Approfondimento giudiziario
Qui il video del sindaco di Arcugnano Paolo Pellizzari prova a calunniare il Conservatore e riesce a farlo condannare al suo posto così per coprendo il suo disastro ambientale. colposo (La concessione edilizia abusiva per costruire le cosidette 11 ville di Madonia in sommità Anfiteatro Berico su cui è stato investito il premio strage Borsellino. La banda del sindaco incredibilmente è ancora a piede libero seconda da sinistra ce’è Il vicesindaco Gino Emilio Bedin condannato per l’omicidio di Virgil Risu., informatore dell’equipe Tosi . L’agente di P.M. Roberto Polato condannato per possesso di sostanze stupefacenti. Aggiornato delle operazioni teneva allo oscuro il Comune. Fu coinvolto nelle scomparsa del figlioletto del conservatore . Rapito a scopo di ricatto . Il geom . Valter Vettore . La responsabile dell’Ufficio tecnico .Katia Zoncato . Costei vantava amicizia con Lorena Bressello coinvolta nelle trattative DESPAR sequestrate allo stragista Matteo Denaro Messina . Un oospite fisso presso Longare ( Vi) . Consulente dell’accusa contro Franco Malosso von Rosenfranz . Con A. Pellizzari nell’intento criminale di screditare e fare condannare il Conservatore i due delinquenti , vantando appoggio Istituzionale e beffandosi della protesta degli associati falsificavano GOOGLE MAP , diffondendo forocomposizioni di uno sbancamento . In realtà erano riprese dal Comune di Altavilla Vicentina . Le immagini furono ripresi da almeno 5 giornalisti fiancheggiatori funzionali della banda . Al posto del sindaco abusivista fu così condannatoFranco Malosso . Per le indagini e il materiale prodotto a conforto, gli omicidi e gli accadimenti sono competenti carabinieri di Brendola e la magistrata Antonietta Canova. MOVENTE DEL SINDACO : Doppio. 1) Cementificare a villette di privati paganti la antica baia delle Fontega a 50-000 euro per villetta inventando un abuso edilizio al di fuori del suo. Solo il Comune può fabbricare Coprirsi ad ogni costo un disastro ambientale. sua cementificazione e deceduti per rifiuti urbani TARI solo fittiziamente smaltiti e provare a impossessarsi del Teatro a “0 ” costo . 2) nella congiura organizzata a Palazzo Maltarello Zorzi Giustinin, spodestare il Capo dello Stato e suo entourage per far posto a una sua cosca, e così screditando anche il trentennale Conservatore protettore del luogo. LE VILLE ABUSIVE DI MADONIA AUTORI & COMPLICI : SUL SINDACO DEPISTATORE già nel 2017 disse il Conservatore : Chieda scusa e la smetta di provocare ! Ha ricevuto quel denaro grondante di sangue concedendo gli abusi ai Madonia e nel silenzio dei magistrati lo coprono. Lui che è al soldo delle banda dei palazzinari Con lui , la responsabile tecnica Comunale, dei GIORNALISTI, un assessore, 2 soprintendenti ” distratti” forse terrorizzati insieme all ‘estorsore delle banda che ci chiedeva il denaro a protezione. Lui o almeno quello che di facciata appare (giacché fino ad oggi malgrado l’evidenza , sentendosi protetto fingensosi zelante non ha rivelato se la regia fisse sua o no . Lui il Sindaco Paolo Pellizzari. Chi pagherà lo sfregio storico , il discredito gettato sui memorialisti veneti Veneti? I Suoi infedeli impiegati ? Complici ? Sono loro i complottisti che non lo informano di quel che succede nel sti territorio e chi fanno firmare partite truccate tra cui la distruzione ambientale di un acquedotto romano’ E’ così che la mattina del 27 Ottobre 2016 organizzò l’accusa inventata al locale Conservatore del paesaggio (detto il Conte di Montecristo) . I documenti scorrono alle sue spalle mentre lui , il sindaco mente palesemente,. Si finge ignaro. Pagato un cameraman con denaro pubblico materialmente mostra al mondo che i magistrati a cui gira la simpatica patata bollente lo appoggiandolo, eviteranno di incriminarlo ( atto dovuto previsto dalla legge dice ). E’ cosi onesto che non fa nulla per bloccare la diffusione di false immagini GOOGLE MAP ed altri elementi diffusi dalla sua responsabile tecnica , Katia Zoncato, atti a inventare discredito addosso al conservatore così colpevolizzando lui al suo posto. Quel clamore mediatico necessario per calunniare, depistare, infine al posto suo così riuscire nell’intento di fare Condannare Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz il CONSERVATORE del prof. Maurizio Tosi . nel frattempo , già fatto ammazzare. L’archeologo è fra i 5 massimi guru dell’archeologia mondiale oltre che responsabile ventennale della classificazione dell’Anfiteatro( assassinato per impedirne testimonianza ) mentre il Conservatore sebbene pesantemente provocato, per tutela e buon decoro istituzionale, oltre che vincolato al Segreto di Stato (come previsto dalla legge)non può avvalersi di parlare se non dopo i fatidici 30 anni. Ma non è tutto . Emerge la sfacciataggine dei congiurati. Certi di farla franca. SALVO LIMA CASO 2 . Allo scopo quello di dar forza alla loro estorsione, spodestare e ridicolizzare il successore di Galan ( Forza Italia) l’On. Franceschini , si firmavano definendosi falsamente, dice Malosso Maltarello, come Mattarelliani . Nel mazzo vantano anche un giudice siculo vicentino sospeso per Mafia . Alla fine, a mezzo stampa affermano che il ministro dei Beni culturali l’on. Franceschini è stato fregato da “Totò”. Volevano vendicare gli onori alla cultura destinati a Marcello Dell’Utri ? Singolare che un perito dell’equipe Tosi, che classifica l’anfiteatro sia Maurizio Quartieri l’unico che, contattato dal Giudice Zingarelli ebbe il coraggio di formare una lista dei beni storici trovati a Dell’Utri , mentre con il caso di massimo De Caro, oggi produttore di mascherine, resta i sospeso l’omicidio di Andrea Gerardo Nutti buttato già dal traghetto…
TOSI: ALL’ESTERO BIG INDISCUSSO DELL’ARCHEOLOGIA .QUI LO UCCIDONO Nel complotto non è ancora stato sentito il teste chiave. Inoltre Pesa nelle vicenda che Malosso, per anni fu ol bersaglio preferito di Vittorio Mangano. Il sicario di Arcore pluriomicida residente da Berlusconi Durante le intimidazioni per ottenere la “protezione ” cioè il pizzo venne ordinato di perquisire lo studio staccato del prof . Tosi in Anfiteatro. Lui riceve l’ordine di OCCULTARE materiali e documenti .
UN TESTE CHIAVE ANCORA VIVO. Malosso: Si tratta di un maresciallo dei carabinieri , il Mansutti . Durante l’estorsione a danno mio e del prof, Maurizio Tosi come per la diffamazione all’intero patrimonio storico Vicentino, al marescialllo, asciato a digiuno dei pregressi, fatti g fu ordinato di procedere alla perquisizione dello studio staccato del Tosi in Anfiteatro di Arcugnano . In particolare di omettere documenti fondamentali per la mia difesa . Cosa che il Mansutti adducendo a dimenticanza ha messo a segno per ben 2 volte , fino alla sua escussione durante il mio processo. Fondamentale eta rintracciare que 5% di blocchi prelevati alle terrazze del teatro nel 2002 e portati a fare da disperato muro di contenimento alla frana generata dalla manovalanza dei Madonia . Ne fecero una enorme murazza di blocchi sottratti posti a tenuta delle cosidette ville di Madonia . Finora sono già una ventina i morti connessi a questa vicenda Vicentino- Arcugnanese . Ed anche un primo giornalista è scomparso . Forse un poco troppo incurante dei rischi. scompars in mare con i libi sottratto dal Massimo de Caro, il librettomane che saccheggiava le biblioteche pubbliche e con essi omaggiava a Dell’Utri e Giancarlo Galan. Tre morti “annegati” che ricordano la fine dei fretelli Bisaglia . Uno dei morti ammazzati è Mauro Pretto . “Fucilato“. Inutile sperare indagini . A sollecitarle, ci provato l’ambientalista Rizzi con una fiaccolata ed il politico Zanoni,, parlandone ai media. Per i prossimi morti serve attendere . Io, prima che da questo complotto essa esca la verità ( ed è solo questione di tempo) ho suggerito l maresciallo Mansutti di spifferarla per primo, pur cautelendosi, giacchè ha famiglia . Spero che fuori dal giro lui si trovi un magistrato a cui il maresciallo Mansutti vuoti il sacco . Insomma uno e che non lo tradisca . Il suo predecessore , comandava la stazione dei CC giusto davanti a una delle abitazioni di Madonia, dove su richiesta di Giovanni Falcone la mia azienda piazzò le cimici . Era ancora giovane. Una brava persona il maresciallo Bertradino Naldo che era il suo nome . Disgraziatamente venne a conoscenza di segreti. Avvicinato alla stazione dei cc di via Muggia a Vicenza, gli procurai un appuntamento da Giovanni Falcone . Non fece a tempo. Spirò di quei male sordo ed improvviso che il polonio amplifica provocandoti l’indebolimento che porta alla morte non lascia tracce. Una morte che sopravviene ” accidentalmente”. Ricordo che il maresciallo Tito. un bel poco d anni prima che i sui successori , in transito, si prendessero Abu Abbas . Disse a mio padre: “è a quelli che ha intorno che deve fare attenzione Generale… Non a noi .. “Un altro portatore di segreti è Madonia . Anche lui avrebbe molto da raccontare in cambio di una possibilità di vecchiaia magari libero …. Ma dovrebbero trasferirli moglie e figlia via da qui , in un posto sicuro e davvero sotto protezione, parlerà. .
VI SPIEGHIAMO IL COMPLOTTO come il millenario Anfiteatro Marittimo Berico Querini–Colonna Marzotto – Dalle Ore, Grimani , gen. Grimaldi , nelle ex baia della Villa di Arcugnano Capoluogo è divenuto così un fake e con esso per coprire l’inciucio, la reputazione di Andrea Palladio , A. Fogazzaro R. , Cevese, Piovene , Galileo e tanti altri sommi memorialisti . Come Rosenfranz, tutti colpevoli per averne citata l’esistenza . Ora sono dei contraffattori. In Italia oggi, succede anche questo. Intanto Il nobiluomo impossibilitato a difendersi è già stato processato, condannato e messo a tacere a tempo record si è dimesso . Il suo posto è stato preso dalla Costumista Teatrale E. Vittoria Falcone.
VI SPIEGHIAMO IL COMPLOTTO CHE PROCEDE INDISTURBATO PER ANNI ovvero come il millenario Anfiteatro Marittimo Berico Querini-Colonna Marzotto – Dalle Ore, Grimani , gen. Grimaldi , nelle ex baia della Villa di Arcugnano Capoluogo è divenuto un fake e con esso per coprire l’inciucio, la reputazione di Andrea Palladio , A. Fogazzaro R. , Cevese, Piovene , Galileo e tanti altri sommi memorialisti . Come Rosenfranz, tutti colpevoli per averne citata l’esistenza . Ora sono dei contraffattori. In Italia oggi, succede anche questo. – Per approfondire il servizio di Amedeo Gagliardi–
NEL COMUNE DI ARCUGNANO. CHIEDONO IL PIZZO PER EVITARE ROGNE? Sindaco e giunta verso il commissariamento antimafia [previsto da misure di cui all’art. 32] ? Nelle foto sopra, le immagini fra pregiudicati istituzionali in servizio al Comune di Arcugnano, fiancheggiatori funzionali del sindaco nel complotto ordito ai danni del Conservatore, durante la richiesta estorsiva dei 5 milioni di euro. Un incubo intimidatorio durato oltre 20 anni, ancora sembra proseguire attraverso ogni genere di coercizioni. 2016 all’irriducibile Sindaco, il Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz
e il dirigente archeologico ai lavori, il prof. Maurizio Tosi si erano rivolti a lui solamente per invitarlo a ripulire i bacini dell’anfiteatro divenuto discarica di finti smaltimenti comunali. Come risposta, non bastasse l’incendio doloso dell’archivio Mioni -Papadopoli-Wollemborg, ai due fu imposto di piegarsi. Pagare e fare da apripista per tornaconto politico personale del sindaco . Tra omicidi , uccisioni sataniche di animali, tallonamenti, pedinamenti terroristici patiti anche da una dirigente bancaria quanto ai danni della cittadina Inglese Emma Seymour (fino tanto che essa lasciò casa sua in anfiteatro) . Gli studiosi, principali vittime della dell’estorsione : il guru dell’archeologia mondiale, prof. Maurizio Tosi, e il Conservatore, sopravvissuto all’estorsione e al tentato omicidio stradale (occultato dalle telecamere comunali del sindaco) Franco Malosso v. R : Per rintracciarci e riscuotere il pizzo, con pretesto di “comunicarci importi questioni riservate ” la banda non esitava a contattare neppure il medico del paese dr. Sante Menegollo. LA VICENDA : Tra il 1997 e il 2002 Franco Malosso-Rosenfranz e altri tecnici fra quelli ancora viventi, sopravvissuti e resistenti a ogni sorta di intimidazioni ed attentati, tra l’altro segnalavano l’improprio uso del nome Teatro Berico su un cinema locale in vece dell’incantevole millenario Anfiteatro Berico “sulla cui bellezza “dovevasi mantenere occultata una desolante discarica comunale abusiva “. Arcugnanesi, pavani italiani, in generale convivono ben tollerando tanfo, sudiciume e i tumori originati da propri rifiuti, come una sorta di opportunità benefica, ma per favore, almeno lordino altrove non qui dentro. Niente da fare , i rifiuti falsamente smaltiti qui. Coperti da un velo di terreno fatto dilavare e i loro bambini ignari inviatati a giocarci sopra. Sul fenomeno tutto italiano, “diplomaticamente” per ragion di quieto vivere si esprimeva il Conservatore dell’ l’equipe del prof. Tosi. I due si opponevano pure a scempi edilizi in Anfiteatro di Arcugnano quanto al medesimo occultamento dei rifiuti tossici anche sotto la A 21 presso la villa Palladiana Saraceno di cui è onorario il Principe Carlo d’Inghilterra. Inutilmente!
