IL MUSEO PRIVATO BECHSTEIN GIUSEPPE BECCE PRESSO LE EX TORRI DELLA COMMANDERIA TEMPLARE di ROMEO – DELLA VERA CASA DI GIULIETTA & ROMEO CHE SI AFFACCIA SUL LAGO DEll’ANFITEATRO BERICO, IL PIU’ ANTICO DEL NORD ITALIA è stato inaugurato nel 2021. Sorge a breve distanza (mediamente 7 minuti di auto ) dal Centro di Vicenza, Stazione Ferroviaria/uscite autostradali di Vi Est – Ovest , Parcheggio Fiera Campionaria
DOVE SI TROVA : dentro la ex Commanderia Templare, pieno e primo cuore, del borgo più antico , sotto le rovine delle 2 Torri di Villa di Arcugnano ( ex) Capoluogo. Le torri sono l’icona del paese. Lo spazio conservativo è stato assegnato a confine della masseria fortificata, che fu la vera casa di Giulietta immersa in una atmosfera di silenzio e di pace
CHE COSA CONTIENE
Il Museo, è unicum mondiale nel suo genere. Conserva al suo interno una modesta quantità di strumenti musicali e apparecchiature donate, appartenute allo straordinario compositore del Cinema tedesco e dirigente dell’UFA , il Vicentino -Berlinese Giuseppe Becce. Sono circa 50 i pezzi esposti tra cui pianoforti, arpe ed altri strumenti a corda, strumenti cinematografici appartenuti alla Cines Recuperati così dalla ex Casa del Fascio ( villa Montanari ) sede storica della Villa di Arcugnano Capoluogo, quando, al riparo dalle bombe angloamericane, tra i 1941 fino 1945 si giravano anche spezzoni della Cena delle Beffe dopo il 1945 nel ” Si salvi chi può”,E così , macchine da presa, proiettori abbandonati dai tecnici della Cines , e .La maggior parte degli strumenti qui conservati derivano dalla collezione privata di Luigi Maltarello e da Aureliano Pertile, Tenore Vicentino di Arturo Toscanini. Il cantante era nativo delle zona e dopo Antonio Fogazzaro, fu ultimo amministratore delle Rosenfranz Maltarello Fabbrica Reali di Pianoforti diretta dal senatore , poeta e memorialista. Oltre a loro c’è una biblioteca . Purtroppo i libri donati in particolare dal presidente Otello Gobbin non son ancora tutti dislocati qui in un unica sede . Fra libri e pubblicazioni donate ci sono preziosi testi biblioteche degli Anti Donà, del Conte Franco, del Marchese Roy, dei Piovene, delle Sorelle Mioni, di Ettore Malosso e Otello Gobbin. In termini di di volume, si può affermare che a paragone essi rappresentino un terzo delle Biblioteca Comunale Vicentina Bertoliana .
DA QUALE IMPULSO E’ NATO ?
“ Se dobbiamo chiudere i teatri
allora perché combattiamo?”. ( Winston Churchill 1940 )
Gli inglesi, delle Regina Vittoria nelle Riviera Eugane Berica, discendenti di quegli Estensi nati Azzo D’Este,–Obertenghi -Saxson ,Hannove- Gotha-Windso,r come lo ricorda anche una lapide in marmo a memoria lasciata dalla Regina Vittoria, ufficialmente consegnaronno alla cittadinanza le chiavi del compplesso fortificato delll’Anfiteatro Berico villa Montanari in prefetto stato di conservazione . Orbene, dalla volontà sei soci fondatori di conservare in un unico sito il materiale ritrovato da volonterosi abitanti -raccoglitori di reperti i cui ritrovamenti abbondano questi luoghi fin dalla comparsa dell’uomo, legati all’età del bronzo , e dove se no qui NATANTI CHE SALPAVANO DAL GRANDE LAGO DI VICENZA PER VENEZIA. Alla prima collezione di reperti ittico lacustri, si sono in seguito si sono aggiunti, una serie di natanti donati, esposti quasi a sottolineare il mondo lacustre che qui prosperava pigramente . Fino al 1934 esso era la primaria forme di vita per gli abitanti sparsi di Arcugnano . Un mondo di pescatori ormai scomparso a causa del latifondo La nuova opportunutà di reddito cambiò le abitudini trasformando i pescatori- navigatori, in agricoltori. Impostosi dai traffici Veneziani per mere ragion di profitto, con la fuga dei Templari, di cui appunto, il loro comandate, Romeus Pellegrino fu i primo amante ed educatore delle Giulietta da cui si ispirò Luigi Da Porto, figlio dei locali ricchi proprietari del circondario, il processo di trasformazione del terrirorio generò l’ abbandono dei portelli lacustri , comportò l’arrivo delle peste e termino definitivamente con lo stravolgimento dell’antichissimo eco- sistema e con a perdita del propio pesce lacustre, con il consumo del pesce ittico. Purtroppo,oggi i letti dei suoi bacini sono spesso divenuti discariche.
La via dell acqua, fino a quel tempo fu la incontrastata principale via di collegamento .
Potevano essere come quello nella foto qui sopra i molini galleggianti ancorati ai piedi degli scaranti .
Sempre nel complesso monumentale dell’Anfiteatro Marittimo Berico, qui sotto possiamo scorgere alcuni natanti.
