Vedere anche : http://anfiteatroberico.com/giuseppe-bhttp://anfiteatroberico.com/giuseppe-becce/ecce/
Compositore vicentino del cinema Tedesco. Allievo di Ferdinand von Richthofen, insegnante di Marlene Dietrich (mamma di Maria Riva ) di Franco Malosso von Rosenfranz. e delle di lui madre pianista e scrittrice figlia del costruttore di pianoforti Rosenfranz prodotti dalla Casa Reale Maltarello . Acceso sostenitore dell’Anfiteatro Berico Querini, Colonna, Grimani, gen. Grimaldi, Marzotto- Buffa. Nella foto : Amedeo Nazzari Buffa .

Lo stesso film Cena delle Beffe è legato all’anfiteatro d Arcugnano che sotto la Casa del Fascio sarebbe dovuto divenire l’ultima cine-città baluardo della RSI in caso di bombardamento delle Giudecca. Becce girò con il primo seno nudo della storia, Clara Calamai ripreso nel filmMuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Fu attivo in 200 Film con Hans Ertl, Luis Trenker, e la documentarista Leni Riefenstahl (Olympia1936) – (Impressionen unter Wasser by Giorgio Moroder). Assurto a dirigente dell UFA. Becce girò 200 film anche con cameraman Hans Ertl , padre di Monika Ertl, la ragazza, torturata ed uccisa dal Boia di Lione Claus Barbie. Ad Amburgo essa assurta alla ribalta per avere vendicato uccidendolo con il revolver di Giangiacomo Feltrinelli, l’assassino del Che Guevara.

SALVATI DA AL CAPONE E LUCKY LUCIANO ATTRAVERSO ROSSANO BRAZZI Nella troupe di Becce sono ricordati Rossano Brazzi Ghedini , che salvò le vite alla troupe grazie alla sua fidanzata, figlia di un luogotenente di Al Capone mentre Amedeo Nazzari riparò in Sud America Meno fortunati furono l’Osvaldo Valenti e Luisa Ferida ( in cinta) questi ultimi trucidati (condannati a morte) da Sandro Pertini attraverso il bandito vicentino, rapinatore, stragista del Battaglione Vicentino Pasubio, il Morozin , anche per questo assassinio , assolto dal giudice del Tribunale di Vicenza Giudice Canilli, il magistrato che blocco il pagamento del riscatto per liberare Candido Celadon così che egli dopo due inutili pagamenti, disperato e terminato il denaro rimastogli dovette ricorrere alla generosità della famiglia Amenduni per corrisponderlo.
Pochi giorni dopo la consegna, Il denaro a Vicenza prestatogli dagli Amenduni , in parte riciclato dalla banca Rasini di Luigi Berlusconi, fu speso all’interno il Tribunale di Roma per pagare consumazioni ed acquistare partite di droga sequestrata. Allo scadere del Segreto di Stato, l’intera vicenda è stata narrata da Franco von Rosenfranz nel libro Operazione Pirati Barbareschi .
BECCE -PERTILE -EMANUELA -P. DAVERIO E L’ANFITEATRO BERICO
Ne Giuseppe Becce Bechstein ne il magistrato vicentino Pertile, figlio di Aureliano Pertile, Tenore di Toscanini fece a tempo a vedere realizzarsi il sogno di ripulire dai rifiuti la conca delle Querini’ nell’ Anfiteatro di Arcugnano citata dal Guido Piovene e i suoi bacini . E non solo. Sparirono importanti ricordi storici di famiglia di Emanuela Pertile, nipote di Aureliano , affidati in custodia. Aureliano ben dopo Antonio Fogazzaro era stato amministratore della Casa reale dei Rosenfranz, la Maltarello spa

i cui fratelli gestivano altri tre teatri cittadini e 2 sale musicali tra cui l’Anfiteatro Berico .