“Vi consigliamo di ripensarci. Abbiamo uomini e mezzi che vi possono convincere a cambiare opinione”. I periti chiamati in causa per stimare la vicenda FAUCI . BERLUSCONI MANGANO DELL’UTRI concordano: I due studiosi, sono vittima delle stesse identiche parole utilizzate da Dell’Utri su Garaffa . Insomma avete già perso di vista il tuo figlioletto [non quello del prof. Tosi suicidato ndr] ora o pagate anche voi la protezione, cioè il pizzo o ti organizziamo una condanna. Piero Angela : L’ITALIA E’ UN PAESE MORTO SENZA FUTURO Non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita” ! Non bastante la totale omertà. gli scempi ! In anfiteatro di Arcugnano per anni le denunzie del Conservatore dell’equipe Tosi si rivelarono inutili.
MAGISTRATI COMPLICI A SCREDITARE ACCADEMICI – SOMMI MEMORIALISTI VICENTINI ? Senza prove? ANFITEATRO QUERINI COLONNA : Ogni denunzia finiva prescritta, archiviata. Dal 2002, grazie dall’inerzia di alcuni magistrati della Procura? Qui l’equipe del prof. Tosi vive una sorta di vandalizzazione legale autorizzata avvallata dai magistrati che la banda vanta al suo servizio. Fu così che in Anfiteatro nel corso degli anni, la sottrazione dei suoi blocchi, danneggiamenti, intimidazioni, proseguono indisturbati. Non solo. Fra i due, il conservatore Rosenfranz viene inquisito e deriso dalle complicità estorsive. Quasi tutti i riscontri confermano la conoscenza del Sindaco del paesello . Un monito per chiunque fra i volonterosi auto finanziandosi tenti di rimettere amorevolmente quei blocchi al loro posto. Unica opzione alternativa : accettare un adeguamento delle struttura facendola passare per bel rifatto contemporaneo. E per questa strada essi vantano agire per il Ministro A. Alfano e i familiari del Gen. Subranni.
STALLO . A VICENZA IL PIZZO SI TRATTA IN TRIBUNALE . LA CAPITOLAZIONE DELLA GIUSTIZIA
Enrico Zanetti, Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze :Vergogna ! Tanto vale chiuderlo il Tribunale di Vicenza . Nella totale Inerzia della Procura Vicentina dentro il cui ambito sembra muoversi bene il sindaco Paolo Pellizzari e sempre sotto gli occhi dei magistrati prosegue imperterrita la sua ESTORSIONE ai danni del Franco Malosso von Rosenfranz.
Diffamato, costretto con gli associati, a fare colletta e a svendere pezzi della donazione Bechstein per pagare il pizzo. Complice il vincolo al silenzio di un più pesante reato a cui il Conservatore è obbligato : quello violazione del Segreto di Stato. Al posto del Sindaco, neppure sfiorato dalla provocatoria indagine, i Tribunali Veneti di I° e II° (VE) condanneranno lui, senza ammissione nè di prove nè di perizie (CTU) . Sopratutto per non aver collaborato a destabilizzare il Capo dello Stato e contro l’on. Dario Franceschini [e on. Renzi ndr ]durante un redazionale denigratorio che gli era stato preparato nel corso di una visita a Palazzo Maltarello a Vicenza .
IL SINDACO PELLIZZARI INTENTA (con successo) UTILIZZO STRUMENTALE SUL CONSERVATORE ? Sfumato l’attacco mediatico mandato a monte dal Conservatore, permangono le disinvolte minacce degli estorsori rivolte per bocca e per iscritto ai danni dei membri dell’equipe Tosi: Se non stavamo zitti sarebbero intervenuti specifici Carabinieri e Agenti dei SERVIZI SEGRETI del ROS reclutati da Ennio Subranni il cui padre a quell’epoca (poi assolto) risultava condannato a 12 anni per associazione mafiosa nelle stragi Falcone- Borsellino nell’ambito della trattativa Stato -Mafia). Il prof. Tosi (conflittuando col Conservatore che viceversa riteneva trattarsi di Mafia Pugliese) finsero di abboccare alla provocazione degli emissari che vantavano di agire con Francesco Nicoletti ( riciclatore contabile dei sequestratori Banda Magliana) Antonino Mattarella. Tosi, collega del prof. Sebastiano Tusa (minacciato dai Corleonesi) era certo di essere nel mirino di un killer della Banda delle Magliana che in trasferta a Vicenza, offriva servizi a politici. L’ Anfiteatro, durante un ventennio era stato ripulito interamente a nostre spese, senza gravare sulla collettività, a lui, circa l’eventualità di sentirsi attaccato da Ennio, il figlio del Gen. Subranni non gli andava proprio giù , riferisce il conservatore. Ci inviavano messaggini whatsapp con il simbolo e del Ministro Alfano qui in compagnia di Danila Subranni . Insomma, per il sindaco dovevamo letteralmente ” SOCCOMBERE “. Il prof. Tosi, nipote di Giovanni Gentile (da non confondere con l’ex sindaco leghista inquisito con il suo vicesindaco a Verona per mafia ) insieme al Conservatore indisse una conferenza ( semi-boicottata ) in cui avvisò che Vicenza rischiava l’espulsione UNESCO per le ben ripetute constatate al Palladio, che fra l’altro , cita il grande teatro . Nuova ritorsione : 2016 dopo avvertimenti anche ad un pubblico Ufficiale, intervengono magistrati già VANTATI dalla banda come facenti parte dell’organizzazione criminale oltre che a operare per conto del Crack BPV a vantaggio del Cav. Gianni Zonin . Viene disposta una perquisizione pilotata. Il sottufficiale dei Carabinieri omettendo atti fondamentali ed occultando quelli del prof. Tosi verrà premiato dal Pellizzari . Il 2016 è l’anno in cui raggiungono il massimo picco, pesanti critiche contro il Capo dello Stato presidente Mattarella associandolo alla mafia a causa dei voti Corleonesi e dei Madonia che a detta di Giovanni Falcone, contribuirono alla elezione del padre. Intanto prosegue il Conservatore: Nella “fehida“ cioè da questo impasse dovevamo uscire solo pagando il pizzo nonché prestandoci a collaborare “politicamente ” cioè a far fuori personaggi istituzionalmente scomodi . Nella faida, la provocazione all’equipe Tosi è palese. Il Sindaco sarà definito come “FAZIOSO” dall’assessora E. Donazzan , mentre per l’assessora Flavia Zolla Il sindaco Paolo Pellizzari ha bisogno dell’appoggio dei cittadini per salvare se stesso e non certo il Comune. Per questo ha creato capri espiatori: io, il parroco, un’assessore regionale, un funzionario dello Stato creando fazioni ad arte, per mettere gli uni contro gli altri, facendo leva su fiducia e bisogno.Una vergogna.[ndr] La as. Zolla (come la resp, l’arch. interinale Comunale) arch. Alessandra Brentani è perfettamente a conoscenza delle operazioni in Anfiteatro ma sembra invitata proprio dal Pellizzari a facilitare le operazioni di apertura al pubblico del manufatto che mai lui ha informato la Soprintendenza, a dire che di quei resti dell’anfiteatro non si debba parlare mentre Il sindaco organizza una pubblica menzognera ed alquanto contraddittoria messa in scena : “come è mio dovere affido alla Procura Vicentina quanto sembra essere stato rilevato dai ns. tecnici del Comune ( i falsari sono loro dunque)? ... Quindi , pur subito dopo la strigliata sottintesa all’equipe del prof. Tosi, il Sindaco auspicando più volte che il Conservatore faccia valere le sue ragioni . IL COMPLOTTO Qualcosa non quadra! Il sindaco sembra far trasparire di essere sottoposto a minacce e guarda verso il Comune di Vicenza? Intanto conservatore ancora non si piega, finisce sotto processo lui per abuso. Lui al posto del sindaco! Cose d’Italia? I magistrati considereranno attendibile la memoria dell’accusatore delle banda. Un millantatore abituale già diffidato durante l’estorsione e ben “fotografato” dai sindacati . La banda che appare sfacciata, beffarda inossidabile va perfino oltre. La richiesta del pizzo, ingiustificata, diventerà LEGALIZZATA nel corso dell’udienza processuale. Un monito visibile a tutti quei cittadini che non si piegano alla logica dell tangente all’italiana ? Illusi tutti quelli che pensavano che l’inchiesta Mani Pulite condotta dal PM Di Pietro era stata sgominata . Ora è la Giustizia che si presta palesemente a fare da esattore alla mafia ?
ANFITEATRO BERICO: DURANTE IL RIFIUTO A PAGARE LA PROTEZIONE. PARTE IL BOICOTTAGGIO DEL SINDACO. Nel suo Comune
risulta implicita la storicità dei luoghi. Documentata per di più ricordata
dall’equipe Tosi . Ma lui, si adopererà per diffondere ed accostare l’immagine
di un anfiteatro a un fake . Disoccuperà 98 addetti mentre il
danno all’immagine dei memorialisti e al patrimonio artistico della città è
enorme ed impagabile. Per di più tecnici, divulgatori scientifici, turisti ,
visitatori, che chiamano il centralino del COMUNE DI ARCUGNANO, il sindaco sui
suoi abusi in anfiteatro da sempre ha omesso di informare la
SOPRINTENDENZA invita i suoi addetti a rispondere che l‘Anfiteatro
delle Querini è una bufala. Poi scrive a fb , you tube. Ai direttori
intima di fare sparire dai social le prove che lo dimostrano complottista.
Spariscono così video dei più bei concerti del Maestro Rosenfranz . Al loro
posto , su You Tube gli amici delle musica classica leggono: ” VIDEO
PRIVATO”. Rosenfranz , figlio di quella icona musicale che era a
scuola virtuosa di Celibidache (un altro Maestro con il figlioletto a rischio rapimento, oltre che con casa e piano bruciati dalla Mafia così costretto a lasciare precipitosamente l’Italia ndr)
il maestro aggiunge : passati di poco i vent’anni, AD non ne desideravo più.
Anzi prediligevo concertazioni private. Un concerto va seguito dal
vivo [Celibidache [ndr] . Godevo volentieri il privilegio dell’invisibilità che ho dovuto perdere per difendermi . Sempre nel 2016 a lui ( non era manco il direttore dell’anfiteatro) fu arbitrariamente attribuito un comunicato stampa . Mi trovai in alcuni quotidiani italiani chiamato in causa a far da vettore, direzionale apripista ad un sindaco abusivista . E’troppo! Non c’è modo di tener lontana sta gente!
Sponsor, donatori, giornalisti, associati, sostenitori, studiosi riferiranno
di aver subito medesime continue vessazioni tipiche della modalità
terroristiche di stampo mafioso. Per il conservatore questo dovrebbe essere
bastante a escludere una qualsivoglia millantato coinvolgimento del Capo dello
Stato sulla estorsione viceversa attribuibile al Sindaco e i suoi complici .
