La Cadillac De Ville che prese parte al romantico tour, pacifista. Ritrovata sotto una montagna di polvere nelle rimesse delle scuderie del Castello di Giulietta, amorevolmente recuperata da L & G due giovani volonterosi associati a Casa di Giulietta . Sarà esposta da sabato 16 settembre 2023 a Casa di Giulietta in Anfiteatro Berico . Successivamente consultando i siti : Anfiteatro Berico Eventi o Visite.

La  sua STORIA e l’idea di associarla al messaggio pacifista” NO NUCLAR BOMB TEST” al tour. Rintracciata dagli eredi di Elvis Presley e permutata con 2 pianoforti  Gran Coda Concerto fabbricati dai nonni della Reale Fabbrica-Orchestra dei Rosenfranz -Maltarello.

Il primo settembre 2001 a  bordo di questa auto Franco Alessandro Molosso di Macedonia von Rosenfranz,  partì da Skopie .

Il 2 settembre dopo 17 ore raggiunse Ankara in Turchia.

Il 5 aveva oltrepassando Kossovo, Serbia, Bulgaria,  l’Ucraina terra di quel Caviale Malossol importato dai suoi antenati dalle aree balcaniche ( “Storione “dei Querini) ripercorrendo il cammino dei suoi avi che per gli appassionati del cinema ricorda  Somewhere in Time, il 7  entra in Atene per penetrare nel cuore delle principali capitali Europee.  Non mancò una sosta in l Repubblica Ceka il 10 , e a  Ilava (Illau) l11 in Slovacchia . Solo qui approfittando delle 2 ore per riparare una unica panne di percorso, un malfunzionamento della capote elettrica, una assessore al Turismo fece a tempo a incontrare la coppia. Percorso road trip il loro di circa 29.000 km che terminerà a Venezia 20 giorni dopo . Alternandosi alla guida della Cadillac, l’anziana indistruttibile signora, incurante di acquazzoni e grandinate, per la gioia di chi la guidava sfilò aperta come chiusa mostrandosi ai curiosi con il suo messaggio pacifista esposto sulle fiancate alle   genti delle principali località, città  coinvolte anche nel conflitto Jugoslavo. Furono toccate capitali Europee fra le quali  Bucarest , Budapest , Vienna, Zurigo, Vaduz , Bruxelles. Il 16 la anziana signora puntava su Parigi e da lì a  Lisboa -Cascais . In quei venti giorni fu pure traghettata da Barcellona a Ibiza e Maiorca ( l’Isola di Chopin presso la quale George Sand, si appartò dalla cannonate Spezzine delle Marina Italiana ).

Franco Molosso von Rosenfranz  a bordo della magnifica Cadillac con la fidanzata  inglese, la ’altrettanto bellissima Emma  L. Seymour. Sotto, durante una pausa a Cap D’Agde  ( Francia ) i cani chow -chow delle coppia rispettivamente : “Bubi ” in ricordo di Bubi Hartmann . Grande estimatore dell’impresa del vicentino Arturo Ferrarin come della triste sorte viceversa toccata in Cina al pilota Antonio Riva . L’altro cane portava il nome di “Lux “, a ricordo del cane regalato da Tito Broz che il padre gen: Malosso ribattezzò : “Wolf”. .
Casa di Giulietta o Villa di Arcugnano Capoluogo sull’anfiteatro Berico: Emma Seymour con 2 dei tre cani della coppia “Puppele” e “Nuvola “.

OBIETTIVO DELL’IMPRESA FELICEMENTE RIUSCITO ERA DIFFONDERE LO SLOGAN :

NO NUCLEAR BOMB TEST !

l rischio di un conflitto nucleare lo aveva allarmato fin da bambino . All”epoca del tour il Molosso  per Greenpeace aveva  già messo a disposizione i suoi satelliti per scattare immagini assieme a un messaggio di  Marlon Brando , così per mostrare ciò che stava accadendo in un atollo del Pacifico. I media non dedicavano troppo spazio al rischio di questa spirale bellica nucleare. Von Rosenfranz quel rischio atomico lo aveva conosciuto bene da bambino military brat, con l’Operazione Base Tuono a Folgaria. Non fu il solo equipaggio a solcare le capitali europee per sensibilizzare i passanti con a bordo i tre fedeli cani. Utilizzò anche tre identiche Cadillac del medesimo modello su cui spiccava la scritta :

“Моќта предизвикува штета. За останатото, љубовта е доволна.”

