Magravio o markgraf della Marca , in senso ampio e in generale, la figura del Conservatore dei luoghi è ben specificata. Si occupa di mantenere, valorizzare, proteggere, preservare lo stato dei luoghi. Salvaguardarne soprattutto l’aspetto, la consistenza, possibilmente intesi come dei fattori raggiunti di massima espressione di bellezza nell’equilibrio con l’armonia e funzione del “Genius Loci”. Cioè del paesaggio originale naturale, Impegnandosi così di preservare il bene da quella fine, troppo spesso l’ineluttabile, smembramento che incombe su originali opere degne di menzione, a rischio di comparsa.
MAI PIU’ UN ALTRO TEODOSIO DISTRUTTORE DEI 700.000 VOLUMI DELLA BIBLIOTECA REALE DI ALESSANDRIA ! Non tutte le pergamene furono distrutte dai roghi e l’attività di rintraccio di quelle saccheggiate e così risparmiate, ha potuto proseguire attraverso ricompense solitamente elargite sotto la costantemente protezione di Corti, di Reali e di principi . L’attività trova numerose conferma sopra tutto durante tutto il il regno dei Molossi fino al tardi nedioevo..
Il conservatore delle Marca, margravio (latino marchio o marchisus ) dall’VIII alla fine dell’XI secolo si riferiva principalmente ad un imprecisato ruolo di guida di un nobile nella zona di confine, la Marca , dell’impero. Il titolo si distaccò quindi dal riferimento originario al confine e identificò il portatore come detentore di un certo rango all’interno del gruppo dei principi imperiali. Il titolo di margravio non denotava un ufficio specifico. Il titolo ufficiale del conte nella zona di confine è rimasto il nome generale di conte (come) . Le ricerche più antiche presupponevano invece che un margravio fosse un funzionario reale o imperiale con autorità militare nella zona di confine. Questa idea superata si basava sul presupposto di un sistema equilibrato di amministrazione statale con gerarchie chiare e responsabilità altrettanto chiare all’interno di un apparato di funzionari allineati con il re.
Dai loro diadochi e così fra i membri di linea reale nel loro ordine di successione dinastica soppressa ma continuata per segreta rinascita in linea ordinata di successione di detto ufficio ereditato oltre che dal Regno ufficialmente decaduto in quanto assoggettato, prima, durante e dopo , con la cristianizzazione che imponeva l’ordine di distruggere o usurpare il passato nel tramonto dell’Impero Romano a cui il grande impero di Alessandro Magno era a sua volta stato assoggettato
ROGHI DISTRUZIONI VENDETTE ESTINZIONI . Poteva essere stato questo l’allarme che a partire da più di 2000 anni fa persuase i saggi a riconoscere preservare e premiare questo ordine dinastico. Dal 2002 con il riconoscimento della più nota protettrice della figura dei Conservatori, Ipazia di Alessandria , rientra così nelle funzioni del Conservatore dei Luoghi, il compito di segnalare a Enti preposti i territori a rischio di estinzione, la loro parziale scomparsa, la cancellazione della loro storia in relazione al patrimonio culturale, DNA di un popolo anche laddove politiche al comando, a causa di inerzia, pressioni o terrorismo sui responsabili, su proprietari, impongono l’alienazione coatta dei beni stessi.
Figura di prossimità del CdL sono :
l’esperto in analisi – diagnostica dei beni culturali .
talvolta, ma molto raramente, l’antropologo.
Onorariamente, un professionista sovraintendente all’amministrazione dei Beni culturali, come lo furono Vincenzo e Sebastiano Tusa . l’archeologo sepolto accanto a Giovanni Falcone, magistrato che avversò il Sacco di Palermo .
IL DEGRADO IN ITALIA . Per quando concerne l’Italia il disinteresse per i luoghi storici nell’ italiano è massivo. Quando muore un personaggio storico nell’80% dei casi la sua dimora viene spesso saccheggiata e non è raro ritrovare opere considerate perdute nelle bancarelle o fra collezionisti privati . Compito dei Conservatori del Luoghi è quello di vigilare, inventariare, registrare informare notiziare da chi, come perché e dove quella tale opera si trova. Possibilmente fotocopiarla, riprodurla . in casi estremi, anche affidarne a a un diverso Stato la sua conservazione. Altri suoi compiti sono quello di prevenire che non solo vandali comuni, ma soprattutto lestofanti, malandrini della politica istituzionalmente protetti, attraverso qualsivoglia titolo anche mediante distorta interpretazione di leggi e regolamenti, intervengano, devastando, questi beni, magari con la scusa di preservarli.
