FRANCO MALOSSO VON ROSENFRANZ

IL TENTATIVO DI DROGATURA DEI TECNICI ADDETTI AI MISSILI NUCLEARI A FOLGARIA Ebbene pochi sanno che durante la Guerra Fredda fra la Base di Tonezza dal Cimone e la Base Tuono presso Folgaria avvenne un caso di spionaggio e terrorismo internazionale senza precedenti. Un episodio noto agli addetti ai lavori col nome di “OPERATION TUONO” . Una vicenda che avrebbe potuto innescare un escalation, business di spesa bellica su tutti i fronti, con il rischio sfiorato di una spaventosa guerra nucleare dalle conseguenze imprevedibili.

La Bomba Zar: la bomba all'idrogeno più potente dell'Urss

ETTORE MALOSSO TITO BROZ-TOTO’ RIINA I due nemici si trovano nuovamente a confrontarsi allorché i subalterni del Generale Malosso scoprono una spia italiana con il portafogli gonfio di denaro introdottasi nella base, munita di false generalità. Si era trattato di un civile travestito da ufficiale dell’aeronautica militare. Fu smascherato e bloccato quand’egli era già ormai giunto in sala lancio dei missili. L’ “Ufficiale”, parente trentino di Tito Broz , oltrepassato l’accesso presidiato dai VAM, arrivò a un passo dalla stanza dei bottoni. Scoperto, riuscì a farsi passare per un mitomane. Il comandate Ettore Malosso finse però solo di credere a questa versione. E Lo lasciò andare . ” Si tratta di un balordo” In realtà il gen. Malosso lo fece pedinare non mollandolo mai neppure per un attimo. Chi lo aveva ingaggiato per introdursi nelle postazione segreta sotterranea della base alleata Tuono a Folgaria, nel Tirolo italiano? Quell’uomo poteva essere benissimo stato pagato da dei commercianti bellici senza scrupoli.

ESCALATION NUCLEARE SFIORATA Non era un episodio da sottovalutare. I risultati non tardarono ad arrivare. Da quelle indagini segretissime svolte, Malosso arrivò a un agente istigatore dell’UDBA ( l’ex OZNA). E da lì direttamente a Tito. il maresciallo ingaggiando una rete di agenti , aveva reclutato una spia fra suoi parenti altoatesini. Ora si trattava solo di passare all’azione.

FRA TRENTO E VICENZA LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI, I SABOTAGGI Un ventenne pianista parlante quattro lingue giunto secondo al campionato di scherma dell’esercito Austro-Ungarico nell’armata di Francesco Giuseppe. Il maresciallo contattò l’antagonista: “Lascia in pace il mio uomo. Non era lì da voi per fare danni. Non è a noi o ai russi che devi fare attenzione sai. E’ chi hai vicino che devi temere. Una incursione amica. Un sabotaggio magari da attribuire a noi e nel corso delle quale potrebbe partire un missile. Noi siamo più preoccupati di te se parte un tuo missile da li. E ai tuoi tecnici che devi fare attenzione. Della loro solitudine nel loro isolamento. Sono in procinto di approcciarli per renderli manipolabili con la vostra eroina di stato, droga del consenso”. Il generale Malosso allora replicò: ” Sei stato un compagno di scorribande di Stalin quando lui rapinava le banche, come faccio a prendere per buono questo scambio di informazioni, a fidarmi di Te? ” In più …qualche anno fa mi rubasti un velivolo a Lonate Pozzolo … ” E Tito : “Non mi credi? Sai chi fu a fornirci quelle informazioni ? Te lo sei mai chiesto ? Ti dirò di più”… Apriti cielo ! E a quel punto Tito alzò il tiro. Spiegò cosa ci fosse in atto. Indicò pure la strada dell’eroina destinata a tecnici addetti ai missili.