( Il potere fai danni. Per il resto, basta l’amore” così parafrasando un aforisma di Charly Chaplin : “Serve il potere solo quando si vuole fare qualcosa di dannoso, altrimenti l’amore è sufficiente per fare tutto il resto.” (Charlie Chaplin)

Diverse solo nel colore.  Mise a disposizione anche quelle. Dismesse dopo l’impresa, una di queste, color bronzo,  rimase a lungo  adagiata occludendo l’unica via di connessione  carraia che collega le cavee dell’Anfiteatro Berico, Cosi negli anni 2010 e che oggi, forse ha terminato un poco ingloriosamente la sua la sua vita presso l’ azienda di arredamenti Golin Mobili ad Alte Ceccato di Montecchio Maggiore ( Vicenza). Poi c’era l’ammiraglia” azzurra .La sua !

Come un azzurro e pulito  era il  cielo e  il bisogno di comunicare al mondo di smetterla con quella che era avvenuto per i test nucleari a Mururoa. Pochi vestiti nel bagagliaio e molti volantini.

AUTO PER GENERARE AUDIENCE A chi incuriosito guardava affascinato quel salotto viaggiante i due approfittavano subito per consegnare volantini da redistribuire. Complessivamente ne furono distribuiti ottantamila con testo tradotto in ben 10 lingue! Molte persone non erano neppure consapevoli di quel che stava accadendo in una altra lontana parte del mondo . In un luogo dove tanta bellezza incontaminata evidentemente dava fastidio a chi la natura non ha concesso conoscere la forza dell’amore .

Famigliola sterminata a Dresda . Il bombardamento notturno creò una “tempesta di fuoco”, con temperature che raggiunsero i 1500 °C. .Morirono in 250.000 Quando dopo il primo bombardamento la popolazione superstite uscì dai rifugi per dare soccorso, arrivò la seconda ondata . Nel 1956 Dresda stabilì un gemellaggio con Coventry, una delle città del Regno Unito maggiormente devastate dai bombardamenti tedeschi. La stessa regina Elisabetta II di Inghilterra, durante una visita in Germania nel 2004, patrocinò un concerto a Berlino per finanziare l’opera di ricostruzione a Dresda.

Quando su Mururoa terminavano i bomb-test sull’ incantevole barriera corallina la visone su quello che rimaneva dell’ antollo, fu desolante. I turisti, generamente non vogliono vedere di che cosa fu capace di distruggere l’uomo . Le foto distribuite dalla coppia lo mostrarono.

Devastata da 176 esplosioni alcune da 1000 chilotoni intervenne solo tanta desolazione e amarezza. Solo l’uomo può generare tanta imbecillità con queste violenze.

In questa insensata follia, furono sganciati ordigni di potenza 200 volte superiore alle bombe del tipo che spianarono Hiroshima e la sua popolazione .

La terribile immagine d i una bambina nata da poco e morta a Dresden

LA PRIMA VOLTA CHE L’ITALIA RISCHIO DI FINIRE COME DRESDEN

9 settembre 1943 : L’ITALIA SALVATA DA POCHI DISSIDENTI

Migliaia di invasati che urlavano Duce ..Duce… Guerra Guerra si.…Non è azzardato immaginare che senza l’intervento di Don Sturzo, di Lucky Luciano, di Bernardo Mattarella, il padre dell’attuale presidente Italiano, anche le città di Roma, Firenze, che i tedeschi risparmiarono così contravvennero gli ordini di Hitler forse oggi sarebbero potute essere devastate come la bella Dresden , la Venezia del Nord mostrataci da Irwin.

L’enolaGay . Il velivolo che sganciò la bomba H per piegare la popolazione giapponese di Hiroshima e Nagasaky . I morti stimati fra la popolazione civile superarono i 200.000.

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Per approfondire :

LA CADILLAC DE VILLE “GIRO D’EUROPA”  Guinnes per le 390 ore al volante senza sosta dal Molosso – 290 Km percorsi in soli 20 giorni.     

Servizio esclusivo di Betsy van Der Meer@ 13 – 9- 2023.

Pacifist Franco Molosso von Rosenfranz portrayed on the cover of LIFE in The Hague. After President Tito, he made every effort to convince the Yugoslav population not to give in to provocations and hatred. Unfortunately he remained unheard.

Intervistato su questa impresa da LIFE che gli dedicò una copertina “un niente ” dichiarò il Molosso a paragone del viaggio, quello molto meno comodo , avventuroso che percorse il discendente del conquistador Domingo Martínez de Irala giovanissimo altruista, medico, Che Guevara, che a bordo di una sgangherata motocicletta Norton attraversando il sud America percorse ottomila chilometri.