IL CASO DEL PALAZZO PAPADOPOLI A VENEZIA che ha visto un assessore, un sindaco ed un imprenditore cinese coinvolti, malgrado l’allarme dato dai Conservatori è esploso nel 2024 . Nelle sua evoluzione e’ un tipo caso di beni di famiglie che a non trovano più eredi o di eredi disinteressati o lontanati . I Comune potrebbe non sempre essere all’altezza di tutelare questi beni.
Le cronache odierne sono piene di detti lestofanti arricchitisi col traffico di cocaina o di rifiuti e che forti del denaro rubato, detengono poteri con media, TV influencer che agiscono come gate kepper . Generalmente protetti o in concorso con soggetti di potere istituzionale corrotti. Altresì minando la reputazione di personaggi posti a difesa di preziose testimonianze del passato. e traendo così indebiti vantaggi nella vandalismo territoriale degli stessi. Le figure che in questi ambito e con dotazione di laboratori mobili atti a certificare analisi comparative ed altro, , operando a fianco dei Conservatori, sono i volontari EU Bio Guard Corps , oggi superati dai Caschi Blu della Cultura Europea che si sono ispirati a medesimi compiti.
L’Uffizio del Conservatore è generalmente è una attività volontaria senza fini di lucro. un incarico che da secoli, nelle progressiva trasformazione, da monarchica a repubblicana progressivamente si trasmette da padre in figlio in modalità fiduciaria .
I “Conservatore dei Luoghi” viene solitamente nominato, da una serie di soggetti di Real Casa aventi a diritto di Casa Reale preposti per individuare suo successore fin dalla sua prima nomina.
COMPITI : mantenimento, l’archivio generale del protocollo, dei lasciti, delle donazioni elaborazione di strategie e innalzare il livello di qualità del patrimonio storico artistico e archeologico , prevenire o rallentare i processi di degrado dei materiali di cui sono costituite le opere d’arte .
COME SI MANTIENE UN CONSERVATORE . Il conservatore presta la sua opera a titolo volontario .
Il Conservatore dei luoghi non va confuso con la figura del Curatore o con il Procuratore con l’amministratore tipico del condomino, né con il comodante o il comodatario o con un enfiteuta. Con il Custode o con il Gerente. Semmai può essere un amministratore per la sua famiglia. Nel merito, anche a causa dell’ordinamento repubblicano o monarchico, nel frazionamento di Contee, Feudi di beni nei territori dello Stato o nell’accorpamento di piccoli Principati, tra quelli riconosciuti e non, come , per esempio, nel caso di Seborga, anzichè Monaco, o il Principato di Andorra, La Repubblica di S. Marino ecc. di importanti tenute, non tutti i paesi regolano questa figura allo stesso modo. Talvolta nell’intero aspetto conservativo la figura del markgraf e può rivestire una posizione anche superiore dell’intestatario del territorio del fondo assegnatario anche in rapporto alle diverse leggi che variano a seconda del paese. Nel diritto italiano, se dotati di titolo, si può essere contestualmente Conservatori, Procuratori – procuratori speciali, Comodatari Comodanti, amministratori, curatori, amministratori, delegati. Spesso il conservatore è la figura preferita di riferimento. ideale per mediare liti fra eredi di famiglie di cosiddetti aventi a diritto. Conflittualità: l’ esercizio della sua attività può permette quell’arbitrato che assicura che il bene storico paesaggistico durante la eventuale diatriba possa uscire nelle migliori condizioni. Mantenere le medesime funzioni durane le liti. Evitare che sia smembrato frazionato suddiviso, in abbandono. indipendentemente dai proprietari che vi si avvicendano. Protetto quindi come seguito “da un buon padre di famiglia”. Celebre il caso dei Georgofili in cui il ministro Italiano on. Dario Franceschini fra i candidati, scelse e non solo qui, come reggente, un cittadino di nazionalità tedesca. Dotato di effettivi, provati titoli e competenza, scelto pertanto al di fuori dalle pressioni delle lobby nazionali. L’esempio di Palmira fece da riflessione laddove la legge conflittuando con le