LA DROGATURA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA Era in atto il progetto di drogatura americano sulla popolazione Italiana. Gli interessi in gioco altissimi. “Le prossime vittime da prendere all’amo saranno i tuoi specialisti ai missili. ”

History In Orbit - Sharon Tate Astride a Nike Missile, For Stars and  Stripes, 1960 | Facebook
Una giovanissima Shron Tate a Vicenza a cavallo di un missile nucleare .

OPERAZIONE BLUEMOON cioè DROGATURA POPOLAZIONE ITALIANA Il generale interpellò allora un amico e collega alleato a Vicenza-Verona , il t.col. CIA:US ARMY Paul Tate , papà di Sharon Tate e lui: ” Quel che dice Tito è vero “: Si chiama Operazione Blumoon Fai attenzione. Ci sono almeno due giovanissimi vostri ufficiali medici coinvolti. Non fidarti di nessuno“. Il generale Malosso compì indagini discrete ma non arrivò a niente.. Ma la notizia di Tito e cioè che la droga potesse circolare nella base era certa . E non era eroina proveniene da Trento.

Con le ciaspole da Malga Zonta sul Monte Maggio - Trentino - Provincia di  Trento

TITO- TOTO’ RINA -MARIANO RUMOR Alias Antelope Cobbler C’era una visita dell’Onorevole primo ministro Mariano Rumor in programma . A Passo Coe in una esercitazione, era previsto il ricovero del politico Italiano in un bunker delle base segreta . Quale migliore occasione per parlargliene. Ma all’ultimo momento il Generale dovette scontrarsi con un ospite molto particolare che soggiornava a Tonezza del Cimone ( Vicenza) presso la casa di Antenope Cobbler, il nome in codice utilizzato per indicare il conto bancario riconducibile al DC on. Mariano Rumor dove il politico DC intascava e divideva le tangenti,con i suoi compagni di merende “dimenticando” di corrispondere le provvigioni al Sindacato Ebraico (Cosa Nostra ) delle tangenti per gli appalti di armi, in particolare, Velivoli pretese alla US  Lockheed . Eredi del clima di quegli anni sono i fatti narrato con dovizia dal giornalista Marco Travaglio.

I fratelli Gaetano e Totò Riina, e sotto con l’on Moro e ò’on Bisaglia , entrambi uccisiMariano Rumor presso la cui abitazione dimorava il boss Totò Riina .

Mariano Rumor con Aldo Moro nell’epoca delle Stragi e regolamenti di conti nello Stato Italiano
Rumor politico omosessuale DC e l’on. Bisaglia. Con parenti e collaboratori, frati confessori, anch’egli vittima della serie di quegli spaventosi omicidi , fra cui quelli presso uno dei due Santuari Berici

MARIANO RUMOR TOTO’ RIINA- OPERAZIONE BLUMOON

A controllore dei chiari patti espressi con il Democratico Cristiano on. Mariano Rumor, figlio della storica tipografia vicentina, dalla Sicilia a Vicenza era qui salito un giovane fino allora poco conosciuto. Il suo nome era TOTO’ RIINA,. L’apprensione e la tensione per questo personaggio intoccabile era palpabile fra addetti ai lavori. Riina, formatosi alla scuola del primario don Michele Navarra, introdottissimo medico e sindaco di Corleone che al momento del rientro, in Italia dei 300 galeotti detenuti per Mafia nelle. carceri US, siculo-americani, pressochè semianalfabeti, posti a fare i sindaci e precedentemente scappati dalla Sicilia a causa del prefetto di Mussolini: il Mori .

Era quel primario, il temuto medico noto per aver soppresso con una iniezione il piccolo pastorello testimone dell’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto. . A sua volta dicono che Riina fosse colui che abbia formato l’allora ragazzino, Matteo Messina Denaro. Uno che ne sa parecchio di esistenza di programmi derivati MK Ultra, di strategia delle bombe e che in cattività sostiene che Putin e il suo paese, sono vittime di pazzi.