IL SACCHEGGIO DI CIMELI E BIBLIOTECHE All’allarme delle vicentina Emanuela Pertile e allo scippo storico subito dalla cultura della città di Vicenza, la Procura rimase inerte. In soccorso di Emanuela accorsero lo studioso Franco Malosso von Rosenfranz , il prof. Maurizio Tosi e Philippe Daverio che cominciò a studiare il caso per preparare uno scoop sull’Anfiteatro Berico, la sottrazione in cui era incorsa Emanuela Pertile.
DARIO FO . Nel 2016 anche Dario Fò, si unì alla protesta per la costruizione sul’isola del delta del fiume a Borgo Berga . Era reduce fin dal novembre 2009, dopo la sentenza di Strasburgo che stabilì, temporaneamente, la rimozione dei crocifissi dalle aule scolastiche, Dario Fo si schierò a favore della Corte europea paragonando il Cristo in croce alla svastica e alla falce e martello, ovvero a simboli ideologici da rimuovere dalla società. Dario Fo riteneva evidentemente chi avesse studiato la storia dei due santuari : Quello della Madonna di Monte Berico (ex Tempio di Diana ed Apollo) e il vicino santuario dei Veneti Antichi, l’ l’Anfiteatro Berico pagano dedicato a Giano fossero da studiare meglio .
OMICIDIO NAPPI Per peggiorare la situazione avvenne un altro omicidio di Andrea Gerardo Nappi. Il giornalista e PR , aveva recuperato un libro su Galileo con tenete descrizioni dell’anfiteatro Berico dei Colonnese (principi Colonna) . I libro faceva parte di un lotto saccheggiato alla Biblioteca delle sorelle Mioni – Papadopoli -Wollemborg. Era fra i pochi sopravissuti dopo il rogo doloso delle pertinenze del loro archivio curato dal Conservatore Franco Molosso von Rosenfranz . Di quel rogo e il furto su indicazioni anonime agli inquirenti erano stati segnalati quali autori dell’incendio in stile Georgofili , l’autore materiale E che l’autore materiale fosse stato Matteo Messina Denaro con il Giudice siciliano Luigi Rende e la moglie ( ma per il conservatore, anche dopo le rivelazioni di pentiti si trattò di depistaggio effettuato su essi complice di un procedimento penale per mafia ed estorsione che pescato dal passato del magistrato ). Il libro rubato era stato ceduto a un appassionato dal curatore di archivi Massimo De Caro. Costui era stato raccomandato al Ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan su raccomandazione del senatore e socio di Silvio Berlusconi Marcello Dell’Utri . Il critico d’Arte Philippe Daverio aveva cominciato ad alzato i toni contro i siciliani e la politica della finta fattura di smaltimento nelle discariche abusive, per l’occultamento dei rifiuti solidi urbani dentro la pancia e nei bacini dell’anfiteatro Berico di Arcugnano, ad Este in Riviera Euganeo Berica e a Roma e presso le sue similitudini di villa Adriana a Tivoli. Emanuele Pertile e Philippe Daverio morirono entrambi. Assassinati chimicamente , A dire dei pentiti collaboratori di Giustizia legati a Matteo Messina Denaro.
Aureliano Pertile, il grande tenore di Arturo Toscanini [ved. perizia eredità Toscanini dell ‘expertize Maurizio Quartieri ] il padre di Emanuela il giudice Arnaldo, a su volta fu Giudice del Tribunale vicentino nei difficili anni tra il 1947 e il 1954 . Dell’ineguagliabile dr. Bechstein Giuseppe Becce per quanto si possa dire qualsiasi descrizione sarà difficilmente bastante [F. von Rosenfranz ] – Giuseppe Becce – L’OPERA AL CINEMA http://operagiuliano.blogspot.com/2017/07/giuseppe-becce.html