Ironia delle sorte ,il medico Che Guevara dopo la sua esecuzione sommaria, sebbene per diverse ragioni , subì il taglio delle mani alla maniera riservata al presidente argentino Peron dal col. Quintanilla nominato poi diplomatico ad Amburgo

Quest’ultimo , a sua volta fu assassinato a sua volta con la pistola di Gian Giacomo Feltrinelli per mano di Monica Ertl, figlia di Hans, irresistibile attore l’avventuroso scalatore, esploratore, fotografo di Rommel , compagno di tanti film del maestro vicentino Giuseppe Becce Bechstein, maestro di Franco Molosso von Rosenfranz , della di lui madre, di Marlene Dietrich .

Foto di Hans Ertl estratta dal Corridoio degli artisti Casa di Giuietta .- Complesso monumentale dell’Anfiteatro Berico in villa di Arcugnano Capoluogo

Hans Ertl , Esploratore, inventore documentarista nonché geniale operatore del film Olympia del 1936 a Berlino . Fu amante e collega di Leni Riefenstahl. Monika Ertl , giovanissima, con grande dolore di Becce finì a sua volta brutalmente torturata, smembrata ed assassinata dal boia di Lione Klaus Barbie che diede il cadavere in pasto alle bestie nelle giungla. Oggi , salvato dai furiosi bombardamenti su Berlino , quello che resta della Kinotech, di Giuseppe Becce

è ospitato nel museo di Arcugnano a lui dedicato e a cui cui è stata intitolato un evento in Anfiteatro Berico e in Ottobre 2023 come , a Villa Pisani a Lonigo . Bechstein Giuseppe Becce, per il regista Blasetti , in Anfiteatro Berico compose la colonna sonora del suo film, la Cena delle Beffe.

Archivio dell’Anfiteatro Berico -Casa di Giulietta : Scene dell film ” Cena delle Beffe “con Amedeo Nazzari nipote dell’omonimo Magistrato vicentino

PER APPROFONDIRE :

UN PO’ DI STORIA: Non  semplicemente   concertatore ma anche manager dei satelliti  il  Molosso non è mai stato nuovo a questi primati :

Franco Malosso von Rosenfranz . Il più giovane dei presidenti  presidenti della  Mercury & Cable Wirreless , fu il più capace manager  IP della Hong Kon Telecom. Telstra   ( OTCtAustralia ) in Buckingham Gate 1, rientrato ad  Amsterdam dopo voli continui in Sud America grazie a un viaggio pianificato dalla agente di viaggio  Paola Sandri che riuscì a chiuderli in soli 20 giorni il lungo viaggio che prevedeva di  scendere a terra solo lo stretto tempo necessario per  apporre una firma sui vantaggiosi contratti  di telecomunicazioni da lui proposti ai governi del sud America.

Ben 17 firme di presidenti raccolte in 20 giorni Una media di  1  contratto a giorno  se togliamo 3 giorni di sosta in USA . Ecco quali :

 1Argentina,

 2 Brasile,

3Cile,

4Bolivia

5Repubblica Dominicana

6Haiti

7Cuba  

8Messico,

9Panama- San Blas,

10Paraguay,

11Colombia

12Perù,  

13Uruguay  ,

14Antille Olandesi,

15Venezuela via Miami dopo L.A. S. Francisco NY .

LA COMPAGNA DEL MOLOSSO

Piazzetta Gualdi dal loro omonimo palazzo( tour nel centro di Vicenza. In parte inglobato in quelli che erano i resti dall’ex Teatro Berga (il teatro a lungo tempo ospitò le statue asportate dall’ Anfiteatro Berico )

Jane Fonda

HENRY- PETER JANE FONDA SEYMOUR GUALDO– Ultimi celebri attori eredi di questa famiglia nata dalla fusione del nobile vicentino Giovanni Gualdo con Fonda, altro antenato italiano di origine genovese che diede vita a una stirpe di figli migrati in Olanda, in UK e a NY. Fu il propulsore che ha dato il via a questo viaggio, un tour dimostrativo per scongiurare un altro nuclear bomb a modellodi Mururoa ?

Buon sangue non mente ! Pacifisti convinti: La coppia Emma Seymour e Franco Molosso Alessandro von Rosenfranz

VICENTINO NEL GUINNES Mentre si aprivano i test a Mururoa e la guerra intestina ai proiettili all’uranio radioattivo il Molosso in veste di imprenditore dei satelliti, pacifista ed anti guerra nucleare convinto, military brat neppure adolescente, riuscì a sgominare una rete di spacciatori di sostanze stupefacenti del consenso destinata alla drogatura di addetti ai missili nucleari delle basi segrete sotterranee ( Operation Base Alleata Tuono ) .