LE BANCONOTE CONTRASSEGNATE DEI SEQUESTRI DI PERSONA SPESE A TONEZZA del Cimone in provincia di Vicenza presso il bar delle base segreta a Passo Coe. Anche questo era un capitolo di guerra fredda in corso , fatto di accadimenti molto simili a quelli a cui assistiamo oggi durate il conflitto US – e la ricchissima Russia. Durante l’operazione BlueMoon,. Inquilino dell’on. Mariano Rumor su pressione dell’n.Giulio Andreotti , Riina, sebbene segnalato, era una potenza impossibile da arrestare da parte delle AG locali e ciò malgrado fosse già latitante. Nel timore tuttavia che al di là della popolazione, con droghe del consenso potessero cascare nelle reta di drogatura i militari addetti al nucleare, su precisa soffiata del presidente Jugoslavo Tito, Broz, rivelatasi esatta, Riina fu seguito nei suoi spostamento dagli uomini del generale Ettore Malosso. Ogni volta che Riina prendeva anche per un solo caffè , la banconota finiva subito dopo nelle tasche dei segugi sguinzagliati dietro lui. Risultava che il siciliano dall’inconfondibile accento, spendesse sempre denaro “marcio”. in particolare proveniente da banconote pagate per dissequestrare persone rapite tra cui imprenditori lombardi e loro familiari residenti attorno alla cintura milanese di Agrate Brianza . Qualcuno di quelli ostaggi mai più fu ritrovato , neppure cadavere.

ANFITEATRO BERICO CONCERTO COMMEMORATIVO DEDICATO A FALCONE BORSELLINO

Erano banconote uscite tutte dalla Banca Rasini diretta da Luigi Berlusconi dove Totò Rina come il vicentino Francis Turatello, a quell’epoca depositava ricchissimi proventi da bische, teatro di varietà, sequestri di persona. Altre banconote emesse dalla Banca d’Italia erano state veicolate da buste paga di militari in servizio alle basi segrete. Da questo particolare il generale riuscì a determinare che le forze politiche al potere non sarebbero mai intervenute .

LA DROGATURA DEGLI ITALIANI Con l‘operazione di drogatura degli italiani in pieno svolgimento in Italia e non solo a a quel punto il generale capì che non avrebbe potuto neppure contare sul proprio organico di carabinieri con compiti di polizia militare. Franco Malosso.

FRANCO MALOSSO OPERATION BASE SEGRETA TUONO Nessuna indagine militare nessuna forma di collaborazione interpellata era pensabile. Talvolta gli eredi del liberatore Lucky Luciano, col Max Mugnani che rientrato in quell’Italia che conta era responsabile farmaceutico alla Sanità post fascista , uno dei principali artefici delle Operazione di drogatura degli Italiani Blue Moon. Liberato per medesimo reato in USA era stato incaricato di trovare da nord a Sud allocchi che abboccassero allo stupefacente . Stupefacente che veniva reclamizzato per sedurre una bella ragazza. anche se eri un mostro. Ne era un convincente testimonial, uno come Ronald Stark che iniettando loro droga dalla sua base di un Hotel a Roma e Bologna , riusciva a prendere all’amo ragazze bellissime, renderle schive , facendole pure prostituire. Si vantava fra i tanti, perfino di avere preso all’amo fra mezza imprenditoria Italiana anche un giovanissimo re dei Motori , il Lamborghini. Era l’epoca dei Cantagiri a Valdagno e dei Festival Bar ad Asiago , nelle Patria Vicentina di Turatello, mentre Joe Adonis erede di Al Capone con artisti e cantanti milanesi e partenopei, voleva avviare un Cantagiro esclusivo di Cinema e Musica, presso la US base in costruzione in Anfiteatro Berico. A Tonezza saliva inoltre a prelevarsi stupefacente da avviare verso destinazione ignota top secret , fra poliziotti , vicequestori e strane altre facce, Lucky Lùciano che era risaputo poi risultava essere un fornitore di elettrodomestici americani di ultima generazione del Piex- Market Americano in Caserma Ederle a Vicenza. Ma bloccarli , per il Generale Malosso significava andare contro i Comandi Alleati .

