Vincenzo Maltarello & die königliche Klavierfabrik . Locandina della Fabbrica Reale Maltarello a Vicenza , la più grande delle tre presenti dentro le mura delle città. Dava lavoro a più di 500 persone. Fondata nel 1842 da Vincenzo, ex waffenschmied imperiale presso S.M. Francesco Giuseppe D’Asburgo .
Trascritti come Mattarello – Maltarel, Martarel Martarello o Matarello, Mattarello o detti ” i Mattarel “, tra cui Pietro, figlio degli armatori, i fratelli Maltarello erano sopratutto navigatori -armatori esattori. Il 1500 li vede legati a Galileo Galilei come al grande Architetto Veneziano Andrea Palladio che i fratelli Maltarel col padre traghettavano per via fluviale da Venezia a Padova e da Padova a Vicenza .
Vigili protettori dei suoi figli superstiti e conservatori di Teatri, in particolare dello spettacolare suo Teatro Olimpico, l’architetto ci rende minuziosa testimonianza descrittiva del Grande Teatro Berico , e dei viaggi che fecero le sue statue.
LE STATUE DELL’ANFITEATRO BERICO NEI GIARDINETTI DEL TEATRO OLIMPICO spostate per via fluviale quando il bacino dell l’Anfiteatro Berico era una antica Baia che ospitava il Santuario dei Veneti antichi di cui era proprietaria Sabina probabile progenitrice di Tietta , a sua volta trisavola di Giulietta. La nobildonna vicentina fu data in sposa all’Imperatore Romano Adriano che poi a villa Adriana ne replicò alcuni dei più salienti aspetti del nostro teatro ed ex santuario dei Veneti antichi .
Oggi queste statue sono ancora visibili . Adagiate sul prato di questo giardinetto del teatro Olimpico. Pervennero qui in lascito da generose famiglie nobili vicentine.
SCAMPATE ALLA FURIA REGOLATRICE DI CONTI AL TRAPASSO FRA PAGANITA’ E CRISTIANESIMO . Torniamo un momento indietro al tempo di Ipazia di Alessandria . Si tratta di sculture, a quel tempo dalla baia dell’anfiteatro Berico , sottratte alla macinazione nelle vicina calcinaia nella sponda opposta del lago dell’anfiteatro . Sono esse provenienti dal nostro Santuario dei Veneti antichi , L’anfiteatro Berico. Giunte poi al teatro romano Berga (presso il quartiere di S. Caterina a Vicenza) con l’avvento del cristianesimo anche quell’ultimo fu teatro distrutto dai vicentini per volontà popolare . Statue che originariamente erano accessorie arricchendo appunto dell” Anfiteatro Berico dei Querini principi Colonna di Arcugnano .
Alcune qui rimaste in loco come nella foto, di proprietà di Giulia -Ermengarda Querini o detta Quirini – Prinicipi Colonna) A riferirlo è Galileo Galilei nel suo “Diario a Longare” [ Archivio sorelle Mioni -Papadopoli-Wollemborg]. Fedeli al grande architetto essi restarono a lui vicini fino alla di lui morte avvenuta a Venezia in casa Maltarello, così come riferito dallo scienziato Galileo nel suo diario manoscritto a Longare (Proprietà Archivio sorelle Mioni-Papadopoli -Wollemborg.
LA STORIA di questa famiglia che ha dominato per secoli l’evoluzione musicale, molto prima della loro nota Fabbrica Reale . Degli stabilimenti di componenti musicali A Dresden, Wien, e a Venezia, all’isola della Giudecca .
Si pensi che il museo dell’Università di Bari contiene ancora la donazione delle prime note musicali estratte studiando algoritmi delle stelle e provenienti da un canto sacro egizio, su pergamena risalente a cinquemila anni prima di Pitagora .
Un ramo di questa famiglia è giunto spesso a incrociarsi fra consanguinei per impedire l’accesso a elementi esterni. La loro linea più antica parte dall’antico Egitto – ha accompagnando le vicissitudini dell’Impero persiano a quello greco accompagnando i discendenti di Alessandro Magno fino all’impero Romano.
Un altro ramo dei Mattarello ha diviso le sue radici nell’ Fürstbistum Trient, ex (“Principato di Trento” ) dove sotto l’impero d’Austria-Tirolo, essi erano esattori dei conti Turn e per i baroni von Trapp di Bolzano Trento, presso Ora, in val di Fiemme e a Dross ( Pedemonte- e Lastebasse ) località oggi passate alla Provincia di Vicenza. Come Cortina D’Ampezzo località un tempo appartenenti al Tirolo del Sud e dopo il 1918 divenuta provincia veneta di Belluno. Qui la famiglia si occupava anche dell’estrazione di panche di legno destinate alla costruzione di Casse armoniche destinate ai magazzini Rosenfranz di Dresen e alle fabbriche dei pianoforti Bechstein di Carl ed Elena Capito.