Becce fu il primo interprete di Richard Wagner nel film girato con scene in condizioni rocambolescamente leggendarie nel parco di Cosima Liszt (Wagner) a Bayreuth Direttore dell’UFA , Becce fu per eccellenza il grande traghettatore del cinema Tedesco, da muto a sonoro.
Charly Chaplin e la moglie Oona mamma di Geraldine Chaplin con Rodolfo Valentino indiscussi protagonisti del cinema muto
Autore compositore, direttore di Wir Kameraden der Berge, direttore del lied originalmente nato per i Wanderfogel FKK e poi preso in uso nell”Inno nazionale Tedesco con l’arrangiamento del pianista Ernst “Putzi” (Hanfstaengl).
ANFITEATRO BERICO/ LA KINOTHEK Co- direttore di METROPOLIS di Fritz Lang costruì la sua famosa Kinothek. Becce . “Una collana di brani musicali, di pezzi di carattere, della durata di due o tre minuti. Ogni brano verrà abbinato a certi tipi standard di scene del film. C’era l’inseguimento, la fuga, l‘angoscia, il momento lirico, gli elementi della natura, il grottesco, eccetera. E così per ognuna di queste scene Becce scrisse indimenticabili pezzi musicali intercambiabili a seconda delle esigenze cinematografiche del committente e dunque da usare non solo in un determinato film ma da mettere insieme secondo le esigenze di centinaia di film
IL CONTRIBUTO DI GIUSEPPE BECCE ALLA STORIA DEL CINEMA Era questa cineteca una raccolta completa di indicazioni musicali da manuale in cui il compositore Vicentino – Berlinese suddivideva le partiture delle atmosfere musicali in relazione alle situazioni film in cui potevano essere impiegati. Per esempio : da suono grave, allegro, misterioso, lento doloroso. L’opera a disposizione di musicisti e orchestre che hanno fatto storia fino a Hollyvood . Raccolta su cui, in Italia, si sono formati direttori d’orchestra del calibro di Ennio Morricone.
IL MUSEO DELLA LIRICA BECHSTEIN DI ARCUGNANO
Alla Morte del magistrato presso il Tribunale di Vicenza, figlio di Aureliano Pertile, il tenore di quell’Arturo Toscanini che migrò a Hollyvood dopo che Marllene Dietrich co Madame di Frasso aveva aperto la strada anche a Friedelind Wagner, nessun Comune Veneto ne Italiano si è fatto avanti per mantenere custodita una simile eredità socio -culturale- musicale . Eppire Aureliano Pertile era nativo della Riviera Euganeo Berica. Solo il CDA del Teatro ha dato mandato al Conservatore Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz per svolgere indagini e diffondere le immagini del materiale deturpato dai vandalismi o perfino sottratto alla figlia di Arnaldo, Emanuela amica del critico Philippe Daverio . Inutile fu l’impegno dei 2 per ridonare luce a questo ingombrante passato. Comunque, parte di quello che è stato salvato dal furto subito da Emanuele Pertile, figlia del Magistrato Arnaldo Pertile del Tribunale di Vicenza erede di Aureliano, Il Giudice Arnaldo Pertile prematuramente scomparve nel 1994, prima di veder realizzato il suo sogno: un museo delle lirica dedicato al padre e all’amico Martinelli. Ma il museo privato in quell’anfiteatro acquatico di ecezionale acustica dove l’ Orchestra della Reale Fabbrica dei Maltarello provava così e vendendo per via fluviale i pianoforti “Made in Vicenza” è divenuto sopratutto il deposito e con la collaborazione dell’infaticabile studioso Luigi Rancan, sarà sede di probabile mostra di quella parte di materiale appartenente al prof. Becce , sopravvissuta al bombardamento delle sua casa a Berlino e Dresda . Per effetto delle sua ultime volontà sua Cineteca, alcuni suoi oggetti personali sono stati così regalati a Franco Malosso von Rosenfranz per farne un Museo della Lirica. A sua volta, Il conservatore li ha donati all’associazione che gestisce l’anfiteatro Berico Querini -Colonna, Grimani, gen. Grimaldi, gen. Malosso,col. Buffa- Dalle Ore – Marzotto. Fra gli oggetti avuti in dono , fu regalata per procura da Leni Riefenstahl anche una copia di Hänsel e Gretel . I due bambini intenti a parlare nel loro mondo meraviglioso erano stati utilizzati per promuovere successivamente l’omonimo film musicato dal Becce, Ancora oggi essi sono rimasti nello stesso punto, al bordo dello stagno in cui Leni li colloco.