IL MONDO INTERO NON AVREBBE MAI IMMAGINATO UN SIMILE PERICOLO NUCLEARE Così , con quella stessa tecnica di approccio il piano avversario poteva prevedere che la droga cambiasse puscher. E quale tipo di droga? Il generale sa bene che potrebbe essere utilizzata nè dai suoi avieri come dai suoi tecnici addetti ai missili. Peggio poi se sulle sue guardie. Per gli operatori delle basi segrete, chiusi sottoterra basi, si sa, il tempo non passa mai. La noia era sovrana. E uno spinello poteva nascondere quella droga del consenso paventata da Tito, in seguito operazione che trovò conferma delle sua esistenza dal collega US -ARMI CIA , T.col. Paul Tate. Tate aveva perso la figlia semi -sventrata del nipotino figlio del regista Roman Polanski, nel sequestro e strage ad opera dei satanisti così divenuti tali con un trattamento a base di MKUltra culminato con a strage di Cielo Drive in Hollyvood, dove il loro capo a compenso sarebbe divenuto “padrino”. A zittire Polanski, per renderlo ricattabile e zittirlo, il Sindacato Ebraico, cioè Cosa Nostra gli affrancò una minorenne.

The “Launch on Warning” Nuclear Strategy and Its Insider Critics | National  Security Archive
Un addetto ai missili, nella base di passo Coe, isolato dal mondo

Forse , anche utilizzata in astinenza per i tecnici militari italiani della base. La stessa insidiosa droga del consenso che affossa la coscienza . Una droga raffinata in Belgio, dalle lobby del farmaco già utilizzata da Spirito e & Carbone con la collaborazione del medico di Hitler. Quel Dr. T. Morell che riuscì a prese all’amo perfino Adolf Hitler alla fine del 1937. L’ allora tenete Malosso stesso durante le operazioni di guerra aerea fu inconsapevolmente drogato dalle tavolette del micidiale cioccolato Pervitin prodotto dalla Temmler e a fine conflitto. Ma grazie a un bravo medico vicentino , il luminare dr. Nordera , il generale riuscì a disintossicarsi in tempo così accettando di farsi ricoverare a Villa Margherita, la Clinica in un castello sorto sopra l’ex Monte Giove in Arcugnano che divide con la vera casa di Giulietta, la stupefacente veduta del gigantesco Anfiteatro Marittimo Berico. Rammenta il gen. Malosso che nel clamore di far giustizia in fretta, a Norimberga, non si volle approfondire la drogatura tedesca che precedette l‘operazione Bluemoon e il ministro della igiene razziale del Reich, Leonardo Conti, fu impiccato troppo in fretta.

CHE FARE ? IMPIEGHIAMO FRANCO ! A quel punto per non violare una operazione militare segreta, senza interromperla, giacché la priorità era impedire che la droga arrivasse sotto una qualsiasi forma , anche al bar, sorseggiando un caffè, al Malosso restò solo il coinvolgimento blando con la Questura di Vicenza sperando in una flagranza di reato. Verona e Vicenza difendono le sedi delle stragi e del traffico ideato per drogare gli italiani Questori , ispettori che tentavano di di ostacolare quel traffico, venivano subito trasferiti . E’ il caso del commissario Ennio Di Francesco, allontanato subito dalle indagini da carabinieri e poliziotti e agenti dei servizi segreti

E se quella missione fosse andata a male, in estrema ratio , sostiene Franco per fermare quel pericoloso traffico di droga del consenso, a dare un preciso avvertimento, se nessun magistrato vicentino avesse voluto assumersene la responsabilità, probabilmente si sarebbe ricorso ad ammazzare un magistrato, Il giudice vicentino Canilli già resosi odioso per l’assoluzione di Pertini e Morozin.