QUANDO TOSI MINACCIA DI FAR SALTARE LA
CUPOLA LA DIFFAMAZIONE SI ESTENDE COSI’ SUL PATRIMONIO
VICENTINO.
TITO LIVIO , STRABONE, PALLADIO , FOGAZZARO, CEVESE
PIOVENE, REMO SCHIAVO, LORENZ , ERANO TUTTI CONTRAFFATORI (abusivisti) secondo due Magistrati e il Sindaco ? Il sindaco originante provocatoria campagna diffamatoria ai danni del Conservatore dell’Equipe del prof. Tosi, schermendolo, invita per più volte il Rosenfranz a “cantare “ spero che il Conservatore esponga le sue ragioni” Ma per lui, il Conservatore (presso l’anfiteatro su cui sono stati investiti proventi della Strage Borsellino)eventuali rivelazioni sono vincolante al Segreto di Stato . Indifendibile,
viene condannato per aver riportato fedelmente quanto descritto dai sommi
Memorialisti . A questo punto : Tutti contraffattori come lui. L’estorsione
legalizzata diviene un formidabile paradosso mentre le conferenze del prof Tosi
e del Conservatore ? ” Pseudoculturali” .
Gli Inglesi diventano . Una parte di Storia del Veneto e d’Italia: Azzerata. I danno all’immagine di Vicenza è enorme. E’ uno di quei reati in cui dovrebbe intervenire l’avvocatura dello Stato.
IL CONSERVATORE PROVOCATO STRUMENTALMENTE . E per uscire da questo impasse ? Prestarsi a coinvolgere nientemeno che il presidente on. Sergio Mattarella e il nuovo ministro dei Beni ambientali on . Dario Franceschini. Avevano già fatto gli articoli redazionali dei giornali con l’on Dario Franceschini successore del Galan ai Beni Ambientali , che doveva cascare in quella che doveva essergli confezionata (provvisoriamente) come una Bufala . Ci opponemmo !
Vicenza nel 2016, durante l’estorsione anfiteatro camuffata dal processo di cui è stato vittima e Franco M. von Rosenfraz , a finire sotto i mirino dei depistatori era il prof. Maurizio Tosi. A eseguire la sentenza? Sarà un Killer della Banda della Magliana. Prima di essere inserito in lista testi, il prof. Tosi venne eliminato. Pure col monito rivolto ai colleghi successori di “fare sparire ” il suo voluminoso Dossier Anfiteatro. Due mesi dopo ( preceduto dall’Informatore Virgil Rusu per i cui omicidio il vice sindaco di Arcugnano non farà neppure un giorno di carcere) . Sarà quindi il turno ecologista Mauro Pretto, finito da una scarica di pallettoniLa sua colpa? Riparava le rive dell’anfoteatro dalle asportazioni e dai disastri denunziati inutilmente alla magistratura compiuti dalla manovalanza Madonia nel 2002.
LA PROCURA VICENTINA E ABUSIVAMENTE SORTA SUL DELTA DEL MILLENARIO , PORTO FLUVIALE CITTADINO ? Altro che abuso del colossale millenario Anfiteatro del PORTO degli Angeli! Qualcosa non torna. Ripulire terrazze del teatro dal fango colà dilavato e mai indagato per inerzia di una Procura è reato? Mentre a Vicenza è proprio nella Procura abusivamente costruita il PORTO sicuro dove un Magistrato siciliano nascondeva le armi matricola abrasa. E’ il Tribunale Vicentino en esempio di legalità ? Armi Usate forse per intimidire i cittadini Euganeo- Berici dalle rapine ? La gente comune qui non se la sente più di denunciare nulla. L’eredità lasciata a Padova dal vice DC di Bernardo Mattarella, il responsabile DC padovano Graziano Verzotto. Con il boss Cristina, ritenuto il mandante dell’omicidio di Enrico Mattei . Nel Veneto le famiglie legate al banditismo furono sgominate solo quando esso era sotto l’Impero d’Austria con Radetzky . Sembrano i tempi del Bandito della banda Bedin.
E’ TERRORISMO. ITALIA NOSTRA- LEGAMBIENTE HANNO PAURA ? Nel 2002 i loro vertici direttivi , malgrado ben consapevolizzate delle situazione denunciata in Anfiteatro tacciono alle interrogazioni di associati mentre il Sindaco Paolo Pellizzari omette, disinformando Enti preposti , Magistrati, Forze dell’Ordine e Sopraintendenza, ARPAV .
Le buone ideee noi le appoggiamo sottintende Pellizzari senza specificare a chi è rivolto il suo NOI Intanto per ridare luce all’anfiteatro di Arcugnano, ricevere finanziamenti comunitari e cinesi, quel piccolo pizzo deve essere “scucito” fra sponsor associatisi. Per gli estorsori : una quisquilia se si pensa ai finanziamenti pubblici a cui spartendo il bottino potrebbero beneficiare i due studiosi affiliandosi al Circolo Mafioso. Per l’equipe Tosi, e gli sponsor Il pizzo dovrà corrispondersi in comode rate su istruzioni del commercialista BPV e BANCA NUOVA di Bernardo Matarella dr. G. Procopi).
LE MINACCE Durante tutta l’estorsione e pure conclamata nello svolgimento del processo in corso veniva offerta perfino per iscritto la protezione del contabile dei Sequestri di Persona della Banda della Magliana ed Antonino Mattarella. Impropriamente la banda anche annoverava un magistrato arruolato nelle loro criminali imprese associative. Tuttavia secondo Il conservatore: le esternazioni del Sindaco Paolo Pellizzari contro il Capo dello Stato, fanno parte un comodo depistaggio escogitato dalla banda per dare più vigore terroristico all’estorsione condotta con le tipiche tecniche e modalità mafiose e rifacendosi a una indagine di Giovanni Falcone, poco dopo perito nelle strage in cui il Magistrato rivelò: ” all’elezione di Bernardo Mattarella Senior centravano anche i voti dei Corleonesi e dei Madonia. Da qui l’omicidio di Piersanti “. La Questura di Vicenza all’epoca aveva messo sotto scorta il Conservatore che tuttavia lui replica : Mentre eravamo al lavoro, potevano ucciderci lentamente tutti ( viceversa lo sversamento letale sopra l’anfiteatro uccise o colpì irreparabilmente alcuni residenti che ne vennero a contatto della fiumana di PFAS. Il cromo tetravalente killer sversato nelle falde che conducono giù in anfiteatro) . Ma non poteva essere stata un’azione concertata dalla manovalanza dei Madonia che viceversa , più in sotto e appena sopra noi gettavano un’enorme fondazione armata cementizia (sulla quale stanno indagando pure dei nuovi inquilini). Proprio quella ci salvò la vita! .
IL SINDACO PROVOCA IL CONSERVATORE: “L’ANFITEATRO ? UN FAKE “(nr)r * Già l’ accanimento del Sindaco verso l’opera di ripulitura del teatro avviata dal Conservatore dell’Equipe del prof. Maurizio Tosi . Poi si è chiarita la sua” strategia “. Messo alle corde, lui , il sindaco fingeva di non saperne nulla malgrado anni di denunce ed esposti lo smentiscono . Dipendenti infedeli insomma? Ed in questa impresa provocatoria aggiungeva : almeno secondo quanto accertato dai tecnici del mio Ufficio Tecnico ( cioè da Katia Zoncato capo Ufficio tecnico del Pellizzari che con A. Pellizzari ha diffuso immagini di falsi sbancamenti contraffacendo Google Map inc. per meglio fare incolpare il silente Conservatore Curiosamente in un processo senza ammissione di prove ne di CTU ne perizie presentate dalla difesa , al ” Conservatore. mentre lo stesso, veniva più volte provocatoriamente invitato pubblicamente esplicitamente a *”parlare”rivelando così fatti e nomi della vicenda (riconducibile a riciclaggio di denaro speso in Veneto da imprenditori vicentini ) in fatti ancora coperti dal Segreto di Stato (Strage Borsellino) . A far da sfondo, da gestire dal Sindaco di Arcugnano, sarebbero rimaste solo briciole dei 60 milioni, elargiti dalle Fondazioni Mioni /marchese Roy e destinati alla città di Vicenza-Arcugnano. Denaro che però si è volatilizzato nella gestione del Cav. Gianni Zonin-dr. Bernardo Mattarella BPV- Banca Nuova.
ARCUGNANO: PER ALCUNI IL TOPONIMO DERIVEREBBE DA “ERCOLANO” MA CONTINUI ARCHEO-RITROVAMENTI … Afferma il Conservatore : Nel 2016 Il Sindaco fingendosi inconsapevole ingaggiate due comparse ( poi dichiaratesi da lui “malpagate” ) finanziò a un emittente locale un video “prova” pieno di calunnie . Nel video, attualmente al vaglio della magistratura, scorrono dietro le sue spalle i documenti che lo smentiscono .
MITOMANIA, DIABOLICITA’? Continua il Conservatore : Al video del Sindaco volto a disinformare l’opinione pubblica, seguirono COMMENTI davvero poco lusinghieri su me e l’equipe del prof. Tosi da 20 anni al lavoro in Anfiteatro .
L’ANFITEATRO BERICO RAPPRESENTA IL SECONDO DEPISTAGGIO BORSELLINO Innocenti condannati al posto dei colpevoli, magistrati coinvolti. Berlusconi da tempo chiedeva una commissione d’inchiesta per accertare se ci sia all’Interno della magistratura al loro interno un’associazione a delinquere. Svolgemmo indagini: pr accertare chi diffamasse l’anfiteatro Berico e se vie erano connessioni portassero questi leoni da tastiera ad un unica regia. Molti di essi tisultavano generati da veri e falsi profili . Conducevano tutti alla regia del Sindaco Pellizzari e no solo…. Il servizio TV era destinata a depistare su me i suoi abusi edilizi , nell’ evidente tentativo di provocare in me reazione. ABUSI EDILIZI accorsi in Anfiteatro e sulle quali furono investiti proventi “premio” da Strage Borsellino la cui rivelazioni sono ancora soggette a pesante reato di violazione del Segreto di Stato per vicende legate a l‘assassinio del Cap. dei Carabinieri Basile per corruzione di
colleghi infedeli, e delle precedenti numerose e rumorose stragi di sangue compiute dimostrativamente usando il terrorismo stragista- bomba sul Magistrato Giovanni Falcone e ancor prima, per rappresaglia contro il Gen. Dalla Chiesa. Stragi compiute a monito verso qualsiasi magistrato investigasse da denaro estorto, proveniente da sequestri dei figli degli imprenditori brianzoli e veneti ( il Follow Money ora MoneyVal sottoposto a Commissione le cui risultanze in ricostruzione forniranno nei prossimi 2 anni l’esatto circolo del denaro avvenuto anche ed oltre 25 anni fa) . Dagli anni 90 Il sindaco autorizzò i suoi abusi edilizi in Anfiteatro (7 di 11 ville abusive) con intenzione di probabile tornaconto economico. Successivamente , manipolando addosso l’opinione pubblica mediante pesante diffamazione sul Conservatore dei Luoghi degli inglesi /Mioni -Papadopoli -Wollemborg Franco Malosso von Rosenfranz. Per effetto di ciò nel 2016 furono persi circa 100 posti di lavoro . In I° II° grado poi (senza ammissione di prove) forte delle sua veste di Sindaco, si vantò quindi di avere ottenuto ingiusta condanna al Conservatore. Tuttavia, chiunque, compreso un qualsiasi magistrato che non tema per la sua incolumità, pur non potendo entrare in questo colossale Anfiteatro, noleggi un drone, può accertare l’enorme murazza di blocchi prelevati indebitamente dal sito 20 anni prima. Particolare chiave volutamente omesso agli atti di indagine. nella narrativa dell’estorsore della banda come dal sottufficiale dei Carabinieri Nel 2002 , i I blocchi prelevati dalle terrazze del millenario anfiteatro erano colà stati spostati a fare da contenimento a quelle che la gente chiama “Le ville dei Madonia” costruite presso la sommità dell’area F1 devastata dalle autorizzazioni edilizie concesse proprio dal Sindaco Pellizzari e costruite da manovalanza riconducibile ai Madonia . Dopo 5 anni, messo successivamente alle strette , anzichè rispondere delle sue azioni il Sindaco ha infine più volte a mezzo stampa incolpato il presid. on. Mattarella per aver bloccato la sua ordinanza volta a impossessarsi dell’anfiteatro?