Carro sosta davanti al teatro e il magazzino Inglese dei Bechstein in a Londra.
Wigmore Street: Il teatro Bechstein Hall . Esordirono qui Busoni, insegnante di Giuseppe Becce, e sorta di “padre putativo “del Molosso di pianoforte Busoni e Becce furono insegnanti della pianista Giana Maltarello, ( madre dell’ultimo Molosso– Maltarello) . Becce anche maestro di violino dell’ attrice Marlene Dietrich . Bruni Walter, Wilhelm Furtwängler Rubinstain e le opere di Luchino Visconti .
oltre che fornite a Paul Pollmann ( Steinway & Sons, fondatore della Schulze Pollmann di Amburgo -Zwickau, infine per la bontà di questo legno la azienda fu trasferite qui ( nel frattempo a Laives divenuta provincia Italiana di Bolzano ) poi diretta da Steno Giulini fratello del direttore d’orchestra Carlo Maria.
I PIANOFORTI DONATI A LAIVES E VICENZA Uno di questi storici pianoforti è stato donato al Comune di Laives (Tirolo del sud -Alto adige). Il suo mantenimento e conservazione sarà assicurato dentro una campana di vetro, mentre circa il Rosenfranz, prodotto dalla Fabbrica Reale dei Fratelli Maltarello, e donato dal cav. Vincenzo al Comune di Vicenza,
dopo il restauro della Sala degli Stucchi, di palazzo Trissino, recentemente, scomparso, sembra essere riapparso in una abitazione privata.
I MALTARELLO ARMATORI del CAVIALE DELLO ZAR : il MALOSSOL per TEATRI E RISTORANTI DEI QUERINI
Lo storione di Padova . Tipico ritrovo delle Bella Epoque
IL BELUNGA MALOSSOL CAVIALE DELLO ZAR
MATTARELLO ESPLOSIVI
Nella via delle seta, menzionati come intraprendenti armatori importatori per mare e per terra di polvere pirica cinese. Dai monti al mare:Armaioli Pontifici , waffenschmied, ufficiali dell’Impero d’Asburgo – Lorena, concertatori , musicisti, conservatori di teatri ma anche falegnami esperti in realizzazione di natanti e casse armoniche.
Nel 1989 Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz, ha pubblicato: SALE, SPAZI MUSICALI DA CONCERTAZIONE E TEATRI NEL LOMBARDO VENETO DEL 1800 “ Prima e unica edizione. Catalogo per lo più fotografico contenete preziose immagini d’epoca, con le vicende meno note che portarono alla realizzazione o all’ammodernamento di questi teatri unici al mondo. L’autore entra in luoghi chiusi o dimenticati al Grande pubblico. Spazia dalla sala Maltarello di villa Cabianca di Longa di Schiavon, oggi sede di preparazione di pianisti giapponesi, alla Sala della chitarra rovesciata di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, all’Accademico di Castelfranco, a quelli Vicentini aperti al pubblico come di quelli dei privati. Conduce ai resti dell’ Eretenio al ricordi del Verdi, a quello tra il Vescovado e Palazzo Porto degli Antidonà – Rosenfranz , (da loro replicato ed incompiuto per i Bechstein a Dresda) a quello Olimpico del Palladio, alla suo omologo a Mantova: Il teatro all’Antica di Sabbioneta ispirato sempre al teatro Olimpico Palladio -Scamozzi, alla Fenice di Venezia utilizzata da Visconti in Senso risposta italiana al film colossal « Via col vento » alla storia del Mattarello di Arzignano al mastodontico all’aperto di Arcugnano: l’Anfiteatro Acquatico Berico Querini -Principi Colonna con la sua bocca centrale preposta ad armonizzare il riverbero. Lo spettacolare Santuario dei Veneti antichi allineamento alla Costellazione di Orione, indispensabile per calcolare equinozi e solstizi e che ha a Verona il suo gemello . Sempre a Vicenza, i resti del Berga … E che dire del Teatro Anatomico di Padova o dell’enorme Zairo .
Sopra le cantine dei Mattarello che occupavano anche il piano no bile del palazzo destinando alla produzione dei pianoforti nelle cantine ( era la terza Reale Fabbrica dei Maltarello nelel sola Vicenza ) veduta dal retro di Palazzo Porto. Opera incompiuta dell’architetto Andrea Palladio, realizzata per la famiglia di cui fa parte Luigi Da Porto l’ autore di Giulietta e Romeo. Con la certificazione del guru dell’archeologia prof. Maurizio Tosi , la vera storia di Giulietta Adolescente è stata collocata ad Arcugnano .