PRIMA MISSIONE PER IL PIU’ PICCOLO DETECTIVE AL MONDO. La missione fu portata avanti in varie fasi oltre che a compartimenti stagni per non allarmare la popolazione. anche segretandone gli aspetti concernenti la difesa militare. Ma non da militari. Fu possibile infine realizzarla con la collaborazione di due poliziotti della locale Questura di Vicenza, all’epoca in forza a Palazzo Folco in S. Marco , un tempo connesso al Parco delle Querini (Giulia ed Ermengarda le medesime proprietarie dell’Anfiteatro di Arcugnano). La missione di Franco Malosso ebbe successo e il traffico di eroina e droga del consenso fu interrotto. Per gli Jugoslavi come per i russi ciò fu motivo di ritrovata reciproca serenità.

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Oggi palazzo Folco, ex Questura, rivive con le riprese del Film Mediaset.

I DETTAGLI DELLA OPERAZIONE RACCONTATI PER LA PRIMA VOLTA dal figlio del generale. Si era stabilito che l’eroina arrivava con volo militare NATO all’aeroporto vicentino Tommaso Dal Molin. Mancava però all’appello il fornitore. Il generale Malosso decise così di infiltrare il proprio figlio . Perfetto military brat . E lo sarà anche per una seconda volta. Quando il vicentino Francis Turatello che nelle sua offerta di protezione a non sequestrargli il figlio dopo che lo stesso gli era stato sequestrato per ben 2 volte. La prima con l’ingannevole trappola da un funzionario di Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno puscher terminale di 2 spacciatori che voltando le spalle al Clan del vicentino Turatello, si erano messi a cooperare con un siciliano che autodefinedosi legittimo erede del Generale Greco Tebano Epanimonda, si era offerto per il rilascio breve del piccolo ” affinché egli versando l’obolo, non finisse smembrato come il Molosso a. La custodia del ragazzo era stata affidata a un noto omosessuale pedofilo pederasta che si era approfittato odiosamente delle fiducia dell’allora ragazzino Franco in quanto come ragioniere, lavorava per la banca dove il ragazzino, riponeva in una cassettina i suoi risparmi. Piccole mancette pagategli quando a Natale e Pasqua lui consegnava fiori a domicilio. Sul sequestro intervenne Joe Adonis che sulle importazioni alla istallazioni military US , ostacolato da Totò Riina, doveva riprendere il posto di Lucky Luciano. Turatello comunque aveva nientemeno che il Dirigente Generale di Pubblica sicurezza, direttore dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’interno  Federico Umberto Amato figlio di uno che nella corottissima Marsiglia vantava rispettare ex accordi fin da quando la sua famiglia operava con Spritito & Cabone . Su pressioni di Adoni Turatello offrì al Generale messosi alla ricerca del figlio, la testa del bancario . Ma il padre di Franco lasciò perdere. il Generale Malosso tuttavia , dopo un ulteriore, successivo breve sequestro su Franco , speso a titolo dimostrativo avvenuto ad opera di un Maggiore dell’AM, pur continuando a crescere il figlio come un perfetto Military Brat fatto addestrare anche in Sardegna e da un base e un’altra.

OPERATION TUONO Fu la sua prima missione di intelligence. segreta coperta. Si sapeva solo che rifornimento dello stupefacente era affidato a un giovane. Emerse che il corriere che la transitava era un ragazzo minorenne di Tonezza dal Cimone. Dietro rivelazione dei nomi di chi la procurava , il ragazzo puscher non passò alcun guaio e fu rilasciato. Oggi quanto accadde in quegli anni è rivelabile. La organizzazione dedita alla importazione delle droga, dopo, continuò a importare se no eroina , cocaina purissima raffinata a Bruxelles, attraverso voli militari NATO.

OPERAZIONE TUONO è un libro scritto da Franco Malosso von Rosenfranz nel 2023 .