II° da sx nella foto: il suo vicesindaco Gino Emilio Bedin condannato per l’omicidio del testimone, l’informatore Virgil Risu. Coinvolto nella regia del Video prova del Pellizzari nelle conversazioni telefoniche . Col benestare del Sindaco Pellizzari , il Bedin Invitava ragazzini di Arcugnano, ignari del pericolo a giocare sulla discarica occultata presso il bacino inferiore dell’Anfiteatro (La ex Baia fonte Freya Stark ) .
III° da sx L‘agente di PM. Roberto Polato. Pregiudicato per possesso di sostanze stupefacenti incredibilmente prestava ancora servizio al Comune di Arcugnano. Gli atti in possesso del Conservatore lo mostrano perfettamente consapevole delle omissioni CIRCA I RIFIUTI OCCULTATI IN ANFITEATRO quanto degli avanzamenti lavori, che gli venivano enunciati in anfiteatro i seguito alle indagini dell’Equipe del prof. Maurizio Tosi. Incredibilmente era lui il pregiudicato in servizio al Comune che in fase di indagini preliminari tesseva così inquinandoli i rapporti con magistrati vicentini al fine di arrecare discredito alla reputazione del Conservatore, disinformando funzionari delle Soprintendenza, disinformati da quelli viceversa a conoscenza nel disegno criminoso volto a incolpare il Conservatore di abusi in Anfiteatro in realtà commessi proprio dal suo Sindaco
IV° da sx, nelle immagini di archivio il responsabile tecnico interinale del Comune geom.Valter Vettore. Nell’organizzazione , agendo in concerto con l’agente Roberto Polato aveva il compito di :
1) legalizzare mediante ordinanza la rimozione, distruzione e smaltimento attraverso ordinanza “legale” di ogni traccia di reperti storici nell’anfiteatro terrazzato Querini. Montanari così come descritto dal Conte memorialista scrittore Guido Piovene .
2) Con il complice, l’agente di PM Roberto Polato disinformava la Magistrata di contatto, Forze dell’Ordine e SOPRINTENDENZA, così disattendendo quanto previsto dalla legge di cui all’art. 175, lett. b, d.lgs. 42\2004 malgrado la presenza e le notizie di continui ritrovamenti e testimonianze di reperti storicamente datati in area paesaggisticamente protetta e pure periziati dall’equipe archeologica del Prof. Maurizio Tosi, colà continuatore parziale dell’opera dell’accademico del paesaggio , lo scomparso prof. Renato Cevese.
AL COMUNE DI ARCUGNANO POLIZZA ASSICURATIVE “PRO ESTORSIONE” Tuttavia se la veste istituzionale del Sindaco Pellizzari poteva garantire il successo della estorsione mediante omissioni alla magistrata inquirente, vi era rischio che in sede civile amministrativa il “il Malosso” potesse reagire al complotto rifacendosi civilmente per l’infedele operato del Geom. Vettore. A quel punto, il Sindaco Pellizzari su approvazione del Consiglio Comunale reperì a Milano un Compagnia di assicurazione disponibile, mediante pagamento di onerosa polizza a coprirlo per gravi danni di colpa accaduti durante l’estorsione .
VICENZA. Atti processuali 2018 -2019 . A QUANTO EMERSO LE TANGENTI DA PAGARE ALLA MAFIA SI DIBATTONO PUBBLICAMENTE IN TRIBUNALE ? Malgrado l’estorsione vantasse da sempre nomi di giudici collusi . I due , Tosi e Malosso non cedettero. Il noto archeologo prof. Maurizio Tosi e l’ informatore Mauro Pretto pagarono con la vita. Così il Sindaco trascinò il Tribunale il Conservatore contrario a versare il pizzo . Tuttavia in questa sede l’offerta di protezione subisce una brusca riduzione divenendo così plateale al punto che anche il Magistrato ne chiede spiegazione.
LA PROTEZIONE DA PAGARE MESSA A CONOSCENZA AL MAGISTRATO La nuova sfrontata richiesta estorsiva è di 560.000 euro. Nella Banda, il geom. Vettore, dovrebbe incaricarsi a motivarla favorendo il Sindaco. A quel punto il Malosso accusato senza il briciolo di una prova verificata (CTU) replicò a mezzo stampa propria disponibilità a un eventuale ripristino . A sostegno di operazioni di movimento terra comunque autorizzate al Conservatore con concessione edilizia trappola firmata dall’Ufficio Tecnico, l’accusa forni a prova, immagini mezzi di movimento terra . Nessuno indagò meglio . In quel periodo mezzi appaltatori stradali del Sindaco, per generosità del Conservatore, venivano ospitati in anfiteatro, . Tuttavia ADR del Magistrato il Geom. Vettore ne i sede penale ne in sede civile produsse a conforto per giustificare quella pretesa di denaro. Da qui la TANGENTE LEGALIZZATA diviene ESTORSIONE LEGALMENTE CONCLAMATA. La scandalosa richiesta sarà in pretesa davanti un Giudice della Repubblica Italiana . Fu in questo contesto che il Conservatore malgrado minacciato di condanna in caso di mancato versamento del pizzo alla banda, fu condannato . Successivamente nell’intento di offrire una giustificazione credibile all’incredible, il Sindaco Paolo Pellizzari, scenderà a 260.000 auro . Poi a 200.000 euro . Quindi e sempre senza dimostrare alcunché , nuovamente attribuendo al Conservatore di aver addirittura costruito lui l’anfiteatro, la pretesa tangente ( ingiustificata diffusa a mezzo stampa ) scende a 100.000 euro. Il Molosso nuovamente provocato investito da un pioggia di infamità prefabbricate dal Sindaco sotto sua dettatura, ancora non si piega . Malgrado i magistrati Veneti lo condannino, fatto ancora più insolito: senza ammissione di prove ne perizie e consapevolezza . Si Auto sospenserà da ogni concertazione. A condanna ricevuta, rimane irremovibile e ride: O le scuse o si va avanti . Vorrà dire che io passerò alla storia come contraffattore con compagni di merende i predecessori 😛alladio, Cevese Piovene, Strabone, Plinio ecc. ) Insomma siamo tutti contraffattori colpevoli di un medesimo disegno criminoso : Quello di aver riferito quanto da essi citato sull’esistenza di questo anfiteatro . Orbene i contraffattori siamo noi allora . La storia d’Italia la cultura . Non il sindaco .
Infine nelle foto, ultimi a destra la coppia A. Pellizzari / Katia Zoncato l’architetta è la resp. capo dell’Uff. tecnico del Comune . Consulente tecnica del e del Legale del sindaco , il dr. Stern nel processo ordito ai danni del Conservatore al fine di screditarlo. Nell’immagine la Responsabile Tecnica è con A. Pellizzari . I due, allo scopo di aiutare il Sindaco nell’opera di depistaggio, rendere odioso il Conservatore e farlo condannare, diffondevano nei social fotomontaggi mostrando finti sbancamenti di una intera collina. Falsificazione accertata dalla società Google map. inc. Il Pellizzari, messo alle strette da utenti accortisi che si trattava di fake, ostentava sfacciatamente di essere un tecnico e che infine “ci avrebbe pensato la magistratura a rendere “giustizia” (punendo il conservatore ndr) ( Minaccia incredibilmente concretizzatasi con la condanna al al Conservatore e impedimento di verificare i luoghi con un professionale CTU ) .
La condanna inflitta al conservatore si è tramutata tuttavia in un imbarazzante “pasticcio all’Italiana “.Toccherà al nuovo soprintendente calabrese dr. Tinè a sbrogliarlo ?
PALLADIO ? ERA DUNQUE UN CONTRAFFATTORE ? Ebbene si . Per quanto possa sembrare paradossale da questo momento per effetto della condanna i sommi memorialisti Vicentini Strabone, Plinio, Palladio, Cevese, Piovene, Tomasini, Andreis , Giuseppe Becce, il prof. Maurizio Tosi ecc. sono divenuti contraffattori..Tutti colpevoli di avere citato l‘esistenza dell’anfiteatro.
IMMAGINI ORRIBILI parla ancora Il Conservatore del prof. Murizo Tosi: Nel terrorismo che subivamo , la responsabile tecnica del Sindaco per il Comune di Arcugnano signora Katia Zoncato non mancava di postare nei social pubblicazioni sataniste legate a sangue di bambini pugnalati [ durante la prima fase di distruzione ambientale-paesaggistica dell’anfiteatro Berico, al conservatore scomparve il figlioletto in tenera età] e immagini di sacrifici con animali. La funzione psicologica e terroristica rientra nelle tipiche modalità delle associazioni a delinquere di stampo mafioso .
ARCUGNANO- UGENTO Anfiteatro Berico e i suoi bacini dovevano rimanere discariche di rifiuti di Mafia, come a Ugento ll Comune nel quale i sindaco avanzava l’ipotesi che il generoso Peppino Basile fosse stato barbaramente ucciso per “vendetta amorosa” . Ora non solo i rifiuti cementano i due paesi . Il sindaco da poco gemellatosi con Arcugnano nel ping- pong dei reciproci rifiuti non proprio tanto occultati che a volte vanno sue tornano giù per il tacco Italico. Ma la cosa si complica .
VAJONT ? Al lavoro, il prof. Tosi stanco di vedersi scaricare i rifiuti nei bacini dell’Anfiteatro ordinò al Conservatore di inserisce un trasmettitore per monitorare lo zig e zag che compiono rifiuti dei cittadini mentre fanno su e giù tra Arcugnano e la Puglia mentre nuovi abitanti che hanno acquistato “Le ville di Madonia” chiedono al Genio Civile su quali scricchiolanti fondamenta sembra posare la loro villa costruita sul percorso millenario del Pozzo Permanente (PP) e a villa Adriana, Philippe D’Averio ha mostrato a Tivoli fotocopia per scenografia e contesti di storicità con L”Anfiteatro di Arcugnano.[Il Gianicolo Veneto rif. pg. 151 ed. 2019 / pg.160 ed. 2021 ] ? Arricchimento da monnezza che il Comune di Arcugnano incassava?Alla faccia delle raccolta differenziata, in realtà mai smaltita mentre il mondo è all’eco-collasso e si contano i morti .
2016. NON CI PAGHI LA TANGENTE A PROTEZIONE ? VI DISTRUGGIAMO LA REPUTAZIONE E VI OSTACOLEREMO CON OGNI MEZZO! Grazie a un escamotage, cioè un Organizzato da lui organizzato e finanziato con il denaro pubblico, lui , il primo cittadino, Paolo Pellizzari , forte delle sua veste istituzionale di sindaco (senza ammissione di prove a difesa sia in I° e II° grado)otterrà da 2 giudici condanna al Conservatore, e in seguito esamineremo paradossalmente come… per quei reati che viceversa proprio lui che da sindaco di Arcugnano autorizzò: Opere abusive (in F1) da proventi pagati per l’omicidio del Cap . Basile, dalla la strage del Gen. Dalla Chiesa, e sopratutto della strage Borsellino eseguite da manovalanza riconducibile al killer n. 2 del SINDACATO EBRAICO EBRAICO (COSA NOSTRA ) Piddu Madonia ( presso l’anfiteatro di Arcugnano Piddu Madonia era intento a ristrutturarsi la la sua futura villa veneta). Il gravissimo reato di distruzione paesaggistico ambientale attribuibile alla firma del sindaco, poi sempre a sua firma, fasullamente sanato, è avvenuto nel 2002 . Fatto ancor più grave: la distruzione del secolare pozzo permanente dell’anfiteatro (citato dall’accademico Olimpico Renato Cevese ) per sovra-costruirvi ed incassare indebitamente oneri da ville abusive con piscina. Per il conservatore comunque l’attuale estorsione non è ricondurre al Sindacato Ebraico (Cosa Nostra) Essa è un comodo depistaggio mirato a infangare vertici istituzionali che non sono coinvolti .
O VERSATE 5 MILIONI A PROTEZIONE O VI FACCIAMO PASSARE PER ABUSIVISTI La colpa dei 2 tecnici Tosi e Rosenfranz ? Non aver ceduto alle offerte delle Mafia Pugliese e non aver versato i 5 milioni pretesi .