IN BASSO UN ALTRO VICENTINO dA GUINNES : L’ ILLUSTRE UMBERTO MARZOTTO MeMbro della stessa famiglia da cui faceva parte la prima donna aviatrice Elsa Marzotto Dalle ore moglie del col. pilota Buffa, ex proprietaria assieme alle sorelle Querini dell’ Anfiteatro Berico,  faceva un audace giro del mondo in barca. Umberto, nipote di un alto ufficiale  e  ugualmente fidanzato con una dama inglese, nientemeno che la figlia del Governatore delle Indie Britanniche. Come il Conservatore dei Loghi Franco Malosso von Rosenfranz una casuale predilezione femminile britannica? Già i due da ragazzi se non perfettamente coetanei condivisero un epoca . Quelli dei sequestri. In montagna , a Cortina Franco fu affidato alla sorveglianza del sottufficiale Negro delle locale stazione . mentre un altro giovanissimo ospite guardato discretamente a vista era Umberto Marzotto . Si può affermare che i Marzotto con il loro lanificio, abbiano vestito mezzo mondo . Eredi di questa dinastia, Umberto, come Pietro sono due diversi fra loro che vivono sebbene in differente modalità lontano dalla casa di famiglia . Pietro nella laguna di Caorle in cui cacciavano Ernest Hemingway e Henry Fonda. Umberto stabilendo guinnes componendo e interpretano successi musicali . Mecenate esperto di arte ed artisti non ha recente disdegnato incarico manageriale del gruppo che amministra con successo

Il piccolo lord. Due bellissime foto del compositore musicaleUmberto Marzotto UMBERTO DA SOLO, SU UN DRAGONE, DA VENEZIA A KALAMATA A SOLI 17 anni

Betsy van Der Meer 14 -9- 2023

TRALASCIANDO PER RAGIONI DI SPAZIO PIGAFETTA E MOLTI ALTRI , FRA QUESTI CITTADINI VICENTINI ILLUSTRI AVEZZI AI GUINES DEI PRIMATI MODERNI , IL  PRIMATISTA ASSOLUTO  FU IL VICENTINO  ARTURO FERRRARIN

6 giorni, 18.000 chilometri percorsi, 112 ore di volo alla velocità media di 160 km/h: sono questi i numeri del volo record che valse un’accoglienza da eroi e 42 giorni di festeggiamenti ufficiali a Tokyo.

Raggiunta la fama con il raid aereo Roma – Tokyo nel 1920, ideato da Gabriele D’Annunzio e dal suo amico Harukichi Shimoi, scrittore giapponese e grande ammiratore dell’Italia.

Ferrarin fu il solo, tra gli undici equipaggi partiti da Roma, ad arrivare a Tokyo portando a termine tutte e venticinque le tappe. Era il 31 maggio 1920 quando atterrò a Tokyo alla presenza di una folla immensa e dell’imperatore. In questa occasione, il governatore cinese di Canton fece notare la coincidenza che accomunava Marco Polo a Ferrarin, entrambi italiani e veneti, primi europei a raggiungere Tokio, uno via terra, l’altro dal cielo.

Le sue imprese furono raccontate da lui stesso nel libro-diario “Voli per il mondo”, edito nel 1929: un resoconto importante e una lettura affascinante, ancorché nello stile enfatico e retorico dell’epoca, che testimonia come Ferrarin sia stato il primo a sorvolare paesi ancora privi di strutture adeguate, costretto a operazioni estreme come atterraggi in mezzo a campi coltivati o risaie. Ed è incredibile come dopo aver percorso migliaia di chilometri superando tante situazioni pericolose e di disagio in luoghi lontanissimi e inospitali,

1929 . Tratto dal libro :In volo verso Oriente. Arturo Ferrarin un pilota fuori dall’ordinario 
di Luigino Caliaro .

La CADILLAC del TOUR [continuazione]

Seguono le immagini delle altre due identiche Cadillac del Molosso .

La Storia della Cadillac Azzurra del Molosso

Nel vecchio “Saloon” di una villaggio di cercatori d’oro fantasma in Nevada, imbattutomi in un vecchio pianoforte esportato colà dai miei nonni, lo accordai con successo e lo riparai con mezzi e componenti di fortuna . Tre mesi dopo gli eredi Presley mi telefonarono e mi proposero la permuta . Veramente Franco era interessato a una modello di convertibile utilizzata dal padre mentre era dislocato alla Base di addestramento missilistico dove i fu denazificato anche il barone Il barone violinista e tecnico missilista Wernher von Braun . Accetto il De Ville che era modello successivo!.

Dop l’impresa non c’è stata pensione per l’ anziana ammiraglia. L’auto  azzurra in seguito al tour trip  Ha continuato a a servire egregiamente a scopi pubblicitari come a matrimoni.

Anfiteatro Berico News . Servizio di Betsy van der Meer @ 1 -9- 2023