politiche avverse, in emergenza, un’ operazione di salvataggio e protezione non possa essere tempestivamente attivata e quando il bene oggetto del possibile vandalismo, si trovi esposto ai più sordi vandalismi. Partendo dal presupposto che ogni potere imposto forzatamente, al comando di un popolo, imponendo il proprio status, complice la beata ignoranza, in cui , generalmente, una enorme parte di popolazione, sorda a ogni elevazione culturale, non prova alcuna vergogna a identificarsi con essa. Il potere in questi scenari incontra un terreno fertile e tende a cancellare dal DNA delle popolazione il patrimonio culturale dello stesso imponendo il suo nuovo modello. Spesso un modello di importazione individualista. Parallelamente, generalmente, il medesimo potere si attiva per riconvertire, indottrinare coattivamente verso la propria causa, quella percentuale di popolazione che altrimenti genererebbe pericolosi fanatismi avversi in modelli di ricerca di personaggi o di gloriose, felici epoche di riferimento. Perù . Sendero Luminoso, di Abimael Guzmán, contrariamente a quello che si pensa e cioè che fosse il pensiero maoista quello ritenuto dominante, annoverava adepti che tenevano in grande considerazione la storia antichissima del paese. Esempi di questi interventi si riscontrano durante gli accadimenti legati a Colpi di Stato, durante i cambi di Regime, nei passaggi fra Monarchie, Emirati, Repubbliche, quando gli interessi primari che fondano una Democrazia risultano sovvertiti.
L’ Italia all’interno del suo territorio contiene più del 40% dell’ intero patrimonio storico-culturale nel mondo. E’ stata e continua ad essere la più colpita da questo tipo di vandalismo materiale e verbale composto in particlare modo da influencer.
IL RUOLO DEGLI INFUENCER . Dobbiamo pensare a loro come ai bravi di don Rodrigo nel romanzo I Promessi Sposi di Alelssandro Manzoni. Si tratta spesso di gruppetti finanziati e organizzati pretestuosamente organizzati da politici che ne possono disporre i loro finanziamento . E’ facile identificare i finanziamenti di cui essi beneficiano. Si trovano non poi tanto mascherati, alla luce del sole . Attraverso la disamina delle voci di bilancio di un Comune, per esempio, alle voci : spesa, finanziamento a una tale associazione onlus , aiuti a disoccupati. Così imbianchini o murales pizzicati a imbrattare facciate di ville storiche, possono trasformarsi pseudo artisti ecc. In realtà si tratta di veri e propri gruppi eversivi che attraverso comuni social esercitano l’antico mestiere dei claque, trolls shills . Vere e proprie associazioni a delinquere capaci di costruire e veicolare pensieri notizie . Quindi di trasformarsi in macchine atte alla produzione del fango. Su commissione, possono depistare, coprire il politico di turno geloso di conservarsi la poltrona che li sorregge. Non di rado un cattivo amministratore ben poco interessato a salvare patrimoni artistici . Il meccanismo sfruttano le potenzialità della rete per costruire il proprio consenso utilizzando Hater capaci di lanciare efficaci messaggi di odio.
MITOLOGIA: ARTEMIDE PROTETTRICE DEI CONSERVATORE DEI LUOGHI . Nelle mitologia spartana è per antonomasia la protettrice dei Conservatori .
Il tempio di Artemide , l’Artemision nella città di Efeso era il più spettacolare delle sette meraviglie al mondo. Il terreno attorno al santuario era contrassegnato da cippi che indicavano che era proprietà della dea, pertanto inviolabile. Al suo interno vigeva il diritto d’asilo.
GLI EROSTRATI OVVERO I TELEBANI DEL XX° SECOLO , Nemico storico della natura, di Conservatori fuoriclasse, davvero strAordinari e coraggiosi come fu il vicentino prof. Remo Schiavo, strenuo difensore dei saccheggi a Villa Cordellina,
quindi , nemici di Artemide, troviamo Erostrato. Il criminale piscopatico responsabile dell’incendio del tempio di Artemide. Erostrato confessò di averlo fatto perché desiderava che il proprio nome si legasse a famosità in tutto il mondo per aver distrutto il celebre edificio.