MANI PULITE VICENTINA Che sia in anfiteatro Berico o in Anfiteatro Flavio , normalmente chi riceve questo genere di minacce paga senza discutere troppo perché chi estorce vanta appoggi presso il tal magistrato, verso il tale un Pubblico Ufficiale incaricato a produrre ogni tipo di rogne legali oltre che a a coprire le indagini . E i sequestri si sa, producono danni quanto innumerevoli perdite …Nella squallida estorsione alla vicentina nella città del Commmissario Pepe stavolta , volgarità e ignoranza prevalgono sulla ragione. Più in generale Antonio Parbonetti ha dimostrato come nel Nord Italia la confisca di un’impresa legata alla criminalità organizzata faccia aumentare del 20 per cento il Pil del Comune che la ospita, dimostra anche come le imprese mafiose portino a due risultati: 1) la concorrenza sleale di tali imprese nei confronti degli imprenditori dello stesso settore e 2)l’impoverimento di intere zone. Nel caso di siti storico- paesaggisticamente potetti come la veduta dell’Anfiteatro Berico, utilizzato come discariche occultata nell’ipotesi di commissariamento del Comune per associazione Mafiosa con utilizzo dei tipici metodi mafiosi, scatta il sequestro dalle casse comunali . Qundi bisogna trovare i fondi per la bonifica. Da rifiuti urbani provenienti da Ugento in Puglia il ping pong che arricchisce a dismisura chi riceve la magica fattura di finto smaltimento pagata dalla cittadinanza , non trovano pace . Presso Ugento non hanno discarica e termo-valorizzatore per smaltite rifiuti speciali . Gli prenditori che utizzano acidi nelle lavorazione del pellame, pagano salatamente il costo di smaltimento fidandosi del Comune . Orbene quei liquidi sono finiti sversati nei canali dell’anfiteatro .
SANGUE E LIQUAME Paradossalmente la parte di anfiteatro dove erano al lavoro i tecnici, è stata salvata proprio dalle fondamenta gettate perpendicolarmente al flusso, dalla manovalanza legata ai Madonia . . E ciò a scapito degli abitanti limitrofi su cui i corso d’acqua assassini sono stati dirottati. In anfiteatro, a Este, sempre nella intera Riviera Euganeo Berica, nella Bassa Padana, nel Veneziano, in Polesine, fatti come questi parlano da soli ma sono nascosti da poliziotti che sequestrano ed oscurano le risultanze per conto di politici regolarmente eletti dal popolo .L’allarme è altissimo. Nessuna zona viene fatta salva da questa “terra dei fuochi” di corruzione triveneta””.Arcugnano, luogo ben conosciuto dal veterano Conservatore dei luoghi Franco Malosso von Rosenfranz , ci sono i soliti ingredienti che connotano tristemente il territorio Veneto facendolo divenire un mordi e fuggi . per il turista straniero aggredito senza tregua dal tanfo e dalle zanzare. Nel caso dell’anfiteatro , c’è voluto del tempo , ma i suoi sodali sono stati identificati tutti , Per ruolo e funzione. C’è [ così chiamato dalla banda ] “il chirichetto” messo a fare a guardia delle fuga di notizie nel Giornale di Vicenza. (A dire il vero ci sarebbero anche dei veri giornalisti di inchiesta quando essi non vengono minacciati ) . Il suo compito è quello di tentare di travisare sistematicamente le verità . Ovviamente senza rispettare principio del contraddittorio . C’è il funzionario della Soprintendenza ricattato dalle precedenti denunce che si presta a dire cavolate. . C’è l’immancabile maresciallino, incaricato si insabbiare o peggio di depistare, allontanando le indagini dai veri responsabili di un disastro ambientale senza precedenti, depistato sull’eroico e scomodo Conservatore . Nella banda degli estorsori che tirano le file arrotondando i salari dei preposti istituzionali c’è il Sindaco Pellizzari E u magistrato ? Non c’erto uno con la vocazione per obitorio che ebbero Falcone e Borsellino e altri 25 predecessori morti dopi il 10 luglio 1943. Scomode verità che si dimenticano di quanto il cammino della Giustizia sia lento . Ma inesorabile.
PALLADIO; CEVESE , PIOVENE : TUTTI CONTRAFFATORI ? Condannato col contributo dei magistrati archiviatori del Crack Banca Popolare Vicentina per “Contraffazione” su ricostruzione dell’ estorsore della banda, Rosenfranz, paradossalmente fu ritenuto colpevole di aver riferito circa l’anfiteatro quanto riportato dall’archietto Andrea Palladio a tutti i sommi memorialisti . Durante gli avvertimenti, con il prof. Tosi , minacciato, intimidito, perquisito, diffamato, ridicolizzato. condotto a giudizio ed infine fatto segno di grave attentato. E’ autore di incontestati 33 libri spariti” prudentemente “dai banchi della maggiore libreria Vicentina.
I DUE STUDIOSI RIFIUTARONO DI VERSARE LA TANGENTE ALLA CUPOLA : CONDANNATI DA MAFIA E TRIBUNALE che accoglie la tesi dell’accusatore (l’estorsore della banda cioè il Sindaco ).
VILLE ABUSIVE SULL’ ANFITEATRO: COSTRUITE CON IL PREMIO PAGATO PER LE SANGUINOSE STRAGI Gen. DALLA CHIESA , Cap. BASILE , BORSELLINO . LA FIRMA E’ DEL DEL SINDACO PAOLO PELLIZZARI ?
ARCUGNANO COME IL FAR WEST . Sotto il cartellone che segnalava l’ area privata l’accesso dell’anfiteatro un cerbiatto sventrato . Per esporlo in area privata manco bastava l’obolo nell’iter preteso dal Comune attraverso il proprio concessionario esclusivo.Dovevamo togliere i segnali dopo aver ripetutamente domandato assistenza all’agente di PM Roberto Polato che a suo dire informava un sindaco “sordo” . Cambiarne il fondo dei segnali mentre manco lui sapeva che colore approvare ! “Pena sarebbe intervenuto un Ufficiale (poi risultato estraneo ) e un sottufficiale dei Carabinieri” . Ma erano queste delle quisquiglie rispetto ai 5 milioni richiesti a protezione.
LA PERQUISIZIONE . Malgrado le numerose denunce di tecnici ed esposti degli abitanti non a chi commise gli abusi edilizi, ma contro l’equipe Tosi colpevoli di aver ripulito le terrazze dal fango causato dai loro abusi. Racconta il Conservatore : Resistemmo ancora. La annunciata perquisizione arrivò- A tenere i rapporti con la magistratura era sempre il pregiudicato agente di PM servizio per il Comune di Arcugnano Roberto Polato. Una perquisizione costantemente “radiocomandata” in cui sottufficiale addetto al rinvenimento di atti sembrò costretto a fingere di dimenticarsi (anche in giudizio) di aver rinvenuto tutti i blocchi sottratti al teatro e portati nell’area di operazioni riconducibili alla manovalanza dei Madonia . Nel merito, Il maresciallo veniva costantemente impegnato attraverso la sua utenza a eseguire ordini da un superiore. (Tabulato e conversazioni prese in maniera lecita sono disponibili per 7 annni negli archivi delle compagnie telefoniche. ) Gli ordini palesano affinché selezionasse quello che doveva apparire da quello che viceversa era da omettere. Nei piano degli estorsori , inizialmente dovevamo prestarci a danneggiare il ministro Franceschini succeduto a l Ministro Giancarlo Galan la cui segreteria era al corrente delle violazioni perpetrate dal s Sindaco. . Ovviamente respingemmo denaro . Durante le successive altrettante videoregistrazioni avvenute nel successivo sequestro, vandali colti in flagrante operavano tranquillamente rimozione di blocchi e scalinate e ADR beffandosi di denunce e dell’inerzia delle magistratura (deviata) e del sequestro ivi imposto. Ancora oggi al protocollo dei Carabinieri nessuna indagine è stata compiuta sulle continue sparizioni, demolizioni di blocchi . Quindi sotto la pressione costante del terrorismo di cui l’Anfiteatro è terra di investimento, depositarono ai piedi del cartellone un cerbiatto sadicamente torturato fino alla morte i cui urli echeggiavano in tutta la ex baia dell’anfiteatro. Tuttavia neppure allora pagammo. Le minacce intimidatorie si appalesarono quando eliminarono il prof. Tosi intimandoci subito dopo di far sparire il suo dossier ( posto in sicurezza in UK) . Quindi uccisero a fucilate l’ecologista informatore Mauro Pretto. Non parchi, spararono per avvertimento a un esercente Arcugnanese che che aveva manifestato simpatia per il recupero del teatro . Il giorno in cui il SUV investì passando sopra 2 volte al corpo del Conservatore (l’unico attentato in cui fu gravemente ferito ) fu richiesto al comando di PM di Longare Arcugnano di non cancellare il record contenete le registrazioni col passaggio delle auto durante nell’ora dell’attentato. Il comandante di PM , un professionista siciliano da poco in servizio ad Arcugnano allargò le braccia e manifestando l’idea di dimettersi per incompatibilità. (Data la gravità dell’attentato di stampo mafioso) invitò a rivolgersi , protestando carabinieri di competenza alla già nota per le mega- omissioni stazione di CC comandata dal sottufficiale M.llo Battocchio, raccomandando di conservare i record. Il M.llo Battocchio è Il sottufficiale comandante a sua volta del sottufficiale che ha esegui gli ordini di dimenticarsi di menzionare l‘enorme muraglia di blocchi storici sottratti all’anfiteatro .
INDAGINI ADDOMESTICATE? Risulta inoltre che negli anni scorsi come neppure allora la Soprintendenza conservi in protocollo in cui essa da Carabinieri come dal Comune essa sia mai stata informata degli avvenimenti determinanti per la difesa nel depistaggio al Conservatore . Una prova miliare pluri -denunciata e segnalata dall’equipe Tosi. Una prova difficile da spostare. Il sottufficiale Comanda un paio di stazioni dei Carabinieri. Quella di in Brendola nella nota divenuta “omertosa” Riviera Berica. Stazione dietro la quale, aapochi metri si celava quella che era la terza abitazione del killer n. 2 del Sindacato ebraico Piddu Madonia (stragista Borsellino) . Il sottufficiale minimizza sulle vicende anfiteatro. In presenza del subalterno dice : Sembra Disneyland ( il luogo dove per le cui ricerche e conclusioni hanno dato la vita l’archeologo prof. Maurizio di Tosi e l Mauro Pretto e tanti altri ) .
*Il sindaco Pellizzari “per difendere la sua figura istituzionale, a suo dire offesa” dalle analisi del Conservatore [Malosso Rosenfranz : “se un magistrato delle Repubblica Italiana disponibile a sfidare possibili ritorsioni disponesse giuste indagini in Anfiteatro Berico, accerterebbe subito quanto accertai io quando su ordine dfel pof. Maurizio Tosi semplicemente collocando un trasmettitore potei mappare il reale percorso dei rifiuti consegnati dei cittadini Arcugnanesi che in buona fede, pagandogli la TARI al Comune non immaginano che i sacchetti finivano nelle conca dell’antichissimo anfiteatro dop un ping -pong con Ugento “] Non sarebbe quindi responsabile lui di quei rifiuti che senza affrontare il costoso smaltimento pagato dai cittadini, ritorna al mittente occultato nelle nascosta conca e nei laghi del millenario Anfiteatro Berico. Al suo posto lo sarebbero dunque altre figure istituzionali che anzichè vigilare ne avrebbero favorito l’occultamento . Complicità ormai tipiche delle organizzazioni criminali mafiose operanti nel territorio vicentino di Arcugnano. Sempre il Sindaco attraverso uno capace studio legale a cui si rivolgono con successo imputati colpiti da clamorose imputazioni ( grossi truffatori operativi nelle provincia Vicentina), lo studio Legale Stern, noto anche per aver difeso vittoriosamente le Bestie di Satana. Lo studio legale di cui è titolare il sindaco di Asiago anche lui alle prese con una vicenda legata a discariche tossiche pericolose. Tuttavia come dimostrato da innumerevoli denunce, la discarica in Anfiteatro Berico Querini Colonna di Arcugnano, a differenza di quella che in Asiago sta preoccupando per disastro ambientale la popolazione sottostante a causa delle filtrazioni del percolato, è un deposito di monnezza urbana i cui residui conciari e farmaceutici locali ed ( assolutamente non attribuibili ai siciliani Madonia e agli Agizza su cui cui falsamente depistarono gli estorsori per formare terrorismo psicologico volto a distruggere carriere politiche a cui volevano affibbiare la regia ) .
