparsi più del caso (all’ pepoca i fase di accertamento per il seguito di questi abusi edilizi ( da agenti in. servizio sotto copertura era emerso che i lavori edili , e attività legate alla Mafia del clan Adonia proseguivano indistruurbati almeno fino al 2009 . Fra i tanti erano anche intervenuti , interpellati dal Conservatore , anche la signora dr.ssa Pillan oggi comandante Polizia Municipale di Vicenza .
Orbene, violando i diritti di difesa all’unico superstite dello staff Tosi ancora vivente dopo lpassassino degli altri membri dell staff compreso lo stesso prof.Maurizio Tosi, F la condanna a Franco Malosso von Rosenfranz non è stata aggiornata all’esito del secondo processo in cui è stato dimostrato che non esisteva alcun vantaggio economico per il Conservatore . A formarla fu un responsabile tecnico alle dipendenze del Sindaco Paolo Pellizzari. Su di lui, anche questa volta al posto del Sindaco che trasse importanti vantaggi economici dalle autorizzazioni abusive( le cosidette Ville edificate impiegandola manovalanze del Clan Madonia che pagarono anche il Comune di Arcugnano con le banconote dei riscatti ) . Il secondo depistaggio che ha prodotto ulteriori aggravio da conteggiare per i danni di immagine subiti dalla struttura, oltre che per le perdite maturate e danni morali al Conservatore condannato in via definitiva. . Informato e stato accertato oltre che coinvolto era proprio sindaco abusivista ma anche un responsabile tecnico a cui il sindaco ha fatto stipulare una polizza assicurativa.
Tra le numerose intimidazioni, attentati minacce, perdite patite da sponsor , finanziatori, volontari, Associazioni Fondazione, anziani nostalgici locali, eredi dei sommi memorialisti .Tra depistaggi e provocazione del sindaco di Arcugnano spalleggiato da soggetti rimasti ancora in fase di identificazione, è stata compromessa anche la reputazione storica dei sommi memorialisti, loro eredi,. L’l’importo definitivo che dovrà pagare la Comunità di Arcugnano nelle veste dei rappresentanti istituzionali coinvolti e l’immagine della città di Vicenza dalla presunta ignoranza se non di più quella del Soprintendente Fabrizio Magani La stima è ancora in fase di analisi, calcolo secondo la attribuzione delle responsabilità coinvolte . Un lavoro di accertamento complesso se si considerano anche i danni morali patiti dal conservatore,praticamente rimasto quesi l’unico superstite, dopo gli attenti iintimidatori subito anche durante il processo ideato per depistare su di lui, le colpe del del Sindaco abusivista che aveva emesso le concessioni alla nmanovalenze dei Mafiosi che tra Arcugnano e Bagheria organizzavano e addestravano i latitanti protetti per le stragi Falcone Borsellino. Accadimenti più volte denunziato dal Conservatore ad Arcugnano e a Bagheria dlala Principessa Vittoria Aliata di Villafranca.
Il Conservarore, condannato a patire il carcere in seguito al complotto organizzato dal Sindaco di Arcugnano, a piede libero e che più volte i n forza delle sua veste istituzionale trattandosi del danno al Patrimonio Nazionale, essendo stato commesso da rappresentanti istituzionali dovrebbe essere consegnato alla Avvocatura dello Stato Italiano. Nella contraffazione storica che il sindaco attivò per depistare sul conservatore, appare la responsabile tecnica del Comune di Arcugnano entrata con la falsificazione di Google Map compiuta per crim inalizzare ingiustamente il Comservatore nel procedimento di accusa, in veste di consulente tecnica del sindaco Arcugnano Paolo Pellizzari . Il sindaco è nipote del Av. Lorenzo. il legale che in primis compilando una lista, di imprenditori Vicentini allarmò a mezzo stampa che (con le banconote tracciate) dai sequestri di persona, tra cui quello di Carlo Celadon, veniva riccamente finaziata una nuova nascente imprenditoria vicentina
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