Nel Fons (Fontega) il più antico Lago del nord Italia dell’Anfiteatro di Arcugnano quando la via d’acqua era ancora visibile in tutti i mesi dell’anno, almeno fino al 1934 vi facevano scalo i piloti del Capo di SM Aeronautica Militare Gen . Giuseppe Marini aviatore componente della trasvolata atlantica di Italo Balbo Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile Orbetello – Rio de Janeiro del 1930, al comandata da italo Balbo ivi villeggiava presso villa Grandi.
La sommità dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano (Vicenza) in (piazzetta Marconi presso la ex Casa del Fascio ) dedicata a Guglielmo Marconi (oggi chiamata solo via ) malgrado la ostinata volontà di cancellare , censurando quanto si mischi inevitabilmente all’epoca fascista conserva ancora oggi la targa ce ricorda quelle imprese caldeggiate da Guglielmo Marconi .
Becce riprese gli ammaraggi dei piloti Elsa Dalle Ore Marzotto -Buffa, colleghi di Tommaso Dal Molin, Antonio Riva anch’egli Imprenditore per la via delle seta cinese . Alcuni di essi facevano parte del Gruppo Alta Velocità, di cui facevano parte , l’equipaggio composto da Arturo Ferrarin e il Padovano Masiero (premiato dall’Imperatore del Cina e del Giappone nel Raid Vicenza Roma-Pechino-Tokio) colleghi di un altro cittadino illustre, che difese Vicenza combattendo valorosamente con Francesco Baracca sull’altopiano vicentino di Asiago .
Antonio_Riva , figlio di Achille Riva e Teresa Barbaran Capra merita di essere ricordato . Segretario della Missione militare aeronautica italiana in China e addestratore di piloti cinesi per nomina di Galeazzo Ciano. Barbaramente trucidato in China durante l’avvento del nuovo Regime Comunista dopo un sommario processo. Una targa a ricordo dove c’era la pala di una sua elica sua a sua volta affissa appoggiata a un simbolico moraro . A questo gelso bianco ancora non è stato possibile vivere i suoi 300 anni. Ma lui non sembra morire mai . Qui in Anfiteatro di Arcugnano la mamma di Antonio Riva coltivava tanti gelsi bianchi A ricordare Antonio Riva c’è una iscrizione posta dal Conservatore.
< Grande aviatore Antonio Riva. Il giorno che me ne andrò da qui devo ricordarmi di portarti una immagine di questo Tuo Gelso Bianco. Credo che potrebbe farti piacere sapere che malgrado tutto quello che ha passato, qui nel medesimo punto , da dove si vede bene la baia che con il suo lago, guarda verso oriente, lui non ci lascia mai. Proprio così, ritorna sempre a fiorire . Franco -Ettore Malosso von Rosenfranz >


Nel lago del Fons, bacino dell’anfiteatro di Arcugnano, Becce compose un brano intitolato al soggiorno presso Valentino Pasini in Anfiteatro del Maestro Richard Wagner e preparò una colonna sonora che doveva essere dedicata all’estrazione dal fango delle darsena del piccolo Bucintoro scomparso, quello dei Querini. mentre era in corso il processo di prosciugazione del meraviglioso lago racchiuso nelle baia dell’anfiteatro. Ma per mancanza di mezzi la barca sepolta troppo in profondità non fu mai estratta . Il brano era molto simili a quel componimento fu dedicato a corto per recupero sulla riemersione delle Navi di Caligola dal Lago di Nemi, bruciate dagli italiani nel 1945 .
LA CONVERSIONE DEL CARRELLO DELLA CONTRAEREA IN CABINA APERTA DI PROIEZIONE. Nel 2016 grazie all’aiuto del presidente del Teatro Otello Gobbin e come per desiderio del suo mentore Giuseppe Becce, Franco Malosso Maltarello von Rosenfranz riuscì a realizzare l’ultimo sogno del compositore del cinema tedesco. Becce aveva in mente una scuola di cinema ad Arcugnano (Vicenza ) coinvolgendo la struttura di Villa Montanari antistante il belvedere dell’ex Palco Imperiale (dedicato a Guglielmo Marconi) sito sulla sulla sommità dell’anfiteatro delle Querini . Che l’anfiteatro sotto la casa del Fascio potesse divenire l’ultimo baluardo di propaganda RSI era una realtà limitatamente segreta giacché i bombardieri americani pensarono bene di sganciare delle bombe su quel possibile cine-villaggio contenuto nell’Anfiteatro di Arcugnano che doveva sostituire i quello della Giudecca in caso di Bombardamento. .
Orbene discendendo fino alla media cavea , sull’ex carrello che serviva il cannoncino della contraerea tedesca dal cui covolo il pezzo usciva sparando per poi rientrare al coperto, Il conservatore montò un proiettore cinematografico da 35 mm .



0 commenti
4 pingback