TANGENTE ANFITEATRO BERICO. IL DEPISTAGGIO VERSO IL GIUDICE SICILIANO RENDE Riferisce Franco Malosso von Rosenfranz stanco ed esasperato per le continui tentativi del Sindaco di provare a servirsi di me per per i suoi fini, i suoi progetti, i suoi regolamenti politici . Secondo il prof. Parisi UniSapienza Roma ) oggi , in generale c’è un vero totalitarismo culturale a servizio del capitalismo. Questa è un aera in cui si vuole premere l’acceleratore per andare oltre in un disegno mafioso sanguinario . Un monito palpabile che intima : O accetti o sono guai , Io in anni pressioni di ogni tipo non ho mai voluto accettare compromessi. Monnezza qui ? Fate quel che vi pare ma sta massa di rifiuti che in realtà non affrontano i costi di smaltimento, evitate di non imboscarceli nella conca dell’anfiteatro ( il traffico fu seguito mediante un trasmettitore). Così si esprime ridendo il Conservatore sula Comunità Arcugnanese . E’ una sottospecie delle città del Commissario Pepe. un film che qualche produttore a fine covi 19 vorrebbe rifare . Vede , qui Moltissimi vicentini reggono bene la loro sporcizia. Vivere immersi nel tanfo . Lo considerano un elemento naturale come i tumori scatenanti . Chiedete a un commercialista svizzero dove in EU ungendo le persone giuste si può ancora pianificare una produzione inquinante … Un popolo abituato a convivere con il proprio disordinato sudiciume . Non hanno mai letto Strabone. … Di quando le acque scorrevano … Trovano normale non potere scoprirsi al sole a causa di parassiti, zanzare. Salutare bere il prosecco ai pesticidi. Scappata all’estero la creatività essi convivono benissimo con paggetti e scudieri addetti ai lavori dentro una enorme incontrollata pattumiera a cielo aperto cin addetti ai lavori che almeno così campano dividendosi il bottino e pagano il mutuo, la rata da pagare … A me importava solo che qui sta ricca mercanzia non fosse occultata. Insomma che non si allargassero troppo. con sti traffici di rifiuti e d edilizi davvero fantasiosi. Niente da fare . Denunciare è inutile. ? Magistrati conviventi col traffico? Distratti? Terrorizzati ? Mancanza di organico ? Distruggere poi una veduta storico paesaggistica . Ugualmente, ai vicentino non importa.. Ma qui almeno qui lasciate che la cultura abbia il suo spazio aperto a tutti .
LA COLPA E’ DI MATTARELLA, E I SICILIANI ? Per il Conservatore appare grottesca, puerile la messa in scena organizzata da questo Sindaco Italiano per provocarmi . Tante volte ingaggiava qualche influencer dettando le sue commedie e io mi sono trattenuto dal svergognarlo . Ma questa esternazione a cui durante l’estorsione abbiamo collezionato ogni genere di persuasioni occulte è difficile da non commentare. Forte delle sua veste istituzionale, giocando sul Se greto di Stato a cui io sono strettamente vincolato, apparendo convincente , ma in realtà è seduto in un castello di carta pronto a scoppiare, è riuscito in I° e con una sorta di copia ed incollla in II° grado a fare condannare me al posto suo e così, apparentemente a nascondere complicità e responsabilità . Retroscena comunali che abbondano . Vicende a cui io non mi sono mai prestato e ne mi presterò e così pure deporre su questi fatti giacché coperte da segreto di Stat o da cui non intendo svincolarmi che alla lunga ste sue giustificazioni stanno danneggiando la reputazione socioculturale legata già al precario al turismo del paese. Perché poi dovrei fargli io da apripista a faccende che lui ha condiviso, lo sa bene solo lui. E così essere io utilizzato per aiutare lui a liberararsi dei suoi vecchi compagni di merende .Io non mi sono mai prestato a questi giochi politici
LE ARMI DELLE RAPINE IN RIVIERA BERICA NASCOSTE IN TRIBUNALE? Per dare più vigore all’estorsione, subimmo anche anche Il depistaggio verso registi che nel terrorismo stragista dovevano deviare verso il Giudice siciliano del Tribunale Vicentino Luigi Rende [già denunciato per una precedente estorsione e durante le rapine in Riviera Euganeo Berica per possesso di armi a matricola abrasa nascoste in Tribunale ] Il magistrato trasferito a Brescia. E proprio a Brescia entra in contatto con il magistrato Bonanno il cui figlio rapina con mitraglietta a bordo dell’auto del padre magistrato. . Questa regia estorsiva dimostratasi molto informata ed agguerrita è certamente composta da disinibiti addetti ai lavori. Probabilmente gente in che assenza di una dose di droga infangherebbe anche la propria madre.
PRENDI I SOLDI E SCAPPA! Questi malandrini si vantavano di conoscere chi può spegnere le telecamere nel territorio e chi dal tribunale gli avrebbe fornito loro le armi . Campioni d infamità. Una estorsione alla luce del sole come tante ormai … Tranche di denaro dilazionate che la banda voleva fossero consegnate a emissari in attesa presso il piccolo aeroporto Thienese di Villaverla. Iniziammo delle indagini. Facemmo delle verifiche riservate a cui non fu possibile dar seguito perché purtroppo ostacolate fa una naturale, ovvia diffidenza del Cav . Gianni Zonin consigliere del teatro LA FENICE, di BPV e Banca Nuova Palermo di cui presidente Bernardo Mattarella dipintoci dagli estrsori come un “concorrente”. Così intanto per le ulteriori istruzioni sul versamento delle tranche dovevamo riferirci a G. Procopi, il suo commercialista [suicidatosi prima di essere sentito] . Insomma anche il cavalier Zonin doveva risultare il regista della estorsione . Per 5 milioni ? In questa continua opera di intimidazione volta a terrorizzarci . tenerci sulle spine per farci scucire più denaro, per dare più vigore all’estorsione, a queste continue provocazioni che nelle loro regia ingannarono anche i prof. Maurizio Tosi per quelle che dietro mie successive , approfondite, più accurate indagini dal 2018 considero dei depistaggi. La eventuale pressione estorsiva attribuibile di Piddu Madonia poi che dal 2009 dopo la strage Borsellino, risulta estranea , Inoltre risulta astretto al 416 bis. A chi serve depistare su lui come capro espiatorio ? Una mossa per scoraggiare clemenza dopo tanti anni di detenzione ?
I FARMACI RINVENUTI PRESSO I BACINI DELL’ANFITEATRO Per il conservatore si tratta di un altro depistaggio volto stavolta a far tacere bocche scomode . La clinica Villa Margherita sopra Monte Giove si affaccia sull’anfiteatro e i suoi bacini . Ovvio che sapere che hai una clinica che si affaccia sul lago del Do Fons, la Fontega, il più antico lago del nord Italia dove si lamentano morti per rifiuti tossici non fa bene alla salute di chi vi soggiorna. Ecco che allora davanti al visibile scempio occultato di rifiuti che fluoriescono da ogni parte della sua acqua, qualcuno prende carta e penna e scrive sui social che il Sindaco dovrebbe smetterla di raccontar balle in quanto è perfettamente consapevole delle situazione che solo lui ha generato (comunque bonificata meramente solo nell’area di competenza del Conservatore ). Da qual momento : Che strano ! Si ritrovano dentro anche residui di farmaci clinici ed altre tracce . Un altro depistaggio punitivo fatto ricondurre volutamente alla clinica fatto di residui gettati li dentro da una dipendente infedele?
La spavalda e coperta banda che nel suo taglieggiare vanta apertamente di avere giudici disponibili in Procura non esita a tentare di punire ed avvertire allo scopo di procurare problemi a chiunque gli taglia la strada .
AMANDA LEAR , DAVID BOWIE – GIUSEPPE BECCE, LENI RIEFENSTSTAHL E L’ANFITEATRO BERICO
Nei social è stata fatta circolare la voce che a causa dell’amicizia di vecchia data che collega lei al dr. Bechstain Giuseppe Becce (dirigente delle Cinematografia Tedesca UFA e donatore del museo di musica d’atmosfera ” Kinothek,” a lui intitolato presso il complesso Monumentale dell’Anfiteatro Berico) .
Lei sarebbe L”Orson Wells delle situazione . Insomma lei potrebbe essere d’accordo con questo sindaco fingendo conflittualità per rilanciare gratis a piene pagine la pubblicizzazione in occasione della sua riapertura dell’ anfiteatro. Ponendolo così tra vero e falso alla stregua del giochetto che organizzarono il collega amico di tanti films con Leni Riefenstahl ( l’autrice di Fest der Völker“ e „Fest der Schönheit“ consideratu fra i 100 migliori film al mondo) . “David Bowe collega del Becce e Salvador Dali utilizzarono l’ambiguità di Amanda Lear così giocando sul suo sesso per far cassa.
Niente di più falso .Qui la morbosità non c’entra e io mi dissocio fermamente dagli ennesimi tentativi di provocazioni e delle altre sparate di questo Sindaco. L’unico sindaco che per parere quale Conservatore di lunga data del territorio Arcugnanese e non solo delle Mioni- Papadopoli – Wollemborg ecc e che difesi , e lo feci pure rapportandomi con un magistrato, dentro l’allora erede di quel Tribunale di Vicenza Tribunale un tempo a sua volta guidato dal Magistrati del Calibro del dr. Pertile da cui nasce il Tenore del Becce e del Toscanini, Aureliano , ultimo amministratore delle fabbrica di pianoforti Rosenfranz Maltarello di mio nonno e Antonio Fogazzaro del dr. Nazzari da cui esce l’attore Amedeo ( Cena delle Beffe) . Film musicato dal mio maestro Berlinese Vicentino Giuseppe Becce dopo il quale Guido Piovene presta la sua consulenza per la Sua Letere a una Novizia in Anfiteatro il film con Jean Paul Belmondo presso l’altro anfiteatro scomparso di Prato delle Valle a Padova Con il successivo sindaco dr. Gozzi, ebbi colloqui importanti insieme a un noto imprenditore gestore pubblico per l’apertura e la conversione del teatro/museo al pubblico dell’anfiteatro Ed anche e pure sotto la supervisone dell’arch . Sandra Brentani successi idee per ripulire la antica strada delle Gioturna (Scaranto Alto ) e l’accesso nfferiore del teatro presso la porta 1 . Riaprire a spese dell’equipe archeologica del prof. Maurizio Tosi .Poi in seguito all’inerzia circa le vicende del Calcio Finmarc convergenti all’agente di PM Roberto Polato in servizio al Comune di Arcugnano, pregiudicato per possesso di sostanze stupefacenti Testa di legno ? Costretto ricattato ? di magistrati ho compreso che è stato anche lui intimidito e non si può farne colpa perché vive isolato e ha una compagna a cui tiene.
Io non son mai stato compagno di merende del sindaco dr. Paolo Pellizzari . Fino ad oggi il can can che ha aizzato con la gente che mormora che siamo d’accordo mi ha creato notevole imbararazzo. Constestarlo ? . Dipendiamo da lui . E’ pur sempre il sindaco da cui dipendono permessi, licenze ecc. . Ogni volta che mi provoca, recitando la parte dello lo zelante sindaco giacchè secondo i tecnici del Comune e i giudici sarei io (e non lui ) l’abusivista edilizio …. per poi dire : IO SPERO CHE IL PRIVATO io ) FACCIA VALERE le sue ragioni . A queste provocazioni che offendono la mia reputazione e tutto l’amore che ho impiegato nel restituire donandola un opera, fin tanto che non ricomincia a dettare sui comunicati ai fiancheggiatori funzionali (influencer) mi sono troppe volte trattenuto . Limitato a intervenire se non propio quando l a diffamazione supera i limiti delle decenza . .Doppiamente imbarazzante per me è questa situazione essendo lui anche il nipote dell’avvocato (anche mio ) Lorenzo Pellizzari, legale dell’acciaieria di mio cugino parzialmente subentrata a quella dei pianoforti Rosenfranz -Maltarello amministrata da Antonio Fogazzaro. Fu proprio suo zio l’avvocato Pellizzari che in veste di presidente CCIAA primo allarmò pubblicamente rivelando la lista degli imprenditori Vicentini che riciclavano il denaro del ritenuto killer n. 2 del Sindacato Ebraico ( Cosa Nostra) il Madonia.
PARTE DEL DENARO DENARO DEL BARBARO RAPIMENTO CELADON SPESO DA ALTRI IMPRENDITORI VICENTINI A VICENZA ED IN ANFITEATRO Vi era certezza che il denaro estorto ai Celadon e ad altre famiglie di rampolli vicentini e non solo brianzoli sequestrati non fossero finiti riciclati solo attraverso le banche Svizzera per finire investiti in Milano 2 ma che fossero stati spesi e reinvestiti proprio da investimenti riconducibili ad altri imprenditori vicentini all’epoca in forte crisi economica nel vicentino . Su questa indagine in cui rientravano anche accertamenti di denaro che finanziarono la costruzione di blocchi abitativi costruiti sulla villa Amelia dei principi Colonna che si affaccia sempre nell’area di competenza del sindaco Pellizzari in Anfiteatro. Si questo troncone stava indagando Giovanni Falcone prima delle strage ch egli costò la vita. .In Anfitatro Berico questo aspetto fiscale era seguito da magistrati di Caltanissetta e ci lavorava anche un raggruppamento militare speciale delle GDF.