Questi geni del male soventemente sono ritratti come brutti e privi di fascino. Nella pittura così li raffigurava Tiziano Vecellio, il maestro dei maestri. I loro volti si possono scorgere solitamente ghignanti così come incisi nelle plance dei pianoforti fabbricati su commissione dai fratelli Maltarel. La natura con gli Erostrati non è mai stata generosa con loro . Così essi non la rispettano. Oggi eredi di questi sfortunati soggetti avendo studiato si nascondono fra i cosiddetti colletti bianchi . Fra le loro vittime, i più presi di mira sono personaggi colti si cui gli erostrati sono invidosi . Questi ultimi, esperti nell’arte dell’inganno, per formazione sono stati educati a confondere la seduzione con la perversione quando raggiungono incarichi istituzionali, risultano cosi tanto imparati come e peggio di qui ex Angeli di Dio da essere passati al servizio del demonio. Talvolta li riconosciamo afferma i Consevatore Molossiano Spesso con l’inganno assurgono a incarichi politico- istituzionali sedendo perfino vicino a grandi saggi . Ciò perché essi in grado di mimetizzarsi perfettamente fra quelli che perseguono il male terreno.
Nell’anno 356 a.C., il tempio i Artemide fu totalmente distrutto da un incendio. La Dea, leader con le sue ninfee, consacrate totalmente alla più rigida verginità (ma come nelle rappresentazioni a noi giunte – non all’amore anale) scendeva dalla montagne per aiutare le partorenti e dare soccorso all natura calpestata dai vandali. Ciò non accadde in presenza della devastazione del suo Tempio, durante l’azione del vandalo Erostrato giacché Artemide, lo stesso giorno era troppo occupata a vegliare la nascita di Alessandro Magno .
Accadimenti delicati, a tutt’oggi irrisolti la storia ricorda che avvennero, al passaggio di Cavalieri Templari, a quelli Ospedalieri e quindi per l’operato di questi ultimi passati sotto tutela con i loro beni dallo Stato Pontifico ecc. Sotto l’egida del on. Ministro italiano Dario Franceschini, una unità nelle Unione Europea, si è fortunatamente dotata al principio. del rispetto culturale. E’ quella che meglio riassume lo spirito dei volontari del più anziano: EU Bio Guard Corps. alla quale si sono ispirati successivamente anche i Caschi Blu delle Cultura Europea. Volontari non governativi che con i mezzi donati da simpatizzanti intervengono supportando allarmanti eventi , devastazioni Abusi edilizi , ambientali, offese al decoro, episodi segnalati dai Conservatori dalle più remote regioni del continente.
In attivo, l’Ordine dei Conservatori dei Luoghi si è dotato di volontari della EU BIO GUARD CORPS. distinguendosi per avere rinunciato ad accettazione di encomi o ricompense durante il conflitto Bosniaco come nelle CALAMITA’ NATURALI nella vigilanza durante la sua ricostruzione nel terremoto all’Aquila .
BENI STORICAMENTE PROTETTI IN OSTAGGIO. INTERVENTI EU BIO GUARD L’Osservatorio Antimafia come l‘Antimafia ha bene allarmato su come i beni storici archeologici e paesaggisticamente protetti, al calo dell’interesse per i sequestri di persona e il riciclaggio di essi nel processo di drogatura sulla popolazione, siano divenuti un mezzo di ricatto da distruggere o contrattazione atta a piegare lo Stato Per esempio nelle abolizione del 416 bis .
IL CASO DELLE DUE DONNE CHE LOTTANO CONTRO IL SACCO DI PALERMO Emblematici gli interventi operati a difesa nelle ripetute devastazione ambientali o di luoghi legato a interesse storco, quando le devastazioni sono ottenute con le tipiche modalità di stampo mafioso.
I CONSERVATORI DEI LUOGHI OGGI FRA ROVINE DI UN GRANDE ESODO Purtroppo nella lista dei paesi che tendono per fine politico speculativi a cancellare pezzi del proprio Patrimonio DNA C’è l’italia .
IMMOBILI DI PREGIO IN ABBANDONO LE CAUSE DI QUESTO MALE . SOPRATUTTO ITALIANO
Quando uno straniero visita l’Italia inorridisce davanti al sistematico degrado ed abbandono del patrimonio stoico culturale immobiliare. Le ragioni vengono da lontano. Dal 10 luglio 1943 che cosa è successo ? Le cause ?
Già durante l’epoca di Cesare l’80% delle popolazione romana era composta di liberti cittadinizzati da ex schiavi. Fondalmentalmente gli Italiani sono un popolo di anarchici derivato in gran parte da antichi schiavi nordafricani . Uomini che arresero senza combattere. In essi è ancora ancestralmente troppo viva questa deportazione verso i territori attuali abitati dai loro antenati in schiavitù. Pertanto non rispettano i contesto patrimoniale .