Esattori nel Tirolo , per i Conti Turn e per il baroni von Trapp da Bolzano fino a Brescia e Pedemonte-Lastebasse, località oggi passate alla Provincia di Vicenza
Progenitori di Franco Molosso Maltarello von Rosenfranz, il nonno di Franco, Luigi Maltarello dei Rosenfranz-pianoforti, la grande Reale fabbrica[3] cresciuta sotto l’Impero Asburgico, poi ’amministrata dal Senatore d’Italia , poeta , scrittore e memorialista vicentino , Antonio Fogazzaro e in seguito di Aureliano Pertile tenore di Arturo Toscani . La famiglia legata alla esportazione del legno estratto in in trentino e corde per piano a Elena Capito, nelle realizzazione dei pianoforti. I Bechstein gestiva allo stesso modo investendo in teatri, sale musicali ecc.
Nella sola provincia di Vicenza la famiglia degli armatori, esattori e waffenschmied, fratelli Maltarello gestiva:
Il teatro Olimpico diAndrea Palladio dopo la ultimazione di Vincenzo Scamozzi
il teatro degli Antidonà presso i Vescovado di via S. Francesco,
la Sala musica di palazzo Giustiniani – Zorzi_Maltarello- Baggio ,
il Teatro Mattarello ad Arzignano.
la Sala musica di villa Jacopo Cabianca
l’anfiteatro acquatico all’aperto Berico in villa di Arcugnano Capoluogo per conto della Contessina Giulia Querini- Principi Colonna,
Le casse armoniche estratte nel Trentino dai Maltarello suonano da moltissimo tempo. .
VICENZA IL TEATRO PRIVATO DEGLI ANTI DONA’ IN VIA S.FRANCESCO VECCHIO E PRESSO L’ISOLA GESTITO SEMPRE DAI MALTARELLO. IL RESTAURO .
IL RECUPERO DELL’ANFITEATRO BERICO DELLE QUERINI da parte dell’equipe del prof. Maurizio Tosi con il contributo del Conservatore Franco von Rosenfranz ultimo nipote erede dell storica Fabbrica Reale che contrava 3 sedi nella sola Vicenda dando occupazione a 500 persone di cui 200 impiegate al suo interno e una orchestra stabile.
ALTERNE CURIOSE VICENDE LEGATE ALLE CORDE DEI PIANOFORTI ROSENFRANZ COMMERCIATE DAI MALTARELLO
Da una delle tre fabbriche, quella a vapore vicentina, realizzate con la collaborazione e i finanziamento del sanatore italiano Alessandro Rossi a cui a Vicenza è stato intitolato un Istituto scolastico superiore, uscivano le speciali corde.
A fine del 1944 esse involontariamente diventarono parte di un preciso messaggio allorché furono simbolicamente usate per mostrare al mondo una terribile punizione.
LA TERRIBILE ESECUZIONE di VON HASSELL CANARIS VON STAUFFENBER Nell’attentato a Hilter e tutti gli altri cospiratori, furono tutti strangolati dalle corde Rosenfranz e quindi impiccati a un chiodo di macelleria. Fu un segnale simbolico e vendicatore. La intera campagna elettiva di HItler era stata finanziata e sostenuta da Elena Capito Bechstein.
A sua volta il Führer era profondamente legato a Carl Becshtein .
Nel 1952 , allorché la commissione musicale riconfermando la volontà di Joseph Goebbels di non ristabilire la cosiddetta accordatura aurea di Verdi, considerata la frequenza che ritroviamo nella natura, vibrante a 432 hz per secondo, così mantenendo la più aggressiva a 440 hz , il nonno di Franco Malosso von Rosenfranz, Luigi Maltarello jr. pacifista, capace di orecchio musicale assoluto, si tolse la vita .
STRANGOLATI DALLE CORDE D’ACCIAIO DEI PIANOFORTI Canaris prima del tentato Golpe terninato con la condanna sua, di Claus Graf von Stauffenberg e dell’ambasciatore in Italia Ulrich von Hassell, confidò a un parroco del Tirolo del Sud: :”Mi ero preparato una via di fuga verso la Patagonia. Ma penso che ne usufruirà qualcun altro “disse l’ammiraglio riferendosi a Hitler».
Che ne sapeva Canaris della Patagonia? Al comando del suo U-Boot, successivamente imprigionato in sud America, il futuro capo dei servizio segreto tedesco nativo Persiano -Grec -Veneziano – che nel suo lungo atavico viaggio aveva un ramo che aveva filiato trovato radici nel Comasco . Durate la prima guerra mondiale, era riuscìto roccambolescamente a fuggire propio da quei luoghi raggiungendo la sua patria . In quella occasione si devono queste sue relazioni , le stesse contemplate nella via dei Fuga di Hitler.
LO STORICO ABBRACCIO FRA IL FIGLIO DEL DIPLOMATICO VON HASSEL E L’ACCADEMICO MUSICALE
A partire dal 1800, dopo secoli di oblio, qualcuno avvertì la necessita di fare rifiorire questi luoghi dedicati allo spettacolo come al culto. Tuttavia con la fine della Balla Epoque, i venti di guerra cancellarono per sempre la bellezza di un epoca.
Amedeo Gagliardi 20 Aprile 2023@ Tutti i diritti riservati. Libera pubblicazione soggetta a richiesta .
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