Da li parlare di qualcosa che tanto da vicino ha caratterizzato la mia infanzia e adolescenza. avrei preferito davvero fare a meno . Ora , nei limiti del possibile perché a certe vicende sono vincolato dal Segreto di Stato che intendo rispettare perciò coerente a questa scelta mi sono avvalso della facoltà di non rivelare nulla ai giudici . Non fui io a piazzare le trasmittenti ad Arcugnano e Longare presso la stazione dei Carabinieri dove dormiva Madonia per cui altro non c’è da dire . Limitatamente a questa vicenda e qualora questi magistrati volessero procedere , malgrado le provocazioni del Pellizzari dispongono di ogni elemento di prova sono stato costretto a ribattere perchè costui continua a provocare . Va in TV e usa termini tip : Malosso Soccombe ecc… Il Vantarsi di essere e dimostratamente un estorsore mafioso evidentemente produce. Non capisco oggi a che serve rovinare reputazione di altre persone, intere regioni. Memorialisti illustri . Turismo. il Madonia operava presso Vicenza . Questo nel tenore dei messaggi estorsivi , si palesava continuamente. Proventi tracciati dai sequestri di persona, ai danni di figli di industriali vicentini , brianzoli e da droga . [quando Madonia approvata la bomba destinata alla strage Borsellino operavano qui presso l’Impresa locale [omiss ] vedi di corrisponderci il dovuto se non volete avere noie giudiziarie ] . Asesso però i sono stufato di queste provocazioni . Che questo Sindaco si assuma la responsabilità della regia . Come essa , sotto gli occhi dei propri dipendenti comunali da lui è stata concertata . Il suo ” castello ” è di carta . Vittima dei suoi tecnici ? Se questa stategia gli è stata imposta o se è vittima di una macchinazione dei suoi tecnici , lo dica! .
Il Sindaco dopo la provocazione al conservatore chiese di andare in Tv e disse : _Li è tutto fasullo...Spero che il privato (cioè il Conservatore dell’anfiteatro Querini Colonna Marzotto) possa far valere le sue ragioni . A far perdere pazienza e reputazione al Conservatore incolpato di una impossibile ricostruzione per un uomo solo però il piano non riesce. Egli non rivelerà alcunché al suo processo ed intervistato sul punto aggiunge : In primis e nel rispetto di un mio paese d’origine, sono qui legato personalmente e indissolubilmente a operazioni coperte dal vincolo di Segretezza evidentemente poste a ragione di tutela e protezione di agenti operativi sotto copertura ecc. . L’Anfiteatro Berico è legato a denaro speso nelle strage Borsellino e pertanto ancora coperto dal SEGRETO DI STATO. Chi ha congegnato eda appoggiato tutto questa estorsione è comunque una persona che ha opera a metà strada all’ombra nello stato disponendo di canali di informazioni riservati. .
IL SINDACO PELLIZZARI : NON SONO ANCORA RIUSCITO A CONFISCARE L’ ANFITEATRO? LA COLPA ? E’ DI MATTARELLA“ . Corre il 2016 . L’anno in cui raggiungono il culmine i redazionali d’inchiesta diretti al Capo dell Stato on. Mattarella. Prima di essere assassinato Giovanni Falcone rivelò: “ I voti dei Corleonesi e dei Madonia furono determinanti per l’elezione di Bernardo Mattarella caldeggiata sopratutto dal ritorno dei liberatori italo-americani . Orbene nell’ l’anfiteatro di Arcugnano, Piddu Madonia qui investì proventi ottenuti dopo la strage del Gen . C. A. Dalla Chiesa, dell’omicidio Capitano Basile, della strage Paolo Borsellino. Nel merito qui pesano anche le recenti rilevazioni di un pento di Mafia sui rapporti Berlusconi- Madonia . Quando il prof. Tosi fu minacciato dalla presenza in città di componente delle belve della Banda della Magliana omicida dei sequestrati ( in particolare famoso per l’ostaggio già soppresso che veniva estratto dal congelatore) che in caso si mancato versamento della tangente anfiteatro a decidere suo assassinio sarebbe sarebbero il fratello del Presidente Antonino Mattarella in affari con Nicoletti il contabile della Banda era il 2017 . Dopo alcuni mesi di verifiche Io non volli più credere a questa versione montata ad hoc per danneggiare i Mattarella . Fra l’altro l’assassino, di Mauro Pretto e prima di quello di Gerardo Nappi proveniente da tutta un altra organizzazione.
Il sindaco in quella intervista smentito dai documenti che scorrono alle sue spalle viceversa si definisce falsamente ignaro dei ventennali lavori e costretto a intervenire quando risulta che per iscritto nel suo Comune il conservatore perennemente in sos per mancanza di organico e di aiuti, conclamando la storicità dei luoghi e le violazioni paesaggistiche (documentazione che un ordine superiore ai carabinieri impedì di portare a conoscenza alla magistratura inquirente manifestò nel 2002 come si evince al protocollo, data non certo sospetta ( 2002) che l’opera di recupero (Museo Bechstein, Vera Casa di Giulietta, Anfiteatro marittimo Querini Colonna fosse donata alla cittadinanza. Quindi che interesse ha un sindaco che riconosce la bellezza di un Anfiteatro a prendersi un qualcosa che è già suo ? E a squalificare tutti i sommi memorialisti attraverso la condanna al Rosenfranz affermando(senza consistenza e possibilità di dimostrare nell’impedimento dei magistrati perizie e prove dal arte dello Conservatore di prove) che esso è una ricostruzione? Qual’è il vero movente ? Che c’entra il presidente Mattarella ? E che c’entra suo padre con il figlio Sergio replica il Conservatore. Mio padre Ettore Malosso ha ammazzato almeno 17 inglesi . Anche e ammesso che siano stati omicidi volontari, che ‘c’entro io ? La figlia dell’asso della caccia Herman , Goering il n. 2 di Hitler lavorò nel “casinò di caccia” dei von Opel collaborando con i liberatori americani. L’elenco è lungo. Che c’entrano scelte di genitori dettate da una situazione di emergenza durante una amministrazione fascista che mandava gli italiani alla decimazione di massa aggredendo popolazioni deboli in una assurda Guerra ?
2016 -2017 Nel diffamare per provocare la pazienza di Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz l’obiettivo del sindaco si palesa chiaramente a qualsiasi investigatore : contribuire politicamente a gettare nel fango il ministro dei beni Culturali Dario Franceschini subentrato a Giancarlo Galan, l’ ex ministro predecessore dobitamente informato delle storicità dei luoghi e affibbiare falsamente al Capo dello Stato Sergio Mattarella la mancata confisca del teatro, .
In realtà un tentativo truffa del sindaco volto ad impossessarsene occultando continue azione terroristiche si stampo mafioso .
.Malgrado nel video, successivamente , perfino le comparse rivelarono di essere state da lui assoldate e “mal pagate” , si arrivò a sentenza in cui un magistrato definì “ pseudoculturali ” le conferenze degli studiosi prof. Maurizio Tosi, guru mondiale dell’archeologia, fra i 5 più noti al mondo e classificatore ventennale del suo recupero e del Conservatore del paesaggio Franco Malosso von Rosenfranz quindi con tuti i sommi memorialisti tra cui Palladio Cevese, Guido Piovene colpevole di aver rivelato su esso. Vittima finale anche del mancato pagamento delle tangente dopo l’omicidio del prof. Maurizio Tosi e dell’Ecologista informatore Mauro Pretto, ucciso a fucilate .
Radiografia del sistema inquisitorio : Paragonate alle persecuzioni di cui in vita fu vittima Carlo Scarpa gli accadimenti di cui è vittima Franco von Rosenfranz eroico difensore del paesaggio devastato dai malviventi istituzionali ! Nella Banda, per ottenere la condanna al conservatore anche un funzionario delle Soprintendendenza già denunciato per corruzione per i fatti dell’Aquila .
A VICENZA : TURISMO CULTURALE VICENTINO IN GINOCCHIO . LE STRUTTURE ALBERGHIERE ALLA FRUTTA? Basta leggere i blog di commenti all’estero . Il Turista che non si dimentica le stagioni dei rapimento “AGIP – CELADON” .Poù in generale anche verso propri connazionali . Le figlie del Giornalista ZDF Kronzuker . Paura a dormire nelle città del Palladio vittima di una criminalità dilagante ? Siamo solo agli inizi del pastiche vicentino all’italiana nelle città del Commissario Pepe. . Nelle denigrazione anche il noto vicentino Berlinese dirigente dell’UFA. Basta leggere nella clamorosa sentenza contro Rosenfranz , le dichiarazioni di questo “disinformato ” Soprintendente. Il Magagni, piovuto a Vicenza durante il periodo di sua imputazione per corruzione ai fatti dell’Aquila e qui catapultato a viva forza per dar manforte alla banda degli estorsori nel fattaccio . Messo li frettolosamente a sostituire i predecessori che viceversa, sebbene disinformati dal sindaco occultatore ma comunque a conoscenza contribuirà ulteriormente a squalificare al mondo l’immagine della città di Vicenza. Tra una Procura di Borgo Berga che abusivamente da ombra alla Rotonda del Palaldio e un Anfiteatro di cui lui non sa nulla. La città delle vicenda narrata di Giulietta narrata da Luigi Da Porto e così ripresa a Verona da John Florio (Shakespeare) . Eppure c’è l’esistenza di un elegante anfiteatro, il più grande delle città, così come sempre citato sopratutto dai suoi sommi memorialisti , quello dell’ anfiteatro della Villa di Arcugnano Capoluogo tra cui Francesco Tomasini, Antonio Fogazzaro, Andea Palladio, Guido Piovene, Renato Cevese, Giuseppe Becce , Galileo Galilei , Antonio Fogazzaro, Mario Andreis ecc. che da sempre esattamente come il suo Conservatore Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz , riferirono sulla presenza dell’anfiteatro, (per questo, incredibilmente condannato per contraffazione) . Villa Adriana come L’anfiteatro Berico . Per contro, nessuna indagine da parte dei magistrati preposti per la trasformazione del suo lago, il più antico del nord Italia trasformato in una discarica abusiva fino all’oasi Borgo Casale . Impresa fatta occultare con dalla regia di politici locali. Alcuni di essi ancora in libertà quindi capaci di manipolare lo scandalo. Il Magani terminata la sua opera che ha offeso l’immagine del prof. Maurizio Tosi è stato ora sostituito dal dr. Vincenzo Tinè e viceversa . Indovinello : durante l’estorsione all’equipe Tosi, chi è la persona nelle istituzioni che ha deciso questi repentini avvicendamenti ? Una eredità ingombrante quella che si trova davanti l dr. Tinè Restiamo alla finestra! Ne vedremo di belle sorride mentre narra il conservatore.
l’ESTORSIONE : Non ci volete pagare i 5 milioni a protezione ? OK. “Abbiamo in mano i Furlani i Marini e i “Mariani ” scrivono gli estorsori agli studosi e al Conservatore che non li vuole assolutamente incontrare ne vuole aderire al vantaggi della protezione offertagli. Viceversa precisa il Conservatore, ci mettemmo subito a fare indagini . Escluso il nome del Gen. SA (defunto) capo di Stato Maggiore AM Giuseppe Marini comandante di quelli idrovolanti del Reparto Alta Velocità che fono al 1934 facevano scalo nella Baia del Lago dell’Anfiteatro, escluso quello del Magistrato dr. Lionello Marini , che presso la sommità ne abita una delle ville abusive costruite dalla manovalanza riconducibile ai Madonia e che per il sottostante Conservatore non nutre motivi per vessarlo è evidente il vanto della banda punta verso magistrati Ines Marini Stefano Furlani ed Elisa Mariani ( questi ultimi due già legati alle archiviazioni del crak BPV BANCA NUOVA nel cui gruppo, il Tosi e il Conservatore, al commercialista Giampietro Procopi erano invitati a rapportarsi per definire le modalità di versamento delle tranche relative all’estorsione. ) . Come nel meccanismo spiegato dal ” sistema Palamara”? Coincidenza (il primo gli impedisce di entrare a estrarre prove in anfiteatro quando è sequestrato) ? Saranno principalmente questi due magistrati a condannare il Conservatore che senza ammissione di prove ne perizie, ne possibilità di rivelazione di segreti vincolati dal Segreto di Stato, impossibilitato a difendere se stesso e quei luoghi di storicità inconfutabile millenaria “soccombere” . L’annuncio con questa parola viene vantato nuovamente, provocatoriamente dal solito sindaco estorsore della banda . Effettivamente, al poso suo è i Malosso che soccombe . Sarà lui a subire la condanna per “abuso edilizio“ . Neppure con il collega del on, Mariano Rumor, il Ministro Emilio Colombo (che diede colpa dell’acquisto di stupefacente alla sua scorta GDF) si era arrivati a osare tanto. Emblematica è la consapevolezza che emerge dai componenti della banda soliti a vantarsi delle collaborazione di soggetti istituzionali e la conseguente ostentata impunità.