Tirati su dalle acque con l’argano, adagiate sulle rive dell’anfiteatro che recinge la Fontega. Fra queste barche possiamo ancora scorgere la Bedina. Era questo il modello di imbarcazione che usava la Marina Imperiale Austriaca,Kuk Kriegsmarine, (Kaiserliche und Königliche Kriegsmarine o österreichisch-venezianische kriegsmarine per pattugliare anche di notte, questo tratto di lago fino al suo sbocco a Chioggia ( Venezia) .
Su queste sponde del Grande Lago di Vicenza, Bacino dell’anfiteatro, il più antico del Nord Italia 28 famiglie nobilitate locali si affacciavano con i loro accessi dedicati allo sfruttamento del latifondo, pesca. Purtroppo praticando pure I il BRIGANTAGGIO . L’abbandono dei portelli, da parte dei Templari, determinò impudrimento , ristagno delle acque d del grande lago . Infine, la peste. Il brigantaggio aumentò in maniera espondenziale. I nobilitati, fra loro, si rapinavano i carichi. Spesso i loro scagnozzi si appostavano presso i portelli e predavano ogni trasportatore . nel lato che da sotto Monte Giove, in Anfiteatro Berico, dove oggi si giunge alla palazzina della installazione della base militare USA, a fine 1800 operavano 3 mondine. I clienti le raggiungevano in barca . Il feldmaresciallo Radeztky fu l’unico che a storia locale ricordi ad essere riuscito a stroncare il fenomeno del brigantaggio nel tratto tra Vicenza e Venezia. Con l’abbandono del Veneto austriaco il fenomeno, ricominciò fino a ritornare a prosperare con in testa la banda Bedin. Finita l’epoca del Bedin a fine delle seconda guerra il primato spetta al rapinatore stragista Morozin che divide il bottino delle sue rapine con i politici e la mafia . Dalla sua impunità, pagata a peso d’oro, si possono comprendere i moderni accadimenti delle nuova forma di brigantaggio dai colletti bianchi. .
Per volere del Gen. Ettore Malosso al suo interno nato anche un piccolo museo composto di oggetti appartenenti al Reparto Alta velocità, idrovolanti che annoverava primatiste come al martire pilota Antonio Riva , Elsa Marzotto Dalle Ore, Arturo Ferrarin , Tommaso Dal Molin , il transvolatore Padovano Masiero, ecc. Molti gli Ufficiali aeronautici frequentatori abituali fra cui alcuni che presero anche casa attorno al bacino del lago dell’anfiteatro. Tra cui Elsa DAlle ore Marzotto moglie del col Buffa. Il gen. Capo di Stato Maggiore Marini. I col. Franco Barbieri ecc.
All’interno della masseria Fortificata vi è inoltre in allestimento la casetta di composizione oltre che aperto ai visitatori del Circolo Culturale, il salotto-studio sala musica dall’accademico musicale Franco von Rosenfranz dove lui stesso , fautore del recupero si intratteneva con gli allievi.
In Anfiteatro di Villa di Arcugnano capoluogo, presso la masseria fortificata, boaria di villeggiatura dei Querini Colonna, approdando nelle loro ” Costa ” o attraccando presso la darsena della ex baia dell’ anfiteatro . oggi , dalla riva alla sommità, divenuta via Costacolonna amici e ospiti, volentieri villeggiavano giungendo in in barca da Venezia. Fra loro i massimo studioso del Mantegna, il genero di Richard Wagner, Henry Thode, che sposò la di lui figlia, della nata Comasca: Cosima Listz . Henry è cognato di Sigfried Wagner . Allorché i nuovi padroni italiano Governo Italiano lo espulsero come «persona non gradita» pure espropriandoli la casa (il Vittoriale) per offrirla a Gabriele D’Annunzio, per un poco di tempo Ad Henry Thode che trovo alloggio qui . Il corridoio degli artisti conserva ancora la sua firma. Anzi , all’esule, per mantenerne viva la memoria, sempre a Casa di Giulietta, l’ex Tempio del Dio Giano del lago. gli fu dedicata una stanza . A lui come a tutti i frequentatori del complesso monumentale dell’Anfiteatro delle Querini-Colonna, la cultura italiana deve essere riconoscente per aver contribuito alla conservazione di un enorme patrimonio artistico e culturale che altrimenti sarebbe andato disperso. Uguale alcova per i suo amore per Teresa Pichler trovò qui in Arcugnano il Foscolo. Il museo Bechstein contiene molti oggetti appartenuti al padre di lei , musa incontrastata nel triangolo amoroso tra Vincenzo Monti e il sommo poeta Foscolo Qui sotto la locandina del film girato nel Castello di Giulietta in Anfiteatro Berico di Arcugnano .
I discendenti del traduttore dell’Iliade e dell’Odissea trasformarono una delle torri di avvistamento in un bellissimo castello
Il museo ospita ed espone opere di Antonio Fogazzaro, del prof. Mario Andreis, Di Cesare Apolloni, di Freya Stark ecc.
Negli anni 80 Generale Ettore Malosso co- fondatore del Circolo Culturale La Soffitta, fece delle Boaria di Villeggiatura delle Querini , ex Casa di Giulietta, un cenacolo culturale riservato agli amici, Otello De Maria l’editore Neri Pozza, Maurizio Girotto, maestro dell’illustratore dei Reali inglesi Antonio D’Agostini che portò sulla tela i mito dei Beatles Avalon, Kin Arthur .
Il museo museo Bechstein sopra l’anfiteatro i cui si esibirono negli anni 90 la band tedesca inviata da Pforzheim, contiene anche alcune sue opere .
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