Bibliografia essenziale Veneta Fonti essenziali di riferimento
Maurizio Tosi 2016 , dossier Anfiteatro Marittimo Berico di Arcugnano.
Diario ed esperienze di un conservatore Franco von Rosenfranz : l’ultimo Molosso 2019 di Salvatore Carrubba
J. Flaming: 2) Morte di un archeologo italiano che conosceva tanti segreti del XX secolo. https://thejohnfleming.wordpress.com/2021/05/06/an-italian-archaeologist-a-soviet-agent-and-the-weird-perils-of-auto-translate/
Adalbert Lorenz , Lascito del cavaliere templare a Giulietta. Heilbroon 1307
La Casa Reale di Macedonia. Il Molosso. Andreis von Haselberg. Autore Mario Andreis Edito: casa editrice Tipografia Pontificia Vescovile S. Giuseppe – G. Rumor – Vicenza 1930
“Die alten heidnischen Kulturen Euganeo Berica”1989 di Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz .
John Fleming : 1) Morte di un archeologo italiano che conosceva tanti segreti del XX secolo. https://thejohnfleming.wordpress.com/2017/03/01/the-death-of-an-italian-archaeologist-who-knew-so-many-20th-century-secrets/
https://www.ancestry.com/name-origin?surname=landgraf
Conte Franco e Giacomino Curioni : “Da villa Pasini Franceschini, un saggio sull’anfiteatro Querini Colonnese Grimani -Grimaldi -Dalle Ore- Marzotto-Buffa generale Grimaldi-generale Malosso ad Arcugnano“. Stampato in proprio 1999. Riflessione ripreso, in lettura con accompagnamento al pianoforte (e archi ) da Giacomino Curioni nel Palco Reale dell’anfiteatri Berico di Arcugnano.
BREVE STORIA DELLA CIVILTA’ FLUVIALE VENETA di Anna Maria Ronchin. Edizioni : Edar postfazione di Renato De Paoli. 2016 . Vicenza Tipografia Esca .
Anna Maria Annette Ronchin : postfazione Renato De Paoli ; NEL TEMPO DELLA DEA ; Edar edition d’art Renato De Paoli ; 2016 Tipografia Esca Vicenza
Franco von Rosenfranz : “Die alten heidnischen Kulturen Euganeo Berica”1989 ed: RC Bologna .
Adele D’Alessandro Il collegio degli hieromnamones all’epoca di Alessandro il Molosso: il complesso equilibrio tra ethne e basileus nell’Epiro antico
Franco von Rosenfranz: Il Gianicolo Veneto di Arcugnano ed: 2021
Renato De Paoli: VICENZA LA ROTONDA PALLADIO VISTA FLUVIALE BACCHIGLIONE VICENZA
Renato De Paoli :CANOE SUL BACCHIGLIONE incantevole visione.
Renato De Paoli Rotonda, Villa Capra di Palladio dal Bacchiglione
CANOE ALLA ROTONDA. CIVILTA’ FLUVIALE R.De Paoli
DOMENICA 11 OTTOBRE 2009 :Redazionale VOGA TREPORTI VENEZIA VICENZA PER ACQUA
Il Gianicolo Veneto di Arcugnano ed. 2023 Franco von Rosenfranz
Tratto da Italia News 11/3/2022. Betsy van Deer Meer . Licenza CC Y . integrazioni curate dal Centro Studi Redazione membri dell’Associazione Ideapolis intitolata al prof. Maurizio Tosi e degli amici dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano della Provincia di Vicenza .
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Direttore del Corso: Prof. Avv. Alessandra Donati
Costi e Certificazione
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Il corso ha ottenuto il patrocinio di ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana.
Le iscrizioni sono aperte!
Tutte le informazioni su programma e iscrizioni sul sito www.aitart.it o scrivendo all’indirizzo email info@aitart.it
Immagini
- Carol Rama nella sua casa studio. Foto Pino Dell’Aquila © Archivio Carol Rama, Torino
- Corso AitArt presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma,
- Corso di AitArt a Milano presso la Fondazione Corrente
Federico Pazzagli
f.pazzagli@exibart.com
[11|06|2024] Corsi
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