“ABBIAMO IN PUGNO UN PAIO DI MAGISTRATI LOCALI ” Insomma bottino da pagare apparentemente elevato, preteso a protezione dai criminali è giustificato dal bonus a sua volta preteso dai magistrati? Una banda che proponendo a pagamento la classica “protezione” mafiosa si deputa a risolvere qualsiasi controversia avendo in pugno un paio di magistrati locali e anche giornalisti disponibili a fare da fiancheggiatori funzionali. Nelle vicenda processuale avente oggetto la offerte di protezione per l’equipe del prof. Maurizio Tosi in Anfiteatri Berico si fa riferimento tranquillamente perfino con SMS a un Giudice residente in una delle ville abusive in Anfiteatro. L’altro, un siciliano già denunziato per associazione mafiosa, estorsione, detenzione occultamento di di armi con matricola abrasa quando nascoste in Tribunale mentre avvenivano e continuano rapine compiute ai danni di orafi vicentini di Arcugnano e Riviera Berica proprio nel locale Tribunale, di cui è presidente il Tirolese dr. Rizzi . Una Procura assurta clamorosamente alla cronaca per i dipendenti infedeli che si sono avvicendati vendendo come servizio optional dati riservati e non solo . Del resto, da anni la banda è incurante di lasciare continue e ben documentate tracce vantando/offrendo a loro volta super-protezioni Istituzionali alle vittime. Ne sa qualcosa l’ex sindaco Paolo Gozzi. Le sue denunce di presunto dimostrabili ammanchi contro il pregiudicato agente di Polizia Munincipale di Arcugnano che sembrava occultare i ventennali studi in Anfiteatro ai sindaci, mai hanno avuto un seguito.
“PAGARE LA PROTEZIONE O SONO GUAI “Nelle minacce la banda che offre “pacchetti joint venture ” di impunità con la Magistratura se ne frega delle decenza. Gli inviti a versare un impossibile pizzo , sono precisi, circostanziati. Dimostra così essa di possedere notizie altamente riservate non disdegnando di avere per complice oltre ad Ufficiali ai vertici dei Carabinieri, la regia del Presidente delle Repubblica e del CSM, del di lui nipote presidente di Banca Nuova Bernardo Mattarella, del suo fratello Nino come referente per la Banda dei sequestratori di persone della Magliana dove dicono lui può reperire killer Corleonesi dei Madonia (per il Conservatore una millantazione atta a dare più vigore all’estorsione) mentre il Sindaco dr. Paolo Pellizzari di nuovo e per più volte pubblicamente dichiara che non può aprire l’anfiteatro alla cittadinanza e non può procedere a “regolarizzare gli abusi “in Anfiteatro a causa del presidente Mattarella . Le sue richieste sono beffarde e disinvolte come presentate da chi è certo che comunque vadano le cose, lui la farà franca. E’ questo lo scenario in cui SENZA AMMISSIONE DI PROVE, Rosenfranz effettivamente fu condannato . Ancora oggi minacce e millantazioni proseguono indisturbate . Perfino rivolte a “far sparire” documenti , analisi , campionature al professore veronese Maurizio Tosi ( continuatore parziale dell’accademico prof. Renato Cevese classificatore ventennale dell’Anfiteatro Berico dal 1997 fino al suo omicidio nel 2017 ) .
TERRORE ANCHE ALL’INTERNO DELLA SOPRINTENDENZA D VERONA? Altre prove ritrovamenti archeologici aggiuntesi alle altre più che bastanti sono stati riportati alla luce dopo il lungo sequestro nell’Anfiteatro che recinge la Fontega (perizie e prove invalidate o respinte dai GIudici perché dopo ben 2 domande di accesso per potere organizzare una difesa legale “NON SI POTEVA ACCEDERE AL TEATRO SEQUESTRATO“. Serve dire di più per mostrare questa mostruosa presa in giro ?
IL PIZZO: BUSINESS CHE NON ESITA A CALUNNIARE. E AD UCCIDERE Vicenza: Chi dovrebbe rappresentare l’antimafia, difende la mafia? Sotto gli occhi di una magistratura inerte dominano strani omicidi -“suicidi”, alcuni effettivi nelle Forze dell’ Ordine con mani legate, indagini paralizzate. Palazzinari istituzionali coadiuvati da amministratori pubblici corrotti che si arricchiscono cementificando ville in aree di pertinenza di storiche ville venete, Ludico – Culturali – sportive di rispetto paesaggistico F1 (come in Anfiteatro Berico) saccheggiando intere vedute paesaggisticamente protette, sversando liquidi tossici nei secolari (PP) pozzi di irrigazione distrutti che da Arcugnano conducono a Este, Vo, Poiana, Noventa. Uno strapotere delle lobbies nel Governo Italiano in terra di mafia . E’ MAFIA CHE NON GRADISCE INTERFERENZE STRANIERE ? Scempio che malgrado le multe di Strasburgo prosegue indisturbato diretto da una regia poco creativa composta da cui molti imprenditori veneti si dissociano da questi esempi delinquenziali che agiscono coperti, sfacciatamente certi di farla franca che si finanziano e corrompono intascando la tassa pagata dei rifiuti mai smaltiti degli industriali Padani occultandoli in siti storici, lordando falde e scatenando epidemie che come nel caso COVI 19 hanno pesantemente indebolito la popolazione. Obiettivo: Intentare discredito inducendo a tacere e rendere ostaggio delle banda l’ultimo Conservatore del paesaggio sopravissuto alla strage (9 omicidi alcuni cammuffati da suicidi intorno a cui il terrorismo facendo leva psicologica non facilita indagini così che gli addetti ai lavori sperano solo in un trasferimento o di andare in pensione). Il nuovo salto di qualità della ricchissima cupola mafiosa. Veneta . Siamo solo all’inizio di quello che credevamo un epilogo Per approfondire
MAFIA VICENZA: INTERCETTAZIONI DELLE CONVERSAZIONI DEL SINDACO (REPRESSIONE PIAGA DELL’INTIMIDAZIONE ) Nel corso dell’estorsione, dopo le continue minacce, attentati, e numerosissimi accadimenti su cui appare manifesta l’inerzia di chi è preposto a indagare in Procura così ignorando le denunzie di ben 17 famiglie firmatarie nel disagio. Sono compresi la minaccia a vandalizzare le terrazze dell’anfiteatro ( poi avvenuta per essersi rifiutati aver versato l’obolo preteso ) i continui furti di materiale archeologico /antico ( I funzionari preposti alla soprintendenza che hanno famiglia si rifiutano di uscire ?) le pressioni e le minacce ricevute dal prof. Maurizio Tosi. Qui sotto il video in cui il SINDACO del paesino dr. PELLIZZARI PROVA a organizzare il discredito mediatico così DIFFAMANDO IL CONSERVATORE . E’ evidente che nella provocazione diffamatoria che colpevolizzerebbe l’equipe di cui fa parte il Conservatore addirittura ridicolizzando tutti i sommi memorialisti Veneti colpevoli di aver riferito sull’Anfiteatro dei Querini, si intende dirottare l’interesse mediatico per favorire o per fare emergere il mantenimento degli abusi edilizi presenti da lui autorizzati . Su pressioni di chi? : LE ben 11 VILLE ABUSIVE . IL CONSERVATORE sottoposto all’azione Giudiziaria dei Magistrati gli stessi che gli hanno risparmiato il suo coinvolgimento, nell’estorsione sfacciatamente vantati come fiancheggiatori funzionali ” SOCCOMBE ” afferma al presentatore di TGWEB Polo Usinaia, Polo Pellizzari . Il Sindaco anche durante il procedimento penale da lui avviato sul Conservatore per distrarre dai reali accadimenti mantiene l’atteggiamento spavaldo di chi se ne frega o rimane certo di restare impunito di lasciar continue traccia delle proprie malefatte sentendosi protetto e noncurante di essere video-registrato. Malgrado gli avvisi , durante la messa in scena ripresa a video chiama al tel. vicesindaco Gino Emilio Bedin compiacendosi della riuscita della sua malefatta. Ci troviamo presso la PORTA 1 del teatro di via Fontega 50 . Oggi completamente sfigurata . E’ stesso punto delle riprese da cui con una carabina calibro 22 fu sparato al cane del Conservatore. Ecco il VIDEO IN CUI IL SINDACO PROVA A CALUNNIARE IL CONSERVATORE FINGENDO DI NON SAPERE NULLA dell’anfiteatro mentre viene smentito documenti protocollati All’interno le COMPARSE ammettono di essere state assoldate da lui . Approfittando della sua veste costituzionale, l’obiettivo del primo cittadino era quello diffamare e ridicolizzare il Conservatore e così l’intera squadra archeologica così da farli condannare un innocente per abusi edilizi che in realtà sono stati realizzati proprio da lui. . Il video risulta essere stato pagato con denaro pubblico.
Nelle foto la immagine a video in cui le comparse dichiarano all’intervistatore di essere state ingaggiate e mal pagate dal Sindaco per dar via alla sua messa inscena terminata con la condanna al conservatore. Un video organizzato dal sindaco liberarsi di scomodi cadaveri nell’armadio? https://www.youtube.com/watch?v=QxrcOQrhivw
MAFIA VICENZA: INTERCETTAZIONI DELLE CONVERSAZIONI DEL SINDACO (REPRESSIONE PIAGA DELL’INTIMIDAZIONE ) Nel corso dell’estorsione, dopo le continue minacce, attentati, e numerosissimi accadimenti su cui appare manifesta l’inerzia di chi è preposto a indagare in Procura così ignorando le denunzie di ben 17 famiglie firmatarie nel disagio. Sono compresi la minaccia a vandalizzare le terrazze dell’anfiteatro ( poi avvenuta per essersi rifiutati aver versato l’obolo preteso ) i continui furti di materiale archeologico /antico ( I funzionari preposti alla siprintendenza che hanno famiglia si rifiutano di uscire ?) le pressioni e le minacce ricevute dal prof. Maurizio Tosi. Qui sotto il video in cui il SINDACO del paesino dr. PELLIZZARI PROVA a organizzare il discredito mediatico così DIFFAMANDO IL CONSERVATORE . E’ evidente che nella provocazione diffamatoria che colpevolizzerebbe l’equipe di cui fa parte il Conservatore addirittura ridicolizzando tutti i sommi memorialisti Veneti colpevoli di aver riferito sull’Anfiteatro dei Querini, si intende dirottare l’interesse mediatico per favorire o per fare emergere il mantenimento degli abusi edilizi presenti da lui autorizzati . Su pressioni di chi? : LE ben 11 VILLE ABUSIVE . IL CONSERVATORE sottoposto all’azione Giudiziaria dei Magistrati, gli stessi che gli hanno risparmiato il suo coinvolgimento, nell’estorsione sfacciatamente vantati come fiancheggiatori funzionali ” SOCCOMBE ” afferma al presentatore di TGWEB Paolo Usinaia, Paolo Pellizzari . Il Sindaco anche durante il procedimento penale da lui avviato sul Conservatore per distrarre la cittadinanza locale dai reali accadimenti che per lui prevedono 20 anni di carcere per distruzione ambientale, mantiene l’atteggiamento spavaldo di chi se ne frega, certo di restare impunito e protetto pur lasciando continue traccia delle proprie malefatte, noncurante di essere video-registrato. Malgrado gli avvisi , durante la messa in scena ripresa a video chiama al tel. vicesindaco Gino Emilio Bedin compiacendosi della riuscita della sua malefatta . Ci troviamo presso la PORTA 1 del teatro di via Fontega 50 . Oggi completamente sfigurata . E’ stesso punto delle riprese da cui con una carabina calibro 22 fu sparato al cane del Conservatore. Ecco il VIDEO IN CUI IL SINDACO PROVA A CALUNNIARE IL CONSERVATORE FINGENDO DI NON SAPERE NULLA dell’anfiteatro mentre viene smentito documenti protocollati All’interno le COMPARSE ammettono di essere state assoldate da lui . Approfittando della sua veste costituzionale, l’obiettivo del primo cittadino era quello diffamare e ridicolizzare il Conservatore e così l’intera squadra archeologica così da farli condannare un innocente per abusi edilizi che in realtà sono stati realizzati proprio da lui. . Il video risulta essere stato pagato con denaro pubblico.
Amedeo Gagliardi 17 Dicembre 2021:
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